Archivi giornalieri: 15 novembre 2014

Quirinale

La visita virtuale

È possibile ammirare la ricchezza artistica del Palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica, anche attraverso una nuova visita virtuale realizzata con immagini “immersive” (come se il visitatore fosse nelle sale o nei corridoi) ad alta definizione.

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LA CERIMONIA

 

Si è svolta al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la cerimonia di consegna del Premio Internazionale “Bioeconomy Rome” 2014 dedicato a giovani ricercatori che si sono distinti nella ricerca sulle malattie neurodegenerative. Nel Salone delle Feste sono intervenuti il Presidente dell’IRBM Science Park, Pietro Di Lorenzo, il Presidente della Giuria del Premio, Robert Pacifici, il vincitore del “Bioeconomy Rome” 2013, Emiliano Biasini, e il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini.

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L’EVENTO

 

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto al Quirinale il Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, Presidente della Commissione di Coordinamento per le attività connesse all’Expo 2015, con una rappresentanza di giovani volontari dell’Expo.

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LA VISITA

 

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto al Quirinale il Presidente Federale della Repubblica d’Austria, Heinz Fischer, in visita di Stato in Italia. Era presente all’incontro il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni. Al termine dei colloqui, i due Capi di Stato hanno rilasciato dichiarazioni alla stampa.

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IL GIURAMENTO

Il Presidente Napolitano con i nuovi Giudici della Cosrte Costituzionale

Hanno prestato giuramento, dinanzi al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al Palazzo del Quirinale, i Giudici della Corte Costituzionale, Daria de Pretis e Nicolò Zanon, nominati con decreto del Capo dello Stato il 18 ottobre 2014, e Silvana Sciarra, eletta dal Parlamento in seduta comune il 6 novembre 2014.

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GLI INCONTRI

 

Centoventi studenti provenienti da scuole di diverse parti d’Italia sono venuti al Quirinale per partecipare all’incontro “L’Europa della Scienza”, il secondo di una serie di appuntamenti che continuerà il 28 novembre con “L’Europa della cultura” e che è cominciato con “L’Europa dei Diritti” il 24 ottobre scorso.

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AL QUIRINALE GIORNATA PER LA LOTTA AL CANCRO

Il Presidente Giorgio Napolitano con i relatori della Giornata sul Cancro

“La malattia mi colpì come fosse un drago, dovetti trovare il coraggio in me, mi ha aiutato la ricerca scientifica. Iniziai le cure e non mi sfiorò mai il pensiero di non farcela perché stavo combattendo per me e per tutti coloro che mi stavano accanto: familiari, medici e ricercatori che mi stavano donando una speranza di vita”. (video) Con queste parole Eleonora Guzzi ha portato la sua testimonianza in occasione della Giornata Nazionale per la Ricerca sul Cancro, svoltasi al Quirinale.

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PRIMO PIANO

Il Presidente Napolitano

Ecco la trascrizione della udienza dedicata alla testimonianza resa dal Presidente Napolitano al Quirinale, il 28 ottobre scorso nella Sala del Bronzino, davanti alla II Sezione della Corte d’Assise di Palermo e resa nota oggi. La trascrizione della registrazione audio dell’udienz

Progetti di legge approvati non promulgati o pubblicati

 

Progetti di legge approvati non promulgati o pubblicati

  • Ratifica ed esecuzione del Protocollo aggiuntivo (n. 2) all’Accordo sulla sede tra il Governo della Repubblica italiana e l’Istituto universitario europeo, con Allegato, fatto a Roma il 22 giugno 2011

    Testo definitivamente approvato dalla Camera il 22 Ottobre 2014

    Iter e lavori preparatori
    S.1242 27 maggio 2014:
    approvato
    C.2420 22 ottobre 2014:
    approvato definitivamente, non ancora pubblicato
  • Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di cooperazione in materia di navigazione satellitare tra l’Unione europea e i suo i Stati membri e il Regno di Norvegia, fatto a Bruxelles il 22 settembre 2010

    Testo definitivamente approvato dalla Camera il 22 Ottobre 2014

    Iter e lavori preparatori
    S.1300 2 aprile 2014:
    approvato
    C.2277 22 ottobre 2014:
    approvato definitivamente, non ancora pubblicato
  • Ratifica ed esecuzione del Protocollo di modifica della Convenzione relativa ai trasporti internazionali ferroviari (COTIF) del 9 maggio 1980, fatto a Vilnius il 3 giugno 1999

    Testo definitivamente approvato dalla Camera il 22 Ottobre 2014

    Iter e lavori preparatori
    S.1336 3 settembre 2014:
    approvato
    C.2621 22 ottobre 2014:
    approvato definitivamente, non ancora pubblicato
  • Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di cooperazione fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Estonia sulla lotta contro la criminalità organizzata, il terrorismo ed il traffico illecito di droga, fatto a Tallinn l’8 settembre 2009

    Testo definitivamente approvato dalla Camera il 22 Ottobre 2014

    Iter e lavori preparatori
    S.1219 27 maggio 2014:
    approvato
    C.2421 22 ottobre 2014:
    approvato definitivamente, non ancora pubblicato
  • Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Congresso di Stato della Repubblica di San Marino sulla cooperazione per la prevenzione e la repressione della criminalità, fatto a Roma il 29 febbraio 2012

    Testo definitivamente approvato dalla Camera il 18 Settembre 2014

    Iter e lavori preparatori
    S.1166 2 aprile 2014:
    approvato
    C.2271 18 settembre 2014:
    approvato definitivamente, non ancora pubblicato

Normativa

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IN EVIDENZA

14 NOVEMBRE 2014 – “SBLOCCA ITALIA”

 

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche apportate dal Decreto-Legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 novembre 2014, n. 164.

Testo in vigore dal: 12-11-2014
ATTIVA I RIFERIMENTI NORMATIVI IN MULTIVIGENZA ELENCO AGGIORNAMENTI ARTICOLO
 
                   IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 

  VISTI gli articoli 77 e 87 della Costituzione; 
  RITENUTA  la  straordinaria  necessita'  e   urgenza   di   emanare
disposizioni per accelerare e semplificare la realizzazione di  opere
infrastrutturali strategiche, indifferibili e  urgenti,  nonche'  per
favorire   il   potenziamento   delle   reti   autostradali   e    di
telecomunicazioni e migliorare la funzionalita' aeroportuale; 
  RITENUTA altresi' la straordinaria necessita' e urgenza di  emanare
disposizioni in materia ambientale per  la  mitigazione  del  rischio
idrogeologico, la salvaguardia degli ecosistemi, l'adeguamento  delle
infrastrutture idriche e il superamento di eccezionali situazioni  di
crisi connesse alla  gestione  dei  rifiuti,  nonche'  di  introdurre
misure per garantire l'approvvigionamento energetico  e  favorire  la
valorizzazione delle risorse energetiche nazionali; 
  RITENUTA infine la straordinaria necessita' e  urgenza  di  emanare
disposizioni per la  semplificazione  burocratica,  il  rilancio  dei
settori dell'edilizia e  immobiliare,  il  sostegno  alle  produzioni
nazionali attraverso misure di attrazione degli investimenti esteri e
di promozione del Made in Italy, nonche' per il rifinanziamento e  la
concessione degli ammortizzatori sociali  in  deroga  alla  normativa
vigente al fine di assicurare  un'adeguata  tutela  del  reddito  dei
lavoratori e sostenere la coesione sociale; 
  VISTA la deliberazione del Consiglio dei Ministri,  adottata  nella
riunione del 29 agosto 2014; 
  SULLA PROPOSTA del Presidente del  Consiglio  dei  Ministri  e  del
Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti,  di  concerto  con  i
Ministri dell'ambiente e della tutela  del  territorio  e  del  mare,
dello sviluppo economico, dei beni e delle attivita' culturali e  del
turismo, per gli affari regionali e le autonomie  e  dell'economia  e
delle finanze; 

                                EMANA 

                     il seguente decreto-legge: 

                               Art. 1 

(Disposizioni  urgenti  per  sbloccare  gli  interventi  sugli   assi
ferroviari Napoli - Bari e Palermo-Catania-Messina  ed  altre  misure
urgenti  per  sbloccare  interventi  sugli  aeroporti  di   interesse
                             nazionale) 

  1. L'Amministratore Delegato  di  Ferrovie  dello  Stato  S.p.A  e'
nominato, per la durata  di  due  anni  dall'entrata  in  vigore  del
presente  decreto,  Commissario  per  la  realizzazione  delle  opere
relative alla tratta ferroviaria Napoli - Bari, di cui  al  Programma
Infrastrutture Strategiche previsto dalla legge 21 dicembre 2001,  n.
443, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica ((. . . )).
L'incarico  e'   rinnovabile   con   decreto   del   Ministro   delle
infrastrutture  e  dei  trasporti,  di  concerto  con   il   Ministro
dell'economia e delle  finanze,  tenuto  conto  anche  dei  risultati
conseguiti e verificati in esito alla rendicontazione di cui al comma
8. ((Al Commissario di cui al  primo  periodo  non  sono  corrisposti
gettoni, compensi, rimborsi di spese  o  altri  emolumenti,  comunque
denominati.)) 
  2. Per le finalita' di cui al comma  1,  ed  allo  scopo  di  poter
celermente stabilire  le  condizioni  per  l'effettiva  realizzazione
delle opere relative alla tratta ferroviaria Napoli - Bari,  in  modo
da poter avviare i lavori  relativi  a  parte  dell'intero  tracciato
entro e non  oltre  il  31  ottobre  2015,  il  Commissario  provvede
all'approvazione dei relativi progetti. Al fine di ridurre i costi  e
i tempi di realizzazione dell'opera, con particolare riferimento alla
tratta  appenninica  Apice-Orsara,  ((fatta   salva   la   previsione
progettuale, lungo la suddetta tratta, della stazione ferroviaria  in
superficie,))  il  Commissario  rielabora  i  progetti   anche   gia'
approvati ma non ancora appaltati. Anche sulla base dei soli progetti
preliminari, il Commissario puo' bandire  la  gara  e  tassativamente
entro centoventi giorni  dall'approvazione  dei  progetti  decorrenti
dalla chiusura della conferenza di servizi provvede alla consegna dei
lavori, anche adottando provvedimenti d'urgenza. ((Negli avvisi,  nei
bandi di gara o nelle lettere di invito il Commissario prevede che la
mancata  accettazione,  da  parte  delle  imprese,   delle   clausole
contenute nei protocolli di legalita'  stipulati  con  le  competenti
prefetture-uffici territoriali del Governo, riferite alle  misure  di
prevenzione, controllo e contrasto  dei  tentativi  di  infiltrazione
mafiosa, nonche' per la verifica della sicurezza e della  regolarita'
dei luoghi di lavoro, costituisce causa di esclusione  dalla  gara  e
che il mancato adempimento degli  obblighi  previsti  dalle  clausole
medesime,  nel  corso  dell'esecuzione  del  contratto,  comporta  la
risoluzione del contratto stesso.)) ((Il  mancato  inserimento  delle
suddette previsioni)) comporta la revoca del mandato di  Commissario.
Il Commissario provvede inoltre all'espletamento  di  ogni  attivita'
amministrativa,  tecnica  ed  operativa,  comunque  finalizzata  alla
realizzazione della citata tratta ferroviaria,  utilizzando  all'uopo
le strutture tecniche di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A, senza nuovi
o maggiori oneri per la finanza pubblica in relazione all'avvalimento
delle  strutture  tecniche  citate.  In  sede  di  aggiornamento  del
Contratto di programma il Commissario trasmette al  CIPE  i  progetti
approvati, il cronoprogramma  dei  lavori  e  il  relativo  stato  di
avanzamento,   segnalando   eventuali   anomalie   e    significativi
scostamenti  rispetto  ai  termini  fissati  nel  cronoprogramma   di
realizzazione  delle  opere,  anche  ai  fini  della  valutazione  di
definanziamento  degli  interventi.  Il  contratto  istituzionale  di
sviluppo sottoscritto in relazione all'asse ferroviario Napoli - Bari
puo' essere derogato in base alle decisioni assunte  dal  Commissario
di cui al comma 1. 
  ((2-bis. Si applicano gli obblighi di  pubblicazione  di  cui  agli
articoli 37, 38 e 39 del decreto legislativo 14 marzo  2013,  n.  33.
Resta altresi' ferma l'applicazione dell'articolo 1, comma 17,  della
legge 6 novembre 2012, n. 190)). 
  3. Gli interventi da praticarsi sull'area di  sedime  della  tratta
ferroviaria Napoli - Bari, nonche' quelli strettamente connessi  alla
realizzazione dell'opera, sono dichiarati indifferibili, urgenti e di
pubblica utilita'. 
  4. La conferenza di servizi per la realizzazione  degli  interventi
sopra citati e' convocata entro quindici giorni dall'approvazione dei
progetti  ((.  .  .)).  Qualora  alla  conferenza   di   servizi   il
rappresentante di un'amministrazione invitata sia risultato  assente,
o, comunque, non dotato di  adeguato  potere  di  rappresentanza,  la
conferenza  delibera  prescindendo  dalla  sua   presenza   e   dalla
adeguatezza dei poteri di rappresentanza dei soggetti intervenuti. Il
dissenso manifestato in sede di conferenza dei  servizi  deve  essere
motivato e recare,  a  pena  di  non  ammissibilita',  le  specifiche
indicazioni  progettuali  necessarie  ai  fini  dell'assenso.   ((Con
riferimento agli interventi di cui al  presente  comma,  in  caso  di
motivato dissenso espresso da un'amministrazione preposta alla tutela
ambientale,    paesaggistico-territoriale    o     del     patrimonio
storico-artistico ovvero alla tutela della salute  e  della  pubblica
incolumita', si applica l'articolo 14-quater, comma 3, della legge  7
agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni; in tal caso, tutti i
termini previsti dal citato comma 3 sono ridotti alla meta'.)) 
  5. I pareri, i visti ed  i  nulla-osta  relativi  agli  interventi,
necessari anche successivamente alla conferenza di servizi di cui  al
comma 4, sono resi  dalle  Amministrazioni  competenti  entro  trenta
giorni dalla  richiesta  e,  decorso  inutilmente  tale  termine,  si
intendono acquisiti con esito positivo. 
  ((6. Sulla base di  apposita  convenzione  fra  il  Ministro  delle
infrastrutture e dei trasporti e l'Agenzia nazionale per l'attrazione
degli investimenti e lo sviluppo d'impresa Spa, il Commissario, senza
nuovi o maggiori oneri per  la  finanza  pubblica,  si  avvale  della
predetta Agenzia per favorire l'informazione, il coinvolgimento  e  i
rapporti  con  i  territori  interessati,  ai  fini  della   migliore
realizzazione dell'opera)). 
  7. La realizzazione delle opere relative  alla  tratta  ferroviaria
Napoli - Bari e' eseguita a valere sulle risorse previste nell'ambito
del Contratto di programma stipulato tra RFI  e  il  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti. 
  8.  Il  Commissario  ((,  entro  il   31   gennaio   dell'esercizio
finanziario successivo  a  quello  di  riferimento,))  provvede  alla
rendicontazione annuale delle spese  di  realizzazione  della  tratta
ferroviaria  Napoli  -  Bari  sulla  scorta  dei  singoli  stati   di
avanzamento dei lavori, segnalando eventuali anomalie e significativi
scostamenti  rispetto  ai  termini  fissati  nel  cronoprogramma   di
realizzazione  delle  opere,  anche  ai  fini  della  valutazione  di
definanziamento  degli  interventi.  ((Il  rendiconto  semestrale  e'
pubblicato nei siti web del  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti e delle regioni il cui  territorio  e'  attraversato  dalla
tratta ferroviaria Napoli-Bari.)) 
  ((8-bis. Al fine di non incorrere nelle limitazioni  del  patto  di
stabilita' interno, il Commissario  e'  autorizzato  a  richiedere  i
trasferimenti di cassa, in via prioritaria, a valere sulle risorse di
competenza  nazionale  e,  in  via  successiva,  sulle   risorse   di
competenza  regionale,  che  insieme  concorrono  a  determinare   la
copertura finanziaria dell'opera)). 
  9. Le disposizioni di cui ai commi da 1 a 8 del  presente  articolo
si applicano anche alla  realizzazione  dell'asse  ferroviario  AV/AC
Palermo - Catania - Messina. 
  10. ((Per accelerare la conclusione del contratto il cui periodo di
vigenza e' scaduto e  consentire  la  prosecuzione  degli  interventi
sulla rete ferroviaria nazionale, il contratto di programma 2012-2016
- parte investimenti, sottoscritto in  data  8  agosto  2014  tra  la
societa' Rete ferroviaria italiana (RFI) Spa  e  il  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti, e' approvato con decreto del Ministro
delle infrastrutture e dei trasporti, di  concerto  con  il  Ministro
dell'economia e delle finanze, entro sessanta giorni  dalla  data  di
entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. Lo
schema di decreto di cui al primo periodo e'  trasmesso  alle  Camere
entro trenta giorni dalla predetta data, per l'espressione del parere
delle Commissioni parlamentari competenti per materia. I pareri  sono
espressi entro trenta giorni dalla data di assegnazione. Decorso tale
termine, il decreto puo' comunque essere emanato)). Una quota pari  a
220 milioni di euro delle risorse stanziate dalla legge  27  dicembre
2013, n. 147, quale contributo in conto impianti a favore di  RFI  e'
finalizzata agli interventi di  manutenzione  straordinaria  previsti
nel Contratto di Programma parte Servizi 2012-2014,  con  conseguente
automatico aggiornamento delle relative tabelle contrattuali.  ((Agli
enti locali che  hanno  sottoscritto,  entro  il  31  dicembre  2013,
apposite convenzioni con la societa'  RFI  Spa  per  l'esecuzione  di
opere  volte  all'eliminazione  di  passaggi  a  livello,  anche   di
interesse regionale,  pericolosi  per  la  pubblica  incolumita',  e'
concesso di escludere, nel limite di tre milioni di euro per ciascuno
degli anni 2014 e 2015, dal computo del patto di  stabilita'  interno
per gli  anni  2014  e  2015  le  spese  da  essi  sostenute  per  la
realizzazione di tali interventi, a condizione che  la  societa'  RFI
Spa  disponga  dei  relativi   progetti   esecutivi,   di   immediata
cantierabilita', alla data  di  entrata  in  vigore  della  legge  di
conversione del presente decreto. Ai relativi oneri si  provvede  per
l'anno 2014 a valere sulle risorse di cui all'articolo 4, comma 3,  e
per l'anno 2015 a valere sulle risorse di cui al comma 5 del medesimo
articolo. Alla ripartizione  degli  spazi  finanziari  tra  gli  enti
locali si provvede con decreto del Ministero delle  infrastrutture  e
dei trasporti)). 
  ((10-bis. Al fine di rendere cantierabili nel breve  termine  opere
di interesse pubblico nazionale o europeo  nel  settore  ferroviario,
entro sei mesi dalla  data  di  entrata  in  vigore  della  legge  di
conversione del presente decreto, il Ministero delle infrastrutture e
dei trasporti redige il Piano di  ammodernamento  dell'infrastruttura
ferroviaria, con il quale individua, secondo criteri  di  convenienza
economica per il sistema-Paese, le linee ferroviarie da  ammodernare,
anche tramite l'impiego dei fondi della Connecting  Europe  Facility,
sia per il settore delle merci sia per il trasporto  dei  passeggeri.
Il  Piano  e'  redatto  in  collaborazione  con  le  associazioni  di
categoria  del  settore  ed  e'  tempestivamente  reso  pubblico  nel
rispetto delle disposizioni del codice dell'amministrazione digitale,
di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82)). 
  11.  Per  consentire  l'avvio  degli  investimenti   previsti   nei
contratti di programma degli aeroporti di interesse nazionale di  cui
all'articolo 698 del codice della  navigazione  sono  approvati,  con
decreto  del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti   da
adottarsi entro sessanta giorni dall'entrata in vigore ((della  legge
di conversione)) del presente decreto, di concerto  con  il  Ministro
dell'economia e delle finanze, che deve esprimersi  improrogabilmente
entro trenta giorni, i contratti di programma sottoscritti  dall'ENAC
con i gestori degli scali aeroportuali di  interesse  nazionale.  Per
gli stessi aeroporti il parere favorevole espresso  dalle  Regioni  e
dagli enti locali interessati sui piani  regolatori  aeroportuali  in
base  alle  disposizioni  del  regolamento  recante  disciplina   dei
procedimenti di localizzazione delle opere di  interesse  statale  di
cui al decreto del Presidente della Repubblica  18  aprile  1994,  n.
383, e successive modificazioni, comprende ed assorbe,  a  tutti  gli
effetti, la verifica di conformita' urbanistica delle  singole  opere
inserite negli stessi piani regolatori. 
  ((11-bis. Al fine di garantire la tempestivita' degli  investimenti
negli aeroporti, il modello  tariffario  e  il  livello  dei  diritti
aeroportuali sono elaborati entro ottanta giorni dall'apertura  della
procedura di consultazione e trasmessi all'Autorita'  di  regolazione
dei trasporti per  la  successiva  approvazione  entro  i  successivi
quaranta giorni. Decorsi tali termini la tariffa  aeroportuale  entra
in vigore, fatti salvi  i  poteri  dell'Autorita'  di  sospendere  il
regime  tariffario  ai  sensi  dell'articolo   80,   comma   2,   del
decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito,  con  modificazioni,
dalla legge 24 marzo 2012,  n.  27.  Per  i  contratti  di  programma
vigenti e per la loro esecuzione resta ferma la  disciplina  in  essi
prevista in relazione  sia  al  sistema  di  tariffazione,  sia  alla
consultazione, salvo il rispetto del  termine  di  centoventi  giorni
dall'apertura della procedura di consultazione  per  gli  adeguamenti
tariffari. 
  11-ter.  In  attuazione  degli  articoli  1,  paragrafo  5,  e  11,
paragrafo 6, della direttiva 2009/12/CE del Parlamento europeo e  del
Consiglio, dell'11 marzo 2009, la procedura  per  la  risoluzione  di
controversie tra il gestore aeroportuale e gli utenti  dell'aeroporto
non puo' essere promossa quando riguarda  il  piano  di  investimento
approvato dall'Ente nazionale per l'aviazione civile  e  le  relative
conseguenze tariffarie ne' quando il piano  di  investimento  risulta
gia' approvato dalle competenti amministrazioni. 
  11-quater. Per consentire la prosecuzione degli interventi previsti
nel  piano  di  investimento  degli  aeroporti  i  cui  contratti  di
programma risultano  scaduti  alla  data  del  31  dicembre  2014,  i
corrispettivi tariffari per l'anno 2015 sono  determinati  applicando
il tasso di inflazione programmato ai livelli tariffari in vigore per
l'anno 2014. Tali corrispettivi si applicano, previa informativa alla
International    Air    Transportation    Association     ai     fini
dell'aggiornamento dei sistemi di biglietteria presso le  agenzie  di
vendita dei titoli di viaggio, dal 1º gennaio 2015 fino alla data  di
entrata in vigore dei livelli tariffari determinati  in  applicazione
dei modelli di tariffazione di cui al capo  II  del  titolo  III  del
decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito,  con  modificazioni,
dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, e successive modificazioni)).

 

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14 NOVEMBRE 2014 – “OPERE ORFANE”

 

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche dal Decreto Legislativo 10 novembre 2014, n. 163.

 

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14 NOVEMBRE 2014 – “LEGGE EUROPEA 2013-BIS”

 

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche apportate dalla Legge 30 ottobre 2014, n. 161.

 

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14 NOVEMBRE 2014 – “GIUSTIZIA CIVILE”

 

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche apportate dal Decreto-Legge 12 settembre 2014, n. 132, convertito, con modificazioni, dalla Legge 10 novembre 2014, n. 162.

 

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23 OTTOBRE 2014 – “ACCESSO AL TRATTAMENTO PENSIONISTICO”

 

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche apportate dalla Legge 10 ottobre 2014, n. 147.

 

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23 OTTOBRE 2014 – “MANIFESTAZIONI SPORTIVE E RISCONOSCIMENTO PROTEZIONE INTERNAZIONALE”

 

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche apportate dal Decreto-Legge 22 agosto 2014, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 ottobre 2014, n. 146.

 

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25 SETTEMBRE 2014 – “INTEGRATA LA BANCA DATI CON GLI ATTI PUBBLICATI NEL 1938 E NEL 1939”

In aggiunta a quelli già presenti sono ora disponibili, aggiornati in “multivigenza”, gli atti normativi pubblicati nel 1938 e nel 1939.

 

23 SETTEMBRE 2014 – “LAVORI PREPARATORI”

A integrazione della visualizzazione del testo dei lavori preparatori relativi all’atto, così come pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è ora possibile accedere alla successione delle letture parlamentari con puntamento, se disponibile, alle schede dei lavori preparatori pubblicati sui siti del Senato della Repubblica e/o della Camera dei Deputati.

Corruzione, giudizio immediato per l’ex ministro Corrado Clini

Corruzione, giudizio immediato per l’ex ministro Corrado Clini

Corruzione, giudizio immediato per l’ex ministro Corrado Clini

Giustizia & Impunità
Processo anche per l’imprenditore Augusto Calore Pretner di Ferrara. La Procura di Roma contesta a Clini di aver ricevuto una mazzetta per oltre un milione di euro e a Pretner una somma di denaro di 2 milioni e 30mila euro
di F. Q. | 14 novembre 2014

 COMMENTI

Più informazioni su: Corrado CliniCorruzione

Giudizio immediato per l’ex ministro dell’ambiente Corrado Clini accusato dalla Procura di Roma di corruzione per un finanziamento da 54 milioni di euro finanziato dal dicastero per ilprogetto New Eden che riguardava la riqualificazione di una zona dell’Iraq. Il processo fissato per il prossimo 12 marzo davanti la II sezione penale. L’ex ministro era stato arrestato lo scorso 26 maggio su ordine dell’autorità giudiziaria di Ferrara. Ai domiciliari era finito anche l’imprenditore Augusto Calore Pretner di Ferrara, anche lui rinviato a giudizio.

La Procura della Repubblica contesta a Clini di aver ricevuto una mazzetta per oltre un milione di euro e a Pretner una somma di denaro di 2 milioni e 30mila euro, il tutto derivato dallapercentuale lucrata su un finanziamento erogato dal ministero dell’Ambiente ad una società irachena per un progetto di bonifica ambientale. Il processo richiesto dal pubblico ministero Alberto Galanti è stato disposto dal gup Massimo Battistini. econdo le conclusioni del magistrato l’erogazione delle somme sarebbe avvenuta tra l’ottobre del 2010 e il giugno del 2011 quando Clini era direttore generale del ministero dell’Ambiente del quale poi divenne ministro.

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Quando furono arrestati a Clini e Pretner venne contestata la sottrazione di 3 milioni e 400mila euro da unfinanziamento ministeriale di 54 milioni destinato al progetto volto appunto alla protezione e preservazione dell’ambiente e delle risorse idriche, da realizzare in Iraq e finanziato con il sostegno internazionale. Clini risultava indagato già dall’ottobre 2013 in qualità di direttore generale del ministero dell’Ambiente.

Le indagini, condotte dalla Guardia di finanza di Ferrara, erano partite dall’individuazione di un flusso di false fatturazioniprovenienti da una società cartiera con sede in Olanda, a favore della Med Ingegneria srl, studio ferrarese i cui vertici risultano indagati per una frode fiscale da un milione e mezzo di euro. Le fatture di Med Ingegneria facevano capo a due organizzazioni non governative con sede negli Stati Uniti, la Nature Iraq (cui partecipava lo Studio Galli Ingegneria di Padova di cui è socio Pretner) e Iraq Foundation. Sono le due ong che nel 2003 stipularono un accordo bilaterale con gli uffici del ministero dell’Ambiente, poi rinnovato nel 2008 per altri cinque anni. Obiettivi del programma di cooperazione erano il ripristino ambientale e il controllo dei fenomeni di piena e gestione integrata dei bacini idrografici del Tigri e dell’Eufrate. Di quella attività però il Nucleo di polizia tributaria non trovarono alcun riscontro. Per quel progetto le due ong chiesero 57 milioni all’Ambiente, ottenendone 54.

Tra settembre 2007 e gennaio 2011 parte di quelle somme finirono, secondo gli inquirenti, in conti “direttamente riconducibili ai due arrestati”. Una parte dei soldi del ministero, incassati da Nature Iraq, erano stati accreditati su un conto ad Amman in Giordania, per poi partire in direzione dell’Olanda, verso la società Gbc con fatturazioni per operazioni inesistenti. Questa tratteneva una commissione del 5% per poi girarli neiparadisi fiscali delle Isole Vergini e dei Caraibi. Da qui il malloppo, decurtato di un altro 2%, ripartiva per la Svizzera per essere depositato “in conti correnti di prestanome direttamente riconducibili agli indagati”.

Comunicati ARAN

 

Fiom

Governo, cortei contro il governo in 25 città. Scontri a Milano e Padova

Bari, mille in corteo
Circa mille, secondo gli organizzatori, i partecipanti alle proteste di Bari, organizzate dai sindacati di base tra cui Usb e Cobas, e dalle associazioni studentesche tra cui Uds Puglia per “dire no – come si legge in numerosi striscioni – alla precarietà”. Al grido “Renzi, Renzi, vaf….”, i manifestanti, tra i quali ci sono lavoratori precari, rappresentanti di Alternativa Comunista e anche alcuni migranti, stanno percorrendo le vie del centro cittadino per poi arrivare alla sede della presidenza della Regione Puglia. “Qui – spiega Bobo Aprile dei Cobas – porteremo le tante vertenze lavorative aperte in questa regione, tra cui quella dei vigili del fuoco che dal primo gennaio rischiano di rimanere senza lavoro”. In Puglia, spiega uno dei pompieri in testa al corteo, “siamo in 400, tutti precari: ci hanno solo preso in giro dicendo che ci avrebbero assunti tutti ma ora come mandiamo avanti la famiglia?”.

Bologna, studenti e precari in corteo
Il corteo del collettivo bolognese Cas è partito da piazza XX settembre e ha raggiunto piazza XX settembre, dove ha protestato davanti all’Autostazione. I Cobas, invece, si sono riuniti in piazza Re Enzo, raggiunt da un altro corteo studentesco che si è diretto verso la zona universitaria. Con Cobas e studenti, anche Usb e i collettivi Labas, Tpo e Xm. Il collettivo Tpo ha attaccato, durante il corteo, manifesti con la tag #oggiiosciopero all’Ufficio tirocini di via Zamboni e alla sede di Conservice in via Alessandrini, considerati “posti simbolo dello sfruttamento e della precarietà”, come hanno urlato ai megafoni i rappresentanti dei movimenti dello sciopero sociale. I cortei hanno messo in seria difficoltà, per tutta la mattina, la viabilità della città, provata anche dallo sciopero dei mezzi pubblici e da una manifestazione fieristica.

Genova, 5 cortei. Traffico in tilt
Dalla protesta sono esclusi la zona del Tigullio, alluvionata, e il settore trasporti. Cinque i cortei in città che hanno creato disagi al traffico, dalle periferi, al centro, dove, in piazza Caricamento, al Porto antico, si è tenuto il comizio finale. Quattro cortei sono organizzati dalla Cgil, uno da studenti, precari, Cobas. Uno dei cortei, quello partito dalla centrale piazza Corvetto, è aperto dai lavoratori del centro stampa San Biagio che manda in edicola Il Secolo XIX: protestano contro la chiusura dopo la sinergia con la società editrice della Stampa. “In 49 rischiamo il posto di lavoro – ha detto il delegato rsu Sandro Bollea – Ci aspettiamo un’apertura altrimenti le manifestazioni si faranno pesanti”. Il quotidiano non è andato in edicola per una protesta dei poligrafici.

A Firenze tre cortei
Tre cortei a Firenze hanno sfilato nelle vie della città partendo da punti differenti e quindi riunendosi sui viali di circonvallazione. Centinaia di persone si sono concentrate in piazza Puccini per il corteo promosso dai sindacati di base, dai Cobas e da sigle antagoniste e della sinistra alternativa. In tutto la questura ha stimato tra 1500 e 2mila partecipanti. I manifestanti hanno cominciato quindi a transitare sui viali di circonvallazione e il traffico intorno al centro storico è stato interrotto con ripercussioni su buona parte della viabilità cittadina. Anche il tribunale dei minorenni di Firenze tra gli “obiettivi” dei cortei: alcuni studenti hanno imbrattato la facciata lanciando uova piene di vernice rossa. Durante il passaggio nelle vie della città inoltre sono state tracciate scritte sui muri di un’agenzia interinale, del liceo Galileo in via Martelli, sulla sede dell’Arpat. Dal corteo in movimento gli slogan sono stati contro Renzi: “Matteo Renzi pezzo di m…”.

Nel corteo del Movimento lotta per la casa visibili striscioni contro inceneritori, il potenziamento dell’aeroporto di Peretola, le banche, il jobs act di Renzi e contro la Tav. Presenti anche bandiere dei Carc, il partito “dei Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo”. Gli stessi Carc mostrano uno striscione con la scritta “Uscire dalle aziende riprendersi il Paese” corredato da falce e martello. Esposte anche bandiere anarchiche. Impegnate le maggiori direttrici di traffico. Vigili urbani e forze dell’ordine presidiano i punti nevralgici dello scorrimento viario, cominciando a bloccare il traffico. Il sindaco Dario Nardella aveva invitato i fiorentini e i pendolari a ridurre al massimo l’utilizzo di auto.

Napoli, duemila manifestanti, in gran parte studenti
Circa 2mila manifestanti, per larga parte studenti, si sono concentrati in piazza Garibaldi, a Napoli, per partecipare al corteo. Gli organizzatori hanno annunciato l’intenzione di bloccare il raccordo autostradale. Da piazza del Gesù un altro corteo di studenti universitari e medi – un migliaio, secondo fonti della Questura – si sono diretti verso la sede di Confindustria, a piazza dei Martiri.

Torino, sequestrate mazze, bastoni e fumogeni
“Niente profitti sui nostri diritti: sciopero sociale” è lo striscione che il corteo di studenti e sindacati di base hanno portato lungo le vie del centro. La manifestazione, a cui ha partecipato un migliaio di persone, è giunta in via Po e poi in piazza Castello. Tanti gli slogan intonati, tra cui quello rivolto al Jobs Act “se non cambierà bloccheremo la città”. Un primo corteo, formato da circa 200 studenti, era partito dall’università per ricongiungersi alla manifestazione principale. Per oggi anche la Fiom-Cgil ha proclamato sciopero: una cinquantina i pullman che dal Piemonte hanno raggiunto Milano, dove è in programma una manifestazione nazionale. Mazze, bastoni, fumogeni e petardi sono stati sequestrati dalla Digos su un furgone del Gruppo Studenti indipendenti prima delle proteste di piazza.

Cagliari, sfila finto Renzi in versione Fonzie
Un finto Renzi in versione “Renzie”, con giubbotto in pelle e t-shirt bianca, che con un frustino colpisce due ragazzi con maschere bianche che rappresentano gli studenti e i precari di oggi e di domani. È la scena principale del corteo organizzato dai giovani dell’Unione degli studenti in marcia a Cagliari da piazzale Trento a piazza Garibaldi per manifestare contro la “Buona scuola” del progetto di riforma del governo. Alcune centinaia di ragazzi sono sfilati con davanti al gruppo un’auto con i precari in maschere legati a una catena, mentre “Renzie” è con il frustino. Lo striscione principale recitava “Il nostro futuro non è uno slogan”. Gli studenti si sono poi diretti in piazza Costituzione dove era stato organizzato un sit-in dei Cobas per dire no alle politiche del governo e dell’Europa.

Palermo, 2mila in corteo: fumogeni e uova contro sedi banche
Un lancio di uova contro la sede Unicredit e l’accensione di alcuni fumogeni hanno caratterizzato la manifestazione dei Cobas e degli studenti a Palermo. Al corteo, partito da piazza Castelnuovo e diretto a Piazza Indipendenza, dove si trova la sede della Presidenza della Regione, hanno partecipato circa 2mila persone. Lungo il tragitto i manifestanti hanno effettuato anche brevi blocchi stradali agli incroci. Notevoli i disagi alla circolazione.