World Economic Outlook 2022

World Economic Outlook 2022

Stampa PDF

Segnalazione da Direzione Contrattazione 1

Il Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato le sue nuove previsioni nel World Economic Outlook. Per quanto riguarda il nostro paese, Il Fondo rivede al rialzo la crescita. Dopo il +6,6% del 2021, il prodotto interno lordo dovrebbe salire nel 2022 del 3,2%, cioè 0,2 punti percentuali in più rispetto alle stime di luglio. Per il 2023, invece, il Fondo Monetario Internazionale abbassa le sue stime di 0,9 punti percentuali, prevedendo quindi una contrazione dell’economia dello 0,2%. Nel corso del 2022 l’Italia crescerà più della Germania (+1,5%) e della Francia (+2,5%), in parte grazie alla ripresa dei servizi turistici e della produzione industriale nella prima metà dell’anno. Per il prossimo anno, pero, i prezzi dell’energia e l’impatto della stretta monetaria porteranno inevitabilmente ad un forte rallentamento dell’economia. Il debito pubblico italiano dovrebbe scendere dal 150,9% del PIL nel 2021 al 147,2% nel 2022, e poi al 147,1% del 2023. In calo anche il deficit, che scenderà al 5,4% quest’anno dal 7,2% del 2021, e poi ancora al 3,9% nel 2023, ed al 3,0% nel 2027. Il tasso di disoccupazione calerà all’8,8% nel 2022 dal 9,5% del 2021, ma il prossimo anno tornerà in aumento al 9,4%. Secondo il World Economic Outlook la crescita globale è stimata al 2,7% nel 2023, in calo rispetto al 3,2% di quest’anno e al 6% nel 2021, mentre la crescita prevista per l’area euro è del 3,1% nel 2022 e 0,5% nel 2023. Si prevede per la Russia una contrazione economica nel 2022 e nel 2023, ma inferiore rispetto alle previsioni di luglio: -3,4% quest’anno e -2,3% nel 2023, in rialzo di 2,6 e 1,2 punti percentuali rispetto a tre mesi. Per quanto riguarda il picco dei prezzi il Fondo Monetario Internazionale prevede che l’inflazione globale raggiungerà il picco quest’anno all’8,8%, prima di scendere al 6,5% nel 2023 e al 4,1% nel 2024. Il rapporto si sofferma anche sui mercati emergenti ed in via di sviluppo, sottolineando come il dollaro forte e la guerra in Ucraina stanno aumentando i costi per il cibo e l’energia importati, mentre le loro economie devono ancora riprendersi dai danni causati dalla pandemia. Circa il 60% delle nazioni più povere del mondo si trova o è a rischio di stress da debito, incapace di far fronte ai propri obblighi finanziari, con molti governi e aziende che non sono già in grado di raccogliere capitali sui mercati finanziari per rifinanziare e mantenere le proprie attività. Il rapporto segnala, infine, che l’aumento delle pressioni inflative resta la minaccia più immediata per lo sviluppo futuro della prosperità mondiale, riducendo i redditi reali, danneggiando la stabilità macroeconomica ed aumentando inoltre le disuguaglianze.

 

World Economic Outlook 2022ultima modifica: 2022-10-19T19:59:06+02:00da vitegabry
Reposta per primo quest’articolo