Archivi giornalieri: 24 maggio 2013

Il caso di Luiseddu Caria, dirigente di A Manca pro s’Indipendentzia

La repressione dello Stato ieri e pure oggi.


di Francesco Casulaimages.jpg


Storicamente i Sardi, troppo spesso, hanno sperimentato la presenza dello Stato nel suo volto poliziesco. L’alibi della repressione è stato in genere il banditismo: fin dal 1899 quando, lo Stato italiano invia l’esercito per dare la caccia a qualche centinaio di uomini alla macchia: la “caccia grossa”. Come la chiamò Giulio Bechi. autore di un libro omonimo: caccia all’uomo delle selve, al bandito-cinghiale. Appena sbarcati a Nuoro e distribuiti tra i paesi della Sardegna centrale, i soldati – e con loro agenti di polizia e carabinieri – mettono il Nuorese in un vero e proprio stato d’assedio senza preoccuparsi di un’intera società che si vedeva invasa e tenuta in cattività. Con arresti, a migliaia, di donne, vecchi, ragazzi. Con il sequestro di tutte le mandrie, marchiate col fatidico GS, sequestro giudiziario. Un sequestro di persona in grande, per fare scuola. Banditi per il novello codice italiano: il codice de sa Mala Giustissia. Che non a caso verrà identificata dalla cultura e tradizione popolare, con i Carabinieri e la repressione da parte dello Stato. Tanto che in unu diciu famoso, un vero e proprio frastimu, “Anco ti currat sa Giustissia”, è sintetizzato l’augurio più cattivo e funesto che si possa rivolgere al peggior nemico. A un’altra “Caccia grossa” famosa assisteremo negli anni ’60, sempre con il pretesto del banditismo, con la repressione indiscriminata della popolazione, inerme e innocente. E con un giornalista, Ricciardetto (pseudonimo di Augusto Guerriero) che nel  settimanale “Epoca” invocava contro i Sardi persino l’utilizzo dei “gas asfissianti o per lo meno paralizzanti”. Oggi naturalmente l’apparato repressivo dello Stato non è più aduso a “cacce grosse”, anche perché l’alibi del banditismo è venuto meno. Ma la repressione continua. Spesso ingiustificata. Almeno quella che ha colpito recentemente a Nuoro un giovane universitario, Luiseddu Caria, dirigente del Gruppo indipendentista “A Manca”. Mentre stava distribuendo volantini di informazione contro la costruzione della nuova caserma di Pratosardo è stato fermato, condotto in caserma, perquisito e spogliato allo scopo di tentare di trovare sostanze stupefacenti. Ci chiediamo: che c’entra la droga? Temiamo piuttosto che si tratti di accanimento contro un gruppo politico, anche nel passato recente più volte “perseguitato”. Con le accuse che si sono sempre rivelate del tutto infondate.

Pubblicato su Sardegna Quotidiano del 24-5-2013

Governo: pubblicato il Decreto Legge che rifinanzia gli ammortizzatori sociali in deroga

Governo: pubblicato il Decreto Legge che rifinanzia gli ammortizzatori sociali in deroga

 

E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 117 del 21 maggio 2012, il Decreto Legge 21 maggio 2013, n. 54, con gli interventi urgenti in tema di:

 

 > sospensione dell’imposta municipale propria (IMU),

rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga,

proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni,

> eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo.

 

 

 

  il Decreto Legge 21 maggio 2013, n. 54 

n. 571 del 23 maggio 2013

n. 571 del 23 maggio 2013

 

 newsletter settimanale per gli operatori del mercato del lavoro

 

  Le Novità in materia di Lavoro                                        

22-05 Reg.Emilia Romagna: incentivi per l’assunzione a T.I. ai datori di lavoro colpiti dal sisma del 2012

La Regione Emilia Romagna ha approvato le disposizioni per l’erogazione di incentivi a favore dei datori di lavoro con sedi ubicate nei Comuni colpiti dal sisma del 2012 che assumono a tempo indeterminato disoccupati/inoccupati.

 

22-05 Governo: pubblicato il Decreto Legge che rifinanzia gli ammortizzatori sociali in deroga

E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 117 del 21 maggio 2012, il Decreto Legge 21 maggio 2013, n. 54, che, tra le altre cose, provvede a rifinanziare gli ammortizzatori sociali.

 

22-05 Min.Lavoro: intervento a sostegno dell’occupazione – anno 2013

Sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto direttoriale 19 aprile 2013, di concessione di un beneficio a favore dei datori di lavoro privati che nel corso del 2013 assumano, a tempo determinato o indeterminato, anche part time o a scopo di somministrazione, lavoratori licenziati nei dodici mesi precedenti l’assunzione.

 

22-05 INPS: mes.8293 – versamenti volontari – aggiornamento del Portale dei pagamenti

L’INPS informa che è stata rilasciata, nell’ambito del Portale dei Pagamenti del sito Internet dell’Istituto, servizio “Versamenti Volontari”, una nuova versione della funzione “FRAZIONAMENTO” che gestisce in maniera più efficace il pagamento o la stampa del bollettino Mav da parte dell’utente, entro la data di scadenza, di periodi parziali del trimestre.

 

20-05 Agenzia Entrate: sisma maggio del 2012 – sostituito il modello per l’accesso al finanziamento

L’Agenzia delle Entrate ha sostituito il modello di comunicazione per l’accesso al finanziamento del pagamento dei tributi, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria a seguito del sisma del mese di maggio 2012.

 

20-05 INPS: cir.82 – certificazione ISE/ISEE per gli anni 2012 e 2013

L’INPS fornisce le prime istruzioni operative sulle principali novità introdotte dallo schema di Convenzione 2012-2013 tra l’INPS ed i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) per l’attività relativa alla certificazione ISEE per gli anni 2012 e 2013.

 

20-05 Regione Sicilia: raddoppiati i limiti numerici per i tirocini formativi nelle aziende

La Regione Sicilia, con la Legge 15 maggio 2013, n. 9, ha modificato il comma 2 dell’articolo 51 della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2, in materia di tirocini formativi.

 

17-05 INPS: assegni familiari per stranieri ex art. 65 della legge n. 448/1998

L’INPS ha ulteriormente precisato che gli assegni per il nucleo familiare con almeno tre figli minori, in favore di cittadini extracomunitari di Paese terzi soggiornanti da lungo periodo, vanno concessi dai Comuni e che l’Istituto svolge soltanto la funzione di soggetto erogatore.

 

17-05 Min.Lavoro: pubblicato il Decreto ASpI e mini ASpI per i soci lavoratori delle cooperative

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto dei Ministri del Lavoro e dell’Economia del 25 gennaio 2013, riguardante i soci lavoratori delle cooperative, di cui al DPR 602/1970, che non avevano accesso alla previgente indennità di disoccupazione.

 

17-05 Min.Lavoro: procedure standardizzate per la valutazione dei rischi

A far data dal 1° giugno 2013 verrà meno la possibilità, per le aziende fino a 10 lavoratori, di autocertificare l’avvenuta effettuazione della valutazione dei rischi.

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  Gli Approfondimenti                                                   

> Reintegra del lavoratore e trasferimento in altra sede

> Contratto di somministrazione e causale generica

> Dipendente pubblico a part-time e professione forense

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  Gli Approfondimenti                                                   

> La fiscalizzazione agevolata del salario di produttività (E.Massi)

 

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L’Italia dei diritti negati

L’Italia dei diritti negati

Nel 2012, in Italia, si è registrata una progressiva erosione dei diritti umani, con ritardi e vuoti legislativi non colmati e violazioni gravi e costanti, se non in peggioramento. E’ quanto ha denunciato il Presidente di Amnesty Italia, nel lancio del Rapporto 2013 dell’organizzazione in difesa dei diritti umani.

In Italia ci troviamo davanti a “una situazione con molte ombre, tra cui spiccano la discriminazione nell’accesso a una serie di diritti fondamentali di molti italiani e stranieri, i rom segregati nei campi, i lavoratori migranti, spesso sfruttati dai loro datori di lavoro e che spesso non hanno accesso alla giustizia, l’allarmante livello raggiunto dalla violenza omicida contro le donne, gli ostacoli che incontra chi chiede verità e giustizia per coloro che sono morti mentre si trovavano nelle mani di agenti dello Stato o che sono stati torturati o maltrattati in custodia, e la stigmatizzazione pubblica sempre più accesa di chi è diverso per colore della pelle o origine etnica”.

Riguardo alla violenze contro le donne, il 2012 ha fatto registrare circa 112 casi di omicidio. Nel rapporto Amnesty ricorda che, nel giugno 2012, la Relatrice speciale Onu sulla violenza contro le donne ha raccomandato la creazione di un’istituzione nazionale indipendente per i diritti umani, con una sezione dedicata ai diritti delle donne, l’approvazione di una legge sulla violenza contro le donne e la modifica del reato di immigrazione irregolare, per garantire accesso alla giustizia alle donne migranti in situazioni di irregolarità.

“E’ il momento di fare riforme serie nel campo dei diritti umani. Non ci sono alibi. Speriamo che Parlamento e governo trovino il coraggio di rendere l’Italia un Paese rispettoso dei diritti”, è l’appello lanciato da Amnesty. Il Presidente di Amnesty Italia ha anche ricordato l’agenda in 10 punti lanciata all’inizio del 2013 e presentata ai leader delle coalizioni in corsa per le elezioni e a tutti i candidati in Parlamento. Un’agenda a cui hanno aderito Silvio Berlusconi, Pierluigi Bersani, Mario Monti e Marco Pannella, così come 117 degli attuali deputati e senatori.

“Ora è arrivato il momento di mantenere le promesse – chiede Amnesty – ci aspettiamo che coloro che hanno firmato l’agenda, in tutto o in parte, tengano fede agli impegni presi con Amnesty e con coloro che si sono informati, prima del voto, sulle loro posizioni in materia di diritti umani”. I 10 punti dell’agenda sono: garantire la trasparenza delle forze di polizia e introdurre il reato di tortura; fermare il femminicidio e la violenza contro le donne; proteggere i rifugiati, fermare lo sfruttamento e la criminalizzazione dei migranti e sospendere gli accordi con la Libia sul controllo dell’immigrazione; assicurare condizioni dignitose e rispettose dei diritti umani nelle carceri; combattere l’omofobia e la transfobia e garantire tutti i diritti umani a lesbiche, gay, bisessauli e transgender; fermare la discriminazione, gli sgomberi forzati e la segregazione etnica dei rom; creare un’istituzione nazionale indipendente per la protezione dei diritti umani; imporre alle multinazionali italiane il rispetto dei diritti umani; lottare contro la pena di morte nel mondo e promuovere i diritti umani nei rapporti con gli altri Stati; infine, garantire il controllo sul commercio delle armi.

Incentivi zona sismi

Emilia Romagna – Incentivi per assunzioni nelle zone del sisma

La regione Emilia Romagna con la delibera n. 545/2013 ha stabilito che ai datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato disoccupati e inoccupati nel corso del 2013 spetta un contributo pari a 7mila euro (8mila se l’assunzione è riferita a  donne).

Le assunzioni cosiddette agevolate sono quelle effettuate nel corso del 2013 nei comuni colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012. Ai disoccupati o  inoccupati deve essere garantita una retribuzione superiore ai 15mila euro lordi all’anno, nonché la permanenza al lavoro per almeno due anni nelle zone della regione.

Delibera n. 545-2013.docx

CIG

Formazione anche in materia di salute e sicurezza per i lavoratori in Cig

Il ministero del lavoro ha stabilito che il lavoratore che non frequenta corsi di aggiornamento sulla sicurezza perde il diritto all’eventuale prestazione a sostegno del reddito di cui è titolare.

Il Ministero, infatti, nell’interpello n. 16/2013 ha risposto alla Confindustria, affermando la compatibilità tra le misure di formazione previsti dal T.U sicurezza  e i vincoli imposti dalla riforma Fornero.

Il primo (dlgs 81/08) infatti prevede l’obbligo di formazione e addestramento dei lavoratori in materia di salute e sicurezza in relazione ai rischi relative alle specifiche attività di lavoro. La seconda (L. n.92/2012) impone ai lavoratori e beneficiari di prestazioni a sostegno del reddito in costanza di rapporto lo svolgimento di corsi di formazione per riqualificazione per poter fruire di tali trattamenti. La Confindustria chiedeva, per l’appunto, chiarimenti al Ministero in merito agli obblighi previsti dal T.U. sicurezza e se questi rientrassero tra quelli previsti dalla riforma Fornero e, in quanto tali, condizionassero la fruizione degli ammortizzatori sociali.

Accompagno

Inps: convoca per accompagnamento, ma è già morta da 1 anno…..

La madre è morta da circa un anno. Ma dall’Inps arriva la raccomandata per comunicare che a breve verrà effettuata la visita domiciliare per l’assegno di accompagnamento. Protagonista della vicenda un palermitano che, dopo la raccomandata, si è visto arrivare sul cellulare un sms che informava i figli che i medici sarebbero venuti il 29 maggio per la visita ed accertare così le condizioni della pensionata.

”Da cattolico credo nei miracoli; poi quando ho ricevuto l’sms ho creduto anche a Santa Rita, la santa dei casi impossibili – racconta il figlio – Ma il troppo è troppo. Ecco come funziona la macchina dell’assistenza ai cittadini. A distanza di un anno dalla presentazione della domanda di accompagnamento è arrivata la raccomandata per comunicarci l’arrivo della visita domiciliare”.

Dall’Inps dicono che ”è possibile che la comunicazione non sia arrivata alla commissione sanitaria. Adesso è tutto controllato da un cervellone elettronico” …..

ansa

Ilva

Operai Ilva: accreditati 20mila euro al loro compagno malato di tumore …

L’Ilva ha disposto un primo accredito di 20 mila euro nei confronti dell’l’operaio del Siderurgico che ha contratto per due volte in un anno un carcinoma al collo e deve sostenere spese costosissime per le cure. Si tratta del corrispettivo delle ore di ferie o di lavoro devolute dai colleghi di lavoro.

”Vogliamo ringraziare di vero cuore – sottolineano in una nota congiunta le Rsu di Fim, Fiom e Uilm – tutti coloro i quali con spiccato senso di solidarietà hanno contribuito alla sottoscrizione”.

”Un secondo accredito – aggiungono le Rsu – verrà disposto a partire dal prossimo mese e che per tale effetto la sottoscrizione è ancora aperta attraverso le modalità note. Diffidiamo pertanto i lavoratori dal consegnare denaro contante a soggetti che possano, in qualche modo, farsi garanti di sottoscrizioni varie, ricordando che l’unica tipologia riconosciuta, in quanto attendibile e trasparente, resta quella attualmente in corso”.

ansa

Sanità e diritti

La sanità e i diritti dei cittadini europei

L’evento di Bruxelles della 7° Giornata Europea dei Diritti del Malato organizzato da ACN, la rete Europea di Cittadinanzattiva, ha rappresentato un’importante occasione per i membri delle organizzazioni nazionali di pazienti, piattaforme europee, istituzioni comunitarie e nazionali, fornitori di assistenza sanitaria, etc. di condividere le diverse esperienze sul recepimento della Direttiva 2011/24/UE sulle cure transfrontaliere e sul coinvolgimento dei pazienti nelle politiche sanitarie.

La Direttiva rappresenta un’opportunità per migliorare i diritti di tutti i cittadini europei per quanto riguarda i servizi sanitari, dal momento che essi beneficeranno a livello nazionale di una serie di disposizioni inizialmente previste per tutelare i diritti dei pazienti transfrontalieri.
ACN ha redatto un Manifesto per l’attuazione in particolare del diritto – contenuto nella direttiva – dei pazienti europei a fare una scelta informata, perché crediamo che l’attuazione di questo principio consentirà a tutti i pazienti di accedere a servizi più adatti alle loro esigenze personali, sia all’estero che nel proprio paese.

Per una implementazione realmente centrata sul paziente, è fondamentale che le organizzazioni civiche e dei pazienti siano coinvolte nei processi di attuazione in tutti gli Stati membri. Esse devono poter dire la loro su tutte le disposizioni nazionali di attuazione del testo, in particolare quelle in materia di informazione ai cittadini e di rimborso dei costi, che influiscono pesantemente sull’efficacia del diritto di fare una scelta informata.

L’ACN lavorerà per creare un coordinamento europeo delle associazioni di pazienti e di altri soggetti interessati a lavorare insieme in merito all’attuazione della Direttiva,  per condividere le informazioni, così come le buone e le cattive pratiche. Il 25 ottobre 2013, il termine ufficiale per la trasposizione della Direttiva, organizzeremo un evento in ogni paese coinvolto. Sarà un’occasione per tutte le organizzazioni per informare i cittadini europei su quanto è stato fatto e su quello che rimane da fare per rendere i diritti sanciti nella Direttiva una concreta realtà.

www.cittadinanzaattiva.it

Sanità

Sanità digitale o teleburocrazia?

L’era della sanità digitale è davvero cominciata in Italia? E soprattutto: semplifica la vita? Per i medici di famiglia la risposta è univoca: “No. Anzi, oltre alle classiche ”scartoffie”, la dimensione telematica ha creato una nuova entità: la ”teleburocrazia”, sintetizza con una punta di ironia Paolo Misericordia, medico di famiglia e responsabile del Centro studi della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale).

Carta e byte: sono due i macigni che ora gravano sui camici bianchi. Allo stato attuale, assicurano gli addetti ai lavori, l’operazione ”addio carta”, con la nascita di cartelle cliniche, ricette e fascicoli sanitari elettronici, non ha ”smaterializzato” i carichi burocratici. Per i professionisti, ma anche per i pazienti che ancora oggi sono costretti a lunghe code e alla via crucis fra gli uffici.

“Prendiamo le prescrizioni – spiega Misericordia all’Adnkronos Salute – Oggi abbiamo oltre 50 esenzioni ticket e sono state ormai prodotte un centinaio di note Aifa (che consentono la prescrivibilità di certi farmaci solo a determinate condizioni), alcune delle quali sono andate soppresse nel tempo. Su questi dati il medico ha una grande responsabilità, trattandosi di pazienti e questioni di portafoglio, “e deve inoltre informare il suo assistito, avendo la delega informativa”. In una situazione simile, sottolinea l’esperto, “il personale di segreteria diventa indispensabile punto di riferimento per il medico su questo fronte e depositario di una parte significativa delle informazioni di carattere burocratico”.

Ma il problema è che, soprattutto con la crisi, sempre più medici devono fare a meno della segretaria. Prendendo in considerazione una grande Azienda sanitaria locale del Nord Italia, l”Asl di Milano, i numeri dicono che su un totale di 1.117 medici di famiglia, solo 402 hanno il personale di segreteria, circa un terzo, e 751 sono in associazione (di vario tipo). La burocrazia è un peso tale che, secondo un”indagine campionaria sul pensionamento, condotta da Enpam e Centro studi Fimmg su oltre 2 mila medici, per i camici bianchi italiani migliori condizioni di lavoro e minore burocrazia sono i primi due requisiti che potrebbero incoraggiare a continuare il mestiere. A far impazzire i medici di famiglia sono, fra le altre cose, le certificazioni: “C’è una buona dose di certificati assolutamente inutili che espongono il medico a un”importante mole di responsabilità, sottolinea Misericordia.

Quanto invece al sottoinsieme dei certificati di malattia, “i camici bianchi – precisa Misericordia – devono certificare solo se vedono”. Per cui il paziente, anche per periodi brevissimi di malattia, è costretto a presentarsi subito in studio, magari nel pieno di un’influenza o una gastroenterite, quando dovrebbe stare a letto. Oppure il medico deve andare a domicilio. “Sarebbe invece più corretto, per assenze di 24 ore, che il paziente rimanesse in casa e firmasse un’autodichiarazione. In altri sistemi sanitari, per esempio del Nord Europa, esiste proprio l’autoattestazione di non idoneità lavorativa per un budget di giorni annuali”…

Amianto

Amianto: inchiesta cava Balangero

Il rischio di ammalarsi di mesotelioma pleurico e malattie correlate all’amianto aumenta in proporzione alla vicinanza all’amiantifera di Balangero, nel torinese.

A dirlo sono le analisi epidemiologiche affidate dal pm Raffaele Guariniello all”Arpa Piemonte. Il magistrato ha un fascicolo aperto sul caso dell’amiantifera. Fino ad oggi si contano 70 morti di mesotelioma nei dintorni.

Secondo le analisi c”e” un rischio “perdurante” di ammalarsi “originato dalla presenza della cava”, con un “andamento decrescente all’allontanarsi dalla cava”. In particolare ci sarebbe un “rischio 2” nei comuni vicino all’amiantifera e “1” a 15 chilometri di distanza.

Analizzate anche le acque dei torrenti della zona, Fandaglia e Banna: riscontrate tracce di amianto crisotilo, lo stesso presente nella cava. Nell”inchiesta è indagato il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, già imputato nel processo Eternit, mentre la posizione del barone belga Louis de Cartier, morto due giorni fa, verrà stralciata.

Immigrazione

Immigrazione: aumentati rimpatri volontari

Sono sempre più numerosi gli immigrati che lasciano l’Italia per tornare volontariamente nel loro paese d’origine: nel 2009 avevano aderito a programmi di ritorno volontario assistito (Rva) in 228, da giugno 2013 a
giugno 2014 sono stimate 1.000 partenze. Tra i motivi principali c’è la perdita del posto di lavoro.

Lo rileva la Rete italiana per il ritorno volontario assistito (Rirva), nata per la promozione e l’attuazione degli rva, progetti cofinanziati dal
Fondo europeo rimpatri e dal Ministero dell’Interno.    Secondo i dati diffusi da Rirva, dal 2009 a oggi ci sono stati 1.961 ritorni assistiti; il 71% riguarda uomini. Il 55% ha ricevuto un supporto alla reintegrazione sociale e lavorativa.

Più della metà provengono da Tunisia, Ecuador, Perù e Marocco e le principali regioni di partenza sono Lazio (456 rva), Lombardia (425), Emilia Romagna (189) e Piemonte (152). ”Il 50,38% – comunica Rirva,  – lascia il territorio italiano con un permesso di soggiorno per motivi di lavoro che non ha possibilità di rinnovo, il 26% per necessità di assistenza e vulnerabilità. Nell’ultimo anno sono stati assistiti anche migranti irregolari per il 3,7% del totale degli rva realizzati”. Il fenomeno del ritorno, ha osservato il presidente del Consorzio nazionale Idee in rete, capofila del progetto Rirva, ”è cambiato a causa della crisi economica italiana e dei livelli di sviluppo spesso assai più significativi in alcuni paesi d’origine dei migranti”.

Negli anni sono diminuite le risorse del Fondo europeo destinate al rimpatrio forzato, sottolinea Rirva, e sono aumentate quelle per gli rva: nel 2008 erano stati stanziati 1,3 milioni di euro per gli rva e 7,9 milioni per i rimpatri forzati. Nel 2012 rispettivamente 5,7 e 6,7 milioni di euro. Il numero dei rimpatri forzati continua però a superare quello degli rva: 4100 nel 2012 contro 815.