Archivio mensile:maggio 2013

Notizie dal Ministero

 

Visita del Ministro Enrico Giovannini a Bruxelles e Parigi 
Il Ministro, nel corso della prima missione ufficiale all’estero, affronta il tema della lotta alla disoccupazione con l’obiettivo di riportarlo, sulla scia delle dichiarazioni del Presidente del Consiglio, fra le priorità dell’agenda europea

 
Notizie
 
 

31/05/2013

Progetti sperimentali finanziati dal Fondo Nazionale per il volontariato 
Graduatoria progetti sperimentali presentati dalle organizzazioni di volontariato ammessi a contributo per l’anno 2012

30/05/2013

Interpello 
On line le risposte a nuovi quesiti

29/05/2013

Lavoratori ‘salvaguardati’ 
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il terzo decreto che interessa 10.130 lavoratori

28/05/2013

Apprendistato: disciplina generale e regime contributivo 
Disponibile la Circolare INAIL n. 27 del 24 maggio 2013

27/05/2013

Lavoratori autonomi volontari del corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico 
Disponibile il Decreto per le indennità 2013

22/05/2013

Rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga e altre misure urgenti 
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge n. 54 del 21 maggio 2013

Il Ministro Enrico Giovannini

22/05/2013

Mercato del lavoro e occupazione 
Incontro del Ministro Enrico Giovannini con i rappresentanti delle Parti Sociali

21/05/2013

ASpI e mini ASpI per i soci lavoratori delle cooperative 
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto per le aliquote 2013

Logo Forum PA 2013

21/05/2013

Forum PA 2013 
Il Ministero partecipa con lo stand ‘La Casa del Welfare’

20/05/2013

Interventi a sostegno dell’occupazione 
Incentivi per i datori di lavoro

15/05/2013

Cinque per mille anno 2008 e 2009 
Pubblicato l’elenco delle disposizioni di pagamento trasmesse agli uffici competenti per l’accreditamento delle posizioni non andate a buon fine

15/05/2013

Nota flash n. 1 – maggio 2013 
Indicatori congiunturali sul mercato del lavoro ed economici nazionali ed internazionali

Palazzo Montecitorio

15/05/2013

Linee programmatiche del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 
Audizione del Ministro Giovannini alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica

15/05/2013

Cinque per mille 
Pubblicato l’elenco degli ammessi e degli esclusi per l’anno finanziario 2011

13/05/2013

Cinque per mille 
Pubblicato l’elenco dei rendiconti conformi alle linee guida per la rendicontazione

09/05/2013

Associazioni di promozione sociale – Contributi ai sensi della Legge 438/1998 
Disponibili i Decreti Direttoriali di ripartizione e impegno del contributo – Annualità 2012

09/05/2013

Consulenti del lavoro 
Ufficiali i parametri per la liquidazione dei compensi

08/05/2013

Lavoratori ‘salvaguardati’ 
Disponibili sul sito dell’INPS i dati relativi al primo decreto

08/05/2013

Portale INPS 
Sospesi i servizi on line nel fine settimana

08/05/2013

Ammortizzatori sociali in deroga, lavoratori esodati e rilancio del mercato del lavoro 
Il Ministro Giovannini risponde alle interrogazioni a risposta immediata alla Camera dei Deputati

07/05/2013

Nuova social card 
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Interministeriale del 10 gennaio 2013

Logo Governo

03/05/2013

Completata la squadra di Governo 
Nomina di 40 Sottosegretari, di cui 10 Viceministri

03/05/2013

Interpello in materia di salute e sicurezza del lavoro 
Disponibili on line le risposte a nuovi quesiti

01/05/2013

1° Maggio, Festa del Lavoro 
Messaggio del Ministro Enrico Giovannini

Il Martini festeggia i suoi 150 anni.

di Francesco Casula772533361.5.jpg

Il primo Istituto tecnico per ragionieri sorto in Sardegna, il “Pietro Martini” di  Cagliari, festeggia i 150 anni di vita. Con Decreto del 30 ottobre 1862 fu istituito infatti il “Regio Istituto Tecnico Governativo”, inaugurato il 9 dicembre 1862, con inizio delle lezioni il 5 gennaio 1863. Il Municipio gli destinò quale sede, inizialmente, l’ex Convento di Santa Teresa d’Avila, in Piazza Dettori, successivamente la sede dell’ospedale di Sant’Antonio e solo agli inizi degli anni trenta l’Amministrazione Provinciale assegnò l’attuale edificio di via Sant’Eusebio, sede degli allievi dei Regi Carabinieri, sottoposto a vincolo da parte del Ministero dei Beni Artistici e Culturali. Con Regio Decreto del 31 agosto 1933 l’Istituto assunse il nome di “Pietro Martini”, storico sardo, anzi uno dei grandi padri della storiografia sarda. Di cui voglio ricordare solo un episodio: intenzionato a introdurre fra gli studenti dell’Isola l’insegnamento della Storia sarda, le autorità governative piemontesi, opposero un netto diniego, rispondendo che “nelle scuole dello Stato debbasi insegnare la storia antica e moderna, non di una provincia ma di tutta la nazione e specialmente d’Italia”. Una posizione insipiente che, purtroppo, perdura ancora. Ma torniamo ai festeggiamenti: avverranno il 1° giugno prossimo. Aprirà le celebrazioni Angela Testone, Dirigente scolastica dell’Istituto cui seguiranno i saluti delle autorità, fra cui il sindaco Zedda e il rettore dell’Università cagliaritana Giovanni Melis, ex allievo del Martini. Con lui ci saranno altri ex allievi “eccellenti”: ricordo per tutti Marco Sini, già sindaco di Monserrato, Rosanna Romano autorevole capo ufficio stampa del Consiglio regionale sardo e Alessandro Castello, magistrato a Cagliari: questi ultimi due brillanti professionisti sono stati miei alunni in quella Scuola in cui ho svolto il mio insegnamento per ben 30 anni!  Una Scuola che nel suo secolo e mezzo di vita ha saputo sempre rinnovarsi e innovare, articolando e arricchendo la sua offerta formativa, senza smarrire il rigore e la serietà del passato. Così negli anni ’70 ha introdotto il Corso per programmatori ed oggi, al termine del Biennio comune offre per il triennio ben tre indirizzi: Amministrazione finanza e marketing, Sistemi informativi aziendali, Turismo. “Per preparare – afferma Angela Testone – professionisti per una società in continuo cambiamento”.

Pubblicato su Sardegna Quotidiano del 31-5-2013

n. 572 del 30 maggio 2013

                                                                                                                                                                                       

NEWSLETTER LAVORO

n. 572 del 30 maggio 2013

 

 newsletter settimanale per gli operatori del mercato del lavoro

 

  Le Novità in materia di Lavoro                                        

29-05 Min.Lavoro: cir.18 – modalità di effettuazione delle verifiche periodiche

Il Ministero del Lavoro fornisce indicazioni in merito all’applicazione del D.M. 11 aprile 2011 concernente la disciplina delle modalità di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’All. VII del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, nonché i criteri per l’abilitazione dei soggetti di cui all’art.71, comma 13, del medesimo decreto legislativo.

 

29-05 Min.Lavoro: pubblicato il decreto che estende la platea dei lavoratori salvaguardati

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato il Decreto  22 aprile 2013, con le modalità di attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 1, commi 231 e 233, della legge 24 dicembre 2012, n. 228.

 

29-05 Consiglio di Stato: mancata effettuazione del riposo settimanale e relativo danno

Il Consiglio di Stato in adunanza plenaria ha affermato che dipendente pubblico che ha lavorato per un periodo temporalmente lungo, anche nei giorni feriali e senza usufruire del riposo compensativo, ha diritto ad un risarcimento del danno.

 

29-05 Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro: obblighi antiriciclaggio del Consulente del lavoro

Con il parere n. 2 del 27 maggio 2013, la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro offre una dettagliata panoramica sugli obblighi della normativa antiriciclaggio a cui sono tenuti i Consulenti del Lavoro.

 

27-05 Garante Privacy: stop alle telecamere occulte sul posto di lavoro

Il Garante della Privacy informa che è vietato il trattamento dei dati personali effettuato attraverso apparati di ripresa installati in modo “occulto” sul posto di lavoro, all’insaputa dei lavoratori ed in violazione del diritto alla riservatezza e della dignità degli stessi, nonché delle norme che ne vietano il controllo a distanza.

 

27-05 INAIL: cir.27 – apprendistato – disciplina generale e regime contributivo

L’INAIL in considerazione delle recenti disposizioni sul regime contributivo del contratto di apprendistato, intende dettare indirizzi alle Strutture territoriali sui riflessi di tali disposizioni, fornendo un quadro normativo aggiornato in materia.

 

24-05 INPS: mes.8355 – indicazioni per la liquidazione indennità ai co.co.pro.

L’INPS fornisce indicazioni amministrative e procedurali in ordine alla presentazione della domande per la concessione dell’indennità economica ai collaboratori coordinati e continuativi a progetto, la cui disciplina è stata riformata dalla Legge n. 92/2012.

 

24-05 Min.Lavoro: obblighi di formazione in materia di salute e sicurezza – lavoratori sospesi

interpello n. 16 del 22 maggio 2013.

 

24-05 INPS: cir.84 – corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare – nuovi livelli reddituali

L’INPS comunica che a decorrere dal 1° luglio 2013, e fino al 30 giugno 2014, sono stati rivalutati i livelli di reddito familiare ai fini della corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare alle diverse tipologie di nuclei.

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  Le sentenze della Corte di Cassazione                         

> Trattamento di mobilità e licenziamento fuori termine

> Valenza erga omnes dell’accordo sindacale aziendale

> Licenziamento ed obbligo di “repechage

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  Gli Interpelli del Ministero del Lavoro                         

> Obblighi di formazione in materia di salute e sicurezza – lavoratori sospesi

 

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Calcolo pensioni

Mefop: il 68% dei lavoratori dimostra di non conoscere il metodo con cui verrà calcolata la sua pensione

Dalla quarta indagine  realizzata da Mefop (società per lo sviluppo del mercato dei fondi pensione) è risultato che la maggioranza (68%) dei lavoratori non conosce con precisione il metodo con cui verrà calcolata la pensione futura e quasi un lavoratore su due ha una stima ottimistica sul tasso di sostituzione che lo aspetta e, quindi del valore effettivo dell’assegno pensionistico rispetto all’ultimo stipendio.

Dopo l’ultima riforma, rileva l’indagine, del novembre 2011 è diventato chiaro che i requisiti di età sono stati innalzati ma la conoscenza del sistema contributivo resta molto scarsa. Per esempio solo il 49% dei lavoratori con non più di 17 anni di versamenti sa che la pensione futura sarà calcolata solo con il contributivo e sono ancora meno (29%) quelli  che con versamenti compresi tra i 18 e i 33 anni sanno che i loro assegni saranno calcolati con un sistema misto a prevalenza contributivo. 

Per quanto riguarda le valutazioni politiche non sorprende che la maggioranza (65%) abbiano giudizi critici sull’ultima riforma. Rimane elevato lo “zoccolo duro” dei lavoratori che resta contrario a qualunque forma di adesione a un fondo di pensione privato (tra il 30 e 40%) mentre coloro che vi hanno aderito si dichiarano soddisfatti della scelta fatta anche se poi rivelano di non conoscere con esattezza in quale profilo di rischio si sono collocati.

Ocse

Ocse: il 39% dei giovani italiani sono senza lavoro

La disoccupazione tra i giovani continua a crescere, e sempre più spesso è di lunga durata. In Italia, in particolare, la situazione è drammatica: 39% dei giovani sono senza lavoro, dato inferiore solo a quello di Grecia, Spagna e Portogallo. E’ l’allarme lanciato dall’Ocse in chiusura della ministeriale, accompagnato a un monito ai governi, chiamati ad ”agire immediatamente” per ridare prospettive a chi non riesce ad entrare nel mondo del lavoro.

Ciò che preoccupa soprattutto è l’incessante aumento dei giovani “Neet”, ovvero di quelli che non hanno un lavoro e non sono nemmeno in educazione o formazione. Nell’insieme dell’area Ocse sono ormai 22 milioni, e in Italia superano il 21% tra gli under 25. Un problema che esisteva già prima della crisi, ma adesso ”da serio è diventato drammatico”.

Per affrontarlo, i 34 Paesi membri dell’Ocse hanno stilato un ”piano d’azione”, articolato su due pilastri. Prima di tutto, misure rapide, di breve termine, che offrano ”una garanzia di risorse ai giovani disoccupati”, e soprattutto a quel 20% che è senza lavoro da almeno un anno, e che farà sempre più fatica a rientrare nel mercato.    Le azioni d’urgenza, però, non bastano: occorrono anche interventi di più lungo respiro, che vadano a toccare i problemi strutturali. In Italia in particolare, spiega sempre l’esperto Ocse, occorre intervenire sul sistema educativo e sull’elevata dispersione scolastica: ”Il numero di giovani che non finiscono neanche la scuola secondaria è molto alto, pochi si iscrivono all’università e ancora meno la finiscono” e spesso chi esce da scuola non ha le competenze richieste dal mondo del lavoro. Inoltre nel nostro Paese ”si è disinvestito nella formazione tecnica di qualità”, anche per un problema di percezione da parte delle famiglie, che spesso la ritengono meno auspicabile di un percorso accademico per i loro figli.

“Io riattivo il lavoro”: una legge di iniziativa popolare

“Io riattivo il lavoro”: una legge di iniziativa popolare

Lunedì 3 giugno il comitato promotore della campagna “Io riattivo il lavoro” depositerà alla Camera le centinaia di migliaia di firme raccolte a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per l’adozione di “misure per favorire l’emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata”.

Lanciata lo scorso mese di ottobre, la campagna – promossa dalla Cgil insieme ad un vasto fronte di associazioni come Anm, Libera, Arci, Acli, LegaCoop, Avviso pubblico, Centro Studi Pio La Torre e Sos Impresa – segnerà un passaggio decisivo lunedì quando a Roma presso la Camera dei deputati alle ore 10 una delegazione di “Io riattivo il lavoro” consegnerà le firme. Successivamente la stessa delegazione terrà una conferenza stampa presso la sala stampa della Camera dei deputati alle ore 12 (ingresso in via della Missione 4) alla quale parteciperanno esponenti delle realtà animatrici della campagna.

Rendere le aziende sequestrate e confiscate presidi di legalità democratica ed economica e capaci di garantire lavoro dignitoso e legale è l’obiettivo della campagna ‘”o riattivo il lavoro” rivolta al paese, alle istituzioni e al governo perché si tutelino i lavoratori delle aziende sottratte alla criminalità organizzata e si valorizzi l’enorme potenziale di sviluppo di queste attività economiche e produttive.

Inca CGIL

Inca e Cgil: mobilitazione contro “contributi scomparsi”

“Sei precario e ti scappano i contributi? Senza i contributi previdenziali perdi i tuoi diritti: maternità, malattia, una tantum, pensione”. E’ questo lo slogan scelto da Cgil, Flc, Fp, Nidil e Inca per promuovere la giornata di mobilitazione che si terrà il 5 giugno in tutta Italia a sostegno dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici iscritti alla Gestione separata Inps.

L’iniziativa sarà presentata in una conferenza stampa domani, in corso d”Italia 25 (sala Santi), alle 12,30. A illustrarla saranno Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil, Morena Piccinini, presidente Inca e alcuni dirigenti delle Federazioni dei lavoratori pubblici (Fp Cgil), degli atipici (Nidil) e della scuola, università, ricerca e Afam (Flb). Saranno presenti anche Andrea Ferrigno e Ilaria Canobbio, assegnisti di ricerca all’Università di Pavia.

L’iniziativa nasce dall”allarme, già lanciato mesi fa dalla Cgil e dall’Inca, dopo alcune segnalazioni da parte di ricercatori e assegnisti di diverse Università, con contratti co.co.pro, ai quali l’Inps non ha accreditato correttamente i versamenti contributivi previdenziali, provocando loro non pochi disagi, a cominciare da indennità di maternità non riconosciute o riconosciute parzialmente.

Comunicato stampa2 – contributi scomparsi 31 05 2013.doc

Immigrati

Immigrati: Cassazione, sì ad assegno sociale anche se in famiglia con reddito

Sì all’assegno sociale per l’immigrato, titolare di soggiorno per ricongiungimento familiare, anche se vive in un nucleo familiare titolare di reddito. Lo ha stabilito la Cassazione che ha fatto presente che “il reddito da prendere a riferimento è quello esclusivo della persona che richiede la prestazione”. In questo modo, la sezione Lavoro (sentenza 13576) ha bocciato il ricorso dell’Inps contro la decisione della Corte d’appello di Milano (ottobre 2007) che aveva dato l’ok all’assegno sociale a favore di Dnayat B., titolare di carta di soggiorno per ricongiungimento familiare, in quanto “priva di reddito”.

Inutile, dunque, il ricorso dell”Inps in Cassazione volto a dimostrare che l’immigrata – che convive con il nucleo familiare del figlio soggetto-autore del ricongiungimento – era inserita in un nucleo familiare titolare di reddito tale da garantirle il sostentamento. Piazza Cavour ha bocciato il ricorso dell”Inps viziato da considerazioni “metagiuridiche”, e ha chiarito che “il reddito da prendere a riferimento è quello esclusivo della persona che richiede la prestazione, considerato eventualmente il reddito del coniuge ed altri redditi che nel caso non sono ravvisabili”. In ogni caso, aggiunge la Suprema Corte, è “pacifico” che l”immigrata “non gode di alcun reddito proprio e trae sostentamento dalla convivenza con il nucleo familiare del figlio”.

Atipici

Atipici, un esercito di 1,8 milioni con compensi bassi e senza protezioni sociali

Quasi 1,8 milioni di lavoratori, di cui la metà donne, la gran parte parasubordinati, il resto (circa 282 mila persone) professionisti con partita Iva individuale. E’ l’esercito dei lavoratori atipici , fatto da collaboratori a progetto, occasionali, partite Iva, che produce nel nostro Paese numeri importanti: circa 25,8 miliardi di euro di compensi ai parasubordinati nel 2011, a cui si aggiungono i 5.297.852.914 euro dei professionisti con partita Iva iscritti alla gestione separata, per oltre 31 miliardi di compensi percepiti.

Emerge dallo studio dall’Osservatorio lavoro atipico dell’associazione ”20 maggio – Tutelare i lavori”, effettuato sulla base dei dati Gestione Separata Inps,  presentato oggi a Roma.

Non solo. Gli atipici reggono sulle loro spalle un pezzo importante del welfare, grazie ai circa 5,8 mld di contributi versati ogni anno dai lavoratori parasubordinati e dai loro committenti, a cui vanno sommati i circa 1,2 mld versati interamente dai professionisti con partita Iva. Dunque, circa 7 miliardi di euro di contributi versati all’Inps ogni anno.

Eppure, nonostante questo valore, i collaboratori a progetto e occasionali guadagnano poco: i loro compensi sono molto bassi (un subordinato ”puro”, che vive solo di quello, in media guadagna 8.290 euro annui, il 50% in meno rispetto alla media della retribuzione dei dipendenti); le donne sono le più penalizzate (le collaboratrici guadagnano poco più di 6 mila euro annui); scarse tutele sociali in caso di malattia, maternità, infortunio e, pur avendo perso in 5 anni di crisi circa 208 mila posizioni lavorative, sono gli unici a non aver beneficiato di alcun tipo di ammortizzatore sociale. 

Insomma, denuncia lo studio dell”associazione ”20 maggio – Tutelare i lavori”, i lavoratori atipici sono “una parte molto rilevante del mondo del lavoro, ma non sono realmente considerati in termini di futuro previdenziale, tutele sociali e diritti”. “Malgrado versino i loro contributi nelle casse dell’Inps da oltre 17 anni e costituiscano una parte stabile del mondo del lavoro da prima del 1996, vengono percepiti come un fenomeno perennemente transitorio”.

Una disattenzione grave per una fetta del mondo del lavoro, costituita da giovani e adulti fortemente scolarizzati, specializzati e con una componente femminile molto ampia, e che dipende “dall’errata percezione che il lavoro atipico sia solo ”di passaggio” e, quindi, non degno di attenzione, regolazione, sostegno”.

Pur essendo considerate erroneamente attività legate alla condizione giovanile, l’età media dei parasubordinati si aggira attorno ai 40 anni. La fascia d’età dove è concentrato il maggior numero di lavoratrici e lavoratori è quella tra i 30 e i 49 anni (sono 699.828), seguita da quella over 50 (430.052) e quella fino a 29 anni (334.860). Questo dato conferma che queste attività sono tra le principali occasioni d’accesso al lavoro dei giovani, ma poi diventano sempre di più una condizione permanente e si ripropongono costantemente nell’arco di tutta la vita lavorativa.

In arrivo il bustone Inps

In arrivo il bustone Inps

Con il messaggio n. 8761 l’Inps ha comunicato  che stanno per essere spediti i “bustoni” contenenti i modelli per le richieste di dichiarazione reddituale per i titolari pensione legati al reddito e quelli relativi ai titolari di prestazioni assistenziali.

Il bustone conterrà, una serie di documenti tra cui il modello Red che viene inviato ai pensionati Inps ed ex Enpals e conterrà le indicazioni per coloro che sono tenuti a compilare la dichiarazione e per le modalità di restituzione del modello. La restituzione deve  avvenire entro il 31 luglio.

A coloro le cui pensioni sono assoggettate alla trattenuta per lavoro autonomo verrà inviato  il modello 503AUT. La dichiarazione riguarderà i redditi consuntivi del 2012 e presuntivi del 2013 e dovrà essere resa entro il 30 settembre p.v..

Per le prestazioni assistenziali verrà invece chiesta la dichiarazione per attestare la permanenza dei requisiti di ricovero gratuito e della mancanza di attività lavorativa. Queste ultime dovranno esser restituite entro il 30 giugno.