Archivio mensile:novembre 2014

Leggi

Leggi per area tematica

Affari Costituzionali

Risultati 1 – 10 di 110 totali
Legge 30 Maggio 2014 n. 82

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro

Pubblicazione:

G.U. n. 125 del 31 Maggio 2014

Iter e lavori preparatori
19 marzo 2014:
approvato
assorbe S.1030
28 maggio 2014:
approvato definitivamente. Legge
Legge 22 Aprile 2014 n. 65

Modifiche alla legge 24 gennaio 1979, n. 18, recante norme per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia, in materia di garanzie per la rappresentanza di genere, e relative disposizioni transitorie inerenti alle elezioni da svolgere nell’anno 2014

Pubblicazione:

G.U. n. 95 del 24 Aprile 2014

Iter e lavori preparatori
T.U. con S.1256S.1304S.1305
20 marzo 2014:
approvato in testo unificato
09 aprile 2014:
approvato definitivamente. Legge
Legge 27 Febbraio 2014 n. 15

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2013, n. 150, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative

Pubblicazione:

G.U. n. 49 del 28 Febbraio 2014

Testo coordinato:

G.U. n. 49 del 28 Febbraio 2014

Iter e lavori preparatori
29 gennaio 2014:
approvato
17 febbraio 2014:
approvato con modificazioni
26 febbraio 2014:
approvato definitivamente. Legge
Legge 21 Febbraio 2014 n. 13

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 dicembre 2013, n. 149, recante abolizione del finanziamento pubblico diretto, disposizioni per la trasparenza e la democraticità dei partiti e disciplina della contribuzione volontaria e della contribuzione indiretta in loro favore

Pubblicazione:

G.U. n. 47 del 26 Febbraio 2014

Testo coordinato:

G.U. n. 47 del 26 Febbraio 2014

Iter e lavori preparatori
12 febbraio 2014:
approvato
20 febbraio 2014:
approvato definitivamente. Legge
Legge 07 Gennaio 2014 n. 1

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati

Pubblicazione:

G.U. n. 11 del 15 Gennaio 2014

Iter e lavori preparatori
assorbe C.326C.893C.1043
11 luglio 2013:
approvato
assorbe S.242S.815
18 dicembre 2013:
approvato definitivamente. Legge
Legge 19 Luglio 2013 n. 87

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere

Pubblicazione:

G.U. n. 175 del 27 Luglio 2013

Iter e lavori preparatori
T.U. con C.887C.1001
12 giugno 2013:
approvato in testo unificato
assorbe S.93S.656S.722S.827
18 luglio 2013:
approvato definitivamente. Legge
Legge 17 Gennaio 2013 n. 246

Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione Induista Italiana, Sanatana Dharma Samgha, in attuazione dell’articolo 8, terzo comma, della Costituzione

Pubblicazione:

G.U. n. 14 del 17 Gennaio 2013

Iter e lavori preparatori
assorbe S.2181
12 settembre 2012:
approvato
11 dicembre 2012:
approvato definitivamente. Legge
Legge 31 Dicembre 2012 n. 246

Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione Induista Italiana, Sanatana Dharma Samgha, in attuazione dell’articolo 8, terzo comma, della Costituzione

Pubblicazione:

G.U. n. 14 del 17 Gennaio 2013

Iter e lavori preparatori
assorbe S.2181
12 settembre 2012:
approvato
11 dicembre 2012:
approvato definitivamente. Legge
Legge 31 Dicembre 2012 n. 245

Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione Buddhista Italiana, in attuazione dell’articolo 8, terzo comma, della Costituzione

Pubblicazione:

G.U. n. 14 del 17 Gennaio 2013

Iter e lavori preparatori
assorbe S.2104
12 settembre 2012:
approvato
11 dicembre 2012:
approvato definitivamente. Legge
Legge 31 Dicembre 2012 n. 232

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 18 dicembre 2012, n. 223, recante disposizioni urgenti per lo svolgimento delle elezioni politiche nell’anno 2013

Pubblicazione:

G.U. n. 2 del 03 Gennaio 2013

Testo coordinato:

G.U. n. 2 del 03 Gennaio 2013

Iter e lavori preparatori
21 dicembre 2012:
approvato
28 dicembre 2012:
approvato definitivamente. Legge

 

 

Comunicati aran


torna a skip menu


Legge di stabilità

Legge di stabilità: Chiamparino, servono modifiche

file/ELEMENTO_NEWSLETTER/13243/Chiamparino_ott_14.gif

Preoccupazione per un emedamento “apocrifo” sul personale delle Province

(Regioni.it 2615 – 27/11/2014) Sta girando un emendamento apocrifo come i Vangeli, non si capisce se del Governo o di chi, preoccupante sulla vicenda del personale delle province: in sostanza definisce procedure che scaricano i costi del personale che non trova sistemazione nelle nuove Province sulle Regioni”. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, al termine della seduta del 27 novembre.
“Questa operazione – sottolinea Chiamparino – sarebbe un ulteriore taglio alle Regioni. Solleverò la questione. Se ci riducessero di un miliardo i tagli, le Regioni si farebbero carico del personale delle Province”. Il personale in questione ammonta a circa 20 mila unità.
In ogni caso le Regioni non hanno espresso il 27 novembre il parere sulla legge di stabilità e chiedono una Conferenza Unificata straordinaria per giovedì, 4 dicembre. Sarebbe questo – ha spiegato Chiamparino – l’ultimo giorno utile prima dell’avvio del lavoro del Senato sulla stabilità”.
In particolare, i Presidenti delle Regioni chiedono di condividere le scelte sul Fondo sanitario: “nella legge di stabilità c’è una contraddizione tra una tabella che dice una cifra e poi un articolo che ne scrive un’altra” e la previsione di utilizzare il Patto di stabilità verticale finalizzato a liberare fondi per 1 miliardo e mezzo per la sicurezza delle scuole e il dissesto idrogeologico.
Finora ha osservato il Presidente della Conferenza delle Regioni pur “essendo in corso contatti” non ci “sono in programma incontri” con il governo e nell’esame alla Camera “non c’è nulla che ci riguardi direttamente. Mi auguro però che si possa trovare un’intesa entro il 4 dicembre, per noi quella è la deadline”.
Infine Chiamparino ha avvertito che se il governo non accoglierà le proposte delle regioni arriverà un “parere negativo e qualche regione farà ricorso”.
Una battuta finale, nel corso di un breve incontro con i giornalisti, il Presidente Chiamparino l’ha riservata al Jobs Act: “lo avrei votato pienamente, a due mani. Rappresenta le basi per un nuovo lavoro, l’avvio ha una direzione giusta”. E per quanto riguarda i dissensi all’interno del Pd, per il presidente Chiamparino rientrano semplicemente nell’ambito di una “normale dialettica democratica”.

Il Papa a Istanbul

Il Papa a Istanbul: la povertà genera rabbia e l’Isis fa proseliti

Papa Francesco
Dal nostro inviato Franca Giansoldati
ISTANBUL – Rabbia, risentimento, odio. E’ lì che l’Isis va a pescare i suoi adepti e fa proseliti. La miseria, l’emarginazione possono alimentare profonda avversione, soprattutto nei giovani che finiscono per diventare facile preda del fanatismo religioso. Il reclutamento dei volontari che scelgono di andare a combattere per la realizzazione del grande Califfato islamico nasce proprio da questo. Il Papa non usa troppi giri di parole per denunciare con forza le gravissime conseguenze sociali della disoccupazione, della povertà, dell’indigenza.

“Nel mondo di oggi si levano con forza voci che non possamo non sentire e che domandano alle Chiese di vivere fino in fondo l’essere discepoli di Cristo. La prima di queste voci è quella dei poveri. Nel mondo ci sono troppe donne e uomini che soffrono per grave malnutrizione, per la crescente disoccupazione, per l’alta percentuale di giovani sena lavoro e per l’aumento della esclusione sociale, che può indurre ad attività criminali e perfino al reclutamento dei terroristi”. Bergoglio che ha fatto dei poveri la sua bandiera insiste sul fatto che nessuno può più restare indifferente a questo grido. Nella chiesa di San Giorgio ad Istanbul c’è tutta la comunità cristiana che festeggia la festa di Sant’Andrea apostolo, patrono degli ortodossi.

Segno dei buoni rapporti ecumenici tra il Vaticano e il Fanar, la sede dell’ortodossia. La ricerca comune di un terreno per rafforzare i legami e la collaborazione viene individuata nella difesa dei diritti umani. “La seconda voce che grida forte è quella delle vittime dei conflityti in tante parti del mondo” e proprio questo grido “ci spinge a procedere speditamente nel cammino di riconciliazione e di comunione tra ortodossi e cattolici”. Più tardi il Papa e il patriarca Bartolomeo firmeranno una dichiarazione per denunciare all’unisono la situazione in Iraq, Siria. “Non possiamo rassegnarci a un Medio oriente senza i cristiani che lì hanno professato in nome di Gesù per duemila anni”. Nel testo non manca un riferimento al conflitto in Ucraina, “un paese con una antica tradizione cristiana”.

“Facciamo appello al dialogo e al rispetto del diritto internazionale per mettere fine al conflitto e permettere a tutti gli ucraini di vivere in armonia”. Nel pomeriggio l’agenda del Papa prevede un incontro con un centinaio di profughi cristiani in fuga dall’inferno della Siria e dell’Iraq. Li vedrà poco prima di ripartire per Roma in un oratorio gestito dai salesiani. La Turchia ospita quasi due milioni di profughi, molti dei quali concentrati nelle grandi metropoli, Ankara e Istanbul. Alla fine di agosto si erano registrate violenti proteste da parte della popolazione contro l’afflusso massiccio di siriani. La protesta era iniziata nel quartiere di Ikitelli, nella parte orientale del lato europeo. Tutto era partito da un’accusa. Secondo i turchi alcuni giovani avrebbero molestato una ragazza turca.

La situazione stata riportata alla normalità ma le tensioni sono profonde e attraversano la superficie. Il direttore della Caritas Turchia, Rinaldo Marmara descrive situazioni di vita atroci. “Abbiamo raccolto a Istanbul anche bambini che si scaldavano vicino ai tubi di scappamento delle macchine per il gran freddo”. I 22 campi profughi che il governo di Erdogan ha predisposto si trovano soprattutto lungo la zona di confine, ma tanti profughi “si dirigono ugualmente verso le metropoli, anche perché si sentono più protetti”.

Regione Sardegna

Notizie sugli atti

Testata Notizie sugli atti
Tutte le notizie pubblicate dall’Urp della Presidenza in tempo reale sugli atti prodotti dall’amministrazione regionale.
28.11.14 – Turismo e sport Ripartiti i contributi annuali alle Pro Loco
25.11.14 – Igiene pubblica e veterinaria Finanziamenti ai Comuni per la lotta al randagismo
1-10 di 8141

 

Circolari Funzione Pubblica

 

Piede pagina

Riduzione dei permessi sindacali, circolare del ministro Madia

circolare_5_2014_riduzione_distacchi (1)

Riduzione dei permessi sindacali, circolare del ministro Madia

Presentazione

Dal 1° settembre 2014 i contingenti complessivi dei distacchi, delle aspettative e dei permessi sindacali già attribuiti al personale delle pubbliche amministrazioni sono ridotti del cinquanta per centoper ciascuna associazione sindacale.

La riduzione, finalizzata alla razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica, è stabilita dall’art. 7 del decreto-legge del 24 giugno 2014 n. 90, convertito dalla legge n. 114 dell’11 agosto 2014.

La circolare n. 5 del 20 agosto 2014 del ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione fornisce le modalità applicative della norma e le fonti di riferimento, normative e negoziali.

Le riduzioni  si applicano alle prerogative sindacali riconosciute al personale di tutte le pubbliche amministrazioni, sia contrattualizzato sia in regime di diritto pubblico. Per le Forze di polizia ad ordinamento civile e per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, in sostituzione della riduzione del 50 per cento, il comma 1-bis del decreto 90/2014 prevede che alle riunioni sindacali indette dall’amministrazione possa partecipare un solo rappresentante per associazione sindacale.

Il contingente complessivo dei distacchi, rideterminato in virtù della riduzione del cinquanta per cento, potrà essere nuovamente ripartito tra le associazioni sindacali con le relative procedure contrattuali e negoziali. In tale ambito, sarà possibile definire, con invarianza di spesa, forme di utilizzo compensativo tra distacchi e permessi sindacali.

Entro la data del 31 agosto 2014 tutte le associazioni sindacali rappresentative dovranno comunicare alle amministrazioni la revoca dei distacchi sindacali non più spettanti. Le amministrazioni dovranno poi comunicare al Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri la revoca dei distacchi, per consentire nell’anno corrente la verifica a consuntivo del rispetto dei contingenti complessivi derivanti dalla riduzione ed attribuiti a ciascuna associazione sindacale. Di conseguenza, la revoca non è necessaria se, al momento dell’attivazione del distacco sindacale, è stato già previsto il termine del 31 agosto 2014.

Il rientro nelle amministrazioni dei dirigenti sindacali oggetto dell’atto di revoca avverrà nel rispetto dell’art. 18 del Contratto collettivo nazionale 7 agosto 1998, nonché delle altre disposizioni di tutela dei dirigenti sindacali previste dagli ordinamenti di settore per il personale in regime di diritto pubblico.
La circolare ricorda, tra l’altro, quanto previsto dall’articolo 5 del predetto contratto collettivo:  “I periodi di distacco sono equiparati a tutti gli effetti al servizio prestato nell’amministrazione”, pertanto vanno considerati anche con riguardo alla conservazione del posto nella dotazione organica della singola amministrazione. Ai dirigenti sindacali che rientrano in servizio al termine del distacco si applicano le previsioni di cui all’articolo 18 del CCNQ 7 agosto 1998 e, in particolare, i commi 1, 2 e 3:
“1. Il dipendente o dirigente che riprende servizio al termine del distacco o dell’aspettativa sindacale può, a domanda, essere trasferito – con precedenza rispetto agli altri richiedenti – in altra sede della propria amministrazione quando dimostri di aver svolto attività sindacale e di aver avuto il domicilio nell’ultimo anno nella sede richiesta ovvero in altra amministrazione anche di diverso comparto della stessa sede.
2. Il dipendente o dirigente che rientra in servizio ai sensi del comma 1 è ricollocato nel sistema classificatorio del personale vigente presso l’amministrazione ovvero nella qualifica dirigenziale di provenienza, fatte salve le anzianità maturate, e conserva, ove più favorevole, il trattamento economico in godimento all’atto del trasferimento mediante attribuzione “ad personam” della differenza con il trattamento economico previsto per la qualifica del nuovo ruolo di appartenenza, fino al riassorbimento a seguito dei futuri miglioramenti economici.
3. Il dipendente o dirigente di cui al comma 1 non può essere discriminato per l’attività in precedenza svolta quale dirigente sindacale né può essere assegnato ad attività che facciano sorgere conflitti di interesse con la stessa”.
Per il personale in regime di diritto pubblico (carriera diplomatica e carriera prefettizia) la circolare rinvia alle analoghe disposizioni previste dagli ordinamenti di settore.

Fonte: Circolare Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione n.5/2014