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Archivio mensile:settembre 2018
San Girolamo
San Girolamo
È il Santo che pose tutta la sua vasta erudizione a servizio della Sacra Scrittura. Nacque nel 331 a Stridone in’ Dalmazia, da famiglia patrizia e cristiana. Giovane di natura irrequieta, venne a Roma per approfondirsi negli studi, per i quali sentiva innata attrattiva. Quantunque cattolico praticante, si lasciò sedurre dallo studio dei classici pagani, pei quali nutriva grande venerazione. Amante dell’erudizione fu nelle Gallie, a Costantinopoli, ad Antiochià, ecc., apprendendo il greco, il latino, l’ebraico, il siriaco e il caldaico.
Papa Damaso gli chiese di tradurre in latino il Vecchio Testamento, e rivedere il Nuovo. Girolamo accettò l’arduo compito, e per soddisfarvi meglio stimò opportuno fissare la dimora nella Giudea. Si stabili a Betlemme in una grotta presso quella dove nacque il Salvatore, e quivi consacrò tutta la vita e la sua vasta erudizione alla traduzione e commento delle Sacre Scritture.
Tentato a desistere dall’iMpresa e ad abbandonare la solitudine, riuscì a vincersi mediante prolungati di, giuri, assidua preghiera e périe corporali, tanto che poteva scrivere più tardi: « Serbi per sè Roma i suoi tu multi, scorra il sangue nelle sue arene, risuoni il circo delle grida insensate,’ siano riboccati di lussuria i suoi teatri… Qui noi pensiamo solamente quanto sia salutare rimanere uniti con Dio e mettere in Lui tutta la nostra speranza, affinchè un giorno possiamo scambiare la nostra povertà col regno dei cieli… ».
Superate difficoltà d’ogni genere e sopportate con pazienza le critiche, dopo un lungo ed estenuante lavoro, terminava finalmente l’opera monumentale della traduzione della Sacra Scrittura. I dotti del tempo la stimarono un prodigio, ed ancor oggi la traduzione di S. Girolamo è ufficiale nella Chiesa. Combattè vigorosamente tutti quelli che snaturavano il dogma o spargevano scissioni nel gregge di Cristo: le sue lettere immortali ne sono prova. Benchè infermo e ridotto a pelle e ossa, non risparmiò mortificazione alcuna al suo corpo, ripetendo che intendeva consumare il sacrificio della sua vita sulla vetta del Golgota.
Si spegneva nel Signore il 30 settembre 419, dopo una lunga vita di lotta, di lavoro e di preghiere. La Chiesa riconobbe in lui uno dei più fermi e sicuri testimoni della verità, e ornò la sua fronte coll’aureola dei Dottori.
PRATICA. Procuratevi una copia del S. Vangelo e leggetelo.
PREGHIERA. O Dio, che ti sei degnato provvedere la tua Chiesa del beato Girolamo confessore, Dottore Sommo nell’esporre le Sacre Scritture, fa’, ti preghiamo, che per sua intercessione e col tuo aiuto possiamo praticare quello che egli insegnò colla parola e coll’esempio.
Il Messaggero
la Repubblica
il Fatto Quotidiano
il manifesto
Quirinale
Commercianti
Commercianti
L’Ente previdenziale di riferimento per i commercianti è l’INPS
CONTRIBUTI OBBLIGATORI (Quanto costa la pensione)
Aliquota contributiva
L’aliquota contributiva è fissata in misura pari al 24,09%. I familiari collaboratori di età sino a 21 anni pagano 3 punti in meno: 21,09%. L’aliquota è elevata di un punto (25,09%) per la quota di reddito d’impresa eccedente il cosiddetto “tetto” pensionabile dei lavoratori dipendenti, pari a 46.630 euro per l’anno 2018.
Minimale e massimale
Il minimale di reddito è fissato in base alla retribuzione minima da assoggettare a contributi che le disposizioni vigenti fissano annualmente per i dipendenti del settore. Per il 2018, il minimale di reddito risulta pari a 15.710 euro. Il contributo minimo è quindi pari a 3.792 euro (24,09% di 15.710 più 7,44 fondo maternità), ridotto a 3.321 euro per i collaboratori di età inferiore ai 21 anni.
La legge prevede inoltre un massimale imponibile di reddito d’impresa – oltre il quale non è dovuta la contribuzione previdenziale – stabilito in misura pari al “tetto” di retribuzione pensionabile previsto per i lavoratori dipendenti, maggiorato di 2/3. Il massimale di reddito annuo 2018 è pari a 77.717 euro, ricavato dalla prima fascia del cosiddetto “tetto” di retribuzione pensionabile (46.630 euro) maggiorato di due terzi.
Per i lavoratori privi di anzianità contributiva alla data del 31 dicembre 1995 che si iscrivono a far data dal 1° gennaio 1996 a forme pensionistiche obbligatorie – un massimale annuo della base contributiva e pensionabile. Tale massimale, fissato in lire 132 milioni per l’anno 1996, viene rivalutato annualmente sulla base dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (il limite relativo al 2018 è pari a 101.427 euro).
TRATTAMENTI PENSIONISTICI
Il diritto alle prestazioni pensionistiche è subordinato alle condizioni che in via generale sono il verificarsi dell’evento protetto (ad esempio il compimento di una determinata età) e il possesso da parte dell’assicurato di determinati requisiti contributivi e assicurativi.
La pensione di vecchiaia
La pensione di vecchiaia viene riconosciuta qualora ricorrano contemporaneamente le seguenti condizioni: compimento dell’età pensionabile; raggiungimento di determinati requisiti contributivi; cessazione del rapporto di lavoro dipendente.
Età
Spetta all’età di 66 anni e 7 mesi per sia per gli uomini che per le donne (il limite di età delle donne è parificato a quello degli uomini a partire dal 2018).
I suddetti requisiti anagrafici, a far tempo dal 1° gennaio 2013, sono stati adeguati alle cosiddette speranze di vita (sulla base dei dati forniti dall’ISTAT), con una periodicità triennale (biennale dal 2019). I valori dal 2016 in poi riportati nella tabella che segue sono stime fornite dall’ISTAT.
Minimo di contributi
Il diritto alla pensione di vecchiaia è riconosciuto quando il lavoratore possa far valere almeno 20 anni di contribuzione.
Al fine di tutelare posizioni precedenti al 1993 (riforma Amato) è stabilito che si continuino ad applicare i precedenti requisiti (minimo di 15 anni) per i seguenti soggetti:
- lavoratori che abbiano maturato 15 anni di contributi alla data del 31 dicembre 1992.
- lavoratori che al 31 dicembre 1992 risultino ammessi alla prosecuzione volontaria. Non è richiesto che l’assicurato ammesso alla prosecuzione volontaria abbia anche effettuato versamenti anteriormente alla predetta data.
La pensione di vecchiaia contributiva
Per i lavoratori che hanno iniziato l’attività dal 1° gennaio 1996 (privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995), la pensione di vecchiaia, dal 1° gennaio 2012, richiede gli stessi requisiti di quelli previsti per i soggetti che risultano già assicurati alla data del 31.12.1995 (vedi sopra).
E’ inoltre possibile ottenere la pensione di vecchiaia all’età di 70 anni e 3 mesi (sia le donne che gli uomini) con almeno 5 anni di contribuzione effettiva (non valgono i contributi figurativi). E’ richiesta la cessazione del lavoro dipendente.
Condizione
Affinché venga riconosciuta la pensione, l’importo del trattamento non deve risultare inferiore a 1,5 volte l’ammontare annuo dell’assegno sociale Inps. Si prescinde da quest’ultima condizione (1,5 volte l’assegno sociale), nel senso che la pensione viene comunque messa in pagamento, all’età di 70 anni, in presenza di un minimo di 5 anni di contribuzione effettiva.
La pensione anticipata
La pensione di anzianità è il trattamento previdenziale che si può ottenere in anticipo rispetto all’età prevista per la vecchiaia.
Dal 1° gennaio 2012 per la pensione anticipata è richiesta un’anzianità contributiva pari a 42 anni ed un mese per gli uomini e 41 anni ed 1 mese per le donne. Tali requisiti sono aumentati di un ulteriore mese per l’anno 2013 e di un ulteriore mese a decorrere dall’anno 2014, e sono parametrati periodicamente agli andamenti demografici.
Nella tabella che segue sono riepilogati i limiti di età già comprensivi degli adeguamenti alle cosiddette speranze di vita, sino a tutto il 2020.
Le lavoratrici possono ottenere il trattamento di anzianità con i precedenti requisiti (35 anni di contribuzione e 58 anni di età), ma con una penalizzazione consistente nella liquidazione della pensione con il sistema completamente contributivo (la cosiddetta “Opzione donna”). Tale possibilità è limitata alle pensioni con i requisiti (35 anni di contributi e 58 anni e 3 mesi di età) entro il 31 dicembre 2015, anche nel caso in cui la decorrenza sia successiva.
Lavori usuranti
Il lavoratore che svolge attività cosiddette usuranti beneficia di una particolare normativa. Dall’1 gennaio 2012, i lavoratori interessati – in possesso di un’anzianità contributiva minima di 35 anni e di una determinata età anagrafica minima – possono accedere al trattamento pensionistico attraverso il cosiddetto “sistema delle quote”, date dalla somma dell’età anagrafica e anzianità. I requisiti richiesti sono riepilogati nella tabella che segue, nella quale sono indicati anche i requisiti richiesti ai lavoratori notturni che prestano la loro attività a turni per un numero minimo di giorni lavorativi all’anno inferiore a 78.
I requisiti richiesti a partire dal 2016 restano “congelati” sino a tutto il 2026, in quanto nei loro confronti non trova applicazione l’adeguamento demografico.
Lavoratori precoci
La Legge di Bilancio 2017 ha riconosciuto la necessità di un intervento in favore delle categorie di lavoratori c.d. precoci che si trovano in condizione di particolare disagio lavorativo e/o economico.
Sono definiti precoci i lavoratori che possono vantare almeno un anno (12 mesi, anche non continuativi) di contribuzione, riferiti a periodi di lavoro effettivo, precedenti il compimento del diciannovesimo anno di età. I suddetti lavoratori, dal 1° gennaio 2017, possono ottenere la pensione anticipata con 41 anni di contribuzione (in luogo dei richiesti 42 anni e 10 mesi, o 41 anni e 10 mesi, le donne) , a condizione che si trovino in almeno uno dei 4 seguenti profili di tutela:
a) assistono, al momento della richiesta e da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità (Legge n..104/1992), o affine di 2°grado se i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità hanno compiuto i 70 anni, oppure sono anch’essi affetti da patologie invalidanti o deceduti o mancanti;
b) presentano una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o pari al 74%.
L’anticipo, in effetti, è di 22 mesi per gli uomini e di soli 10 mesi per le donne. Inoltre, per il futuro, il nuovo requisito (41 anni), resta soggetto all’adeguamento demografico, così come per tutti i requisiti di pensione.
Pensione anticipata contributiva
Dal 1° gennaio 2012 i requisiti sono gli stessi di quelli previsti per i soggetti che risultano già assicurati alla data del 31.12.1995 (vedi sopra).
E’ inoltre possibile ottenere la pensione anticipata all’età di 63 anni e 3 mesi (2013-2015), sia le donne che gli uomini, con almeno 20 anni di contribuzione effettiva non sono considerati utili i contributi figurativi).
Condizione
Affinché venga riconosciuta la pensione, l’importo del trattamento non deve risultare inferiore a 2,8 volte l’ammontare annuo dell’assegno sociale Inps (limite pari a 1.268 euro mensili del 2018).
Trattamenti di invalidità
Sono previsti due distinte prestazioni: l’assegno di invalidità e la pensione di inabilità.
Assegno d’invalidità
Si considera invalido l’assicurato la cui capacità di lavoro in occupazioni confacenti alle sue attitudini sia ridotta a meno di 1/3, in modo permanente, a causa di infermità o difetto fisico o mentale.
L’assegno ha carattere temporaneo: viene infatti accordato solo per un triennio, suscettibile di riconferma sempre che il soggetto risulti ancora invalido. Alla scadenza del triennio, per ottenerne la conferma il titolare di assegno è tenuto a presentare apposita domanda. Dopo tre riconoscimenti consecutivi l’assegno è confermato automaticamente e cioè indipendentemente dalla domanda dell’interessato. Al compimento dell’età pensionabile per la vecchiaia, sempre che ricorrano i relativi requisiti di contribuzione, l’assegno di invalidità si trasforma d’ufficio in pensione di vecchiaia.
L’assegno d’invalidità è ridotto proporzionalmente all’entità dei redditi, conseguiti per attività lavorativa. In altri termini, all’invalido che continua a svolgere attività lavorativa e realizza una somma superiore a 4 volte il trattamento minimo Inps, l’assegno viene ridotto del 25%. Se il reddito supera invece 5 volte l’ammontare annuo del minimo, la riduzione sale al 50%.
Il minimo Inps del 2018 è pari a 6.596,46 euro annui.
Pensione d’inabilità
Si considera inabile, ai fini del conseguimento del diritto a pensione, l’assicurato che a causa di infermità o difetto fisico o mentale, si trovi nell’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa.
La pensione di inabilità è costituita dal trattamento effettivamente maturato sulla base della contribuzione versata, maggiorato di una quota pari a quella che l’inabile avrebbe maturato se avesse continuato a lavorare sino all’età di 60 anni (uomini e donne). L’anzianità contributiva da considerare non può comunque superare i 40 anni.
Requisito contributivo
Ai fini del perfezionamento del diritto all’assegno di invalidità e alla pensione di inabilità è richiesto il possesso dei seguenti requisiti di contribuzione: almeno 5 anni di contribuzione (260 contributi settimanali), di cui almeno 3 anni versati nel quinquennio precedente la presentazione della domanda.
La pensione ai superstiti
Il diritto alla pensione in favore dei superstiti sorge in caso di decesso del pensionato oppure del lavoratore in attività, a condizione che quest’ultimo, al momento del decesso, possa far valere almeno 15 anni di contribuzione, ovvero 5 anni, di cui almeno 3 versati nel quinquennio precedente la data della morte.
Aventi diritto
I superstiti beneficiari possono classificarsi in tre gruppi: il coniuge ed i figli (minorenni, maggiorenni studenti sino a 21 anni ed universitari sino a 26 anni, ovvero inabili e a carico del genitore defunto), i genitori, i fratelli e le sorelle (in mancanza di coniuge e figli).
Quote spettanti
La misura della pensione è stabilita in una quota dell’intero importo del trattamento già liquidato al lavoratore o che a lui sarebbe spettato. Le quote sono le seguenti: coniuge solo: 60%; coniuge e un figlio: 80%; coniuge e due o più figli: 100%. Qualora abbiano diritto a pensione soltanto i figli, ovvero i genitori o i fratelli o sorelle, le aliquote sono le seguenti: un figlio: 70%; due figli: 80%; tre o più figli:100%; un genitore: 15 %; due genitori: 30%; un fratello o sorella: 15%. La pensione ai superstiti non può, in alcun caso, risultare superiore all’intero ammontare della rendita della quale risultava titolare, o che sarebbe spettata al lavoratore deceduto.
Se la vedova possiede redditi
La pensione attribuita ai superstiti, qualora il beneficiario faccia parte di un nucleo familiare dove non vi siano figli minori, studenti o inabili, è corrisposta nella misura ridotta: del 75 %, in presenza di redditi imponibili Irpef d’importo annuo superiore a 3 volte il trattamento minimo Inps ; del 60 %, in presenza di redditi (escluso quello della casa di abitazione) d’importo annuo superiore a 4 volte il trattamento minimo; del 50 %, in presenza di redditi imponibili Irpef d’importo annuo superiore a 5 volte il trattamento minimo Inps.
Il minimo Inps del 2018 è pari a 6.596,46 euro annui.
DECORRENZA DELLE PENSIONI
La pensione di vecchiaia e quella di anzianità decorrono dal mese successivo a quello in cui si maturano i requisiti richiesti per il diritto. L’assegno di invalidità e la pensione di inabilità decorrono dal mese successivo a quello della relativa domanda. La pensione ai superstiti è fissata al mese successivo alla data del decesso del dante causa.
MISURA DELLA PENSIONE
Il sistema di calcolo della pensione si differenzia a seconda dell’anzianità contributiva maturata alla data del 31 dicembre 1995:
- per chi ha almeno 18 anni di contributi, il criterio utilizzato è misto, e cioè “retributivo”, per l’anzianità maturata sino al 31 dicembre 2011, e “contributivo” per i periodi di attività successivi al 1° gennaio 2012;
- per chi ha meno di 18 anni di contributi, il criterio utilizzato è misto, e cioè “retributivo”, per l’anzianità maturata sino al 31 dicembre 1995, e “contributivo” per i periodi di attività successivi al 1° gennaio 1996;
- per coloro che si sono iscritti, dal 1° gennaio 1996 (privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995) , si applica invece il solo criterio contributivo, strettamente collegato al valore della contribuzione versata nell’arco dell’intera vita lavorativa.
Calcolo Retributivo
La misura della pensione nel sistema retributivo è data dalla somma di due distinte quote (A + B). La prima (A) corrispondente all’importo relativo all’anzianità contributiva maturata sino a tutto il 31 dicembre 1992; la seconda (B) corrispondente all’anzianità contributiva acquisita dal 1° gennaio 1993 in poi. La base pensionabile è costituita dalla media annua dei redditi assoggettati a contribuzione dei 10 anni che precedono la decorrenza, per la quota A. E dalla media annua degli ultimi 15 anni per la quota B. I redditi utilizzati sono rivalutati tenendo conto dell’inflazione.
L’ammontare del trattamento è pari al 2% del reddito pensionabile per ogni anno di contribuzione: con 25 anni si ha diritto, quindi, al 50%, con 35 anni al 70% e così via, fino all’80% con 40 anni, massima anzianità presa in considerazione.
Sulla quota di reddito annuo eccedente il cosiddetto “tetto pensionabile” (46.123 euro per il 2015), rivalutato annualmente sulla base degli indici Istat (costo vita), l’aliquota si riduce come segue:
- all’1,5% per la fascia eccedente il 33%, ossia per la quota di reddito compresa tra 43.042,00 e 57.245,86 euro;
- all’1,25% per la fascia compresa tra il, 33 ed il 66%, ossia per la quota compresa tra 57.245,86 e 71.449,72 euro;
- all’1%, infine, per l’ulteriore fascia di reddito annuo pensionabile eccedente il 66%, ossia per l’eventuale quota eccedente 71.449,72 euro.
L’aliquota di rendimento da applicare al reddito pensionabile utilizzato per la quota “B”, è invece determinata come segue:
- 1,6%, per ogni anno di contribuzione, della fascia eccedente il 33%del “tetto”, ossia per la quota di reddito compresa tra 43.042,00 e 57.245,86 euro;
- 1,35%, per ogni anno di contribuzione, della fascia compresa tra il 33 e il 66% eccedente il “tetto”, ossia per la quota compresa tra 57.245,86 e 71.449,72 euro;
- 1,10%, per ogni anno di contribuzione, della fascia compresa tra il 66 e il 90% eccedente il “tetto”, ossia per la quota compresa tra 71.449,72 e 71.737,00 euro.
L’integrazione al minimo
Quando l’importo della pensione, calcolato con il criterio retributivo sulla base della contribuzione effettivamente versata risulta inferiore a una certa cifra (il minimo stabilito dalla legge) si procede alla cosiddetta integrazione, che rappresenta quindi la differenza, a carico dello Stato, tra la quota effettivamente maturata e la soglia stabilita.
Le condizioni richieste affinché scatti l’integrazione sono due: chi richiede la pensione non deve avere altri redditi Irpef (con esclusione della casa di abitazione) di importo superiore a 2 volte il minimo; il reddito complessivo della coppia (pensionato e relativo coniuge) non deve superare l’importo annuo di 4 volte il minimo.
Calcolo contributivo
Il sistema contributivo funziona ad accumulo. Il lavoratore provvede ad accantonare annualmente una quota pari all’aliquota contributiva obbligatoria versata (23,55% nel 2017, 24% dal 2018) del reddito assoggettato a contribuzione. Il capitale versato produce una sorta di interesse composto, a un tasso legato alla dinamica quinquennale del Pil (il prodotto interno lordo) e all’inflazione.
Alla data del pensionamento al montante contributivo, ossia la somma rivalutata dei versamenti effettuati, si applica un coefficiente di conversione che cresce con l’aumentare dell’età. Il coefficiente, ad esempio, è pari al 4,661%, per chi chiede la rendita a 60 anni, sale al 5,435% per chi resiste fino a 65 anni e al 5,826% se si decide di arrivare fino a 67 anni.
I coefficienti di trasformazione sono rivisti ogni tre anni (ogni due anni dal 2019), sulla base della evoluzione degli andamenti demografici.
Per le pensioni liquidate sulla base del criterio contributivo, le disposizioni sull’integrazione al minimo non trovano applicazione.
Per le pensioni liquidate a soggetti di età inferiore a 57 anni (pensione anticipata, pensione di inabilita e pensione ai superstiti) si applica il coefficiente di trasformazione previsto per coloro che hanno compiuto i 57 anni.
Regime del Cumulo
Il cumulo pensione-reddito da lavoro è ormai un problema che riguarda esclusivamente i beneficiari della pensione di invalidità. I titolari della vecchiaia, infatti, da tempo possono svolgere sia attività di lavoro dipendente che da autonomo, senza subire alcuna riduzione della pensione.
Lo stesso vale per quelli di anzianità a partire dal 2009.
LE NOVITÀ 2017 – 2018
A decorrere dal 1° maggio 2017, in via sperimentale fino al 31 dicembre 2019, è istituito l’anticipo finanziario a garanzia pensionistica (in sigla APE). Si tratta di un prestito corrisposto a quote mensili per 12 mensilità, fino alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia.
La restituzione del prestito avviene a partire dalla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia, con rate di ammortamento mensili per una durata di 20 anni. Il prestito è coperto da una polizza assicurativa obbligatoria per il rischio di premorienza. Trattandosi di un “prestito” e non di una prestazione previdenziale, le somme erogate non concorrono a formare il reddito ai fini dell’Irpef.
Requisiti – L’anticipo pensionistico può essere richiesto da tutti i lavoratori che, al momento della domanda, hanno un’età anagrafica minima di 63 anni e che maturano il diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi, purché siano in possesso del requisito contributivo minimo di 20. Inoltre, la pensione, al netto della rata di ammortamento corrispondente all’APE richiesta, deve essere pari o superiore (al momento dell’accesso alla prestazione), a 1,4 volte il trattamento minimo (circa 710 euro nel 2018).
La durata minima dell’APE è di 6 mesi. L’importo minimo della quota di APE ottenibile è pari a € 150 mensili, mentre quello massimo non può superare i seguenti importi:
L’Ape sociale – Ai lavoratori che al compimento del requisito anagrafico dei 63 anni aderiscono all’APE, è riconosciuta un’indennità (la cosiddetta APE sociale), per una durata pari al periodo intercorrente tra la data di accesso al beneficio e il conseguimento dell’età richiesta per la pensione di vecchiaia. L’indennità, è pari all’importo della rata mensile della pensione calcolata al momento non soggetta a rivalutazione dell’accesso alla prestazione, e non può superare l’importo massimo mensile di 1.500 euro. La speciale indennità (che a differenza dell’APE volontaria non deve essere restituita) spetta a condizione che l’interessato:
a) si trovi in stato di disoccupazione involontaria, che abbia concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione da almeno tre mesi e risulti in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
b) assista, al momento della richiesta e da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, o parente o affine di 2° grado convivente se i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità hanno compiuto 70 anni o sono anch’essi affetti da patologie invalidanti o sono deceduti o mancanti, e sia in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
c) presenti una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, almeno pari al 74% e sia in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
d) sia lavoratore dipendente, al momento della decorrenza dell’indennità, all’interno delle professioni indicate nella tabella che segue, che svolga da almeno 6 anni in via continuativa attività lavorative per le quali è richiesto un impegno tale da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso il loro svolgimento in modo continuativo e sia in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 36 anni.
A. Operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici
B. Conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni C. Conciatori di pelli e di pellicce D. Conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante E. Conduttori di mezzi pesanti e camion F. Personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni G. Addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza H. Insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido I. Facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati L. Personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia M. Operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti Dal 2018 anche: N. Operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca O. Pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative P. Lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature Q. Marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne. |
L’indennità è compatibile con la percezione dei redditi da lavoro dipendente o parasubordinato nel limite di 8.000 euro annui e dei redditi derivanti da attività di lavoro autonomo nel limite di 4.800 euro annui.
Iter procedurale – Per accedere all’anticipo pensionistico, il soggetto richiedente deve prestare all’Inps la domanda di certificazione del diritto all’APE. L’Inps, verificato il possesso dei requisiti, certifica il diritto e comunica all’interessato l’importo minimo e l’importo massimo ottenibile. Il soggetto in possesso della certificazione, deve presentare domanda di APE e contemporaneamente domanda di pensione di vecchiaia, da liquidare al raggiungimento dei requisiti di legge. Nella domanda il soggetto richiedente deve indicare il finanziatore (la banca) cui richiedere l’APE, nonché l’impresa assicurativa alla quale richiedere la copertura del rischio di premorienza. Le informazioni precontrattuali e contrattuali previste ai sensi di legge sono fornite, al soggetto richiedente dall’INPS, per conto del finanziatore e dell’impresa assicurativa.
La domanda di APE e di pensione non sono revocabili, salvo in caso di esercizio del diritto di recesso previsto dal T.U. delle leggi in materia bancaria e creditizia. In deroga al “codice del consumo”, il termine per recedere dal contratto di assicurazione è di 14 giorni.
Cumulo Gratuito
Dal 1o gennaio 2013 i soggetti iscritti a due o più forme di assicurazione obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti dei lavoratori dipendenti, autonomi, degli iscritti alla Gestione separata e alle forme sostitutive ed esclusive dell’AGO – comprese, dal 1° gennaio 2017, le Casse libero-professionali – possono cumulare gratuitamente i periodi assicurativi non coincidenti al fine del conseguimento di un’unica pensione.
Ciò a condizione che:
- non siano già titolari di trattamento pensionistico presso una delle predette gestioni;
- non posseggano i requisiti per il diritto autonomo al trattamento pensionistico in nessuna delle forme assicurative oggetto del cumulo.
La facoltà può essere esercitata per la liquidazione dei seguenti trattamenti pensionistici:
- di vecchiaia con i requisiti anagrafici e contributivi previsti;
- anticipata con i requisiti contributivi previsti dalla legge vigente (42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 e 10 mesi per le donne nel triennio 2016-2018, (da adeguare alla speranza di vita per gli anni seguenti);
- per inabilità;
- ai superstiti di assicurato deceduto prima di aver acquisito il diritto a pensione presso una delle Gestioni assicurative interessate al cumulo.
Il criterio di calcolo dell’assegno ottenuto con il cumulo non segue la regola del sistema contributivo, come nella totalizzazione, ma viene applicato il criterio pro-rata, con le regole in vigore in ciascuna gestione.
A differenza di quanto avviene per la totalizzazione (decorrenza differita a 18 mesi per la pensione di vecchiaia e 21 mesi per la pensione di anzianità), la pensione (vecchiaia/anzianità) ottenuta grazie all’istituto del cumulo decorre dal primo giorno del mese successivo a quello della domanda.
La decorrenza della pensione di inabilità è attribuita secondo i criteri vigenti nella gestione nella quale il lavoratore è iscritto al momento del verificarsi dello stato inabilitante.
La pensione ai superstiti decorre dal primo giorno del mese successivo a quello del decesso del dante causa e pertanto i trattamenti liquidati in base alle disposizioni sul cumulo devono avere decorrenza successiva al 1o febbraio 2013 (successiva al 1° febbraio 2017, in caso di contribuzione versata presso una Cassa professionale).
La quattordicesima mensilità
A partire dall’anno 2007, a favore dei pensionati con età non inferiore a 64 anni, viene riconosciuta una somma aggiuntiva, determinata in funzione dell’anzianità contributiva maturata. La somma, una sorta di 14^ mensilità, è corrisposta insieme alla mensilità di luglio e spetta a condizione che il soggetto non possieda un reddito complessivo individuale superiore a 1,5 volte il trattamento minimo Inps (9.787 euro).
A tal fine si tiene conto dei redditi di qualsiasi natura, compresi i redditi esenti da imposte e quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o a imposta sostitutiva, ad eccezione sia dei redditi derivanti dagli assegni familiari e dall’indennità di accompagnamento, sia del reddito della casa di abitazione, dei trattamenti di fine rapporto e delle competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.
La Legge di Bilancio 2017 ha stabilito l’elevazione del limite di reddito utile da 1,5 volte a 2 volte il trattamento minimo (da 9.895 a 13.697 euro).
Portale Lavoro
ORGANIZZAZIONE, RECAPITI
DOCUMENTAZIONE
ARGOMENTI
Circolari e Comunicati
- Circolare – n° 0000004 del 29/08/2018
chiarimenti in merito al requisito della “residenza” e alla possibilità per i cittadini dell’ Unione europea di rilasciare la dichiarazione di immediata disponibilità - Comunicato – n° 412678 del 09/08/2018
PON lOG Nuova Fase (2018-2021). Regione Lazio: decorrenza ed efficacia applicativa della nuova misura di Tirocinio extracurriculare in Garanzia Giovani. - Circolare – n° 0009616 del 30/07/2018
Irreperibili e senza fissa dimora. Prestazioni di disoccupazione NASpI e DIS_COLL. - Circolare – n° 360066 del 18/06/2018
Accordo di ricollocazione ai sensi dell’articolo 24-bis del d.lgs. n. 148/2015, come introdotto dall’articolo 1, comma 136, della legge n. 205/2017. - Circolare – n° 0321859 del 31/05/2018
Chiarimenti in merito alla rescissione del Contratto di Ricollocazione. - Circolare – n° 309718 del 25/05/2018
Trasmissione parere MLPS prot. m_lps.29.
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GAZZETTA AMMINISTRATIVA

La Fondazione Istituzionale Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, costituita esclusivamente da Aderenti Pubblici, ha ampliato la propria gamma dei servizi (Gazzetta Informa PLUS, Database G.A.R.I., Contenzioso On Line, Pitagora Rating, Pitagora Monitoraggio Trasparenza, Rivista Scientifica, Pareri Scritti, Pareri Orali, Accademia della P.A., Albo Pretorio On Line, Amministrazione Trasparente, Quotidiano della P.A. sul tuo sito) ed ha avviato una campagna di diffusione per estendere l’attività di informazione, formazione, aggiornamento ed assistenza al più alto numero di amministrazioni pubbliche e cittadini.
Gazzetta Informa News
19 settembre 2018


Record di richieste e di installazioni del nuovo sito standard GRATUITO per gli enti pubblici realizzato dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana.
IL QUOTIDIANO DELLA P.A.
Quanto pagate per il vostro sito comunale? Oggi è tutto a costo zero per l’erario.
Boom di richieste | Record di richieste e di installazioni del nuovo sito standard GRATUITO per gli enti pubblici realizzato dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana.
Spese sanitarie: la guida sulle agevolazioni fiscali
Fisco | Tutto quello che cè da sapere sugli sconti fiscali.
Cassazione: é violenza privata parcheggiare l’auto dinanzi ad un fabbricato bloccandone l’accesso
Penale | I principi sanciti dalla Suprema Corte nella sentenza del 12 settembre 2018.
Sul divieto di consumare a scuola pasti diversi da quelli somministrati dall’Azienda appaltatrice del servizio
REFEZIONE SCOLASTICA | Il Consiglio di Stato “bacchetta” il Comune.
Il permesso di costruire in sanatoria se gli abusi sono commessi su proprietà comune
TAR CALABRIA | Il richiedente aveva trasformato i cornicioni condominiali in balconi ad uso esclusivo.
L’inconferibilità dell’incarico dirigenziale ad un politico
TAR CALABRIA | Un singolare (ma anche scolastico) caso di applicazione della normativa sull’anticorruzione.
Quando si perfeziona una notifica via pec eseguita dopo le ore 21?
Cassazione | La Suprema Corte risolve il dubbio.
Sussiste il diritto di un Notaio di accedere agli elenchi mensili del protesti?
Accesso ai documenti | Il TAR Marche risolve un singolare caso di diniego di accesso.
Riforma per la concretezza: via libera del Consiglio dei Ministri
Pubblica Amministrazione | Approvato in esame preliminare il disegno di legge per la concretezza delle azioni delle p.a. e la prevenzione dell’assenteismo.
Servizio Civile: pubblicato il Bando per la selezione di 53.363 volontari
Opportunità | Per i giovani tra i 18 e 28 anni fino al 28 settembre è possibile presentare la domanda.
Il vincolo imposto su un ‘locale tipico’ non determina restrizione della concorrenza
Tutela centri storici | Il Consiglio di Stato afferma che la tutela attiene a profili urbanistici.
E’ possibile monetizzare le ferie non godute?
CORTE DI CASSAZIONE | Nel pubblico impiego occorre fornire la prova che il mancato pagamento è dipeso da motivate esigenze di servizio o da cause di forza maggiore.
Rapporti tra giustizia sportiva e giudice amministrativo
Consiglio di Stato | La storia di un calciatore prima condannato e poi assolto dalla giustizia sportiva: gli spetta il risarcimento del danno?
Viaggio annullato per malattia? Il tour operator è tenuto al totale rimborso
CORTE DI CASSAZIONE | Nel caso di malattia improvvisa la Corte di Cassazione riconosce l’obbligo del Tour Operator di rimborsare tutte le somme versate dal consumatore.
L’aspettativa per motivi di studio negata arbitrariamente al ‘secondino’
TAR LIGURIA | Il diniego deve essere giustificato da una motivazione specifica e rigorosa, e non con le esigenze complessive della P.A.
La revoca di un passo carraio non può essere disposta dalla Giunta comunale
TAR LATINA | L’organo politico è incompetente ad adottare atti di gestione.
Senza agibilità il Comune deve chiudere l’esercizio commerciale
TAR NAPOLI | L’esercizio del commercio è ancorato alla legittimità urbanistico-edilizio dei locali dove si svolge l’attività.
Illegittima l’esclusione da una gara per non aver utilizzato un modulo predisposto dalla P.A.
Appalti | Per il Consiglio di Stato un singolare caso di invio dell’offerta economica non ritenuto invalidante.
La critica politica, se non è gratuita, esclude la diffamazione
CORTE DI CASSAZIONE | Il rispetto della verità, in caso di esercizio del diritto di critica politica, assume un rilievo limitato.
Diffamazione aggravata ai danni di un vigile urbano durante un comizio elettorale
CORTE DI CASSAZIONE | La lesione della reputazione altrui non si configura solo con l’attribuzione di un fatto illecito.
Conti Dormienti: da novembre 2018 scadranno i termini per l’esigibilità delle prime somme
MEF | Per verificarne la presenza è a disposizione la banca dati Consap Spa a cui sono state affidate le procedure di rimborso.
E’ illegittimo il diniego di rinnovo se non è assistito da una motivazione rafforzata
PORTO D’ARMI | Un avvocato, dopo 40 anni, si è visto negare il rinnovo della licenza: il Consiglio di Stato obbliga al riesame della richiesta.
Quando è legittimo bandire un nuovo concorso in presenza di una pregressa graduatoria valida
Consiglio di Stato | Il caso di una Azienda ospedaliera risolto con una interessante pronuncia.
Regolarizzare l’occupazione abusiva
Edilizia residenziale pubblica | I requisiti non possono essere gli stessi che riguardano l’assegnazione, il Consiglio di Stato si pronuncia sulla normativa campana.
Si arricchisce l’elenco degli Alberi Monumentali d’Italia
MIPAAFT | 332 nuove iscrizioni relative alle aree del Lazio, della Lombardia, del Molise, del Piemonte e della Sardegna.
GAZZETTA AMMINISTRATIVA DELLA REPUBBLICA ITALIANA
AREA AMMINISTRATIVA
Data Protection Officer: requisiti e certificazioni nel nuovo regolamento europeo sulla Privacy
Le caratteristiche necessarie per ricoprire il ruolo di Responsabile della Protezione dei dati Con l’adozione del GPDR (General Data Protection Regulation, Regolamento sulla protezione dei dati person … Continua a leggere
Nota del dott. Massimigliano Mignanelli
Cooperazioni Italo-libica nel contrasto al traffico di esseri umani: approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per la cessione a titolo gratuito di unità navali
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Enzo Moavero Milanesi, del Ministro dell’interno Matteo Salvi … Continua a leggere
segnalazione del comunicato del Consiglio dei Ministri del 2.7.2018
Decreto dignità: approvato dal Consiglio dei Ministri un decreto-legge che introduce misure urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali Luigi Di Maio, ha approvato un decreto-legge che i … Continua a leggere
Segnalazione del comunicato del Consiglio dei Ministri del 2.7.2018
La teoria del “contrarius actus” può essere (ma non lo è necessariamente) alla base dell’istituto dell’autotutela
La Quarta Sezione del Consiglio di Stato nella sentenza del 14 settembre 2018 ha affermato che “Né varrebbe obiettare – come prospettato dalla parte appellante – che nel caso di specie l’istituto dell … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 14.9.2018
Il principio del “one shot temperato”: il rinnovo per una sola volta del provvedimento annullato
Secondo il costante indirizzo giurisprudenziale, in sede di ottemperanza al giudicato l’Amministrazione è tenuta non solo ad uniformarsi alle indicazioni rese dal giudice ed a determinarsi secondo i l … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. V del 13.9.2018
Revoca del premesso di soggiorno per pericolosità sociale
La Terza Sezione del Consiglio di Stato con la sentenza depositata in data 14 settembre 2018 ha confermato l’orientamento già espresso dalla Sezione evidenziando come “Nella specie, infatti, l’Amminis … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. III del 14.9.2018
Corpo di polizia penitenziaria: il personale non può iscriversi all’albo degli avvocati
L’iscrizione all’albo degli avvocati costituisce frontale violazione dell’art. 35 d.lgs. n. 443 del 1992, a tenore del quale “Il personale del Corpo di polizia penitenziaria non può esercitare il comm … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 14.9.2018
Permesso di soggiorno: la valutazione sul possesso del requisito di un reddito minimo per il sostentamento
“L’art. 5, comma 5, del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286 – nell’imporre alla Pubblica amministrazione di prendere in considerazione, in sede di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno i “nuovi sopra … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. III del 14.9.2018
Accesso ai documenti amministrativi: la peculiarità della procedura di promozione al grado di Consigliere d’Ambasciata
La Quarta Sezione del Consiglio di Stato nella sentenza depositata in data 30 agosto 2018 ha affermato che l’accesso alla documentazione amministrativa è oggetto di un diritto soggettivo di cui il giu … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 30.8.2018
Concorsi pubblici: la competenza tecnica dei componenti delle commissioni
L’art. 9 DPR 9 maggio 1994 n. 487 (Regolamento recante norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre form … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 31.8.2018
Le ordinanze cautelari non passano in giudicato
In linea generale non può configurarsi alcun autonomo “giudicato cautelare” in senso proprio rispetto alla sentenza che definisce il giudizio. Le ordinanze cautelari, in quanto prive di contenuto defi … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. III del 29.8.2018
Elezioni: La nullità dei voti che presentano scritture o segni tale da far ritenere che l’è lettore abbia voluto far riconoscere il proprio voto
“l’art 64, comma 2, n. 2, del DPR n.570/1960 commina la nullità per i voti che ” presentano scritture o segni tali da far ritenere in modo inoppugnabile che l’elettore abbia voluto far riconoscere il … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. III del 29.8.2018
L’immediata impugnazione dei bandi di concorso
“è jus receptum il principio (cfr., da ultimo, Cons. St., VI, 7 marzo 2018 n. 1469) per cui l’onere di immediata impugnazione di un bando di concorso (e, più in generale, d’una lex specialis che regol … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. VI del 29.8.2018
Processo amministrativo: l’inutilizzabilità della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà
La giurisprudenza del Consiglio di Stato è costante nell’affermare l’inutilizzabilità della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà nell’ambito del processo amministrativo, in quanto, sostanzia … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 22.8.2018
Sport: la tutela risarcitoria per equivalente monetario non include il rapporto di sponsorizzazione
“La tutela risarcitoria per equivalente monetario che può essere concessa dal giudice amministrativo non include voci per loro natura diverse da quelle estranee alle dette finalità eminentemente pubbl … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. V del 22.8.2018
Giustizia sportiva: il sindacato del giudice amministrativo in materia di risarcimento danni per l’irrogazione di sanzioni disciplinari sportive poi rivelatesi illegittime
La Quinta Sezione del Consiglio di Stato nella sentenza del 22 agosto 2018 ha indicato le direttrici lungo le quali si svolge il sindacato del giudice amministrativo in materia di risarcimento danni ( … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. V del 22.8.2018
La relazione tra la tutela dell’ambiente e l’istituto del silenzio assenso nell’ultima giurisprudenza amministrativa
Prima di affrontare il tema del presente lavoro, è utile un breve accesso all’ istituto del silenzio assenso il quale ricorre nei casi in cui il legislatore attribuisce all’inerzia dell’amministrazion … Continua a leggere
Nota del dott. Maurizio Asprone
AREA TECNICA
Concessione edilizia ottenuta in base ad una falsa o erronea rappresentazione della realtà: il potere di autotutela del Comune
La Quarta Sezione del Consiglio di Stato ha confermato la correttezza della statuizione del TAR laddove ha ritenuto che “il provvedimento di annullamento, motivato anche per relationem sulla base dell … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 14.9.2018
SCIA: nessun limite alla libera presentazione anche in caso di voltura
L’art. 19 della legge n. 241/1990 è chiaro nello stabilire, al suo primo comma, che l’istituto della segnalazione certificata di inizio di attività (salve le esclusioni ivi riportate) sostituisce “Ogn … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 14.9.2018
Procedure di gara: quando il giudice amministrativo non può sostituire il giudizio tecnico discrezionale della commissione di gara con un proprio giudizio di merito
Nella controversia giunta innanzi alla Quinta Sezione del Consiglio di Stato con il primo motivo (Violazione e falsa applicazione dei principi che presiedono alla attività di valutazione delle offerte … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. V del 14.9.2018
L’ammissione al concordato preventivo con continuità aziendale anche in bianco non impedisce l’affidamento di commesse pubbliche
Nel giudizio in esame il Consiglio di Stato ha esaminato l’eccezione dell’appellante in ordine alla mandataria del raggruppamento aggiudicatario, che avrebbe presentato istanza per l’ammissione al con … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. V del 13.9.2018
Consiglio di Stato: come va interpretata l’espressione “fatti salvi eventuali diritti dei terzi” che compare nei provvedimenti autorizzatori in materia edilizia
“La giurisprudenza amministrativa ha già avuto modo di osservare (Con. Stato, sez. VI, 22 settembre 2014 n. 4776; sez. IV, 25 settembre 2014 n. 4818), che il permesso di costruire può essere rilasciat … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 30.8.2018
La presentazione della domanda di accertamento di conformità non comporta alcuna paralisi dei poteri sanzionatori già esercitati dal Comune
“La presentazione della domanda di accertamento di conformità, ex art. 36 D.P.R. n. 380/2001 , non comporta alcuna paralisi dei poteri sanzionatori già esercitati dal Comune e, dunque, non determina l … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 31.8.2018
Il vincolo di destinazione urbanistica “zona attrezzature di interesse pubblico” impresso ad un’area dal piano regolatore generale non ha natura sostanzialmente espropriativa tale da comportarne la decadenza quinquennale
La Quarta Sezione del Consiglio di Stato con la sentenza depositata in data 31 agosto 2018 ha ribadito che “I vincoli apposti dal Comune in sede di piano regolatore generale ai fini della zonizzazione … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 31.8.2018
Procedimento di approvazione dello strumento urbanistico generale: il Comune non ha un obbligo di risposta specifica alle osservazioni presentate dai privati
La Quarta Sezione del Consiglio di Stato nella sentenza depositata in data 31 agosto 2018 ha affermato che “Né la scelta urbanistica può essere utilmente censurata per il solo fatto che ha una ricadut … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 31.8.2018
La destinazione urbanistica: il modello di sviluppo che si intende imprimere ai luoghi, in considerazione della loro storia, tradizione, ubicazione e di una riflessione “de futuro” sulla propria stessa essenza
Il Consiglio di Stato nella sentenza depositata in data 31 agosto 2018 ha, tra l’altro, ribadito che la destinazione urbanistica risponde non solo a finalità conservative delle apprezzabili condizioni … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 31.8.2018
L’ordinanza di demolizione non deve contenere la descrizione precisa della superficie occupata e dell’area di sedime che dovrebbe essere confiscata in caso di mancata spontanea esecuzione
La Quarta Sezione della Consiglio di Stato nella controversia in esame ha valutato la censura con la quale l’appellante lamenta la mancata individuazione dell’area di sedime da acquisire in caso di in … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 31.8.2018
L’ingiunzione di demolizione di un manufatto abusivo, emessa successivamente all’adozione di un diniego di concessione edilizia in sanatoria, non necessita del previo avviso di avvio del procedimento
“L’ingiunzione di demolizione di un manufatto abusivo, emessa successivamente all’adozione di un diniego di concessione edilizia in sanatoria, non necessita del previo avviso di avvio del procedimento … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 31.8.2018
SCIA: non può sussistere un obbligo di verifica “generale” dell’attività edilizia intrapresa in base a Scia da parte dell’amministrazione in virtù dell’istanza ex art. 19, co. 6-ter della legge n. 241/90
Il giudizio sul silenzio, attivato in primo grado dagli attuali appellanti, attiene a quanto previsto, in tema di Scia, dall’art. 19, co. 6-ter della legge 7 agosto 1990 n. 241, il quale, nel precisar … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 30.8.2018
Abusi edilizi: la possibilità di sostituire la sanzione demolitoria con quella pecuniaria
Il Consiglio di Stato, Sezione Quarta, nella sentenza depositata in data 31 agosto 2018 ha rilevato l’infondatezza del rilievo col quale si assume che l’Amministrazione, ai sensi dell’art. 34 del d.P. … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 31.8.2018
Condono edilizio: l’onore della prova sulla data di ultimazione dei lavori
Secondo consolidato orientamento del Consiglio di Stato, vale il principio secondo cui “L’onere della prova circa l’ultimazione dei lavori entro la data utile per ottenere il condono grava sul richied … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 31.8.2018
Procedure d’appalto: i “gravi illeciti professionali” che giustificano l’esclusione dalla gara della impresa
L’ art. 80, comma 5, lett. c), d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 prevede che le stazioni appaltanti escludono dalla partecipazione alla procedura d’appalto un operatore economico, tra l’altro, qualora: “… … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. III del 29.8.2018
Procedure di gara: nessuna esclusione dalla gara per chi offre un «costo medio orario del lavoro» inferiore a quello previsto nei contratti collettivi di riferimento ed alle tabelle ministeriali di riferimento
Nella controversia in esame la Terza Sezione del Consiglio di Stato ha ritenuto fondata la censura con cui si lamenta l’illegittimità dell’esclusione automatica per presunta anomalia della sua offerta … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. III del 29.8.2018
Servizi di vigilanza: un’offerta non può ritenersi anomala, ed essere esclusa, per il solo fatto che il costo del lavoro sia stato calcolato secondo valori inferiori a quelli risultanti dalle tabelle ministeriali o dai contratti collettivi
Si deve ricordare che l’art. 26, comma 8, del Codice dei contratti pubblici prevede: “Per i contratti relativi a lavori, servizi e forniture, il costo del lavoro è determinato annualmente, in apposite … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. III del 29.8.2018
La consulenza tecnica e l’onore della prova
Nella controversia giunta all’attenzione del Consiglio di Stato, la Quarta Sezione ha ritenuto che non fosse necessario disporre un consulenza tecnica d’ufficio in quanto la c.t.u. costituisce uno str … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 22.8.2018
Ambiente: la responsabilità per la causazione di un evento di contaminazione in capo ad un singolo operatore deve essere rigorosamente motivata
“come noto l’ascrizione della responsabilità per la causazione di un evento di contaminazione in capo ad un singolo operatore deve essere rigorosamente motivata e non può riposare su generiche assunzi … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 22.8.2018
Appalti: le misure temporanee e straordinarie di gestione dell’impresa ed il potere di autotutela.
La Terza Sezione del Consiglio di Stato nella sentenza depositata in data 22 agosto 2018 ha osservato che tra il potere di cui all’art. 32, commi 1 e ss., d.l. n. 90/2014 e quello (generale) di autotu … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. III del 22.8.2018
L’espropriazione per pubblica utilità nella giurisprudenza
L’espropriazione per pubblica utilità è un procedimento a carattere ablatorio, attraverso il quale la pubblica amministrazione acquisisce coattivamente i beni di proprietà privata, per il perseguiment … Continua a leggere
Nota del dott. Massimiliano Mignanelli
Abusi edilizi: quando è possibile sostituire la demolizione con una sanzione
La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione con sentenza del 21 giugno 2018 ha affermato che “La sanatoria disciplinata dagli articoli 36 e 45 d.P.R. n. 380/01 (e, in precedenza, dagli artt. 13 … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti dell sentenza della Corte di Cassazione Sez. III Penale del 21.6.2018
AREA CONTABILE
Stipendi: quando il pagamento in contanti fa scattare le sanzioni
Si pubblicano le indicazioni dell’Ispettorato Nazionale del Lovoro fornite al personale ispettivo in materia di divieto di pagamento in contanti. … Continua a leggere
segnalazione della nota dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro n. 10.9.2018
Consiglio di Stato: il procedimento di recupero somme indebitamente attribuite
La Sesta Sezione del Consiglio di Stato nella sentenza del 28 agosto 2018 non ha ritenuto di condividere la tesi attorea circa l’omesso avviso d’avvio del “procedimento” di recupero (in sé superfluo, … Continua a leggere
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza del Consiglio di Stato Sez. VI del 29.8.2018
NEWSLETTER LAVORO n. 842 del 27 settembre 2018
NEWSLETTER LAVORO
n. 842 del 27 settembre 2018 |
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