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Governo, cortei contro il governo in 25 città. Scontri a Milano e Padova

Bari, mille in corteo
Circa mille, secondo gli organizzatori, i partecipanti alle proteste di Bari, organizzate dai sindacati di base tra cui Usb e Cobas, e dalle associazioni studentesche tra cui Uds Puglia per “dire no – come si legge in numerosi striscioni – alla precarietà”. Al grido “Renzi, Renzi, vaf….”, i manifestanti, tra i quali ci sono lavoratori precari, rappresentanti di Alternativa Comunista e anche alcuni migranti, stanno percorrendo le vie del centro cittadino per poi arrivare alla sede della presidenza della Regione Puglia. “Qui – spiega Bobo Aprile dei Cobas – porteremo le tante vertenze lavorative aperte in questa regione, tra cui quella dei vigili del fuoco che dal primo gennaio rischiano di rimanere senza lavoro”. In Puglia, spiega uno dei pompieri in testa al corteo, “siamo in 400, tutti precari: ci hanno solo preso in giro dicendo che ci avrebbero assunti tutti ma ora come mandiamo avanti la famiglia?”.

Bologna, studenti e precari in corteo
Il corteo del collettivo bolognese Cas è partito da piazza XX settembre e ha raggiunto piazza XX settembre, dove ha protestato davanti all’Autostazione. I Cobas, invece, si sono riuniti in piazza Re Enzo, raggiunt da un altro corteo studentesco che si è diretto verso la zona universitaria. Con Cobas e studenti, anche Usb e i collettivi Labas, Tpo e Xm. Il collettivo Tpo ha attaccato, durante il corteo, manifesti con la tag #oggiiosciopero all’Ufficio tirocini di via Zamboni e alla sede di Conservice in via Alessandrini, considerati “posti simbolo dello sfruttamento e della precarietà”, come hanno urlato ai megafoni i rappresentanti dei movimenti dello sciopero sociale. I cortei hanno messo in seria difficoltà, per tutta la mattina, la viabilità della città, provata anche dallo sciopero dei mezzi pubblici e da una manifestazione fieristica.

Genova, 5 cortei. Traffico in tilt
Dalla protesta sono esclusi la zona del Tigullio, alluvionata, e il settore trasporti. Cinque i cortei in città che hanno creato disagi al traffico, dalle periferi, al centro, dove, in piazza Caricamento, al Porto antico, si è tenuto il comizio finale. Quattro cortei sono organizzati dalla Cgil, uno da studenti, precari, Cobas. Uno dei cortei, quello partito dalla centrale piazza Corvetto, è aperto dai lavoratori del centro stampa San Biagio che manda in edicola Il Secolo XIX: protestano contro la chiusura dopo la sinergia con la società editrice della Stampa. “In 49 rischiamo il posto di lavoro – ha detto il delegato rsu Sandro Bollea – Ci aspettiamo un’apertura altrimenti le manifestazioni si faranno pesanti”. Il quotidiano non è andato in edicola per una protesta dei poligrafici.

A Firenze tre cortei
Tre cortei a Firenze hanno sfilato nelle vie della città partendo da punti differenti e quindi riunendosi sui viali di circonvallazione. Centinaia di persone si sono concentrate in piazza Puccini per il corteo promosso dai sindacati di base, dai Cobas e da sigle antagoniste e della sinistra alternativa. In tutto la questura ha stimato tra 1500 e 2mila partecipanti. I manifestanti hanno cominciato quindi a transitare sui viali di circonvallazione e il traffico intorno al centro storico è stato interrotto con ripercussioni su buona parte della viabilità cittadina. Anche il tribunale dei minorenni di Firenze tra gli “obiettivi” dei cortei: alcuni studenti hanno imbrattato la facciata lanciando uova piene di vernice rossa. Durante il passaggio nelle vie della città inoltre sono state tracciate scritte sui muri di un’agenzia interinale, del liceo Galileo in via Martelli, sulla sede dell’Arpat. Dal corteo in movimento gli slogan sono stati contro Renzi: “Matteo Renzi pezzo di m…”.

Nel corteo del Movimento lotta per la casa visibili striscioni contro inceneritori, il potenziamento dell’aeroporto di Peretola, le banche, il jobs act di Renzi e contro la Tav. Presenti anche bandiere dei Carc, il partito “dei Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo”. Gli stessi Carc mostrano uno striscione con la scritta “Uscire dalle aziende riprendersi il Paese” corredato da falce e martello. Esposte anche bandiere anarchiche. Impegnate le maggiori direttrici di traffico. Vigili urbani e forze dell’ordine presidiano i punti nevralgici dello scorrimento viario, cominciando a bloccare il traffico. Il sindaco Dario Nardella aveva invitato i fiorentini e i pendolari a ridurre al massimo l’utilizzo di auto.

Napoli, duemila manifestanti, in gran parte studenti
Circa 2mila manifestanti, per larga parte studenti, si sono concentrati in piazza Garibaldi, a Napoli, per partecipare al corteo. Gli organizzatori hanno annunciato l’intenzione di bloccare il raccordo autostradale. Da piazza del Gesù un altro corteo di studenti universitari e medi – un migliaio, secondo fonti della Questura – si sono diretti verso la sede di Confindustria, a piazza dei Martiri.

Torino, sequestrate mazze, bastoni e fumogeni
“Niente profitti sui nostri diritti: sciopero sociale” è lo striscione che il corteo di studenti e sindacati di base hanno portato lungo le vie del centro. La manifestazione, a cui ha partecipato un migliaio di persone, è giunta in via Po e poi in piazza Castello. Tanti gli slogan intonati, tra cui quello rivolto al Jobs Act “se non cambierà bloccheremo la città”. Un primo corteo, formato da circa 200 studenti, era partito dall’università per ricongiungersi alla manifestazione principale. Per oggi anche la Fiom-Cgil ha proclamato sciopero: una cinquantina i pullman che dal Piemonte hanno raggiunto Milano, dove è in programma una manifestazione nazionale. Mazze, bastoni, fumogeni e petardi sono stati sequestrati dalla Digos su un furgone del Gruppo Studenti indipendenti prima delle proteste di piazza.

Cagliari, sfila finto Renzi in versione Fonzie
Un finto Renzi in versione “Renzie”, con giubbotto in pelle e t-shirt bianca, che con un frustino colpisce due ragazzi con maschere bianche che rappresentano gli studenti e i precari di oggi e di domani. È la scena principale del corteo organizzato dai giovani dell’Unione degli studenti in marcia a Cagliari da piazzale Trento a piazza Garibaldi per manifestare contro la “Buona scuola” del progetto di riforma del governo. Alcune centinaia di ragazzi sono sfilati con davanti al gruppo un’auto con i precari in maschere legati a una catena, mentre “Renzie” è con il frustino. Lo striscione principale recitava “Il nostro futuro non è uno slogan”. Gli studenti si sono poi diretti in piazza Costituzione dove era stato organizzato un sit-in dei Cobas per dire no alle politiche del governo e dell’Europa.

Palermo, 2mila in corteo: fumogeni e uova contro sedi banche
Un lancio di uova contro la sede Unicredit e l’accensione di alcuni fumogeni hanno caratterizzato la manifestazione dei Cobas e degli studenti a Palermo. Al corteo, partito da piazza Castelnuovo e diretto a Piazza Indipendenza, dove si trova la sede della Presidenza della Regione, hanno partecipato circa 2mila persone. Lungo il tragitto i manifestanti hanno effettuato anche brevi blocchi stradali agli incroci. Notevoli i disagi alla circolazione.

Fiomultima modifica: 2014-11-15T11:33:23+01:00da vitegabry
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