Archivio mensile:febbraio 2020

Storia Previdenza Sociale

La storia

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Nato oltre centoventi anni fa allo scopo di garantire i lavoratori dai rischi di invalidità e vecchiaia, l’Inps ha assunto nel tempo un ruolo di crescente importanza, fino a diventare il pilastro del sistema nazionale di protezione sociale.

Nel 1898 la previdenza sociale muove i primi passi con la fondazione della Cassa Nazionale di previdenza per l’invalidità e per la vecchiaia degli operai (Legge 17 luglio 1898, n. 350). Ispirata al principio della «previdenza libera sussidiata», si tratta di un’assicurazione volontaria integrata da un contributo di incoraggiamento e dal contributo anch’esso libero degli imprenditori. A ciascun iscritto è intestato un conto individuale su cui accreditare i contributi versati, le quote di concorso (ossia l’integrazione della Cassa) e i relativi interessi. Se il lavoratore non ha vincoli quanto all’entità ed alla durata del versamento, il diritto alla rendita sorge solo dopo un certo numero di anni di iscrizione ed alla maturazione dell’età di 60 anni.

Nel 1919 l’assicurazione per l’invalidità e la vecchiaia diventa obbligatoria per i lavoratori dipendenti privati (al personale pubblico si applicava diversa disciplina). S’introduce l’istituto della pensione di invalidità e vecchiaia (requisiti minimi: 65 anni di età e 12 anni lavorativi). Sempre nel 1919 viene introdotta l’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione volontaria (dal 1923 affidata alla Cassa). È il primo passo verso un sistema che intende proteggere il lavoratore da tutti gli eventi che possono intaccare il reddito individuale e familiare, la cui gestione è affidata alla Cassa Nazionale delle Assicurazioni Sociali (così ridenominata).

Nel 1933 la CNAS assume la denominazione di Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale, ente di diritto pubblico dotato di personalità giuridica e gestione autonoma che, dal 1944, diviene definitivamente Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

Tra il 1927 e il 1941 sono istituite l’assicurazione obbligatoria contro la tubercolosi, gli assegni familiari e la Cassa integrazione guadagni. Nel 1939 il limite di età per il conseguimento della pensione di vecchiaia viene ridotto a 60 anni per gli uomini e 55 per le donne; viene istituita la pensione di reversibilità a favore dei superstiti dell’assicurato e del pensionato.

Nel 1952 si avvia la transizione verso il modello a ripartizione e nasce il trattamento minimo di pensione.

Nel periodo 19571966 vengono costituite le Casse per i coltivatori diretti, mezzadri e coloni, per gli artigiani e per i commercianti.

Nel periodo 19681972 il sistema retributivo, basato sulle ultime retribuzioni percepite, sostituisce quello contributivo nel calcolo delle pensioni. Nascono la pensione di anzianità e la pensione sociale (che sostituisce la minima agli indigenti), erogata a tutti i cittadini al di sopra dei 65 anni di età ed al di sotto di una certa soglia di reddito indipendentemente da qualsiasi requisito contributivo. Vengono predisposte misure straordinarie di tutela dei lavoratori ( cassa integrazione guadagni straordinaria e pensionamenti anticipati) e per la produzione (sgravi contributivi).

Nel 1978 viene istituito il Servizio Sanitario Nazionale. Sono affidati all’INPS la riscossione dei contributi di malattia e il pagamento delle relative indennità.

Nel 1984 il legislatore riforma la disciplina dell’invalidità, collegando la concessione della prestazione non più alla riduzione della capacità di guadagno, bensì a quella di lavoro.

Nel 1989 entra in vigore la Legge di ristrutturazione dell’INPS (L. 88 del 1989), che rappresenta un momento di particolare importanza nel processo di trasformazione dell’Ente in una moderna azienda di servizi.

Nel 1990 viene attuata la riforma del sistema pensionistico dei lavoratori autonomi. La nuova normativa, che ricalca per vari aspetti quella in vigore per i lavoratori dipendenti, lega il calcolo della prestazione al reddito annuo di impresa.

Nel 1992 il legislatore eleva (con gradualità) l’età minima per la pensione di vecchiaia a 65 anni per gli uomini e 60 anni per le donne e il requisito assicurativo minimo a 20 anni.

Nel 1993 viene regolamentata la previdenza complementare, che si configura come un sistema volto ad affiancare la previdenza obbligatoria con forme di assicurazione a capitalizzazione di tipo privatistico.

Nel 1995 viene emanata la legge di riforma del sistema pensionistico (L. 335 del 1995) che si basa sui seguenti principî: le pensioni sono calcolate sull’ammontare dei contributi versati durante tutta la vita lavorativa (montante contributivo), moltiplicato per un coefficiente di trasformazione calcolato in ragione della durata attesa della prestazione; l’età di pensionamento è flessibile, tra i 57 e 65 anni (uomini e donne); si accelera l’armonizzazione delle gestioni previdenziali; diviene operativa la Gestione separata per tutti i lavoratori non rientranti in altre gestioni (soprattutto i lavoratori coordinati e continuativi); è previsto un regime transitorio.

Nel 2003 sono approvate la Legge 30 e il conseguente Decreto legislativo 276 di riforma del mercato del lavoro, ispirata alle idee ed agli studi del professor Marco Biagi.

Nel 2004 sono modificati i requisiti di accesso alla pensione e sono previsti incentivi per il posticipo della pensione.

Nel 2007 sono modificati nuovamente i requisiti per l’accesso al trattamento pensionistico e le finestre di uscita dal lavoro. Tra i punti salienti della riforma la revisione automatica dei coefficienti di trasformazione e l’introduzione, a partire dal 2009, del cosiddetto “sistema delle quote”, in base al quale il diritto alla pensione di anzianità si perfeziona al raggiungimento di una quota data dalla somma fra l’età anagrafica minima richiesta e l’anzianità contributiva.

Nel 2009 è disposto che i requisiti di età per ottenere la pensione vengano adeguati all’incremento della speranza di vita accertato dall’ISTAT. La diffusione del nuovo strumento dei buoni lavoro per il pagamento del lavoro occasionale accessorio e nuove norme e sinergie istituzionali rafforzano il ruolo dell’Inps nel contrasto al lavoro nero e nel recupero dei crediti contributivi.

Nel 2010 vengono adottate ulteriori misure per stabilizzare il sistema pensionistico. Viene confermato ed accelerato il meccanismo di adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita e viene introdotta una finestra “mobile” per l’accesso alla pensione in sostituzione dei precedenti termini di decorrenza.

Nel 2011, nel medesimo provvedimento contenente la «riforma Monti-Fornero», vengono soppressi INPDAP (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica) ed ENPALS (Ente Nazionale di Previdenza e di Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo) e viene disposto, al 31 marzo 2012, il trasferimento all’INPS di tutte le competenze dei due enti. Si completa così un processo ventennale di progressivo accorpamento in INPS di tutti gli enti di sicurezza sociale, assicurando ai cittadini un unico soggetto interlocutore per i servizi di previdenza ed assistenza.

 

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Pensioni 2020: tutti i modi per uscire dal mondo del lavoro

Pensioni 2020: dalla di vecchiaia a quota 100, dall’opzione donna all’Ape Social: ecco come andare in pensione nel corso di quest’anno.
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Come andare in pensione nel 2020? Grazie alle riforme previdenziali degli ultimi anni, si sono moltiplicati gli strumenti da poter utilizzare per uscire dal mondo del lavoro e godersi la tanto attesa pensione. Infatti, accanto alle già note pensione anticipata e pensione di vecchiaia, che rappresentato i due perni centrali del sistema previdenziale, si sono aggiunti – anno dopo anno – diversi metodi per anticipare il trattamento previdenziale. Ad oggi, un lavoratore non deve obbligatoriamente aspettare la maturazione di 42 anni e 10 mesi di contributi per andare in pensione, oppure i 67 anni d’età con almeno 20 anni di contributi.

La rigidità degli anni passati è stata recentemente superata dalla cd. pensione “quota 100” e non solo: esistono anche meccanismi di pensionamento dedicati esclusivamente alle donne, come ad esempio l’opzione donna, e strumenti riservati a lavoratori che versano in particolari condizioni, come l’Ape sociale.

Pensioni 2020: come andare in pensione

Facciamo un passo indietro e vediamo, una ad una, tutti i modi per uscire dal mondo del lavoro nel 2020.

Pensione anticipata

La prima forma di pensionamento è rappresentata dalla pensione anticipata. L’accesso è differenziato in base al sesso, in quanto:

  • per gli uomini è necessario maturare almeno 42 anni e 10 mesi di contributi;
  • per le donne basta un anno in meno, ossia 41 anni e 10 mesi di contributi.

L’accesso è garantito a prescindere dall’età anagrafica. Quanto alla decorrenza, occorre attendere una “finestra mobile” di 3 mesi.

La pensione anticipata, inoltre, prevede requisiti differenti per i lavoratori cd. “precoci”, i quali devono maturare solamente 41 anni di contributi. È possibile, invece, andare in pensione – sempre con la pensione anticipata – a 64 anni e 20 anni di contributi “effettivi”. In quest’ultimo caso, però, è necessario optare per la pensione interamente contributivo, oltre a avere una pensione non inferiore a 2,8 volte il valore dell’assegno sociale.

Pensione di vecchiaia

La pensione di vecchiaia, per quest’anno, non ha subito incrementi dal punto di vista dell’età anagrafica da raggiungere. Quindi, per il 2020, chi volesse accedere alla pensione di vecchiaia deve aver maturato:

  • 67 anni d’età;
  • 20 anni di contributi.

Esistono poi differenti tipologie di pensioni di vecchiaia, che si riepilogano di seguito:

  • pensione di vecchiaia contributiva, raggiungibile a con soli 5 anni di contributi effettivi e 71 anni d’età;
  • pensione di per “lavoratori gravosi”, accessibile a 66 anni e 7 mesi a condizione che sussistano 30 anni di contributi.

Inoltre, per gli invalidi non inferiori all’80% è possibile pensionarsi a 61 anni (56 per le donne) unitamente a 20 anni di contributi. I requisiti dovevano essere raggiunti entro il 31 dicembre 2019. Mente per i non vedenti, l’età minima è di 56 anni (51 anni le donne) unitamente a 10 anni di contributi.

Quota 100

Una recente modalità di pensionamento, introdotta lo scorso anno in via sperimentale fino al 31 dicembre 2021, è la pensione “quota 100”. Tale meccanismo permettere di andare in pensione maturando almeno:

  • 62 anni d’età;
  • 38 anni di contributi.

Alla maturazione dei prescritti requisiti è necessario anche aspettare la cd. “finestra mobile”, che è di 3 mesi per il settore privato e 6 mesi per il settore pubblico.

Ape sociale

L’Ape sociale è un metodo che consente a determinare categorie di lavoratori (disoccupati, invalidi civili, caregiver e lavoratori addetti a mansioni usuranti) di accedere alla pensione maturando un minimo di:

  • 63 anni d’età;
  • 30 anni di contributi (36 per gli addetti a mansioni gravose).

Leggi anche: Proroga APE sociale 2020: riaperti i termini per l’invio delle domande

Opzione donna

L’opzione donna, ripresentata anche per quest’anno grazie alla Legge di Bilancio 2020 (L. n. 160/2019), permette alle donne di pensionarsi maturando almeno:

  • 58 anni d’età (59 anni per le lavoratrici autonome);
  • 35 anni di contributi.

I predetti requisiti devono essere raggiunti entro il 31 dicembre 2019.

Lavoratori usuranti

Infine, un particolare meccanismo di pensionamento è previsto anche per i lavoratori che svolgono attività usuranti. Per i lavoratori che svolgono lavoro notturno per almeno 78 giorni l’anno è necessario raggiungere quota 97,6, ossia almeno 61 anni e 7 mesi e 35 anni di contributi per il sistema misto.

Diversamente, per i lavoratori che svolgono lavoro notturno da 64 a 71 giorni all’anno, occorre raggiungere quota 99,6 vale a dire almeno 63 anni e 7 mesi e 35 anni di contributi


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Fonte: https://www.lavoroediritti.com/pensioni-oggi/pensioni-come-andare-in-pensione#ixzz6Ddw3FAZg

PARLAMENTO ITALIANO

 

Leggi maggiormente richieste

Anno 2019

La selezione di queste leggi viene effettuata basandosi sulle richieste che ogni giorno pervengono agli Uffici informazioni parlamentari del Senato e della Camera, anche via e-mail. Le leggi sono ordinate in base alla data (a partire dalla più recente).
Legge 27 Dicembre 2019 n. 160

Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022

Pubblicazione:

G.U. n. 304 del 30 Dicembre 2019 (Supp. Ord.)

Iter e lavori preparatori
16 dicembre 2019:
approvato
24 dicembre 2019:
approvato definitivamente. Legge
Legge 20 Dicembre 2019 n. 159

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, recante misure di straordinaria necessità ed urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti

Pubblicazione:

G.U. n. 303 del 28 Dicembre 2019

Testo coordinato:

G.U. n. 303 del 28 Dicembre 2019

Iter e lavori preparatori
03 dicembre 2019:
approvato
19 dicembre 2019:
approvato definitivamente. Legge
Legge 19 Dicembre 2019 n. 157

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili

Pubblicazione:

G.U. n. 301 del 24 Dicembre 2019

Testo coordinato:

G.U. n. 301 del 24 Dicembre 2019

Iter e lavori preparatori
06 dicembre 2019:
approvato
17 dicembre 2019:
approvato definitivamente. Legge
Legge 12 Dicembre 2019 n. 156

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 ottobre 2019, n. 123, recante disposizioni urgenti per l’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici

Pubblicazione:

G.U. n. 300 del 23 Dicembre 2019

Testo coordinato:

G.U. n. 300 del 23 Dicembre 2019

Iter e lavori preparatori
28 novembre 2019:
approvato
11 dicembre 2019:
approvato definitivamente. Legge
Legge 12 Dicembre 2019 n. 141

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, recante misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria e proroga del termine di cui all’articolo 48, commi 11 e 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229

Pubblicazione:

G.U. n. 292 del 13 Dicembre 2019

Testo coordinato:

G.U. n. 292 del 13 Dicembre 2019

Iter e lavori preparatori
21 novembre 2019:
approvato
10 dicembre 2019:
approvato definitivamente. Legge
Legge 18 Novembre 2019 n. 133

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 105, recante disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica

Pubblicazione:

G.U. n. 272 del 20 Novembre 2019

Testo coordinato:

G.U. n. 272 del 20 Novembre 2019

Iter e lavori preparatori
24 ottobre 2019:
approvato
07 novembre 2019:
approvato con modificazioni
13 novembre 2019:
approvato definitivamente. Legge
Legge 18 Novembre 2019 n. 132

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104, recante disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le attività culturali, delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dello sviluppo economico, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, delle infrastrutture e dei trasporti e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché per la rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli e delle carriere e per i compensi per lavoro straordinario delle Forze di polizia e delle Forze armate e per la continuità delle funzioni dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni

Pubblicazione:

G.U. n. 272 del 20 Novembre 2019

Testo coordinato:

G.U. n. 272 del 20 Novembre 2019

Iter e lavori preparatori
06 novembre 2019:
approvato
18 novembre 2019:
approvato definitivamente. Legge
Legge 02 Novembre 2019 n. 128

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 3 settembre 2019, n. 101, recante disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali

Pubblicazione:

G.U. n. 257 del 02 Novembre 2019

Testo coordinato:

G.U. n. 257 del 02 Novembre 2019

Iter e lavori preparatori
23 ottobre 2019:
approvato
31 ottobre 2019:
approvato definitivamente. Legge
Legge 04 Ottobre 2019 n. 117

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2018

Pubblicazione:

G.U. n. 245 del 18 Ottobre 2019

Iter e lavori preparatori
13 novembre 2018:
approvato
30 luglio 2019:
approvato con modificazioni
01 ottobre 2019:
approvato definitivamente. Legge
Legge 01 Ottobre 2019 n. 110

Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2019

Pubblicazione:

G.U. n. 236 del 08 Ottobre 2019 (Supp. Ord.)

Iter e lavori preparatori
23 luglio 2019:
approvato
25 settembre 2019:
approvato definitivamente. Legge

News Regione Lazio

   

I principali eventi della settimana e le iniziative e i bandi della Regione Lazio in corso

Presentato il nuovo bando Apea (Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate). Mette a disposizione 11 milioni di euro per sostenere le imprese che investono per ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas serra e per contenere tutti gli altri impatti ambientali dei processi produttivi. Le domande si potranno inviare a partire dal 28 aprile: https://bit.ly/2v9eK9b

Lavoro, operativa la legge sull’equo compenso. Da oggi i professionisti che lavorano nella Regione Lazio hanno la garanzia che la loro prestazione sia ripagata rispondendo a specifici criteri. Abbiamo così vietato per legge il ricorso all’utilizzo di clausole vessatorie nei contratti d’incarico o di eccessivi ribassi nei bandi della regione e delle sue partecipate: https://bit.ly/2txX2vq Un bando da 10 milioni di euro rivolto ai comuni litoranei per riqualificare e rendere più piacevoli accessibili e sostenibili le aree costiere del Lazio. I comuni potranno partecipare singolarmente o anche in forma associata. C’è tempo fino alle ore 12 dell’8 aprile per inviare la domanda: https://bit.ly/2S20VlG

 

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Lavoro e Diritti

Lavoro e Diritti: Personal branding: cos’è e perchè è importante curarlo

Personal branding: cos’è e perchè è importante curarlo

Posted: 07 Feb 2020 06:54 AM PST

Il personal branding è un’attività molto importante con cui prima si consapevolizza e poi si struttura il proprio “marchio” personale. Può essere definito come ciò che viene detto, sentito e pensato dalle persone su di noi e sui nostri servizi: questa è la definizione “da vocabolario”. Ora vediamo nel dettaglio qual è il significato di […]

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Bonus assunzioni 2020: elenco delle agevolazioni vecchie e nuove

Posted: 07 Feb 2020 05:15 AM PST

I bonus assunzioni consistono in agevolazioni contributive che servono ad abbattere il costo del lavoro per le aziende e favorire quindi le assunzioni di determinate categorie di lavoratori. I contributi INPS per i lavoratori sono infatti tra gli elementi che incidono particolarmente sul bilancio di un’azienda. Per evitare che questo congeli nuovi inserimenti i consulenti […]

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Offerta conciliativa: conclusione possibile oltre il termine stragiudiziale

Posted: 07 Feb 2020 03:14 AM PST

L’offerta conciliativa, di cui all’art. 6 del D.Lgs. n. 23/2015, può esaurirsi anche oltre il termine stragiudiziale di 60 giorni. Infatti, anche se il datore di lavoro è molto a ridosso della scadenza prevista, può comunque servirsi dell’offerta di conciliazione; di conseguenza, l’ITL può convocare le parti ed eventualmente concludere la procedura successivamente alla scadenza […]

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Lavoro e Diritti

Lavoro e Diritti: Isee precompilato 2020: come accedere alla DSU precompilata online

 
Isee precompilato 2020: come accedere alla DSU precompilata online

Posted: 03 Feb 2020 07:00 AM PST

ISEE precompilato 2020 al via. Dal giorno 3 febbraio è possibile accedere telematicamente alla DSU in modalità precompilata (cosiddetto ISEE precompilato). Novità importante per coloro che hanno necessità di disporre dell’Isee, da quest’anno infatti chi ha bisogno di accedere ad alcuni bonus o benefici assistenziali per ottenere la DSU mini o integrale ai fini Isee […]

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Minimali e massimali contributi INPS 2020: importi aggiornati per il calcolo

Posted: 03 Feb 2020 04:02 AM PST

Ai fini del calcolo dei contributi da versare all’INPS, il datore di lavoro deve rispettare dei minimali e massimali di contribuzione stabiliti annualmente dall’INPS. La soglia minima prende il nome di “retribuzione minima imponibile”, ossia l’importo minimo stabilito dalla contrattazione collettiva nazionale del lavoro. Il reddito da assoggettare a contribuzione deve essere adeguato, se inferiore, […]

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Bonus Irpef 100 euro in busta paga da luglio 2020: ecco tutte le novità

Posted: 03 Feb 2020 02:58 AM PST

La Legge di Bilancio 2020 ha rimodulato l’importo del cosiddetto “Bonus Renzi”, ossia il bonus Irpef di 80 euro in busta paga irpef varato per la prima volta dal Governo Renzi nel 2014; vediamo le origini di questo credito, le modifiche intervenute nel corso del tempo ma soprattutto cosa cambierà nel 2020. Il bonus irpef […]

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Bonus sociali 2020: sconti in bolletta per le famiglie in difficoltà

Quali sono gli sconti in bolletta per il 2020: nuovi criteri per accedere a bonus e agevolazioni automatiche
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A partire dal 1° gennaio sono diversi gli sconti in bolletta ovvero le agevolazioni a favore delle famiglie in condizioni economico-sociali di disagio. All’introduzione del nuovo sconto sulla tassa per il servizio di raccolta rifiuti (bonus Tari) si affianca il cambiamento della soglia Isee per accedere ai bonus luce acqua e gas e l’allargamento ad alcune agevolazioni anche ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza. Si allarga dunque la platea dei soggetti che potranno beneficiare dei bonus sociali.

Quali sono i principali bonus previsti per i cittadini intestatari di un’utenza domestica che versano in condizioni di difficoltà? Ci occuperemo di questo illustrando le novità introdotte dalla manovra 2020.

Sconti in bolletta 2020

Ecco un elenco delle agevolazioni previste per il 2020 partendo dal cosiddetto bonus Tari per terminare con la riproposizione del bonus luce e gas passando per il bonus acqua con allargamento della platea ai beneficiari del reddito di cittadinanza.

Bonus Tari 2020

A partire da quest’anno il meccanismo di sconto previsto già per le bollette di luce acqua e gas si estende anche alla tassa dovuta per il servizio integrato dei rifiuti urbani. Si tratta del bonus Tari 2020, il bonus sociale rivolto a quelle famiglie aventi un modello Isee sotto una determinata sogli.

Si tratta di una delle novità previste dal Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020; grazie alla quale i contribuenti in difficoltà economiche potranno fruire di uno sconto sul totale dell’importo dovuto.

Spetterà ad Arera (Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente) prevedere le regole per l’accesso al bonus tari, sulla base dei criteri fissati con decreto del presidente del consiglio dei ministri, entro il termine di 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto fiscale. Entro il 23 aprile prossimo si dovrebbero conoscere i parametri in base ai quali le famiglie meno abbienti potranno beneficiare dell’agevolazione.

Quel che ad oggi è noto è che per aver diritto al beneficio le famiglie meno abbienti dovranno possedere i seguenti requisiti:

  • Isee (indicatore della situazione economica) che non sia superiore a 8.265 euro; il limite sale a 20.000 euro in riferimento alle famiglie che hanno almeno 4 figli;
  • essere titolari di reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza

Per poter fare richiesta del beneficio sarà necessario utilizzare l’apposito modulo che dovrà essere depositato presso il Comune di residenza. Il modulo è reperibile presso il sito dell’Arera e dovrà essere consegnato unitamente al documento d’identità.

Leggi anche: Isee precompilato 2020: come accedere alla DSU precompilata online

Bonus acqua 2020

La novità di quest’anno, introdotta dal Decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020, è l’estensione del bonus idrico (ovvero lo sconto applicato per talune famiglie sulla bolletta dell’acqua) anche ai costi per il servizio di fognatura e depurazione.

Ma non è tutto perché con delibera dell’Arera del 14 gennaio il bonus è stato esteso anche ai possessori di reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza. Ne consegue che per quanto riguarda i requisiti per accedere allo sconto sono necessarie le stesse condizioni illustrate per il bonus Tari. L’obiettivo, anche in questo caso, è quello di ridurre la spesa a carico delle famiglie in stato di bisogno.

Il vantaggio conseguito che si traduce in bolletta in uno sconto compreso tra il 20 e 30 per cento, sarà che di fatto 50 litri al giorno per ciascun componente del nucleo familiare saranno gratuiti in quanto corrispondenti ai bisogni essenziali dell’individuo.

Per poter fruire del bonus acqua si dovrà depositare l’apposito modulo compilato (reperibile sul sito dell’Arera) presso il Comune di residenza; insieme al modulo si dovrà allegare il documento di identità e l’attestazione Isee.

Leggi anche: Bonus Acqua 2020: come richiederlo e quali sono i requisiti

Bonus luce e gas 2020: la nuova soglia Isee

Anche per i già collaudati bonus luce e gas ci sono novità a partire dal 1° gennaio 2020. Con la nuova manovra finanziaria viene infatti introdotta una nuova soglia Isee per accedere alle agevolazioni sulle bollette di luce e gas.

A stabilirlo è stata Arera che ha fissato il passaggio della soglia da 8107,5 a 8265 euro; come effetto dell’adeguamento alla variazione dei prezzi al consumo fornita da Istat. Ne è conseguito un allargamento dell’agevolazione a circa 200 mila famiglie che si trovano in condizioni di difficoltà economico sociale.

Oltre ai fattori di tipo economico incidono nel riconoscimento dello sconto anche dei requisiti alternativi, ovvero:

  • il reddito o pensione di cittadinanza
  • oppure la presenza all’interno del nucleo familiare di un soggetto affetto da patologia grave che rende indispensabile l’uso di apparecchiature elettromedicali ai fini del mantenimento in vita.

Bonus sociali: dal 2021 saranno automatici

Si dovrà aspettare il 1° gennaio 2021 affinché i bonus sociali possano applicarsi in modo automatico a favore degli aventi diritto, ovvero i titolari di Isee entro le soglie previste per l’agevolazione.

Spetterà ad Arera, mediante apposito provvedimento e previa consultazione del garante per la privacy, stabilire le modalità di trasmissione delle informazioni necessarie al Sistema Informativo integrato da parte dell’Inps.


 

 

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Tessera sanitaria

 

Tessera sanitaria: cos’è e come fare rinnovo e duplicato online

Cos’è e come funziona la tessera sanitaria? Come fare il rinnovo a scadenza e ottenere il duplicato in caso di smarrimento? Ecco cosa sapere.
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Sono ormai tantissimi anni che la tessera sanitaria è diventata uno strumento molto importante per tutti i cittadini italiani. Ogni anno questo documento acquisisce sempre più importanza per le famiglie in ottica di digitalizzazione del nostro paese. Infatti, se in passato aveva solo lo scopo di prenotare visite, acquistare farmaci ecc. negli ultimi anni la card ci permette anche di accedere a tutti i servizi della pubblica amministrazione, di consultare i propri dati sanitari direttamente online, accedere all’acquisto di alcuni beni dai distributori automatici ecc. Ci permette inoltre di caricare, tramite il codice fiscale, le nostre spese sanitarie direttamente nella dichiarazione dei redditi precompilata.

Ma vediamo più nel dettaglio cos’è la TS, come fare il rinnovo in caso in cui la tessera sia scaduta e come richiedere un duplicato in caso di furto, smarrimento, malfunzionamento o danneggiamento.

Cos’è la tessera sanitaria

Come detto in premessa la tessera sanitaria acquisisce sempre più importanza rispetto agli inizi. Infatti, fino a poco tempo fa la card si poteva usare solo ed esclusivamente per prenotare visite mediche, esami, acquistare medicinali, ecc. Ma a partire dal 2011, la tessera svolge ulteriori importanti funzioni come ad esempio la possibilità di consultare le proprie spese sanitarie direttamente online ed accedere ai servizi della pubblica amministrazione.

La tessera viene rilasciata gratuitamente a tutti i cittadini italiani che  sono in possesso del codice fiscale. La card viene generata automaticamente nel momento in cui l’ASL comunica i dati al sistema TS e successivamente alla comunicazione dei dati, la tessera viene inviata presso l’indirizzo di residenza del titolare. Essa ha una durata di 6 anni, ma la sua validità può essere inferiore nel caso di cittadini stranieri con un regolare permesso di soggiorno. Per i bambini appena nati la data di scadenza è fissata ad 1 anno.

Lo scopo principale è quello di garantire l’assistenza sanitaria al cittadino nel territorio italiano e nei Paesi dell’Unione europea. Inoltre, sarà possibile presentare la tessera in farmacia nel momento di un acquisto di un medicinale e richiedere lo scontrino parlante su cui verrà applicato il proprio codice fiscale. Quindi serve anche ad usufruire delle detrazioni fiscali del 19% in sede di dichiarazione dei redditi.

Come attivare la Tessera Sanitaria Online

Grazie alla digitalizzazione della pubblica amministrazione e della Sanità, nasce la tessera sanitaria online. Questa funzione non è obbligatoria, ma è totalmente gratuita. La TS Online oltre alle precedenti funzioni precedentemente indicate, essa permette anche di consultare il proprio Fascicolo Sanitario Digitale,  ossia una raccolta digitale dei propri documenti clinici ottenuti nel corso degli anni.

La nuova TS online ci permette di avere disponibile in ogni momento i seguenti servizi:

  • I dati personali;
  • Il consenso alla donazione degli organi;
  • Referti medici personali;
  • Verbali Pronto Soccorso;
  • I farmaci acquistati;
  • Profilo Sanitario Sintetico.

Per poter attivare la Tessera Sanitaria Online bisogna presentarsi presso gli uffici preposti all’attivazione della propria regione. Successivamente all’attivazione saranno consegnati il codice PIN e PUK personale. Ottenute le credenziali bisognerà acquistare un lettore smartcard da collegare al proprio Pc. Effettuate queste semplici operazioni sarà possibile consultare il proprio fascicolo sanitario direttamente online e comodamente da casa. Allo stesso modo si potrà accedere a TS online con SPID o con le credenziali di Fisconline.

Leggi anche: SPID cos’è e come funziona

Tessera Sanitaria scaduta: come fare il rinnovo

Come già anticipato, la tessera sanitaria ha una validità di 6 anni per tutti i cittadini italiani, mentre per gli stranieri con un regolare permesso di soggiorno la scadenza coincide con la scadenza di quest’ultimo. Infine, per i nuovi nati la tessera sanitaria ha validità 1 anno. La data di scadenza è indicata sia sul fronte che sul retro della card.

Quindi cosa fare se la nostra tessere sanitaria è scaduta? A differenza di altri documenti come ad esempio la patente di guida, dove bisogna recarsi presso una scuola guida oppure alla motorizzazione per il rinnovo, per la tessera sanitaria non bisogna fare nulla poiché, sarà l’Agenzia delle Entrate a spedircela direttamente a casa.  Solo nel caso in cui la tessera nuova non dovrebbe arrivare presso il nostro domicilio, allora bisognerà recarsi all’Asl più vicina e richiedere l’invio della nuova tessera da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Grazie al processo di digitalizzazione, oggi è possibile anche consultare direttamente online lo stato di emissione della propria tessera sanitaria attraverso il portale web dedicato oppure chiamare il numero verde predisposto dall’Agenzia delle Entrate 800.030.070.

Va precisato che anche se la propria tessera sanitaria è scaduta, è sempre possibile usufruire di tutti i servizi erogati tramite di essa. Solo nel caso in cui si ha necessità di recarsi all’estero bisogna obbligatoriamente farsi rilasciare dall’ASL il certificato sostitutivo TEAM.

Duplicato tessera sanitaria

In caso di furto oppure smarrimento della propria tessere sanitaria, sarà possibile richiedere il suo duplicato direttamente online sul sito web dell’Agenzia delle Entrate.

Per poter richiedere il duplicato online, bisogna effettuare l’accesso Fisconline/Entratel inserendo i seguenti dati:

  • Codice fiscale;
  • Alcuni dati relativi alla dichiarazione dei redditi;
  • La motivazione della richiesta del duplicato.

È possibile effettuare on-line una sola richiesta di duplicato per la stessa persona nello stesso anno solare. E’ possibile richiedere il duplicato anche presso le sedi fisiche territoriale dell’Agenzia delle Entrate.

Fonte: https://www.lavoroediritti.com/guide/tessera-sanitaria#ixzz6D6SV9dYV

Lavoro e Diritti

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Posted: 05 Feb 2020 06:50 AM PST

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