![]() |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
del 29/04/2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Archivio mensile:aprile 2017
Certificazione Unica 2017 INPS (ex CUD), come ottenerla
Richiedi una consulenza su questo argomento
Menù interno [–]
L’INPS, in qualità di sostituto d’imposta, annualmente, è tenuto a rilasciare la Certificazione Unica (ex CUD) per attestare i redditi dei soggetti di beneficiari di pagamenti diretti da parte dell’Istituto, pensiamo ad esempio i pensionati, i percettori di disoccupazione ecc. La Certificazione Unica 2017 INPS era già disponibile online da oltre un mese, ovvero da fine fine febbraio.
L’INPS con la circolare 76/2017, di cui avevamo già anticipato i contenuti, ricorda che oltre a essere disponibile online, la CU 2017 NPS può essere richiesta all’Istituto attraverso una delle seguenti modalità, che sono rimaste invariate rispetto allo scorso anno.
Certificazione Unica 2017 INPS disponibile online
Il canale principe per accedere alle informazioni personali e a tutta la documentazione resa disponibile dall’INPS è da qualche anno il portale dell’Istituto e in particolare l’area del cittadino, accessibile con le proprie credenziali, Codice Fiscale e PIN del cittadino.
Leggi anche: Come richiedere il PIN INPS e come attivarlo per i servizi online
Il PIN deve essere di tipo ordinario (o anche dispositivo, in questo caso non fa differenza). Si può scaricare e stampare la Certificazione Unica 2017 INPS dal sito www.inps.it, attraverso il seguente percorso:
Prestazioni e servizi > Tutti i servizi > Certificazione unica 2017 (Cittadino) > (codice fiscale e PIN)
Modalità alternative per ottenere la Certificazione Unica 2017 INPS
Come lo scorso anno, è possibile ottenere la Certificazione Unica 2017 INPS:
- direttamente allo sportello INPS, dietro presentazione di Documento e Codice Fiscale;
- Postazioni informatiche self service (presso le sedi territoriali INPS;
- Posta Elettronica Certificata;
- Patronati, CAF e professionisti abilitati all’assistenza fiscale;
- Comuni ed altre Pubbliche Amministrazioni abilitate;
- Sportello Mobile;
- Via Telefono per i Pensionati residenti all’estero 0039-06.59058000 – 0039-06.59053132, con orario 8–19 (ora italiana);
- al domicilio del titolare, per i soggetti con gravi infermità fisiche;
Rilascio della Certificazione Unica 2017 a chi non è titolare
La Certificazione Unica 2017 INPS può essere rilasciata anche a persona diversa dal titolare. La richiesta può essere presentata sia da persona delegata, sia da parte degli eredi del soggetto titolare deceduto.
Delegati: la richiesta deve essere presentata allo sportello corredata dalla delega, con la quale si autorizza esplicitamente l’INPS al rilascio della certificazione richiesta, e dalla fotocopia del documento di riconoscimento in corso di validità dell’interessato; il delegato potrà presentarsi agli sportelli con un numero di deleghe non superiore a due.
Eredi di soggetto deceduto: l’utente deve presentare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la quale attesti la propria qualità di erede, unitamente alla fotocopia del proprio documento di riconoscimento in corso di validità.
Circolare INPS n. 76/2017
Come andare in pensione con la riforma 2017
Come andare in pensione con la riforma 2017
Richiedi una consulenza su questo argomento
Menù interno [–]
Prima della riforma Fornero e Monti del 2011 i requisiti per andare in pensione erano abbastanza semplici, infatti esisteva solo la pensione di vecchiaia e quella di anzianità. Con la nuova riforma pensioni 2017 i requisiti principali restano quelli della vecchia Riforma Fornero, ma vengono aggiunte alcune novità importanti. Andiamo a vedere quali sono i requisiti fondamentali e capire come andare in pensione con la nuova riforma pensionistica.
I requisiti per andare in pensione con la nuova riforma 2017
Con la nuova riforma pensionistica i requisiti per andare in pensione cambiano. Infatti bisogna aver raggiunto il 66° anno di età e 7 mesi per gli uomini, mentre per le donne che lavorano come dipendenti, devono aver raggiunto il 65° anno di età e 7 mesi, mentre 66 anni e 1 mese per le lavoratrici autonome.
Tali requisiti resteranno validi fino al 31 dicembre 2017, mentre dal 1 gennaio 2018 i requisiti per andare in pensione saranno nuovamente modificati. Dal 2018 sarà possibile andare in pensione solamente dopo aver raggiunto i 66 anni e 7 mesi, senza distinzioni di sesso o di ambito lavorativo.
Per andare in pensione con la nuova riforma pensionistica non conta solo l’età. Infatti i lavoratori che vogliono andare in pensione all’età di 66 anni devono aver versato almeno 20 anni di contributi.
E’ possibile andare in pensione ad un’età inferiore solo se si sono versati almeno 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
Tutte le novità di come andare in pensione nel 2017
La nuova legge di stabilità prevede altre novità di come andare in pensione nel 2017. Infatti è possibile richiedere la pensione con l’estensione del cumulo gratuito.
Questa novità da la possibilità ai lavoratori che hanno maturato contributi presso gestioni diverse ( Inps, ex Inpdap, privati ecc.. ) di sommarli così da raggiungere i requisiti per il pensionamento anticipato.
Un’altra novità importante della nuova riforma è quella di richiedere il pensionamento Flessibile. Questo tipo di pensionamento consiste di andare in pensione anche solo aver maturato i requisiti di vecchiaia fino all’età di 70 anni.
Come viene calcolata la somma dell’assegno mensile della pensione di vecchiaia?
La somma dell’importo dell’assegno della pensione viene calcolato secondo tre sistemi:
- Sistema retributivo: Con questo sistema l’importo dell’assegno della pensione viene calcolato in base alla media delle retribuzioni.
- Sistema contributivo: La somma della pensione viene calcolata in base ai contributi versati nel corso della vita lavorativa. Dal 2011 però questo sistema non può essere più utilizzato da solo.
- Sistema misto: L’importo viene calcolato con il sistema retributivo ed il sistema contributivo.
Manovra correttiva 2017
Manovra correttiva 2017, novità su lavoro, DURC e pensioni
Richiedi una consulenza su questo argomento
Menù interno [–]
Lo scorso 24 aprile il Governo ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo del Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50 cosiddetto Decreto fiscale o manovra correttiva 2017.
Il Decreto fiscale contiene Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo. Ci sono alcune novità anche in materia di lavoro, imprese e pensioni.
Le novità di nostro particolare interesse contenute nella manovra correttiva 2017 riguardano l’anticipo pensionistico APE per i lavori usuranti, DURC e rottamazione cartelle e infine la previsione di ulteriori sgravi per premi di produttività.
APE per i lavori usuranti
La prima novità della manovra correttiva è contenuta nell’art. 53 e riguarda le attività contenute negli allegati C ed E della legge n. 232/2016.
La novità è che tali mansioni “si considerano svolte in via continuativa quando nei 6 anni precedenti il momento del pensionamento le medesime attività non abbiano subito interruzioni per un periodo complessivamente superiore a 12 mesi e a condizione che siano state svolte nel settimo anno antecedente la predetta decorrenza e sempre che la tale periodo sia corrispondente a quello di interruzione”.
Quindi ai fini dell’accesso all’APE per lavori usuranti o pesanti si prendono di fatto in considerazione 7 e non solo 6 anni di lavoro immediatamente precedenti la pensione.
DURC e rottamazione cartelle
La seconda novità è contenuta nell’art. 54 e riguarda DURC e rottamazione cartelle, ovvero il rilascio del DURC alle aziende nel caso di adesione alla definizione agevolata.
Il DURC, documento unico di regolarità contributiva, se sono soddisfatti tutti gli altri requisiti richiesti, si potrà ottenere da quando viene presentato il modello DA1 ovvero la dichiarazione di adesione alla rottamazione delle cartelle .
Leggi anche: Modello DA1 Equitalia, istruzioni per adesione alla Definizione agevolata
Il DURC sarà considerato per tutto il periodo in cui si svilupperanno le varie fasi di rottamazione delle cartelle, a patto sempre che l’azienda sia in regola con il pagamento delle rate previste dal piano di rientro.
Viene quindi accolta la richiesta sollevata dal Consiglio Nazionale dell’ordine dei Consulenti del Lavoro.
Premi di produttività
In ultimo l’art. 55 del decreto in oggetto riguarda i premi di produttività, prevede cioè per le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro, hanno diritto all’abbassamento del 20% della ordinaria aliquota contributiva a loro carico su una quota delle erogazioni non superiore a 800 euro.
Sulla stessa quota non è dovuta alcuna contribuzione a carico dei singoli lavoratori interessati. L’aliquota contributiva di computo ai fini pensionistici viene parimenti ridotta. Sulla stessa quota, sgravio totale per i singoli lavoratori interessati. La nuova disposizione non è retroattiva quindi si applica solo agli accordi sottoscritti a partire dal 25 aprile 2017.
Decreto fiscale o manovra correttiva 2017, testo integrale
Scarica il Testo del DECRETO-LEGGE 24 aprile 2017, n. 50 in formato PDF
Lavoro e Diritti
Lavoro e Diritti: Certificazione Unica 2017 INPS (ex CUD), come ottenerla |
![]() |
- Certificazione Unica 2017 INPS (ex CUD), come ottenerla
- Come andare in pensione con la riforma 2017
- Manovra correttiva 2017, novità su lavoro, DURC e pensioni
Certificazione Unica 2017 INPS (ex CUD), come ottenerla Posted: 28 Apr 2017 06:59 AM PDT L’INPS, in qualità di sostituto d’imposta, annualmente, è tenuto a rilasciare la Certificazione Unica (ex CUD) per attestare i redditi dei soggetti di beneficiari di pagamenti diretti da parte dell’Istituto, pensiamo ad esempio i pensionati, i percettori di disoccupazione ecc. La Certificazione Unica 2017 INPS era già disponibile online da oltre un mese, ovvero da […] Link all’articolo originale: Certificazione Unica 2017 INPS (ex CUD), come ottenerla |
Come andare in pensione con la riforma 2017 Posted: 28 Apr 2017 05:56 AM PDT Prima della riforma Fornero e Monti del 2011 i requisiti per andare in pensione erano abbastanza semplici, infatti esisteva solo la pensione di vecchiaia e quella di anzianità. Con la nuova riforma pensioni 2017 i requisiti principali restano quelli della vecchia Riforma Fornero, ma vengono aggiunte alcune novità importanti. Andiamo a vedere quali sono i requisiti […] Link all’articolo originale: Come andare in pensione con la riforma 2017 |
Manovra correttiva 2017, novità su lavoro, DURC e pensioni Posted: 28 Apr 2017 02:06 AM PDT Lo scorso 24 aprile il Governo ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo del Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50 cosiddetto Decreto fiscale o manovra correttiva 2017. Il Decreto fiscale contiene Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo. Ci sono […] Link all’articolo originale: Manovra correttiva 2017, novità su lavoro, DURC e pensioni |
rassegna
![]() |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
del 28/04/2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Lavoro occasionale
Lavoro occasionale accessorio, regime transitorio dopo abrogazione dei voucher
Richiedi una consulenza su questo argomento
In data 19 aprile 2017, ad un mese esatto e nei termini di legge, è stato definitivamente abrogato il lavoro occasionale accessorio, decretando la fine dei buoni lavoro – voucher.
Mentre il Governo si ripromette di fornire a breve modelli alternativi al lavoro occasionale accessorio ed il Sindacato, scippata ogni possibilità referendaria, si prepara al contrattacco, rivendicando un ruolo primario nella concertazione sulle nuove alternative, l’Inps fornisce i chiarimenti operativi per come gestire il regime transitorio.
Con il Mess. n. 1652 del 14 aprile vengono emanate le istruzioni per l’utilizzo dei Voucher – buoni lavoro, acquistati entro il 17 marzo 2017, con validità entro fine anno, come preannunciato dal D.L. no. 25/2017 oggi convertito in Legge.
Leggi anche: Gestione dei voucher nel periodo transitorio, istruzioni INPS
Immutati i termini per la riscossione da parte del prestatore: 24 mesi per i voucher postali e 12 mesi per quelli acquistati presso tabaccai abilitati e banche.
L’Inps precisa che i Voucher telematici pagati tramite Mod. F24, successivamente al 17 marzo 2017, non potranno essere utilizzati e verranno pertanto rimborsati a livello territoriale, con modalità che verranno comunicate successivamente.
Ugualmente l’Inps non terrà conto delle procedure di acquisto tramite bollettini postali sul conto corrente postale no. 89778229.
Rientrano nella scadenza del 31 dicembre 2017 anche i Buoni “Pronto Badante” del progetto regionale, Regione Toscana.
I lavori del Senato hanno confermato quanto accaduto presso la Camera, cancellando tre articoli del Decreto attuativo del Job Act sui voucher, decretando la fine del lavoro somministrato per famiglie ed aziende in tutti i settori.
Lavoro occasionale accessorio, quali alternative ai voucher?
Le Camere rassicurano di essere allo studio di un formule più snelle e di facile utilizzo. Per le famiglie potrebbero venir introdotti nuovi Buoni Lavoro.
Lavoro intermittente senza gli attuali limiti anagrafici per le Aziende ed assenza di obbligo di comunicazione per le piccole imprese e gli artigiani.
La Coldiretti fa presente la grande perdita che questa abolizione produrrà per i 50 mila studenti, pensionati e cassa integrati che vengono annualmente impiegati nelle attività stagionali in campagna
LD
Lavoro e Diritti |
![]() |
Lavoro occasionale accessorio, regime transitorio dopo abrogazione dei voucher Posted: 27 Apr 2017 04:03 AM PDT In data 19 aprile 2017, ad un mese esatto e nei termini di legge, è stato definitivamente abrogato il lavoro occasionale accessorio, decretando la fine dei buoni lavoro – voucher. Mentre il Governo si ripromette di fornire a breve modelli alternativi al lavoro occasionale accessorio ed il Sindacato, scippata ogni possibilità referendaria, si prepara al contrattacco, […] Link all’articolo originale: Lavoro occasionale accessorio, regime transitorio dopo abrogazione dei voucher |
Lavoro Fiscale
|
|
|
|
|
NEWSLETTER LAVORO n. 779 del 27 aprile 2017
|
–
ca un santo:
San Pio V (Antonio Ghislieri)
S. Pio V nacque in un paese del Piemonte chiamato Bosco, ma discendeva dalla nobile famiglia dei Ghisieri, di Bologna. Frequentando da piccino un convento di Domenicani finì per abbracciarne l’ordine.
Si distinse per profondità di sapere e sodezza di virtù, e perciò fu promosso al sacerdozio.
Con grande zelo disimpegnò sotto i Papi Paolo IV e Pio IV i gravi uffici di inquisitore di Lombardia e quindi di vescovo di Alessandria: uffici nei quali non solo divenne celebre per il suo ardente zelo, ma anche per la prudenza e perspicacia con cui seppe disimpegnarli. Rimasta, più tardi, vacante la sede romana, il Chisleri venne eletto Sommo Pontefice, assumendo il nome di Pio V.
I tempi erano tristi; l’eresia luterana che spargeva faville di ribellione ovunque, minacciava la fede cattolica in tanti paesi, mentre la Chiesa nel Concilio di Trento ricorreva a tutti i mezzi per arrestarla. Fu in questa lotta immane che si svolse l’immenso apostolato del santo Pontefice Pio V.
Egli incominciò col condannare la dissolutezza ed il vizio, quindi con l’aiuto del Borromeo pubblicò il catechismo del Concilio di Trento e si adoperò perchè ne venissero osservati i Canoni; promosse pure la correzione del Breviario e del Messale.
Ma se tristi erano i tempi quanto al lato morale, non meno tristi erano dal lato politico, poichè i Turchi minacciavano continuamente di saccheggiare Roma.
E S. Pio V seppe trionfare anche di questi, assistito dalla SS. Vergine, ch’egli tanto amava.
L’esercito riunito di tutti i principi cristiani, benedetto dal Papa, parti, accompagnato dalle preghiere di tutta la cristianità; e nelle acque di Lepanto si incontrò col nemico. Terribile fu la lotta, ma la vittoria fu dei Cristiani; i Turchi furono messi in disordinata fuga e da quel giorno la loro potenza sul mare non fece che declinare. A perenne ricordo di così strepitoso favore, Maria fu onorata col titolo di « Auxilium Christianorum », non solo, ma fu anche istituita la festa del S. Rosario, che ancor oggi si celebra il 7 ottobre.
S. Pio V, per purgare poi l’aiuola della Chiesa, non lavorò solo a parole ma soprattutto con l’esempio, mostrandosi esemplare in ogni virtù. Visse sobrio ed umile, passando gran parte della sua giornata nella preghiera per la dilatazione del Regno di Cristo e per la pace della Chiesa. Attaccato da crudele infermità, morì nel maggio del 1572.
PRATICA. Il S. Rosario è una preghiera universale: recitiamolo.
PREGHIERA. Dio, che a sconfiggere i nemici della tua Chiesa e restaurare il culto divino, ti degnasti eleggere il Sommo Pontefice Pio V, fa’ che noi, difesi da lui, siamo così attaccati al tuo servizio che superate le insidie di tutti i nemici possiamo godere di una perpetua pace.
MARTIROLOGIO ROMANO. San Pio V, papa, che, elevato dall’Ordine dei Predicatori alla cattedra di Pietro, rinnovò, secondo i decreti del Concilio di Trento, con grande pietà e apostolico vigore il culto divino, la dottrina cristiana e la disciplina ecclesiastica e promosse la propagazione della fede. Il primo di maggio a Roma si addormentò nel Signore.
n. 779 del 27 aprile 2017
|