Newsletter del 06/11/2014
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Archivi giornalieri: 6 novembre 2014
ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE06/11/2014
GIURISPRUDENZACOMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALEORDINANZACOMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE REGGIO EMILIA – Ordinanza 23 settembre 2014, n. 280FISCALETributi – Processo tributario – Principi di indipendenza ed imparzialità del giudice tributario – Giusto processo – Ordinamento della giustizia tributaria italiana – Questione pregiudiziale di legittimità costituzionale – CEDU e diritto internazionale – Profili di incompatibilità CORTE DI CASSAZIONEORDINANZACORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 05 novembre 2014, n. 23518FISCALETributi – Cessione plurima di quote con lo stesso atto notarile – Imposta di registro – Tassazione unica – Esclusione – Tassazione separata per ciascuna cessione CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 05 novembre 2014, n. 23628FISCALETributi – Agevolazioni fiscali – Imposta di registro – Agevolazioni prima casa – Revoca – Istanza di sgravio in autotutela in considerazione del pagamento delle imposte da parte della società venditrice – Diniego SENTENZACORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 05 novembre 2014, n. 23513LAVOROPubblico impiego – Dipendenti del Ministero dell’istruzione – Indennità di vacanza contrattuale – Accordo interconfederale del 1993 – Non sussiste CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 05 novembre 2014, n. 23532FISCALETributi – Accertamento – Accessi, Ispezioni e verifiche – Ispezione della Guardia di Finanza – Periodo di imposta – Indagine illegittima – Annullamento – Con sentenza passata in giudicato – Conseguenze CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 05 novembre 2014, n. 23551FISCALETributi – Contenzioso tributario – Atto di appello – Requisiti – Specificità dei motivi – Necessità – Mera riproposizione delle difese iniziali – Inammissibilità dell’appello CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 05 novembre 2014, n. 23553FISCALETributi – Contenzioso tributario – Atto di appello – Requisiti – Specificità dei motivi – Necessità – Mera riproposizione delle difese iniziali – Inammissibilità dell’appello CORTE DI GIUSTIZIA CE – UESENTENZACORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 05 novembre 2014, n. C-103/13LAVORORinvio pregiudiziale – Previdenza sociale – Regolamento (CEE) n.1408/71- Articoli 12, 45, 46 e 94 – Normativa nazionale che assoggetta la concessione di una pensione alla condizione dell’interruzione del versamento dei contributi all’assicurazione di vecchiaia – Riscatto di un periodo assicurativo mancante a titolo di contropartita del versamento di contributi – Concomitanza di periodi assicurativi in più Stati membri – Facoltà dell’assicurato di escludere la regola del cumulo della durata dei periodi contributivi e assicurativi – Revoca della pensione concessa e recupero dell’indebito percepito – Obbligo di corresponsione di interessi CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 05 novembre 2014, n. C-166/13LAVORO“Rinvio pregiudiziale – Visti, asilo, immigrazione e altre politiche legate alla libera circolazione delle persone – Direttiva 2008/115/CE – Rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare – Procedimento di adozione di una decisione di rimpatrio – Principio del rispetto dei diritti della difesa – Diritto di un cittadino di un paese terzo in condizione di irregolarità di essere ascoltato prima dell’adozione di una decisione che può ledere i suoi interessi – Diniego dell’amministrazione, accompagnato dall’obbligo di lasciare il territorio, di rilasciare a un tale cittadino un permesso di soggiorno per motivi di asilo – Diritto di essere ascoltati prima che sia emessa la decisione di rimpatrio” CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 05 novembre 2014, n. C-311/13LAVORO«Tutela dei lavoratori subordinati in caso di insolvenza del datore di lavoro – Direttiva 80/987/CEE – Dipendente, cittadino di paese terzo, non titolare di un valido permesso di soggiorno – Diniego del diritto ad un’indennità di insolvenza» TRIBUNALEORDINANZATRIBUNALE DI VERONA – Ordinanza 28 luglio 2014FISCALEReati e pene – Reato di omesso versamento di ritenute certificate – Mancata previsione, con riferimento ai fatti commessi fino al 17 settembre 2011, di una soglia di punibilità di euro 103.291,38 – Disparità di trattamento rispetto alle soglie di punibilità previste per i reati di dichiarazione infedele e di omessa dichiarazione dagli artt. 4 e 5 del D.Lgs. n. 74 del 2000, prima delle modifiche operate dal decreto-legge n. 138 del 2011 e per il reato di omesso versamento IVA, a seguito della sentenza n. 80 del 2014 della Corte costituzionale – Art. 10-bis, del D.Lgs. n. 74/2000, inserito dall’art. 1, co. 414, Legge 311/2004 – Art. 3, Costituzione TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALESENTENZATRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE CAMPANIA – Sentenza 03 novembre 2014, n. 5597FISCALEProfessionisti – Albi professionali – Esame di abilitazione – Avvocato – Elaborati – Voto numerico – Sufficienza LEGISLAZIONEDECRETO MINISTERIALEMINISTERO FINANZE – Decreto ministeriale 24 ottobre 2014LAVORO, FISCALEMisura e modalità di versamento alla Concessionaria servizi assicurativi pubblici S.p.a., del contributo di vigilanza dovuto per l’anno 2014 dai periti assicurativi PRASSIINPSCIRCOLAREINPS – Circolare 05 novembre 2014, n. 137LAVOROArt. 5 D.L. 91/2014, convertito con modificazioni dalla L. 11 agosto 2014, n. 116. Nuovo incentivo per l’assunzione di giovani lavoratori agricoli. MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALIINTERPELLO SICUREZZAMINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Interpello 04 novembre 2014, n. 24LAVOROArt. 12, D.Lgs. n. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni – risposta al quesito relativo alla corretta interpretazione dell’art. 31, comma 6, del D.Lgs. n. 81/2008. MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Interpello 04 novembre 2014, n. 25LAVOROArt. 12, D.Lgs. n. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni risposta al quesito relativo ai costi di manutenzione degli apprestamenti. MINISTERO FINANZE SECITCOMUNICATOMINISTERO FINANZE – Comunicato 16 ottobre 2014LAVORO, FISCALEConfermate in Molise le maggiorazioni Irap e Irpef per il piano di rientro del deficit sanitario. |
ULTIMISSIME EDILIZIA – COOPERATIVE06/11/2014
GIURISPRUDENZACORTE DI GIUSTIZIA CE – UESENTENZACORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 05 novembre 2014, n. C-166/13EDILIZIA“Rinvio pregiudiziale – Visti, asilo, immigrazione e altre politiche legate alla libera circolazione delle persone – Direttiva 2008/115/CE – Rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare – Procedimento di adozione di una decisione di rimpatrio – Principio del rispetto dei diritti della difesa – Diritto di un cittadino di un paese terzo in condizione di irregolarità di essere ascoltato prima dell’adozione di una decisione che può ledere i suoi interessi – Diniego dell’amministrazione, accompagnato dall’obbligo di lasciare il territorio, di rilasciare a un tale cittadino un permesso di soggiorno per motivi di asilo – Diritto di essere ascoltati prima che sia emessa la decisione di rimpatrio” CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 05 novembre 2014, n. C-311/13EDILIZIA«Tutela dei lavoratori subordinati in caso di insolvenza del datore di lavoro – Direttiva 80/987/CEE – Dipendente, cittadino di paese terzo, non titolare di un valido permesso di soggiorno – Diniego del diritto ad un’indennità di insolvenza» PRASSIMINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALIINTERPELLO SICUREZZAMINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Interpello 04 novembre 2014, n. 24COOPERATIVE, EDILIZIAArt. 12, D.Lgs. n. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni – risposta al quesito relativo alla corretta interpretazione dell’art. 31, comma 6, del D.Lgs. n. 81/2008. MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Interpello 04 novembre 2014, n. 25COOPERATIVE, EDILIZIAArt. 12, D.Lgs. n. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni risposta al quesito relativo ai costi di manutenzione degli apprestamenti. MINISTERO FINANZE SECITCOMUNICATOMINISTERO FINANZE – Comunicato 16 ottobre 2014COOPERATIVE, EDILIZIAConfermate in Molise le maggiorazioni Irap e Irpef per il piano di rientro del deficit sanitario. |
IL MATTINO
Patronati
Tagli ai patronati: nel Lazio, sindacati e Patronati annunciano la mobilitazione di protesta
“Qualora venisse approvata la proposta contenuta nella legge di stabilità (art.26) di un pesantissimo taglio al Fondo Patronati, questo si tradurrebbe in una azione contro i cittadini che, in tutti questi anni di crisi, si sono rivolti a questi istituti, trovandovi l’unico istituto di welfare veramente gratuito”.
In un comunicato stampa, Cgil, Cisl e Uil, insieme a Inca, Inas e Ital e Acli, precisano che “le risorse destinate alla tutela non sono dello Stato, ma derivano da una quota dei contributi previdenziali obbligatori versati dai lavoratori dipendenti e dalle imprese del settore privato e pubblico”.
“Tagliare il fondo patronati – si legge nella nota congiunta – significa mettere questi istituti nell’impossibilità di svolgere il proprio ruolo sociale e, nella prospettiva, impedire loro di partecipare alle sfide per il cambiamento del paese”.
“Se la politica e il governo – avvertono unitariamente sindacati e patronati – si assumeranno la responsabilità di dire che i patronati sono soltanto un costo e che quindi come tale deve esser compresso, dovranno assumersi anche la responsabilità di dire al cittadino con quali altre forme, ma soprattutto con quali altri costi, potrà avere una risposta ai suoi bisogni”.
“Per queste ragioni, i patronati unitamente alle loro organizzazioni promotrici -continua la nota- stanno effettuando una serie di incontri con le forze politiche e con le rappresentanze parlamentari affinché con l’impegno di tutti venga cambiata una misura sbagliata e venga scongiurato un danno alle persone più deboli”.
La mobilitazione promossa da Acli, Inas, Inca e Ital continuerà con una serie di iniziative di protesta e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. A partire da domani, 7 novembre, si svolgeranno presidi e volantinaggi in alcuni punti nevralgici della regione per informare tutti i cittadini sui rischi di una scelta sbagliata che sta compiendo il governo Renzi.
Inoltre, presso tutte le sedi provinciali dell’Inps (Rieti, Frosinone, Viterbo, Latina) e a Roma davanti gli uffici del Casilino, Flaminio, Montesacro, Eur e Tuscolano, sarà promossa una raccolta di firme a sostegno della petizione popolare “No ai tagli ai patronati” che saranno inviate al governo e al Parlamento. Nei prossimi giorni, la mobilitazione interesserà anche altre sedi istituzionali”.
Patronati
Tagli ai patronati: Inps di Matera, misura che si traduce in un ulteriore prelievo fiscale
Con un ordine del giorno del 3 novembre scorso, l’Inps di Matera invita la direzione centrale e regionale dell’Istituto previdenziale pubblico ad intervenire presso il Governo per scongiurare “tale sciagurata disposizione” (quella che prevede il taglio del 35 per cento delle risorse al Fondo patronati ndr), stralciando dal provvedimento – quindi cancellando – il comma 10 della legge di Stabilità 2015.
Per l’Inps di Matera, questa norma, trattenendo i fondi al bilancio dello Stato, si traduce in un vero e proprio prelievo fiscale a carico dei lavoratori che hanno e versano contributi per le finalità di cui all’art. 38 della Costituzione italiana, in quanto una quota di essi non verrebbe più destinata alle specifiche finalità previdenziali ma, al pari delle entrate tributarie, a finanziare lo Stato nella sua generalità o, come in questo caso, dirottata per soggetti che nulla hanno a che fare con il sistema previdenziale.
“Inoltre, si legge nel documento, dal confronto tra l’entità dei tagli proposti ed i livelli minimi di servizio, richiesti dalla legge, emerge la completa irragionevolezza della norma. Il taglio lineare del finanziamento, infatti, non è possibile ad invarianza di attività offerte; a maggior ragione in presenza di una richiesta di ampliamento della copertura territoriale del servizio, parte di un processo di riforma avviato dalla legge n. 228/2012 in discussione al Ministero del Lavoro. Né la copertura di tale attività può essere affidata a privati o richiesta a pagamento (sentenza della Corte Costituzionale n. 42/2000)”.
L’Inps di Matera ritiene che la norma “risulta viziata da pesanti limiti di costituzionalità e rischia di portare al licenziamento di un numero che potrebbe aggirarsi attorno a 4.000-5.000 persone, oltre a precludere ai cittadini la possibilità di ottenere assistenza gratuita per far valere i propri diritti previdenziali e socio-assistenziali nell’erogazione di tutte le prestazioni pensionistiche ed infortunistiche.
L’ordine del giorno è stato approvato a maggioranza dal Comitato provinciale Inps di Matera, con l’astensione del Direttore provinciale Inps e del Rappresentante della Ragioneria Territoriale dello Stato.
Patronati
Tagli ai Patronati: Ordine del giorno del Consiglio Regionale Molise
“Il presidente della Giunta Regionale si impegna a sensibilizzare e sollecitare il Governo nelle sedi opportune, al fine di modificare immediatamente la proposta contenuta nella legge di Stabilità 2015, per evitare che milioni di cittadini siano costretti a rinunciare alla possibilità di usufruire dei servizi gratuiti dei Patronati, con il rischio di dover rinunciare alle tutele previdenziali e assistenziali cui hanno diritto”.
E’ quanto ha stabilito il Consiglio Regionale del Molise approvando all’unanimità un ordine del giorno nella seduta del 5 novembre, il cui testo sarà inviato alle Commissioni Bilancio e Lavoro di Camera e Senato.
Nel documento, l’Istituzione locale, sottolinea, tra l’altro, che i tagli al fondo patronati sono un attacco diretto contro i cittadini che saranno privati di questa rete di solidarietà attraverso la quale possono accedere all’assistenza previdenziale e socio-assistenziale gratuita.
Il Consiglio Regionale del Molise ritiene che il taglio di 150 milioni di euro al fondo patronati e la riduzione del 35 per cento dell’aliquota previdenziale destinata ad alimentarlo non costituiscono un risparmio. Lo 0,226 per cento dei contributi sociali versati da circa 21 milioni di lavoratori oggi assicura a oltre 50 milioni di persone la possibilità di usufruire dei servizi gratuiti dei Patronati
Patronati
Tagli ai Patronati: il 15 novembre, in piazza del Nettuno a Bologna a sostegno della Petizione Ce.pa.
Nella giornata di mobilitazione nazionale, promossa da Acli, Inas, Inca e Ital, in programma il 15 novembre, i patronati bolognesi organizzeranno in piazza del Nettuno un banchetto per la raccolta delle firme a sostegno della petizione unitaria con la quale si chiede di cancellare la norma contenuta nella legge di Stabilità che prevede un taglio secco alle risorse destinate alla tutela del 35 per cento.
Una misura che avrà gravi conseguenze sulla tenuta del sistema dei patronati, che rischiano di non poter più garantire i servizi previdenziali e socio-assistenziali offerti in forma gratuita.
Tagli ai Patronati
Fragomeli e Tentori (Pd) contrari ai tagli al Fondo Patronati
Anche i parlamentari lecchesi del Partito Democratico, Gian Mario Fragomeli e Veronica Tentori, sostengono con convinzione la richiesta dei Patronati di rivedere il taglio di 150 milioni di euro previsto in Legge di Stabilità: a tale scopo hanno recentemente sottoscritto – insieme a molti altri colleghi deputati – una specifica richiesta indirizzata direttamente al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
“Pur nel difficile momento economico – evidenziano i due parlamentari -nel quale è chiesto un contenimento della spesa nell’erogazione dei servizi ed una contestuale riduzione della pressione tributaria e contributiva per i cittadini, alcuni tagli si manifestano come eccessivi e rischiano, di fatto, di compromettere il mantenimento di presidi propri del nostro sistema sociale, quali i Patronati. Essi erogano una molteplicità di servizi gratuiti ai cittadini (dalle questioni previdenziali, ai sussidi di integrazione del reddito, agli assegni sociali ed altro ancora) a costi più contenuti rispetto a quelli che sarebbero applicati in caso di una erogazione diretta da parte di organi dello Stato. Lavoreremo, quindi, in modo che, durante la discussione parlamentare riguardo la Legge di Stabilità 2015, il taglio programmato possa essere rivisto”.
Di seguito l’appello rivolto al Presidente del Consiglio sottoscritto da 84 parlamentari.
Al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, Al Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan,
e, per conoscenza, ai Viceministri Luigi Casero ed Enrico Morando e ai Sottosegretari Pier Paolo Baretta ed Enrico Zanetti
Roma, 3 novembre 2014
Gentile Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, gentile Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan,
preoccupati per i tagli ai Patronati previsti nella Legge di stabilità, vorremmo sottoporLe alcune nostre riflessioni.
I Patronati sono un fiore all’occhiello del sistema sociale italiano. L’Europa ce li invidia. Si tratta di un’istituzione moderna, da salvare.
Infatti i Patronati:
• sono più efficienti della stessa Amministrazione Pubblica.
Se i Patronati oggi chiudessero, la PA dovrebbe spendere 657 milioni di euro a fronte dei 430 milioni spesi dal Fondo patronati (Fonte: Comitato di Indirizzo e Vigilanza dell’Inps, in occasione
della recente presentazione del Bilancio sociale).
• sono enti moderni.
I Patronati favoriscono la telematizzazione del disbrigo di pratiche amministrative: curano il 90%
delle pratiche Inps trattate per via telematica.
• sono enti versatili.
Punto di riferimento per una variegata serie di cittadini, i Patronati hanno dimostrato negli anni la
capacità di rispondere in modo qualificato anche alle nuove esigenze del Paese. Un esempio calzante è il supporto che offrono da qualche anno agli immigrati, in materia di concessione di permessi di soggiorno o ricongiungimenti familiari.
• offrono un servizio gratuito al cittadino.
I Patronati sbrigano tutta una serie di servizi che in altri Paesi vengono offerti, a pagamento, da privati.
I tagli previsti nella legge di stabilità, dell’ammontare di circa 150 milioni di euro, comprometterebbero l’offerta di numerosi servizi, di grande utilità per milioni di cittadini, in Italia ed all’estero. Ecco perché crediamo sia giusto evitare i tagli in questione.
Cosa sono i Patronati e quale tipo di servizio offrono?
I Patronati sono enti di diritto privato, senza scopo di lucro. Oggi ne esistono 30, riconosciuti dalla legge, e offrono consulenza gratuita ai cittadini su una serie di materie, quali:
• questioni previdenziali (pensioni da lavoro, inabilità, invalidità, reversibilità, previdenza complementare), compreso l’inoltro di istanze telematiche all’Inps (i patronati curano il 90% delle domande telematiche attualmente in atto),
• sussidi di disoccupazione, cassa integrazione e mobilità,
• permessi e congedi a tutela della maternità e paternità,
• permessi e congedi per l’assistenza ai disabili,
• immigrazione (concessione di permessi di soggiorno, ricongiungimenti familiari),
• malattie professionali e infortuni (denuncia per risarcimento danni),
• assegni sociali.
L’attività dei Patronati trae risorse dal ‘Fondo patronati’ per l’ammontare di 430 milioni di Euro l’anno.
Il ‘Fondo Patronati’ viene alimentato da una ritenuta dello 0,226% sui contributi previdenziali
versati dai lavoratori e dalle imprese (L. 152/2001 art. 13)
I Patronati sono presenti su tutto il territorio nazionale attraverso:
• 21.838 uffici o recapiti, nei piccoli e grandi comuni,
• 11.936 operatori sociali dipendenti,
• 14.973 collaboratori volontari,
• 6.890.872 ore annue di lavoro.
Annualmente vengono sbrigate 11.400.000 pratiche dai Patronati.
I Patronati hanno aperto anche alcune centinaia di uffici all’estero, al fine di garantire consulenza pensionistica ai quattro milioni di connazionali residenti nel mondo.
Cosa prevede la legge di stabilità?
Nella legge di stabilità sono previsti tagli ai Patronati pari ad un terzo delle risorse a loro disposizione. Il che sarebbe destinato a causare un radicale ridimensionamento dei servizi offerti, a danno, anche e soprattutto, dell’Amministrazione pubblica e degli utenti. Per giunta si pongono questioni di legittimità dei tagli introdotti. Infatti il ‘Fondo patronati’ non viene alimentato da finanziamenti pubblici generici, bensì da una ritenuta d’acconto sui contributi previdenziali dei lavoratori. In caso di diversa utilizzazione di queste risorse (non più per pubblica utilità) si porrebbero vizi di forma, soggetti a eventuali ricorsi di natura giudiziaria.
Riteniamo, signor Ministro, che debba essere ripristinato l’ammontare del fondo previsto nel bilancio 2014 al fine di evitare il ridimensionamento dei servizi che sono particolarmente utili per i cittadini, costretti altrimenti a ricorrere a più costosi consulenti.
Sinceri saluti,
On. Laura Garavini,
On. Luciano Agostini,
On. Luisella Albanella,
On. Tea Albini,
On. Sofia Amoddio,
On. Tiziano Arlotti,
On. Davide Baruffi,
On. Lorenzo Basso,
On. Paolo Beni,
On. Marina Berlinghieri,
On. Tamara Blazina,
On. Antonio Boccuzzi,
On. Luisa Bossa,
On. Vincenza Bruno Bossio,
On. Salvatore Capone,
On. Elena Carnevali,
On. Marco Carra,
On. Piergiorgio Carrescia,
On. Floriana Casellato,
On. Susanna Cenni,
On. Khalid Chaouki,
On. Eleonora Cimbro
On. Laura Coccia,
On. Miriam Cominelli,
On. Vittoria D’Incecco,
On. Guglielmo Epifani,
On. Marilena Fabbri,
On. Gianni Farina,
On. Marco Fedi,
On. Cinzia Maria Fontana,
On. Filippo Fossati,
On. Gian Mario Fragomeli,
On. Carlo Galli,
On. Guido Galperti,
On. Paolo Gandolfi,
On. Daniela Gasparini,
On. Manuela Ghizzoni,
On. Anna Giacobbe,
On. Dario Ginefra,
On. Giampiero Giulietti,
On. Fabrizia Giuliani,
On. Luisa Gnecchi,
On. Gero Grassi,
On. Maria Gaetana Greco,
On. Giuseppe Guerini,
On. Maria Iacono,
On. Tino Iannuzzi,
On. Vanna Iori,
On. Francesca La Marca,
On. Donata Lenzi,
On. Patrizia Maestri,
On. Massimiliano Manfredi,
On. Irene Manzi,
On. Marco Marchetti,
On. Raffaella Mariani,
On. Michela Marzano,
On. Federico Massa,
On. Alessandro Mazzoli,
On. Margherita Miotto,
On. Daniele Montroni,
On. Fucsia Nissoli,
On. Nicodemo Oliverio,
On. Edoardo Patriarca,
On. Vinicio Peluffo,
On. Emma Petitti
On. Teresa Piccione,
On. Fabio Porta,
On. Lia Quartapelle,
On. Maria Grazia Rocchi,
On. Giuseppe Romanini,
On. Paolo Rossi,
On. Michela Rostan,
On. Alessia Rotta,
On. Giovanna Sanna,
On. Daniela Sbrollini,
On. Chiara Scuvera,
On. Camilla Sgambato,
On. Alessio Tacconi,
On. Veronica Tentori,
On. Guglielmo Vaccaro,
On. Liliana Ventricelli,
On. Giorgio Zanin,
On. Sandra Zampa
Immigrazione
Tutti i dati sulle migrazioni internazionali e la presenza straniera in Italia
L’Istat produce e diffonde numerose statistiche sulle migrazioni internazionali e la presenza straniera in Italia. I dati provengono da diverse fonti, sia campionarie sia di tipo amministrativo, e coprono una molteplicità di aree tematiche che vanno dagli aspetti demografici a quelli socio-economici. La popolazione di riferimento nel tempo si è ampliata e diversificata, comprendendo anche le seconde generazioni e coloro che, in numero crescente, richiedono l’acquisizione della cittadinanza italiana.
Per rendere disponbili i dati sulle migrazioni internazionali e la presenza straniera in Italia è stato realizzato il data warehouse Immigrati.Stat, che raccoglie e sistematizza le informazioni statistiche sugli immigrati e i nuovi cittadini al fine di renderle più facilmente fruibili dalle diverse tipologie di utenti interessati (ricercatori, policy makers, giornalisti, cittadini). Si tratta di un contenitore in progress che si propone di adeguarsi nel tempo a eventuali nuove esigenze informative.
Accesso ai dati
Per ogni area tematica vengono resi disponibili i dati principali e alcuni indicatori di sintesi in grado di fornire un quadro complessivo sui fenomeni ormai consolidati ma anche sugli aspetti emergenti della realtà migratoria in Italia.
L’accesso al data warehouse è libero e gratuito. I dati sono presentati in tavole multidimensionali che offrono la possibilità di comporre tabelle e grafici personalizzati agendo sulle variabili, i periodi di riferimento e la disposizione di testate e fiancate. Il sistema è interrogabile per parola chiave, per tema e per territorio. Un ampio apparato di metadati agevola il reperimento e la comprensione delle statistiche da parte degli utenti.