Archivio mensile:aprile 2011

Lo strano caso del Dottor welfare e Mister Inps

 

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V.I.P. (Very Invalid People)

Oggi più che mai registriamo come l’intoccabilità di tutti quei diritti previsti dalla nostra Carta Costituzionale, che qualificano il grado di civiltà di uno Stato, stia venendo meno.
Oggi, quei diritti sono messi fortemente sotto attacco da coloro i quali, non volendo e non essendo in grado di sostenerli attraverso specifiche politiche sanitarie, sociali ed economiche, preferiscono considerarli come una delle tante fonti di spesa, da ridurre ad ogni costo: una sorta di palla al piede per lo Stato.
Per comprendere il senso di queste affermazioni credo sia importante partire dall’art. 38 della Costituzione Italiana: “Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. “
Nonostante il dettato costituzionale, constatiamo purtroppo che la legge di stabilità 2011 riduce fortemente le risorse a disposizione per l’attuazione delle politiche sociali: dai 929 milioni di euro del 2008 si è passati ai 273 per il 2011 e ai 44 milioni per il 2013. Molto peggio è andata al fondo per la non autosufficienza, che dal 2011 in poi è stato azzerato.
Se tutto ciò non bastasse, l’INPS, rispettando un preciso mandato del Governo e in particolare del Ministro Tremonti, ha voluto completare l’opera di smantellamento del nostro sistema di welfare, incidendo pesantemente e negativamente anche sulle misere indennità di invalidità e accompagnamento, che oggi, alla luce dei tagli sopra riportati, avrebbero potuto ancora rappresentare una forma di sostegno economico da parte dello Stato per quella categoria di soggetti che versano in condizione di fragilità.
L’aspetto più subdolo di tutto questa storia è che con la scusa della lotta ai falsi invalidi, l’INPS sta di fatto procedendo al taglio indiscriminato delle pensioni d’invalidità ed accompagnamento, anche nei confronti di coloro che sono nel pieno diritto di goderne.
Moltissimi cittadini devono attendere tempi insostenibili per il riconoscimento delle minorazioni civili e delle indennità correlate, a causa dell’inefficienza delle procedure informatiche e della moltiplicazione dei passaggi burocratici; sono obbligati ad ulteriori accertamenti in contrasto con gli obiettivi di semplificazione e di rispetto della dignità della persona, sono costretti ad attendere a lungo i verbali degli accertamenti sanitari e a fare i conti con procedure di pagamento bloccate da tempo, e, in generale, incontrano numerosi ostacoli all’esercizio del diritto di accesso alle indennità. Questioni queste sollevate e riconosciute  anche dall’Associazione Nazionale Medici INPS, con una lettera indirizzata ai vertici dell’Istituto.
Rispetto a quest’ultimo aspetto non possiamo non denunciare la grave restrizione dei requisiti sanitari per la concessione dell’indennità di accompagnamento, attuata dall’INPS, che reintroduce criteri di assegnazione dell’accompagnamento già bocciati dal Parlamento nel corso dell’approvazione della Legge 30 luglio 2010 n. 122. In sostanza, viene aggirata una decisione del Parlamento sovrano, scaturita dalle vibrate proteste delle organizzazioni di tutela dei diritti degli invalidi. Comportamento, questo, diventato ormai prassi per il nostro Governo; basti pensare al numero di Decreti Legge approvati per rendersi conto di come il Parlamento sia stato esautorato delle sue funzioni.
Se queste sono le politiche dello Stato sull’argomento, non possiamo non segnalare come anche molte testate giornalistiche abbiano trattato l’argomento con superficialità e  con toni che ledono fortemente la dignità e l’immagine delle vere persone con disabilità, le quali si sono viste definire come “scrocconi”, “furbi”, se non peggio.
E ancora, molti giornali hanno diffuso dati dell’INPS relativi al programma straordinario di verifiche del 2010, sulla cui attendibilità vi è più di qualche dubbio.
Una prima smentita ufficiale è infatti pervenuta proprio dal Direttore provinciale della sede Inps di Cagliari, Antonello Angius. Una seconda smentita dall’ufficio stampa INPS di Roma. A questo punto è sotto gli occhi di tutti che la posta in gioco stia diventando altissima per tutti i cittadini italiani. E’ in ballo il futuro del nostro sistema sociale, il principio di coesione, il rispetto e l’esigibilità dei diritti previsti dalla Costituzione e, non meno importante, la dignità delle persone con disabilità.
E’ proprio per questo che Cittadinanzattiva ha promosso la campagna di mobilitazione e tutela dal titolo “sono un VIP” (Very Invalid People), per riaffermare il diritto dei cittadini ad ottenere legittimamente le “indennità economiche correlate al riconoscimento delle minorazioni civili”. Attraverso la campagna singoli cittadini e organizzazioni possono far sentire la propria voce sottoscrivendo l’appello rivolto alle Istituzioni competenti. Sensibilizzeremo i Parlamentari affinché vengano adottate azioni volte a ripristinare la certezza del diritto. Infine siamo pronti a manifestare per testimoniare con forza il nostro NO agli abusi di potere. E’ una battaglia che dobbiamo combattere insieme: solo una voce corale può essere vincente. Il mese di maggio ci vedrà protagonisti nelle piazze di tutta Italia.

Tonino Aceti, Coordinatore nazionale del CNAMC-Cittadinanzattiva

Sindrome di Quirra

 

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Emergenza sanitaria e ambientale per Quirra

Trecentosettantacinque ettari del poligono di Quirra sono stati sequestrati in un colpo solo. Nastri e sigilli compaiono da venerdì scorso attorno alla piana del Cardiga, vicino alle aree che da sempre vengono chiamate zona fornelli, zona brillamenti e torre gigli. Una discreta porzione della base che ingloba, al suo interno, anche alcune falde acquifere.

Sono le zone nelle quali, secondo un testimone – l’ex militare di leva nel’97, Mauro Artizzu – e alcuni documenti acquisiti nelle scorse settimane dagli investigatori allo Stato maggiore dell’Aeronautica, sarebbero avvenute le esplosioni di munizioni esauste. Arrivate, secondo il teste, da tutta Italia. Nei documenti dello Stato maggiore, c’è anche traccia di esplosioni di napalm. Nelle stesse zone messe sotto sequestro nelle ultime ore dalla squadra mobile nuorese e dagli uomini del corpo forestale, su disposizione del procuratore di Lanusei, Domenico Fiordalisi, sono state trovate anche nuove discariche di metalli, in parte sotterrate.

I rifiuti, in particolare, sono stati scovati nelle zone di Pranu Sa Triga, Accu Perda Maiori, e Perda Maiori. Gli stessi che più comunemente vengono definiti zona fornelli, zona brillamenti e torre gigli. La Procura di Lanusei, con questo maxi sequestro di terreno, vuole insomma congelare lo stato delle cose. Nei 375 ettari con i sigilli, con la nuova disposizione di Fiordalisi, non si potranno più fare esercitazioni, né altre attività militari. L’unico pastore che ha il permesso di pascolo in quell’area potrà continuare a percorrerla, senza, però, modificare in alcun modo lo stato dei luoghi.

Le riesumazioni. Domani, intanto, su un altro fronte, l’inchiesta su Quirra, che indaga per i reati di “disastro ambientale e omicidio plurimo con dolo eventuale” toccherà un’altra delle sue giornate clou, in questi tre mesi di indagini. Domani, infatti, su disposizione del procuratore Fiordalisi, verranno riesumate le prime tre salme delle venti relative ad altrettanti morti sospette. Appartengono in gran parte ad allevatori o a loro congiunti di Quirra e dintorni, morti per tumore. Sono di Escalaplano, San Vito, Villaputzu e Perdasdefogu. Le prime tre salme che saranno riesumate sono quelle di due allevatori e di un militare. Saranno affidate al direttore della scuola di specializzazione in medicina legale dell’università di Milano, Marco Grandi. Sarà lui a fare i prelievi di tessuto sulle salme, che poi verranno spediti a un altro consulente del procuratore, il fisico nucleare Evandro Lodi Rizzini. Toccherà a lui analizzare i campioni di tessuto per vedere se contengono le “particelle Alfa”.

Le emette l’uranio impoverito quando decade. La loro presenza, dunque, è indice della presenza di uranio impoverito. Nei giorni scorsi, il medico legale Marco Grandi e il fisico nucleare Lodi Rizzini, hanno definito il piano di lavoro: le salme verrano analizzate a gruppi di tre. Mentre in questi giorni verrà sentito dagli investigatori anche il primo indagato ufficiale dell’inchiesta: l’ex colonnello, ora in pensione, Tobia Santacroce. Un indagato tecnico, “dovuto”, in quanto comandante, nel’97, nel periodo del quale racconta il teste Mauro Artizzu, dell’ufficio inquadramento del poligono, ovvero dei soldati di leva. Anche Artizzu era un militare di leva.

Lettera aperta. Ieri, infine, il capogruppo in consiglio regionale di Sinistra ecologia e libertà, Luciano Uras, ha scritto una lettera aperta sulla «situazione del poligono di Quirra. Emergenza sanitaria e ambientale». L’ha inviata al presidente del consiglio regionale, Claudia Lombardo, al presidente della commissione sanità, Felice Contu, al presidente della commissione ambiente, Paolo Terzo Sanna. Uras chiede ancora una volta che si faccia chiarezza sul poligono, e chiede anche di conoscere «le ragioni che hanno finora determinato il continuo ritardo nell’ufficializzare i risultati del monitoraggio ambientale del poligono di Quirra, previsti per il 2009».

da Cittadinanzaattiva

Mostra fotografica sulla tutela della salute nei luoghi di lavoro

 

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Senza ritorno

Dal 28 aprile al 6 maggio nelle strutture esterne collocate in Piazza Battisti a Trento, si terrà una mostra fotografica degli artisti: Paolo Calzà, Piero Cavagna e Giulio Malfer. La mostra  organizzata in collaborazione con i tre sindacati confederali, l’Anmil, l’Inail, l’Arci, la Cooperazione trentina, il Consorzio Lavoro ambiente, l’Eba e l’Osaper aumentare l’attenzione alla tutela della salute nei luoghi di lavoro, ha ottenuto anche il patrocinio del Comune e della Provincia di Trento.

In occasione di questo evento, oltre che nei luoghi di lavoro, verrà distribuito il nuovo Vademecum dell’Inca “Malattie professionali: l’abilità sta nel difendersi”.

Un mondo senza amianto

Convegno Afeva con Cgil-Cisl-Uil

In occasione della ricorrenza della Giornata mondiale delle Vittime dell’Amianto prevista per il 28 Aprile p.v., l’Associazione dei familiari delle vittime ha organizzato presso il Teatro municipale di Casale Monferrato, un convegno per il 28 e il 29 aprile p.v., unitamente a CGIL CISL UIL e altre associazioni e con il patrocinio del Comune di Casale, della Provincia di Alessandria e della Regione Piemonte.

Nella mattina del 28 le Autorità presenterannno l’iniziativa che sarà aperta dagli interventi dei delegati, nel pomeriggio, invece, si terrà la tavola rotonda con gli interventi dei legali del collegio internazionale del processo Eternit.

Nel pomeriggio alle ore 17.45 partirà il corteo “Un fiore in ricordo di tutte le vittime dell’amianto”.

In serata sarà proiettato il documentario “POLVERE” – il grande processo dell’amianto –  di Niccolò Bruna e  Andrea Prandstraller (GraffitiDoc).

Il 29 aprile, i rappresenti delle delegazioni internazionali forumleranno un appello per la cessazione dell’uso dell’amianto nel mondo e per una politica attiva per giustizia, bonifica e ricerca sanitaria, che sarà presentato agli organismi internazionali e alle nazioni.

A che punto è la notte?

 

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Iniziativa Inail

Il 28 aprile p.v. a Torino presso l’Accademia delle scienze nella sala dei mappamondi l’Inail ha indetto un convegno, in occasione della “Giornata mondiale per le vittime dell’amianto”.
Aprirà l’iniziativa il sindaco della città, Sergio Chiamparino.

Fra gli interventi, oltre a quelli dei dirigenti Inail, vi saranno Paolo Boffetta del Mount Sinai Medical Center di New York, Aldo Favaretto di Oncologia medica II, IOV di Padova, Federico Rea di Chirurgia toracica dell’Università di Padova, Emanuela Felley del Laboratorio di oncologia molecale dell’Università di Zurigo, Oreste Tofani, presidente della Commissione “MOrti bianche”.
Sarà presente Ferruccio Fazio, ministro della salute e concluderà il presidente dell’Inail Marco
Fabio Sartori.

C.Costituzionale – Decorrenza del congedo di maternità per parto prematuro

Nuove tutele per la madre e per il bimbo

L’art.16 del Testo Unico per la tutela della maternità e paternità, Dlgs 151/2001, non prevede , in caso di parto prematuro, che, se il neonato ha bisogno di un periodo di ricovero ospedaliero,  la lavoratrice madre possa usufruire del congedo obbligatorio, o di parte di esso, dalla data di ingresso del neonato a casa.

La sentenza n. 116/2011 trae origine dal caso di una lavoratrice la cui figlia era stata ricoverata alla nascita in terapia intensiva e la madre aveva richiesto all’Inps l’autorizzazione a tornare al lavoro ed a far decorrere il congedo obbligatorio dall’ingresso della bimba in casa. L’Istituto aveva negato la possibilità ed il datore di lavoro non aveva potuto esaudire la richiesta, visto l’obbligo, sanzionato penalmente, di non adibire la lavoratrice madre al lavoro dopo il parto.

Gia’ con sentenza di Corte Costituzionale n.270 del 1999 , quindi prima del Testo Unico, l’art 4 della L.1204/1971, poi convertito nell’art.16 del T.U., era stato dichiarato costituzionalmente illegittimo nella parte in cui non prevedeva “per l’ ipotesi di parto prematuro una decorrenza dei termini del periodo di astensione obbligatoria idonea ad assicurare una adeguata tutela della madre e del bambino.”

L’intervento della Corte Costituzionale del 1999, sussunto poi nell’art.16 del T.U. nella parte in cui , in caso di parto prematuro prevede alla lettera d) : “è vietato adibire al lavoro le donne durante gli ulteriori giorni non goduti prima del parto, qualora il parto avvenga in data anticipata rispetto a quella presunta. Tali giorni sono aggiunti al periodo di congedo di maternità dopo il parto”, non sarebbe oggi sufficiente.

Infatti, la norma in esame , l’art.16 T.U., non ammettendo lo spostamento temporale del congedo obbligatorio fino all’ingresso in famiglia dopo il ricovero, non permette la necessaria tutela del neonato in modo particolare quando, come nel caso che ha originato la sentenza, e che risulta essere abbastanza diffuso, la dimissione del bambino viene a coincidere proprio con la fine del congedo obbligatorio.

La madre, quando il neonato è affidato alla struttura sanitaria, non puo’ svolgere il suo ruolo di accudimento e  ne è invece impedita, dal ritorno al lavoro, proprio quando il neonato entra in famiglia. Risulta evidente la differenza di tutela tra il parto a termine ed il parto prematuro, che la precedente sentenza di Corte Costituzionale non è riuscita a colmare. Ne discende, secondo la Corte, sentenza 116/2011, che “la norma in esame è in contrasto con il principio di parità di trattamento e con i valori costituzionali di protezione della famiglia e del minore, con conseguente violazione dei predetti parametri costituzionali”.

La Corte costituzionale dichiara , pertanto, l’illegittimità costituzionale dell’art.16 “nella parte in cui non consente,  nell’ ipotesi  di parto prematuro con ricovero del neonato in una struttura sanitaria pubblica o privata, che la madre lavoratrice possa fruire, a sua richiesta e compatibilmente con le sue condizioni di salute attestate da documentazione medica,del congedo obbligatorio che le spetta, o di parte di esso,a far tempo dalla data di ingresso del bambino nella casa familiare.”

Pubblici dipendenti e trasmissione telematica della certificazione di malattia

Nuove indicazioni operative ….

Con la circolare n. 1/2010  il Ministero ha fornito le prime indicazioni operative di carattere generale sulla trasmissione telematica, sui soggetti tenuti alla trasmissione,  sui vantaggi per i lavoratori, sui tempi di attuazione e sulle sanzioni previste per i medici inadempienti.

Con la circolare n. 2/2010 invece vengono affrontati alcuni aspetti di particolare importanza riguardanti:

1. l’invio telematico del certificato medico di malattia dei dipendenti pubblici con rapporto privatistico e cioè soggetti al Dlgs n. 165/2001, mentre non ne é interessato  il personale in regime di diritto pubblico (magistrati, avvocati dello stato, professori universitari, forze di polizia, corpo nazionale dei vigili del fuoco, personale delle carriere diplomatica e prefettizia, ecc.) per il quale rimane tuttora vigente la tradizionale modalità cartacea;

2. il medico inadempiente che commette illecito disciplinare, sanzionabile per legge fino ad arrivare al licenziamento o alla decadenza della convenzione in caso di reiterazione;

3. la certificazione cartacea rilasciata dalle strutture ospedaliere di Pronto soccorso per il carattere di urgenza della attività. Ugualmente avviene per la certificazione rilasciata in caso di ricovero o dimissione del paziente, poiché necessita di una particolareggiata relazione medica;

4. le situazioni nelle quali l’amministrazione deve conoscere la diagnosi e i casi di esenzione del dipendente dalla decurtazione della retribuzione e dal regime della reperibilità ai fini della visita fiscale.

La trasmissione telematica del certificato medico prevede che l’amministrazione riceva il solo attestato di malattia con la prognosi, mancante della diagnosi a tutela della privacy del lavoratore.
La legge 133/08 ha stabilito che il  dipendente pubblico è sottoposto a decurtazione stipendiale per i primi dieci giorni ad ogni episodio di assenza per malattia e all’obbligo del rispetto delle fasce orarie di reperibilità. E’ quindi evidente che, per alcune particolari patologie, proprio a miglior tutela del dipendente, è necessario che l’amministrazione sia a conoscenza anche della diagnosi. Determinate patologie, infatti, esentano il lavoratore dal rispetto delle fasce orarie di reperibilità e dalla decurtazione delle voci stipendiali. Si tratta di assenze dovute a patologie gravi che richiedano terapie salvavita, infortuni sul lavoro, malattia per la quale sia stata riconosciuta la causa di servizio, stati patologici sottesi e connessi alla situazione di invalidità riconosciuta.
Il ministero precisa che la mancata conoscenza della diagnosi obbliga l’amministrazione ad applicare la normativa generale creando un danno al lavoratore. Pertanto, il medico che redige il certificato, in queste situazioni, dovrà elaborare il certificato in forma telematica, inserendo nel modello tutti i dati e le informazioni necessari, secondo le indicazioni del  dm 18 dicembre 2009, n. 206, utilizzando eventualmente anche la finestra “note” (un campo libero che può essere utilizzato al fine di evidenziare la patologia grave, la cura salvavita, ecc.)

Successivamente alla trasmissione telematica del certificato, il medico dovrà provvedere a stampare e consegnare copia del certificato cartaceo al lavoratore che avrà l’onere di farlo pervenire all’amministrazione secondo le tradizionali modalità (fax, raccomandata, consegna a mano, Pec).
La circolare ministeriale stabilisce infatti che “l’assenza dal servizio del dipendente verrà giustificata mediante la trasmissione del documento informatico, mentre il regime giuridico dell’assenza darà condizionato dalla ricezione della copia del documento da parte dell’amministrazione”.

n. 462 del 28 aprile 2011

Direzione Provinciale del Lavoro di Modena


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NEWSLETTER LAVORO

n. 462 del 28 aprile 2011


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Le Novità in materia di Lavoro

>    Tribunale: le sentenze di Torino e Modena sul CCNL dei Metalmeccanici

La Direzione provinciale del lavoro di Modena pubblica le sentenze dei Tribunali di Torino e Modena che accolgono il ricorso della Fiom-CGIL contro il contratto separato del 2009 per sette aziende del Gruppo Fiat (Emmegi spa, Maserati spa, Rossi spa, Glem Gas spa, Ferrari spa, Case New Holland Italia spa e Titan Italia spa), ritenendo legittimo il contratto siglato nel 2008.

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>    Parlamento: differenze tra lavoro privato e pubblico per la festività del 17 marzo 2011

Il Parlamento ha pubblicato la legge di conversione 21 aprile 2011, n. 47, con modificazioni, del decreto-legge 22 febbraio 2011, n. 5, recante: «Disposizioni per la festa nazionale del 17 marzo 2011».

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>    Stato-Regioni: ammortizzatori sociali in deroga, firmato l’accordo per il 2011-2012

Il 20 aprile 2011 è stato firmato l’Accordo Stato-Regioni per il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2011-2012. Con l’intesa viene prorogato per l’anno in corso e per l’anno a venire l’accordo sugli ammortizzatori sociali in deroga già in vigore per il 2009-2010.

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Gli approfondimenti della DPL di Modena

>      Clausole compromissorie e commissioni di certificazione (Massi)

>      Disciplina dell’orario di lavoro e dei tempi di guida nell’autotrasporto (Covino)

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Gli Eventi

>       Consigliera di Parità di Modena: seminario – Carta per la Pari Opportunità e l’uguaglianza sul lavoro

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n. 461 del 21 aprile 2011

Direzione Provinciale del Lavoro di Modena


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Le Novità in materia di Lavoro

>    INPS: prestazioni economiche di malattia, di maternità e di tubercolosi – anno 2011

L’INPS comunica gli importi giornalieri sulla cui base vanno determinate le prestazioni economiche di malattia, di maternità e di tubercolosi per l’anno 2011, per alcune categorie di lavoratori.

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>    INPS: modifica del tasso di dilazione, di differimento e per le sanzioni civili

L’INPS informa che è stato innalzato il Tasso Ufficiale di Riferimento (TUR) che, a decorrere dal 13 aprile 2011, è fissato nella misura dell’1,25%.

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>    Consulenti del lavoro: emanato il regolamento per il funzionamento delle commissioni di certificazione

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha approvato il regolamento che detta le modalità di funzionamento delle commissioni di certificazione istituite presso gli ordini provinciali.

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>    Confprofessioni: accordo nazionale sulla detassazione

E’ stato sottoscritto l’accordo nazionale sulla detassazione dei premi di produttività tra la Confprofessioni e le organizzazioni sindacali Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL per l’applicazione dell’imposta sostitutiva del 10% da applicare presso gli studi professionali in favore dei dipendenti per una serie di voci correlate sia alla produttività che al miglioramento del servizio.

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>    TFR: aggiornato il coefficiente di rivalutazione per il mese di marzo 2011

Il coefficiente di rivalutazione per le quote di TFR accantonate al 31 dicembre 2010 per i lavoratori il cui rapporto si è risolto nel periodo compreso tra il 15 marzo ed il 14 aprile, è pari all’1,192576%.

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>    INAIL: modifica del tasso di interesse di rateazione e di dilazione al 13 aprile 2011

L’INAIL informa che, a decorrere dal 13 aprile 2011, l’interesse dovuto per rateazioni e dilazioni di pagamento per premi ed accessori è pari a 7,25% e per le operazioni di calcolo delle sanzioni civili, il tasso è il 6,75%.

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>    INPS: indennità di mobilità anticipata ai lavoratori che si associano in cooperativa

L’INPS fornisce ulteriori precisazioni in materia di corresponsione dell’indennità di mobilità in forma anticipata in un’unica soluzione ai lavoratori che si vogliono associare in cooperativa e in merito al nesso che intercorre tra tale fattispecie e gli incentivi eventualmente spettanti alla cooperativa in quanto azienda che assuma lavoratori provenienti dalle liste di mobilità.

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Le Novità Editoriali

>    Nasce il nuovo TUTTOLAVORO ON LINE:

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Le sentenze della Corte di Cassazione in materia di lavoro

>      Valutazione dello ius variandi relativo alle mansioni

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Gli approfondimenti della DPL di Modena

>      Appalti pubblici, obbligo del DURC (Lippolis)

>      Le nuove regole per le comunicazioni obbligatorie telematiche (Camera)

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Escalaplano – I vincitori della Quarta edizione del Concorso letterario in lingua sarda

I vincitori della Quarta edizione del Concorso letterario in lingua sarda

“Escalaplano e la poesia – Poetendi e Contendi-Scalepranu in poesia”
 

  Sabato 16 Aprile scorso, nella sala consiliare gremita fino all’inverosimile, dopo i saluti del Sindaco Vincenzo Demontis, la Giuria composta da Francesco Casula (Presidente), da Franca Marcialis e Bruna Siriu, ha proclamato i vincitori della Quarta edizione del Concorso letterario“Escalaplano e la poesia – Poetendi e Contendi-Scalepranu in poesia”.
Per la sezione poesia:
il primo premio è stato assegnato a Teresa Piredda Paoloni con ‘Ollu ancora bolai, di Escolca, ma residente a Perugia.
Il secondo a Antonio Piras, di Scano Montiferro con Punzos serrados.
Il terzo a Giuseppe Tirotto di Castelsardo con Liaddùra (in Gallurese).
Per la sezione prosa
Primo classificato è stato Antonio Brundu di Orani con Che candela ‘e chera).
Secondo Marinella Sestu di Iglesias con Unu contu.
Terzo Giancarlo Secci di Nurri con De Dominigu.
Per la sezione poesia Menzioni per Gonario Carta Brocca di Dorgali, Raffaele Piras di Quartucciu, Nino Fadda di Sassari, Giancarlo Secci di Nurri. Una segnalazione per Antonio Longu di Macomer.
Per la sezione prosa: una menzione a Sandro Biccai di Sindia e una segnalazione per Arcangelo Mereu di Perdasdefogu.
Premiati anche gli alunni della Scuola Media ed Elementare di Escalaplano:
Per la sezione poesia:
Primo classificato Laura Serrau; Secondo, ex aequo, Luigi Locci e Chiara Podda (Scuola Media); terzo: Mirko Demontis (Scuola elementare).
Per la sezione Prosa:
Primo Giorgia Podda; Secondo Guendalina Serra; Terzo Sara Serra. Una menzione è stata assegnata a Cristian Laconi. Tutti i premiati della sezione prosa sono della Scuola Media.
Alla fine della Premiazione il Sindaco ha annunciato l’indizione della Quinta Edizione del Premio.
Durante la cerimonia, dal Presidente della Giuria Francesco Casula e dal Sindaco è stata ricordata la figura di Eliseo Spiga, recentemente scomparso, assiduo frequentatore del Concorso di Escalaplano e vincitore per la sezione prosa nella prima Edizione. L’Assemblea, riconoscendo nell’intellettuale sardo uno dei più strenui difensori della Lingua e della Cultura sarda, gli ha tributato un caloroso applauso.

Spi-Cgil – Rivalutare le pensioni

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Ammonta al 30% la perdita del potere di acquisto

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Rivalutare le pensioni, rifinanziare il fondo per la non autosufficienza, migliorare la sanità pubblica e fare una riforma fiscale che allenti la pressione su lavoratori e pensionati e faccia pagare di più chi ha di più: sono alcune delle richieste che lo Spi-Cgil è tornato a presentare oggi nel corso della mobilitazione di oggi e domani a Roma.

In particolare il segretario generale dello Spi, Carla Cantone ha sottolineato come le pensioni abbiano perso negli ultimi 15 anni circa il 30% del loro potere d’acquisto.

“Si deve vergognare – ha detto – chi  sostiene che gli anziani sono egoisti, ci vuole rispetto reciproco. Lottiamo perché il reddito da pensione garantisca dignità, lottiamo per un welfare con uno stato sociale basato su giustizia sociale ed equità per tutti. In questa battaglia non siamo soli, abbiamo tutte le categorie degli attivi e le forze politiche dell’opposizione che sostengono con noi queste richieste”.

“Lo Spi è una forza viva nel Paese – conclude – non si arrende ai ricatti di Tremonti e di Berlusconi – non intendiamo ritirarci, abbiamo forza e idee per andare avanti insieme alla Cgil e alle sue categorie, abbiamo con noi la parte più onesta dell’Italia, quella che  lavora, produce e paga le tasse”.

(ANSA).

Erogazione indennità economica e versamento contributivo durante congedo biennale per assistenza

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Risposta Ministero Lavoro ad interpello AGIDAE

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Il Dicastero del lavoro ha emanato, in questi giorni, un interpello (n.17/2011) che affronta la problematica della competenza dell’indennità sostitutiva della retribuzione durante la fruizione del congedo per assistenza nel caso in cui il lavoratore versi all’Inps la contribuzione assistenziale e ad altro istituto previdenziale la contribuzione pensionistica.

Poiché il quesito proviene dall’ AGIDAE (Associazione Gestori istituti dipendenti Autorità ecclesiastica, scuole parificate), l’interpello chiarisce che tali scuole sono sottoposte alle convenzioni stipulate, a partire dall’anno 2008/2009, con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Queste convenzioni prevedono che per il personale dipendente non vi sia più l’obbligo di iscrizione  all’INPDAP (resta tuttavia come opzione possibile). Pertanto, questo personale é assicurato all’INPDAP per le prestazioni pensionistiche conseguenti al versamento dei contributi previdenziali, e all’INPS per le prestazioni di carattere assistenziale. Dal punto di vista giuridico il loro rapporto di lavoro é di natura privata.

Per quanto riguarda l’indennità spettante nei periodi di fruizione del congedo biennale per assistenza, l’INPS ha dato sinora indicazioni di erogare tale indennità solo ai datori di lavoro privati che possono conguagliare l’anticipazione con i contributi IVS versati all’Istituto previdenziale.

Tuttavia, ricorda il Ministero, queste indennità sono “prestazioni di carattere assistenziale e, pertanto, non sono legate a requisiti di carattere contributivo ed assicurativo”.  Per questo motivo la possibilità di conguagliare sui contributi IVS, concessa ai datori di lavoro privati, é una semplice indicazione operativa.

Atteso che, prosegue il Ministero del Lavoro, l’INPS ha deciso di provvedere all’erogazione dell’indennità in questione “nei confronti di tutti i lavoratori nel settore privato, indipendentemente dell’Ente pensionistico di appartenenza” (mess. n. 17889/10); il riconoscimento della contribuzione figurativa é dovuto anche ai lavoratori iscritti a fondi diversi del FPLD (art. 20, c.2, L. n. 133/08 e mess. n. 15680/09), é possibile affermare che il congedo biennale per assistenza ha natura assistenziale e quindi l’indennità economica per tali periodi di astensione dal lavoro é erogata dall’Inps anche i lavoratori iscritti ad altri fondi pensionistici.

Infine, conclude l’interpello, la relativa contribuzione figurativa viene riconosciuta sia ai lavoratori iscritti all’Inps, sia ai lavoratori del settore privato che sono assicurati all’Inpdap ai solo fini dei contributi pensionistici.