Zorro Marco Travaglio
Staino
PARLANDO
DI…
Sesso
sicuro
in Puglia
Topolanek, Bocchino, Pompa&F.lli
Siccome «nomina sunt consequentia rerum»,
sulla scena degli scandali berlusconiani, dopo
Topolanek, irrompe l’on. Bocchino: «In
questa vicenda ci sono apparati dello Stato fuori
controllo». Non ce l’ha con l’apparato riproduttivo
di Al Tappone, già devastato da un editoriale di Feltri,
ansioso di far sparire l’arma del delitto («facendo
strame della privacy, affermo che Silvio è senza
prostata… e buonanotte al sesso. La scienza famiracoli
tranne uno: quello»). No, Bocchino ce l’ha
coi servizi segreti, ovviamente deviati: «Dovrebbero
occuparsi della sicurezza del premier, scortarlo,
proteggerlo». Invece colludono coi nemici della Nazione:
tipo il fotografo Zappadu che, secondo l’autorevole
Il Giornale, ha «rapporti coi servizi». Tesi
suggestiva, anche perché Al Tappone ha governato
8 anni su 15 e ha sempre trafficato coi servizi. E
l’altro giorno ne ha riuniti i capi a Palazzo Chigi:
c’erano il coordinatore Gianni De Gennaro, a suo
tempo confermato da Al Tappone a capo della polizia
nonostante i fattacci del G8 di Genova, o forse
proprio per quelli (ora è imputato per induzione
alla falsa testimonianza dell’ex questore); e l’ex direttore
del Sismi Niccolò Pollari, sebbene sia imputato
aMilano per il sequestro diAbu Omare a Perugia
per peculato con Pio Pompa (avrebbero spiato
«presunte opinioni politiche, contatti e iniziative di
magistrati, funzionari dello Stato, associazioni di
magistrati anche europei, giornalisti e parlamentari
»), o forse proprio per questo. Dal che si deduce
che cosa intendano lorsignori per «servizi deviati»:
quelli che lavorano per lo Stato.❖