Archivio mensile:ottobre 2012
n. 542 del 31 ottobre 2012
NEWSLETTER LAVORO
newsletter settimanale per gli operatori del mercato del lavoro
Le Novità in materia di Lavoro
31-10 INPS: le Faq sugli incentivi alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro
L’INPS pubblica, sul proprio sito internet, le risposte ai quesiti più frequenti (c.d. Faq) per il finanziamento di interventi a favore dell’incremento, in termini quantitativi e qualitativi, dell’occupazione giovanile e delle donne, previsto dal decreto interministeriale del 5 ottobre 2012.
31-10 Governo: disposizioni urgenti in materia di trattamento di fine servizio dei dipendenti pubblici
Il Consiglio dei Ministri ha pubblicato il Decreto Legge 29 ottobre 2012 n. 185, con le disposizioni urgenti in materia di trattamento di fine servizio dei dipendenti pubblici.
31-10 INPS: mes.17610 – domanda di autorizzazione CIGO Industria e compilazione del flusso Uniemens
L’INPS, in relazione alla domanda di autorizzazione CIGO Industria ed alla compilazione del flusso Uniemens, comunica gli elementi e l’algoritmo utilizzati dall’Istituto per il calcolo della prestazione nei casi di comunicazione dei dati relativi ai periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa tramite il flusso Uniemens.
30-10 Min.Lavoro: programma AMVA – Apprendistato e mestieri a vocazione artigianale
E’ stato pubblicato nella sezione dedicata del sito di Italia Lavoro il II Avviso rivolto alle imprese per l’avvio di nuove Botteghe di Mestiere e per offrire ai giovani la possibilità di fare un’esperienza diretta nelle’ imprese dell’artigianato.
30-10 Contratti: minimi retributivi per le aziende che applicano il CCNL artigianato dei chimici
A decorrere dal 1° novembre 2012, i minimi retributivi da corrispondere ai lavoratori dipendenti delle aziende che applicano il CCNL artigianato dei chimici, gomma, plastica, vetro:…
29-10 Min.Lavoro: obbligo di comunicare l’eventuale prosecuzione del rapporto a termine oltre il termine
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato il Decreto 10 ottobre 2012, con le modalità di comunicazione sulla prosecuzione del rapporto di lavoro oltre il termine inizialmente fissato .
29-10 Tribunale di Milano: nessun rito speciale se non per i licenziamenti individuali
Il Tribunale Milano ha affermato che il rito sommario previsto dalla Legge n. 92/2012 non riguarda le controversie nelle quali la decisione sul provvedimento di licenziamento presuppone una diversa qualificazione circa la titolarità del rapporto, da accertare con un’attività istruttoria, sia preliminare che incidentale.
29-10 Settore Alimentare: rinnovato il CCNL
E’ stato sottoscritto, in data 27 ottobre 2012, il rinnovo del CCNL per l’industria alimentare.
29-10 INPS: mes.17338 – proroga della CIG in deroga e riduzione del trattamento erogato
L’INPS conferma quanto già previsto dalla legge 12 novembre 2011, n.183 (cd Legge di stabilità), in caso di proroga del trattamento di cassa integrazione guadagni in deroga.
Le Sentenze della Corte di Cassazione
> Differenti tutele tra orfani e invalidi in caso di licenziamento
Gli Approfondimenti
> Il nuovo lavoro occasionale di tipo accessorio (Anastasio)
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Prime pagini del 31.10.2012
ISTAT: Coefficienti di rivalutazione monetaria per gli indici dei prezzi al consumo
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Rapporto Caritas Migrantes
NEWS
– Sistema accoglienza fragile
E’ fragile il sistema italiano di accoglienza dei profughi e richiedenti asilo: lo denuncia il Dossier Statistico Immigrazione 2012 di Caritas e Migrantes, presentato oggi, che ricorda come l’Italia sia una terra d’asilo, visto che dal dopoguerra a oggi le domande di accoglienza al nostro Paese sono state piu’ di mezzo milione.
Nel 2011 le domande sono state presentate in prevalenza da persone provenienti dall’Europa dell’Est e dal martoriato continente africano; quasi un terzo (30%) delle richieste prese in esame (24.150) e’ stato definito positivamente.
In Italia – informa il dossier – per far fronte alle esigenze di accoglienza, si dispone di 3 mila posti che fanno capo al Servizio per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) in collaborazione con Enti locali, Regioni e mondo sociale, e di 2 mila posti assicurati dai Centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara), mentre è di altri 3 mila posti la capienza dei Centri di accoglienza per immigrati. Oltre a questa rete di servizi già esistente, le Regioni – con il coordinamento della Protezione Civile – hanno dichiarato la disponibilità di altri 50 mila posti, di cui la metà è stata effettivamente utilizzata per accogliere le persone in fuga dal Nord Africa, che sono state in tutto circa 60 mila tra Tunisia e Libia.
Manca dunque, sottolinea il rapporto, un sistema unificato e stabile, basato sul coordinamento di tutte le strutture coinvolte, anche per riuscire a garantire una maggiore attenzione alle categorie piu’ vulnerabili, a partire dai minori. In effetti, nel 2011, dice il dossier, ben 7.431 persone (numero peraltro sottostimato) sono rimaste in lista d’attesa per accedere allo Sprar e poter fruire cosi’ di un percorso di accoglienza.
Gli immigrati, dice il rapporto, sono concentrati nelle fasce piu’ basse del mercato del lavoro: mentre fra gli italiani, ad esempio, gli operai sono il 40%, la quota sale all’83% fra gli immigrati comunitari e al 90% tra quelli non comunitari. Inoltre, essi sono piu’ esposti al rischio di infortuni: tra gli stranieri, in controtendenza rispetto all’andamento generale, gli infortuni sono cresciuti raggiungendo un’incidenza media del 15,9% sugli infortuni complessivi (15% nel 2010). Sono oltre un milione, poi, gli stranieri iscritti ai sindacati.
La categoria piu’ numerosa è quella dei collaboratori familiari (poco piu’ di 750 mila quelli iscritti all’Inps).
Infine, gli introiti che gli immigrati assicurano alle casse pubbliche sono più elevati rispetto a quanto si spende per loro: il bilancio tra costi e benefici, per le casse dello Stato, derivanti dal lavoro degli immigrati, secondo le stime del dossier è positivo per 1,7 miliardi di euro.
llva: operaio morto.
NEWS
llva: operaio morto. Per Cgil, urgente chiarire dinamiche e responsabilità
“Bisogna fare con urgenza la massima chiarezza sulle dinamiche dell’incidente, e sulle relative responsabilità che, nel caso di questo tipo di accadimenti, non sono mai vaghe o non accertabili”. E’ quanto afferma il segretario confederale della Cgil Elena Lattuada, in merito all’incidente mortale avvenuto oggi nello stabilimento Ilva di Taranto.
“Inoltre – prosegue la dirigente sindacale – vogliamo esprimere il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia e ai colleghi di lavoro del giovanissimo operaio morto oggi, insieme a tutto il nostro appoggio alle iniziative che si svolgeranno oggi e nei prossimi giorni nello stabilimento.”
Secondo Lattuada “ancora una volta bisogna pretendere rispetto per la vita umana e per le condizioni di lavoro delle persone, che non devono essere sacrificate ad una logica di profitto a tutti i costi e nel mancato rispetto delle norme. Ciò vale per le norme di salvaguardia della sicurezza, così come per quelle della protezione della salute e dell’ambiente, come abbiamo sempre detto in merito alla vicenda più complessiva dell’Ilva.”
Cassazione sentenza 18211/2012
Fonte: Cassazione: va riconosciuto stress da lavoro al portiere che fa il turno di notte
Cassazione : fare il portiere di notte è un lavoro usurante e deve risarcirsi il danno
Cassazione Sezione Lavoro – Sentenza n. 18211/2012
Questa sentenza tratta la storia di un portiere di notte che, dopo aver svolto il proprio lavoro epr oltre 20 anni (dal 1974 al 1997 tutti i giorni dalle 21 alle 9 del mattino successivo) ha chiesto alla società per cui lavorava di essere spostato al turno diurno ma, per tutta risposta, è stato licenziato.
La Società faceva presente al lavoratore di avere già altri due portieri per il turno di giorno e, pertanto, non si poteva esaudire la richiesta di cambio orario.
Si aprono le porte del Tribunale e innanzi al giudice del lavoro il portiere ne esce “mezzo vittorioso” in quanto la sentenza di primo grado stabilisce lalegittimità del licenziamento ma, allo stesso tempo, riconosce nei suoi confronti 25 mila euro per la sindrome ansioso-depressiva di cui soffriva. In appello la Corte riconosce al lavoratore la ulteriore somma di 1292 euro a titolo di differenze retributive ma la battaglia legale ancora non è terminata.
La società non ritiene usurante il lavoro di portiere anche per le <<pause di inattività>> che il lavoro stesso permette e, pertanto, non era intenzionata apagare queste somme.
Il processo si trasferisce dunque dentro il Palazzaccio e, in quest’ultima fase i giudici con l’ermellino spiegano che «in base al principio della ‘ragionevolezza´ l’orario di lavoro deve rispettare i limiti della tutela del diritto alla salute» e che tale principio <<si applica anche alle mansioni discontinue o di semplice attesa>>.
I giudici hanno quindi bocciato il ricorso presentato dalla società hanno chiarito che «il criterio distintivo tra riposo intermedio, non computabile ai fini della determinazione della durata del lavoro, e la semplice temporanea inattività, computabile, invece a tali fini, e che trova applicazione anche nel lavoro discontinuo, consiste nella diversa condizione in cui si trova il lavoratore, il quale nel primo caso può disporre liberamente di se stesso per un certo periodo di tempo anche se è costretto a rimanere nella sede del lavoro o a subire qualche limitazione, mentre, nel secondo, pur restando inoperoso, è obbligato a tenere costantemente la propria forza di lavoro per ogni necessità».
Infine, hanno fatto notare che «legittimamente la Corte d’appello ha osservato che la società aveva imposto al lavoratore ritmi lavorativi gravosi come tali incidenti sull’equilibrio psico-fisico del medesimo» e, per questi motivi ilsuper lavoro è stato ritenuto «concausa della sindrome nevrotica ansiosa» del lavoratore.
Infortuni,Malattie Professionali e Causa di Servizio
Infortuni,Malattie Professionali e Causa di Servizio
I lavoratori che hanno subito un infortunio o contratto una malattia professionale a causa del lavoro, sono assistiti e tutelati dal patronato INCA nei confronti degli Enti assicuratori (INAIL, IPSEMA, ENPAIA).Per fare questo l’INCA si avvale di una rete legale e medico-legale di qualita’, del rapporto con i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e con le Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) nei luoghi di lavoro.
Notizie dal Ministero del Lavoro
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Pensioni, colpiti i minatori
NEWS
Pensioni, colpiti i minatori. Per la Cgil un aumento inaccettabile
“Riteniamo necessario che le Commissioni parlamentari chiamate ad esprimere un parere sul decreto armonizzazioni, rivedano la norma che alza l’età di pensionamento per diverse tipologie lavorative”. Lo afferma Vera Lamonica, segretario confederale della Cgil, secondo la quale la norma introduce ulteriori discriminazioni e ingiustizie nei confronti in particolare di una parte del mondo del lavoro.
“E’ inaccettabile ad esempio – spiega la sindacalista – alzare l’età di pensionamento per minatori e cavatori che svolgono mansioni gravose e che, proprio per questa ragione, hanno un’aspettativa di vita molto più bassa della media”.
“Inoltre – prosegue Lamonica – come dimostrano le vicende recenti del Sulcis, questi lavoratori subiscono pesantemente i colpi della crisi. Proprio per questo la decisione del governo a proposito dell’innalzamento dell’età pensionabile per queste categorie di lavoratori risulta particolarmente vessatoria e va al più presto rivista”.
Il Consiglio dei ministri ha approvato l’aumento dell’età pensionabile dei minatori, da 55 a 56 anni, nella riunione di venerdì 26 ottobre.