Archivio mensile:settembre 2009

Igiene e sicurezza del lavoro

Strumenti web

Risorse web utili in tema di igiene e sicurezza del lavoro

Risorse in italiano



Qui in evidenza:
Thesaurus

L’esame della diversità delle problematiche di sicurezza e salute sul lavoro (SSL) e la necessità di una maggiore consapevolezza sul posto di lavoro vanno ben al di là delle risorse e delle competenze di un singolo Stato membro. Ecco perché nel 1996 si è provveduto ad istituire l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro: per raccogliere, analizzare e promuovere le informazioni correlate alla SSL. Compito dell’Agenzia è rendere i luoghi di lavoro europei più sicuri, più sani e più produttivi e, in particolare, promuovere un’efficace cultura di prevenzione sul luogo di lavoro.
L’Agenzia ha sede a Bilbao, Spagna, e può contare su un organico ad hoc di esperti in materia di SSL, comunicazione e pubblica amministrazione. A livello nazionale, l’Agenzia è rappresentata da una rete di “focal point”, solitamente le principali organizzazioni della SSL nel rispettivo paese. I focal point operano attraverso reti tripartite composte di rappresentanti di governi, datori di lavoro e lavoratori. La medesima struttura tripartita si ritrova anche nella composizione del consiglio di amministrazione e nelle strutture di rete dell’Agenzia.



L’Associazione Italiana fra addetti alla Sicurezza (AIAS), costituita nel 1975, conta oggi 6.000 soci ed è la più importante associazione tecnica scientifica italiana che si occupa di sicurezza, salute e ambiente nei luoghi di lavoro e di vita. L’Associazione crede nella necessità di essere sempre più vicina ai propri Soci e per questa ragione è attiva con 21 Sezioni Regionali e oltre 100 Nuclei territoriali.
AIAS si avvale della competenza del suo Comitato Tecnico Scientifico che con i suoi 44 fra Comitati e Gruppi tecnici sviluppa i documenti tecnici d’indirizzo associativo e fornisce le risposte ai numerosi quesiti dei Soci tramite il pronto AIAS.
L’Associazione comprende fra i suoi soci molti specialisti settoriali, promuove riferimenti qualificanti sia per la crescita professionale, attraverso lo scambio di esperienze, sia per l’individuazione di percorsi formativi adeguati, sia per la verifica delle capacità e attitudini ha costituito al suo interno ben 9 organismi che raggruppano figure professionali specializzate come Responsabili ed Addetti al Servizio Prevenzione e Protezione, Coordinatori di sicurezza nel settore Costruzioni, Specialisti in Prevenzione Incendi; Specialisti in Protezione Ambientale; Specialisti in Protezione Civile; Esperti di Sicurezza nel Comparto Marittimo e Portuale; Specialisti trasporto Merci Pericolose; Specialisti della Prevenzione nel settore Sanitario, Esperti nel Settore Aeronautico. Gli organismi AIAS infatti si propongono le finalità di:
• dare una voce agli stessi nei confronti degli enti istituzionali
• sviluppare metodologie per il miglioramento della salute e
della sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso l’integrazione in sistemi di gestione
• promuovere la qualificazione professionale attraverso la certificazione volontaria per una migliore garanzia delle parti interessate



L’Associazione ha lo scopo di favorire l’approfondimento e la diffusione degli studi di diritto del lavoro e della sicurezza sociale sia sul piano nazionale sia sul piano internazionale, di promuovere lo scambio di idee e di informazioni e di agevolare la più stretta collaborazione tra i giuristi che si dedicano in Italia allo studio e all’applicazione di tale disciplina.



L’Associazione ha lo scopo di diffondere quanto più possibile i principi della prevenzione, presupposto indispensabile al miglioramento comportamentale necessario a salvaguardare il futuro dell’umanità, nonché sensibilizzare ogni individuo, affinché ciascuno possa acquisire nel proprio bagaglio culturale questi principi.
Per fare ciò l’AITeP, si propone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: promuovere, in collaborazione con il mondo universitario, il miglioramento del processo formativo del Tecnico della Prevenzione; concorrere e partecipare al progetto/programma di formazione continua ECM; organizzare e partecipare a manifestazioni, convegni, congressi, meeting e qualsiasi altro incontro che possa favorire il continuo aggiornamento tecnico professionale degli associati; rafforzare lo spirito di solidarietà tra i tecnici e i “destinatari della prevenzione”; favorire, rendendo stabili e costanti gli scambi di informazioni ed esperienze tra le associazioni operanti nel settore; sostenere il riconoscimento dell’elevata professionalità e competenza raggiunta dagli associati, negli specifici campi operativi, nei confronti di enti pubblici e privati, e favorirne in tal modo il corretto inserimento professionale.
 



L’ ANMIL assiste e tutela moralmente gli invalidi del lavoro attraverso numerosi servizi e promuove iniziative tese a migliorare la legislazione in materia di infortuni sul lavoro e di reinserimento lavorativo e a sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi.



Ambiente e Lavoro è una Associazione, senza scopo di lucro, riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente con decreto 1 marzo 1988, quale “Associazione di Protezione Ambientale di Interesse Nazionale” (G.U. 19 maggio 1988).
Gli scopi statutari primari sono: “promuovere la tutela dell’ambiente e della sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, attraverso proposte concrete e realizzabili in tempi brevi, sostenute da analisi di assoluta rigorosità scientifica e di fattibilità tecnica, favorendo l’informazione e la formazione”.



Il CEDOC è un Centro di documentazione sulle politiche del lavoro curato dall’Agenzia Lazio Lavoro della Regione Lazio. Contiene normativa e giurisprudenza di riferimento; una sezione del sito è dedicata alla sicurezza sul lavoro


 

Qui in evidenza: Banca dati bibliografica ERGON

Contiene elenchi di monografie e spoglio di periodici, anche in lingua inglese. E’ presente un articolato indice tematico (indicato come Thesaurus)

Lo sviluppo tecnologico, l’evoluzione della normativa, nonché il crescere delle attenzioni nei confronti dei rischi professionali (talvolta non scevro di allarmismi ingiustificati), comportano la necessità, per tutti gli addetti alla prevenzione negli ambienti di lavoro, di disporre di fonti informative attendibili, chiare, facilmente fruibili.
La molteplicità delle fonti, la ridondanza di informazioni è, talvolta, tale da disorientare coloro che necessitano di soluzioni specifiche in tempi sufficientemente brevi.
Lo stesso “miracolo informatico”, Internet, se pur ha consentito un interscambio di informazioni prima inimmaginabile, proprio per la sua estrema ricchezza, per la sua caratteristica di vetrina infinita, rischia di essere dispersivo per gli operatori meno preparati al suo impiego; si configura sempre più, anche in tale ambito, la necessità di sistemi assistiti di ricerca.
Finalità
Costituire un punto di riferimento per la documentazione in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro caratterizzato da attendibilità, competenza, facilità di accesso.
Offrire un supporto per la analisi e la soluzione di problemi in materia di salute e sicurezza sul lavoro.


 

 

L’Ufficio Programmi di Formazione Cofinanziati è stato istituito nel corso dell’anno 2002 con l’intento di curare, mediante specifiche azioni di promozione, coordinamento operativo e monitoraggio, la partecipazione degli Istituti del CNR ai programmi di alta formazione cofinanziati sia in ambito nazionale che comunitario, favorendo l’interazione ed il coordinamento tra strutture di differenti competenze tematiche e di diversa collocazione territoriale e la collaborazione con strutture ed organismi esterni all’Ente.
Fornisce il supporto tecnico ed amministrativo agli Istituti per lo svolgimento di attività di alta formazione di interesse regionale, anche in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati, italiani e stranieri.
Fornisce, in merito alle materie di propria competenza, nell’ambito delle direttive stabilite dagli Organi di governo dell’Ente, il necessario supporto tecnico per la definizione dei programmi di interesse regionale e per la predisposizione dei relativi progetti esecutivi, favorendo la partecipazione degli Organi del CNR.



Diario per la Prevenzione e diarioprevenzione magazine
sono promossi dall’Area Ambiente e Salute della Cgil Emilia Romagna con l’obiettivo di socializzare notizie documenti e informazioni utili allo sviluppo della partecipazione per la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita.
Diario per la Prevenzione è online dal 5 ottobre 1996


EOHS Term (Environmental and Occupational Health & Safety terminology website)

Il sito terminologico dedicato a Sicurezza, Salute ed Ambiente nei luoghi di lavoro e di vita è un servizio web sperimentale realizzato nell’ambito del programma Linguaggi e attività Produttive della SSLMIT di Forlì, Università di Bologna, e finanziato nel quadro del piano delle attività di ricerca 2003 da ISPESL (B17/DOC/03).

Nato dalla consapevolezza che la terminologia del settore pone delle problematiche di carattere linguistico e concettuale dovute all’esistenza di ordinamenti giuridici differenti e all’evolversi della normativa europea e nazionale, il progetto intende fornire un contributo alla corretta gestione della terminologia settoriale attraverso la creazione di una base di conoscenze (knowledge base) multilingue che possa fungere da riferimento per tutti gli attori coinvolti nel settore.

Principale oggetto di indagine è la comparazione di quattro sistemi giuridici (Italia, Gran Bretagna, Germania e Francia) in relazione alla normativa su Salute e sicurezza sul luogo di lavoro. L’attività terminologica non si esaurisce quindi nella sola analisi dei diversi sistemi linguistici, ma si concentra anche sullo studio delle differenze culturali che scaturiscono da tradizioni giuridiche distinte.

Grazie a questa sua duplice natura, il progetto si rivela di grande interesse per tutte le figure che, a diverso titolo, si occupano di sicurezza e salute sul lavoro: gestori della comunicazione aziendale, giuristi, esperti del settore, amministratori, operatori e responsabili della formazione professionale, traduttori ed interpreti, nonché studenti.


A cura della Biblioteca LIUC (Università “Carlo Cattaneo” di Castellanza)

Che la letteratura periodica rappresenti una delle fonti importanti per gli studi economici è cosa assodata.
Altrettanto che, per quanto riguarda la produzione nazionale, manchino strumenti per il recupero delle informazioni in essa contenute.
A fronte della pratica impossibilità, per le singole biblioteche, di procedere al sistematico spoglio delle proprie raccolte di periodici, la risposta è venuta, ormai nel lontano 1996, dall’avere finalmente “per le mani” l’adatta tecnologia e, importante, una tecnologia a basso costo, nonché, ancora più importante, dal considerare la pratica della cooperazione come una tendenza strutturale del mestiere del bibliotecario.
I titoli scelti non hanno la pretesa della completezza, rappresentano un core che si è ampliato nel tempo, grazie alla fattiva adesione all’iniziativa delle realtà che vorranno aggregarsi.
La volontà che ci ha mosso è anche stata quella di realizzare un prodotto in tempi quanto più possibile brevi.
Da qui alcune scelte di basso profilo: gli spogli non sono infatti corredati da indici semantici, cosa che avrebbe implicato un duro lavoro di costruzione e continuo allineamento di un lessico comune.
Lo spoglio dei periodici che compongono il panel offerto è completo; fanno eccezione le recensioni, le rubriche, le lettere al direttore.



Qui in evidenza: Repertorio della legislazione comunitaria in vigore

Le disposizioni sulla sicurezza del lavoro sono al n. 05.20.20.10 – Politica sociale

Il portale giuridico dell’Unione Europea

 


Disponibile in accesso monoutenza presso la Biblioteca di Giurisprudenza e Scienze Politiche: GURITEL – Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – Telematica

Vedi anche: Rete civica Aesinet – Comune di Jesi




Qui in evidenza: Archivio aperto di documenti per la medicina sociale

L’Istituto Italiano di Medicina Sociale è Ente pubblico di ricerca e formazione – munito di autonomia scientifica, amministrativa e contabile e vigilato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali d’intesa con il Ministero della Sanità – che studia gli aspetti medico-sociali del lavoro umano, individua idonei e innovativi strumenti di prevenzione, predispone modelli organizzativi dei servizi socio-sanitari, contribuendo ad elaborare le politiche sociali e sanitarie del Paese.È tra i soggetti pubblici chiamati a concorrere alla realizzazione del sistema di prevenzione e protezione della salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro (D.Lgs. n. 626/94). Una sezione del sito (denominata “Informazione è prevenzione”) è finalizzata a realizzare, anche tramite pubblicazione di documenti, un sistema informativo interattivo per l’informazione diffusa a favore di tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti dalla normativa in materia di sicurezza e salute sul lavoro.



Qui in evidenza: INAIL Marche
L’INAIL gestisce l’Assicurazione obbligatoria contro gli Infortuni sul Lavoro esonerando il datore di lavoro dalla responsabilità civile conseguente all’evento lesivo subito dai propri dipendenti, salvo i casi in cui sia riconosciuta la sua responsabilità per reato commesso con violazione delle norme di prevenzione e igiene su lavoro. Nell’ambito dei propri compiti istituzionali, l’INAIL persegue il duplice obiettivo di ridurre il fenomeno infortunistico e realizzare una forma di tutela globale nei confronti dei lavoratori che svolgono attività a rischio o hanno già subito danni fisici ed economici a seguito in infortunio o malattia professionale


Qui in evidenza: Archivio DoGi

www.infoleges.it è la più completa banca dati giuridica on-line, in gran parte rivolta alle Università italiane e alle amministrazioni pubbliche, realizzata con la collaborazione di CASPUR, infoLEGES e ITTIG, nonché degli altri enti aderenti.


Casa editrice EPC s.r.l. (Edizioni Protezione Civile)
Pubblica le riviste: “Ambiente e sicurezza sul lavoro”; “Antincendio”; “Alimenti e bevande”




L’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro – ISPESL e’ ente di diritto pubblico, nel settore della ricerca, dotato di autonomia scientifica, organizzativa, patrimoniale, gestionale e tecnica. L’ISPESL e’ organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale, del quale il Ministero della Salute, le regioni e, tramite queste, le Aziende sanitarie locali e le aziende ospedaliere si avvalgono nell’esercizio delle attribuzioni conferite dalla normativa vigente. L’ISPESL e’ sottoposto alla vigilanza del Ministro della salute.



Qui in evidenza: Salute sul lavoro

L’Istituto Superiore di Sanita’ è l’organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale, di cui si avvalgono il Ministero della Sanità, le Regioni e le aziende sanitarie locali e ospedaliere, pur continuando a svolgere funzioni di ricerca, sperimentazione, controllo, consulenza, documentazione e formazione per quel che concerne la salute della collettività.




Rivista in formato elettronico e Banche dati online, sistema integrato per un aggiornamento puntuale e completo sul mondo del lavoro.

Il prodotto e’ composto da:

Una rivista settimanale, 48 numeri all’anno, spedita tramite posta elettronica, con gli apporti e i pareri dei maggiori esperti del settore per darle una visione a tutto tondo sull’evoluzione del mondo del lavoro: le nuove leggi e normative, le interpretazioni legali, le scadenze.
Gli articoli sono linkati ai documenti presenti nelle Banche dati online in modo da consentire una lettura simultanea di testo normativo e interpretazione.

Un sistema di banche dati

Nel sito www.italiaoggi.it trovera’ l’area dedicata a Lavoro Oggi dove potra’ consultare tutta la documentazione in materia di diritto del lavoro (leggi, sentenze, contratti collettivi, circolari…). Inoltre avra’ a disposizione gli strumenti per operare con efficacia, potra’ infatti consultare la Guida pratica lavoro, la Guida pratica previdenza, la Guida pratica sicurezza, il Formulario, la Modulistica, le Tabelle operative.



Banca dati a cura dell’Ancitel-Rete telematica dei Comuni italiani. Numerose possibilità di ricerca.



Il portale del medico del lavoro



Qui in evidenza: Salute e sicurezza sul lavoro



Il portale Professione prevenzione.it offre informazioni e documentazione su argomenti riguardanti i Tecnici della prevenzione E’ presente una articolata banca dati con documenti e linee guida su singoli settori lavorativi.



Qui in evidenza: Marche sicure. La sicurezza nella Regione Marche


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Piano di prevenzione e promozione della salute negli ambienti di lavoro della Regione Veneto


Vedi anche: Introduzione Scheda informativa sulle attività comunitarie sull’argomento, a cura del servizio di documentazione della Commissione europea.



Il seguente portale verticale (vortal), primo del genere in Italia (1999), nasce dall’esigenza di mettere ordine nell’enorme mole di informazioni disponibile nel World Wide Web in materia di Sicurezza e Salute sul Lavoro, facilitandone la ricerca.
Nelle sezioni interne, dopo un accurato lavoro di analisi e selezione curato dai nostri esperti, vengono riportati, suddivisi per categorie, gli argomenti piu’ importanti per una corretta applicazione del sistema di gestione della sicurezza aziendale.



L’Associazione, in quanto ente non commerciale, si propone di:

* sostenere l’impegno politico e culturale per lo sviluppo di un sistema integrato di prevenzione, finalizzato alla rimozione dei rischi ed alla promozione della salute negli ambienti di vita e di lavoro, con particolare attenzione alla rete dei Servizi e Presidi pubblici;
* promuovere conoscenze ed attività che sviluppino la prevenzione e la promozione della salute dei lavoratori e della popolazione in relazione ai rischi derivanti dallo stato dell’ambiente e dalle condizioni di vita e di lavoro;
* favorire lo scambio di esperienze ed informazioni fra gli operatori ed il confronto sulla metodologia ed i contenuti dell’attività, per raggiungere l’omogeneità delle modalità di intervento perseguendo il miglioramento continuo di qualità e l’appropriatezza delle attività di prevenzione a livello nazionale;
* promuovere il confronto e l’integrazione tra sistema di prevenzione pubblico e sistema di prevenzione delle imprese;
* promuovere un ampio confronto con le Istituzioni, le Forze Sociali e le altre Associazioni Scientifiche su questi temi;
* diffondere l’informazione e la cultura della prevenzione.

L’Associazione non ha fini di lucro.



Raccolta dei principali link ai Tribunali italiani, divisi per provincia, a cura del Ministero della Giustizia



Qui in evidenza: Igiene e sicurezza

Qui in evidenza: Segnalazioni dalla GURI

Qui in evidenza: Segnalazioni dalla GUUE






Risorse europee e di altri Stati






The Foundation is a European Union body, one of the first to be established to work in specialised areas of EU policy. Specifically, it was set up by the European Council (Council Regulation (EEC) No. 1365/75 of 26 May 1975), to contribute to the planning and design of better living and working conditions in Europe.
Role
To provide information, advice and expertise – on living and working conditions, industrial relations and managing change in Europe – for key actors in the field of EU social policy on the basis of comparative information, research and analysis.



Operating in a highly competitive business environment and at a time of increasing pressure on the labour market, many employers in Europe are aware of the need to implement measures to improve productivity and efficiency and at the same time enhance the working environment and culture. Workplace health promotion has been shown to make a major contribution to the achievement of these outcomes. The ENWHP promotes good practice in workplace health promotion and advocates the adoption of such practice in all European workplaces.


European Public Health Alliance (EPHA) The European Public Health Alliance (EPHA) represents over 100 non-governmental and other not-for-profit organisations working on public health in Europe.


European Commission – Employment and
social affairs DG
Qui in evidenza: Case law

Health and Safety at work represents today one of the most important most advanced fields of the social policy of the Union. The EU action in health and safety at work has its legal basis in Article 137 of the EU Treaty. The improvement of health and safety of the workers already started from 1952 under the European Coal and Steel Community. Since then a solid corpus of legislation has been adopted covering the maximum number of risks with the minimum number of regulations.



Qui in evidenza:
ILO AIDS

Qui in evidenza: Encyclopaedia of Occupational Health and Safety


World Health Organization – Regional Office for Europe



United States Department of Labor

OSHA’s mission is to assure the safety and health of America’s workers by setting and enforcing standards; providing training, outreach, and education; establishing partnerships; and encouraging continual improvement in workplace safety and health.


Oklahoma State University



European Commission – Health & Consumer Protection DG

Given that most people spend 8 hours a day, 5 days a week, 50 weeks a year at work, and given that human-work relations have been intensively studied from a political, economical, sociological, psychological, and medical point of view, working life affairs have so far played only a minor role in health monitoring. However, it is increasingly being realized that work is not only a source of community wealth but can also have negative effects on human and public health, and therefore is a cost factor to modern societies. As an example, with respect to loss of life years, WHO and the World Bank attribute 3% to the factor work. The International Labour Office estimates that work-related diseases and accidents account for economical losses as high as 4% of the world-wide gross domestic product. In several EU Member States work-related health monitoring schemes do exist. These schemes often operate on a regional or industry-branch level and focus on occupational diseases, work accidents, and on the mere description of working conditions. However, at a national as well as international level, discussions on the standardization of more comprehensive reports have taken place and key indicators have been proposed by several bodies, including the WHO and the EU Commission.

Conferenza mondiale

amainto.jpg

Amianto – L’INCA alla conferenza mondiale dal 1° a 3 ottobre a Taormina

Confronto globale

La Conferenza mondiale sull’amianto che si terrà dal 1° al 3 ottobre prossimi a Taormina, organizzata dall’Ispsel (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro) sarà l’occasione per discutere su come intervenire per modificare e ripristinare i luoghi contaminati, per realizzare le mappature dell’amianto su scala nazionale e internazionale, per prevenire e/o minimazzare i rischi per la salute e per l’ambiente, ma anche per fornire informazioni in merito alle modifiche legislative nazionali e internazionali, cosìcome  sull’avanzamento degli studi epidemiologici in materia. L’INCA, il patronato della CGIL, impegnata già da tempo su questi temi, parteciperà ai lavori con tre relazioni di Marco Bottazzi, coordinatore medico-legale delpatronato su: L’amianto negli zuccherifici e nel settore delle costruzioni – Il riconoscimento del danno morale e La sottodenuncia assicurativa.

Notizie dal Ministero del lavoro


Notizie dal ministero
 


28 settembre 2009

Avviso Pubblico
Manifestazione di interesse per la realizzazione di azioni finalizzate alla promozione della cultura sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

Sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5 ottobre 2009 l’Avviso pubblico di manifestazione di interesse, finalizzato alla diffusione della cultura sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Pertanto, la scadenza per la presentazione delle manifestazioni di interesse è il 15 ottobre 2009 alle ore 12.

L’obiettivo è di sensibilizzare e diffondere tra i cittadini e le istituzioni un cambiamento culturale “sulla convenienza di lavorare in sicurezza”.

vai alla sezione: avvisi e bandi

per ulteriori informazioni vai alla sezione: Sicurezza Lavoro

NEWS

NEWS

Pensione di anzianità e di vecchiaia: cessazione dell’attività  lavorativa  e successiva rioccupazione.

 

pens.jpg
L’Inps precisa che la ripresa dell’attività lavorativa da parte di un pensionato di anzianità non può in nessun caso coincidere con la data di decorrenza della pensione.

Questa disposizione si applica anche nel caso di pensione di vecchiaia, ma solo quando la rioccupazione avvenga presso lo stesso datore di lavoro per il quale si è lavorato sino al momento del pensionamento.

Il titolare di una pensione di vecchiaia, cessato il rapporto di lavoro, può invece rioccuparsi con un diverso datore di lavoro anche a partire dallo stesso giorno di decorrenza della pensione.

Notizie

Notizie dal ministero
 


28 settembre 2009

Ammortizzatori Sociali
Decreto Direttoriale 26 maggio 2009 – Approvazione graduatoria dei Comuni ammessi al contributo con meno di 50.000 abitanti

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26 settembre 2009 il Decreto Direttoriale del 26 maggio 2009 concernente la graduatoria dei comuni con meno di 50.000 abitanti ammessi al contributo ai sensi dell’art. 1, comma 1156, lettera e), legge 296/2006 per lo svolgimento di attivita’ socialmente utili e per l’attuazione di misure di politiche attive del lavoro riferite ai lavoratori impegnati in attivita’ socialmente utili con oneri a carico degli stessi Enti. 

Decreto Direttoriale del 26 maggio 2009 (20090526_DD.pdf

per ulteriori informazioni vai alla sezione: lavori socialmente utili

Petroselli

petroseli.jpgPetroselli, leader umile di Roma

di Pietro Spataro

Era un uomo duro ma scriveva versi così: «Mai un autunno come questo amaro / già conoscemmo / di sparse foglie / che il vento raduna e trascolora». Sì, era scontroso ma riuscì a diventare il sindaco più amato nella storia di Roma. Quel 27 settembre del 1979 nessuno ci avrebbe scommesso. Luigi Petroselli salì sullo scranno di sindaco e parlò così: «Signor presidente, il sentimento che ora prevale è di umiltà». Disse proprio: umiltà. Con questo spirito l’uomo venuto da Viterbo, figlio di un tipografo (come racconta Angela Giovagnoli in un bel libro), affrontò la sfida più difficile. Sapeva di avere gli occhi puntati addosso. Ma accettò. «Come un combattente », ci ha ricordato spesso Amato Mattia, il suo uomo-ombra morto anche lui troppo presto. Petroselli, che era un funzionario di partito, riuscì a stupire tutti e stabilì una corrente di orgoglio e di simpatia con la città. «Accadde perché aveva concretezza e forza politica – ricorda Walter Veltroni che allora era un giovane consigliere comunale – Il suo rapporto con la città era profondo. Si capiva che ci credeva». Aggiunge Renato Nicolini, inventore dell’Estate Romana: «Non ti guardava mai in faccia, vestiva come un vecchio pugile.E però aveva un fortissimo spirito di servizio. E si vedeva ».

Quando Petroselli siede sotto la statua di Giulio Cesare ha 47 anni. Prende il posto di Giulio Carlo Argan, primo “capo” della prima giunta di sinistra. L’ultimo sindaco dc, Clelio Darida, era stato travolto dal voto del 20 giugno 1976. Il Pci diventa primo partito, Petroselli fa il pieno di preferenze: 130 mila, più di Andreotti. Dietro questa vittoria c’era l’idea che Roma si salva se fa saltare il muro che la divide in due: la città dei ricchi e quella degli esclusi, il centro e le borgate. Argan e Petroselli ci credono. Petroselli con più coraggio. «Ha avuto due idee forti in quegli anni – dice Veltroni – Da una parte il risanamento delle borgate e la demolizione dei borghetti e dall’altra ha attribuito un grande valore all’Estate romana in tempi di terrorismo». Erano anni bui, quelli. Dopo il delitto Moro l’Italia fu devastata dagli attacchi terroristici.ARomaforse più che altrove: un elenco lungo di morti e feriti nelle strade. La città aveva paura e Petroselli riuscì a rompere l’assedio. Ricorda Nicolini: «Ha creduto nell’Estate Romana che con lui prende il volo. Era convinto che l’effervescenza culturale serviva alla città». Nasce allora il grande Progetto Fori, la domenica si passeggia in via dei Fori Imperiali chiusa al traffico, poi arriva la nuova linea del metrò che porta nel centro i cittadini della periferia. Roma comincia a legarsi anche se nei «salotti buoni» qualcuno storce il naso.

Le borgate saranno l’altro fronte della battaglia di Petroselli. Un pezzo di città allora viveva nell’abusivismo, cittadini di serie B abbandonati. Quasi ombre. Fu un’opera immensa ma per la prima volta gli esclusi videro che la giustizia esisteva. Arrivarono acqua, luce, asili nido e scuole. Si cancellarono a colpi di scavatrice le baracche in legno e lamiera nei borghetti. Ancora oggi in quelle zonediRomaquelli che hanno i capelli grigi ricordano le visite del sindaco, “Joe banana”come lo chiamavano affettuosamente. Non si risparmiava Petroselli, non si fermava davanti a nulla. All’ inizio dell’81 i tranvieri cominciarono uno sciopero a oltranza che piegò la città. Lui era preoccupato. E allora, contro il parere di tutti, decise di presentarsi all’assemblea dei lavoratori al deposito di Porta Maggiore. Il clima era teso, la folla fece largo per farlo passare, qualcuno gettò una monetina che finì sul palco tra i piedi del sindaco. Lui la raccolse, guardò i lavoratori e disse: «Questo non lo permetto, sulla mia onestànon si scherza». Si fece silenzio, lui cominciò a parlare. Alla fine li convinse, lo sciopero fu sospeso. Uscì dal capannone e al cronista de “l’Unità” che gli si avvicinò spiegò con uno sguardo sereno: «Questo vuol dire fare davvero il sindaco… ».

Petroselli è morto sul lavoro. Solo due anni dopo infatti si accasciò dopo aver parlato al Comitato Centrale del Pci. Per Roma fu un colpo durissimo. Ai suoi funerali partecipò tutta la città. Oggi quell’uomo tozzo e scontroso sembra figlio di un’altra era. Quella in cui la politica non era glaciale. Ma era grande passione, rapporto con i cittadini, fatica quotidiana. Basta guardarsi attorno per misurare la distanza. Petroselli era come Berlinguer: due uomini che sono stati grandi leader con umiltà, senza restare prigionieri del leaderismo. E a noi che lo abbiamo conosciuto sembra ancora di vederlo quel piccolo grande uomo, con la sigaretta tra le dita, quando passava in Cronaca all’Unità, in via dei Taurini. Veniva a tarda sera a prendere la prima copia del giornale. E finiva la sua giornata sempre così: «Ragazzi, niente di nuovo?»

28 settembre 2009

a

Lavoro occasionale accessorio: denuncia tramite Contact Center

La comunicazione preventiva all’INAIL dei dati inerenti le prestazioni di lavoro occasionale accessorio (o le eventuali variazioni) può essere effettuata anche tramite Contact Center.
Dal 23 settembre 2009, infatti, il Contact Center unificato INPS/INAIL (che risponde al numero gratuito 803164) è stato dotato di un’applicazione telematica utile ad inoltrare i dati comunicati dagli utenti telefonicamente.

  • Le istruzioni INAIL del 22 settembre 2009
  • Direzione Centrale Rischi
    Ufficio Tariffe

    Protocollo: INAIL.60010.07/09/2009.0008270

    ALLE STRUTTURE CENTRALI E TERRITORIALI

    Oggetto: DNA lavoro occasionale accessorio. Rilascio Procedura Telematica.     

    Com’è noto, per effetto dei recenti interventi normativi, la platea dei soggetti interessati dalle disposizioni di cui agli artt. 70-73 del d.lgs. 276/03 e successive modifiche ed integrazioni si è estesa sia sotto il profilo soggettivo che oggettivo.

    Infatti, le prestazioni di lavoro accessorio, inizialmente previste come  attività lavorative di natura occasionale svolte da soggetti a rischio di esclusione sociale o, comunque, non ancora entrati nel mercato del lavoro o in procinto di uscirne, sono state rese potenzialmente  accessibili a tutti i lavoratori interessati e non più soltanto a “soggetti deboli”. 

    I committenti di prestazioni occasionali di tipo accessorio hanno l’obbligo di comunicare all’INAIL, prima dell’inizio della prestazione, i dati relativi al luogo ed al periodo della prestazione ed i dati anagrafici propri e del prestatore, anche in caso di variazioni del periodo di lavoro (cessazione o modifica del periodo)1.

    Al riguardo, considerando il citato ampliamento degli ambiti di applicazione di tale tipologia contrattuale ed al fine di semplificare gli adempimenti per l’utente è stata predisposta un’apposita procedura telematica di acquisizione delle denunce nominative.

    Tale canale di comunicazione si va ad aggiungere a quelli già esistenti del fax gratuito numero 800.657.657 e del contact center INPS/INAIL al numero 803164.

    La procedura on line disponibile sul sito www.inail.it, nella sezione Punto Cliente, consente di effettuare la prima comunicazione DNA e le eventuali successive variazioni.

    Sono, altresì, preimpostate le possibili tipologie di attività alle quali è applicabile il lavoro accessorio.

    In merito alle modalità di accesso all’applicazione si precisa che il committente,  non presente nella Banca dati INAIL in quanto non assicurato – deve effettuare la registrazione sul sito dell’Istituto come di seguito specificato:

    1. collegarsi al sito www.inail.it;
    2. selezionare Registrazione;
    3. accedere alla sezione Registrazione utente generico;
    4. compilare con i suoi dati la maschera “Registrazione utente generico” specificando se si tratta di azienda o amministrazione non soggetta ad assicurazione INAIL e, infine, cliccare su “SALVA”.

    L’utente che si è registrato riceverà all’indirizzo e-mail che ha indicato nella maschera “Registrazione utente generico” un messaggio con l’indicazione di una password. 

    Con il proprio codice fiscale e la password, l’utente entrerà sul sito www.inail.it in “Punto Cliente”, dove selezionerà la funzione “Ditte2 non INAIL” – “Anagrafica” (Nuova ditta) e compilerà una maschera con tutti i dati anagrafici della Ditta.

    A questo punto, verrà attribuito alla Ditta il numero di “Codice Cliente” ed un pin (4 cifre).

    Una volta effettuate le operazioni di  registrazione con il conseguente possesso di un Codice Cliente, si potra’ selezionare l’applicazione “dna lavoro accessorio” e procedere alla comunicazione di che trattasi.

    La procedura telematica sarà rilasciata in produzione su Punto cliente in data  odierna.

     

    IL DIRETTORE CENTRALE
    f.to ing. Ester Rotoli

     

    Note: 

    1- Vedi precedenti in materia di “Lavoro occasionale e ambiti di applicazione”. Note Direzione Centrale Rischi del 04 agosto 2008, 04 novembre 2008, 05 dicembre 2008, 16 marzo 2009, 27 marzo 2009, 19 maggio 2009, 01 giugno 2009, 27 luglio 2009. 

    2- Per “ditta” si intende anche il committente privato, vedi ad es. utilizzo dei buoni lavoro nell’ambito di lavori domestici  (nota Direzione Centrale Rischi del 27/03/2009).

a

Rata pensione, Cud, 730


Digitando il proprio codice di accesso Pin l’utente pensionato ha la possibilità di:

  • visualizzare la propria rata mensile di pensione
  • visualizzare e stampare copia del modello CUD
  • visualizzare e stampare il modello 730 (la funzione è attiva soltanto per coloro che hanno consegnato il modello direttamente a una sede Inpdap)

Poiché per accedere a tutti i servizi è necessario fornire il proprio codice fiscale, si suggerisce di averlo sempre a portata di mano.

Notizie dal Ministero

Notizie dal ministero


23 settembre 2009 

Piano di azione ”Italia 2020” per l’occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra apprendimento e lavoro
Presentato a Palazzo Chigi dai Ministri Sacconi e Gelmini 

È stato presentato questa mattina a Palazzo Chigi dai Ministri del Lavoro e dell’Istruzione, Maurizio Sacconi e Mariastella Gelmini, il Piano di azione per la piena occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra apprendimento e lavoro.

Il Piano delinea delle linee di azione comuni ai due Ministeri, da perseguire attraverso una ”cabina di pilotaggio” condivisa, per costruire un rapporto nuovo e più integrato tra sistema formativo e mondo del lavoro al fine di realizzare la piena occupabilità dei giovani.

Sei le priorità individuate: facilitare la transizione dalla scuola al lavoro, rilanciare l’istruzione tecnico-professionale ed il contratto di apprendistato, ripensare il ruolo della formazione universitaria, aprire i dottorati di ricerca al sistema produttivo e al mercato del lavoro. Sulle linee di azione sarà convocato un tavolo con le parti sociali e le associazioni di categoria. 

Piano di azione Italia 2020 (formato .pdf 146,9 Kb) 
Sintesi Piano di azione Italia 2020 (formato .pdf 92,94 Kb)

Personale domestico

Lavoro domestico: adeguamento del trattamento retributivo spettante al personale domestico

 

La Commissione Nazionale composta dai rappresentanti delle associazioni di categoria Fidaldo, Domina e Federcolf e delle organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, in data 20 gennaio 2009, ha raggiunto l’intesa in merito all’adeguamento del trattamento retributivo spettante al personale domestico, in relazione alla variazione del costo della vita (procedura prevista dall’art. 36 del c.c.n.l. 16 febbraio 2007).

Riportano di seguito i nuovi importi applicabili (fonte il sole24ore.com):
 


Livelli

Tabella A

Lavoratori conviventi

Valori mensili

Indennità

A

569,52

AS

673,07

B

724,85

BS

776,62

C

828,40

CS

880,17

D

1.035,50

153,12

DS

1.087,27

153,12

 


Livelli

Tabella B

Lavoratori di cui art. 15 2° comma

Valori mensili

B

517,75

BS

543,64

C

600,59

 


Livelli

Tabella C

Lavoratori non conviventi

Valori orari

A

4,14

AS

4,87

B

5,18

BS

5,49

C

5,80

CS

6,10

D

7,04

DS

7,35

 


Livelli

Tabella D

Assistenza notturna

Valori mensili

Autosufficienti

Non Autosufficienti

BS

893,12


 

CS

1.012,20

DS

1.250,37

 


Livelli

Tabella E

Presenza notturna

Valori mensili

Liv. unico

598,01

 


Livelli

Tabella F

Indennità
(valori giornalieri)

Totale indennità vitto e alloggio

Pranzo e/o colazione

Cena

Alloggio

BS

1,709

1,709

1,478

4,896