Archivi giornalieri: 8 maggio 2013

Notizie esodati

 
Vi invio, allegato alla presente, il testo di una interessante Circolare del Patronato INCA con la quale viene riassunta e illustrata la normativa relativa ai 55.000 salvaguardati (non tiene conto, pertanto, di quanto dispongono i commi 231-235 della legge di stabilità).
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Vi informo inoltre che sul sito del Sindacato Pensionati SPI-CGIL è stato pubblicato il testo del Messaggio INPS n. 219/2013 con il quale l’Istituto ha illustrato un utile riassunto dei requisiti richiesti, nelle varie situazioni, per il diritto a pensione. Il testo del Messaggio è linkato alle disposizioni di riferimento.
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Chi, in merito ai due documenti indicati, avesse bisogno di chiarimenti relativamente a situazioni specifiche, può rivolgersi alla locale sede del Patronato INCA il cui indirizzo può rilevarlo dal sito www.inca.it.

Carceri: il 9 maggio raccolta firme per tre leggi sulla giustizia e i diritti!

Roma, Cassino, Bologna, Campobasso, Milano, Padova, Lecce, Parma, Rende, Pescara, Torino, Trento, Catanzaro e tante altre città ancora: giovedì 9 maggio 2013, dalle ore 9 alle ore 14, nelle Università di tutta Italia i promotori della Campagna: “Tre leggi per la giustizia e i diritti. Tortura, carceri, droghe” raccoglieranno le firme per le tre proposte di legge di iniziativa popolare depositate lo scorso gennaio in Cassazione.

Proposte che costituiscono un vero e proprio programma di governo per ripristinare la legalità nel nostro sistema penale e penitenziario.  La prima, introduzione del reato di tortura nel codice penale, vuole sopperire ad una lacuna normativa grave. In Italia manca il crimine di tortura nonostante vi sia un obbligo internazionale in tal senso. Il testo prescelto è quello codificato nella Convenzione delle Nazioni Unite. La proibizione legale della tortura qualifica un sistema politico come democratico.

La seconda: Per la legalità e il rispetto della Costituzione nelle carceri, vuole intervenire in materia di diritti dei detenuti e di riduzione dell’affollamento penitenziario, rafforzando il concetto di misura cautelare intramuraria come extrema ratio, proponendo modifiche alla legge Cirielli sulla recidiva, imponendo l’introduzione di una sorta di “numero chiuso” sugli ingressi in carcere, affinché nessuno vi entri qualora non ci sia posto. Insieme alla richiesta di istituzione di un Garante nazionale per i diritti dei detenuti, viene anche proposta l’abrogazione del reato di clandestinità.

Infine la terza proposta: Modifiche alla legge sulle droghe: depenalizzazione del consumo e riduzione dell’impatto penale, vuole modificare la legge sulle droghe che tanta carcerazione inutile produce nel nostro Paese. 

Al sito www.3leggi.it la mappa di tutti luoghi dove sarà possibile sottoscrivere le tre proposte, che sono promosse da: A Buon diritto, Acat Italia, L’Altro Diritto, Associazione 21 luglio, Associazione difensori di Ufficio, A Roma, insieme – Leda Colombini, Antigone, Arci, Associazione Federico Aldrovandi, Associazione nazionale giuristi democratici, Associazione Saman, Bin Italia, Consiglio italiano per i rifugiati – Cir, Cgil, Cgil – Fp, Conferenza nazionale volontariato giustizia, Cnca, Coordinamento dei Garanti dei diritti dei detenuti, Fondazione Giovanni Michelucci, Forum Droghe, Forum per il diritto alla salute in carcere, Giustizia per i Diritti di Cittadinanzattiva Onlus, Gruppo Abele, Gruppo Calamandrana, Il detenuto ignoto, Itaca, Libertà e Giustizia, Medici contro la tortura, Naga, Progetto Diritti, Ristretti Orizzonti, Rete della Conoscenza, Società della Ragione, Società italiana di sicologia penitenziaria, Unione Camere penali italiane, Vic – Volontari in carcere

Tumori

Tumori: 74% cittadini del Sud denunciano difficoltà accesso alle cure

Sette cittadini su dieci che risiedono in Regioni del Sud Italia lamentano difficoltà nell’accesso alle cure oncologiche, rispetto al 33% degli abitanti del Centro e al 22% del Nord. E’ uno dei dati che emerge dal Rapporto 2012 dell’Osservatorio civico sul federalismo in sanità di Cittadinanzattiva, che ha registrato anche un peggioramento, in molte Regioni, nei programmi di adesione allo screening per il cancro alla mammella, alla cervice uterina e al colon retto.

Rimane, si osserva nel rapporto, l’alto tasso di “migrazione” sanitaria in oncologia: per prestazioni ospedaliere si fugge prevalentemente da Calabria, Basilicata, Abruzzo, Molise; per la chemioterapia, è soprattutto il Veneto la regione da cui si fugge di più, mentre un indice di attrazione molto forte lo registra il Friuli Venezia Giulia.

E differenziato è anche l’accesso ai farmaci di ultima generazione per la cura dei tumori: su 18 specialità farmaceutiche prese in esame, il Molise non ne eroga 7, la Valle d’Aosta 5, la Basilicata 4. Inoltre, regioni come Emilia Romagna, Molise, Umbria e Veneto pongono limitazione aggiuntive rispetto a quanto previsto dall’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) per l’uso di tali farmaci, ed ancora alcune, Puglia, Emilia Romagna, Umbria e Veneto ne consentono l’accesso solo dietro richiesta motivata da parte del medico prescrittore. Piuttosto diffusa, inoltre, la sensazione fra i cittadini che l’accesso ad un farmaco costoso sia più facile ad inizio anno, che non alla fine quando le ASL per problemi di budget embrano porre più limiti. 

Camusso

Cig: Camusso, è emergenza, temiamo ulteriore migliaia di disoccupati

Sulle risorse per la cassa integrazione in deroga ”c’è una emergenza”, che va affrontata subito: se il governo ha bisogno ancora di tempo per trovarle ”intanto dia all’Inps indicazione di anticipare i pagamenti per questi due mesi”. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che ospite di Radio Anch’io aggiunge: ”temiamo ulteriori migliaia e migliaia di disoccupati”.

Le norme della riforma Fornero sul mercato del lavoro ”non vanno bene, perché troppo flessibili e perché non hanno individuato un ammortizzatore universale. Si sono pensati ammortizzatori per una stagione di sviluppo, non di crisi”, ha aggiunto Camusso, ribadendo tuttavia che ”questo è il momento di affrontare l’emergenza”, ”più che la prospettiva
riformatrice”, perché il Paese non può sopportare un ulteriore aumento della disoccupazione.

Tumori

Tumori: 6milioni di euro raccolti con “Race for the cure” dal 2000 ad oggi

Sei milioni di euro raccolti attraverso la ”Race for the Cure” dal 2000 ad oggi. Con questi fondi vengono finanziati progetti di prevenzione, educazione alla salute del seno e supporto alle donne operate, ideati e svolti principalmente da associazioni di volontariato in tutta Italia. A ricordare i dati la Komen, oggi a Roma in occasione della presentazione della celebre maratona, in programma il 19 maggio.

Proprio a settembre 2012 hanno preso il via 33 progetti in 13 regioni, che portano a 189 il totale di quelli messi in piedi dal 2000 ad oggi. I tumori al seno sono le neoplasie maligne più frequenti nelle donne e sono in continuo aumento. I dati epidemiologici indicano che 1 donna su 9 sviluppa un tumore al seno, con gravi ricadute sulla famiglia e sul mondo del lavoro. In Italia si registrano oltre 47 mila nuovi casi all’anno, uno ogni 15 minuti, e sebbene le possibilita” di guarigione siano alte, soprattutto quando la diagnosi è precoce, quasi 12 mila donne ogni anno perdono la loro sfida contro la malattia. Per portare avanti questa battaglia la Komen – Race the cure, continua a correre, insieme alle ”Donne in Rosa”, per sconfiggere il tumore al seno. Ed e” sempre in prima fila nella promozione della prevenzione, aiutando le donne che si confrontano con la malattia, igliorando la qualità delle cure e generando risorse economiche per portare avanti i suoi progetti.

Damiano

Damiano – Subito, detassazione giovani neoassunti, rifinanziamento Cig in deroga e protezione esodati

Per affrontare l’emergenza lavoro, soprattutto tra i giovani, bisogna concentrarsi su ”poche iniziative chiare e condivise, iniziative urgenti sulle quali si può facilmente trovare una forte convergenza tra tutte le forze politiche che sostengono il Governo e che siano anche semplici, subito efficaci, capaci di avere effetti concreti di riattivazione delle assunzioni”.

Lo afferma in una intervista al Sole 24 Ore Cesare Damiano, appena eletto presidente della commissione Lavoro della Camera, sottolineando che tra gli interventi da mettere in campo c’è in primis la detassazione delle nuove assunzioni.

Ma tra le priorità ci sono anche il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga e gli esodati (”da verificare con l’Inps le risorse” perché ”serviranno ancora 2 o 3 miliardi da reperire per il 2015”). Ma ”bisogna anche introdurre subito una maggiore flessibilità per i pensionamenti dei lavoratori del sistema misto, altrimenti non si regge la transizione”. E, quanto alla riforma Fornero del lavoro, intervenire sugli intervalli per i rinnovi dei contratti a termine ”e poi il confronto con le parti sociali, affinché’ venga da un loro avviso comune l’indicazione delle altre correzioni da apportare”.

Visite fiscali

Inps: stop visite fiscali solo per il settore privato

La sospensione delle visite fiscali disposte dall’Inps, non riguarda il pubblico impiego. E’ quanto si legge in una nota del dipartimento della Funzione Pubblica secondo cui ”il provvedimento adottato dall’Inps riguarda solo le visite disposte d’ufficio (non previste per il settore pubblico), mentre l’Istituto continuerà ad effettuare  le visite richieste dai datori di lavoro (i cui oneri sono a loro carico)”.

”Il provvedimento quindi – si legge nel comunicato – non ha impatto sul  lavoro pubblico. Le visite di controllo sullo stato di malattia per il settore del lavoro pubblico sono disciplinate” da una norma” che prevede sempre visite a richiesta della pubblica amministrazione. 

Le pubbliche amministrazioni possono chiedere le visite di controllo alle aziende sanitarie locali o all’Inps pagando il corrispettivo fatturato per ciascuna visita. 

Le modalità per chiedere il controllo all’Inps sono regolate” da una circolare che prevede l’inoltro della richiesta in via telematica. Pertanto, le pubbliche amministrazioni potranno continuare a fare domanda di visita di controllo sia alle Asl sia all’Inps a seconda del sistema che ritengono più conveniente ed efficace”.