Archivi giornalieri: 25 ottobre 2012
Mandato giovani negli enti locali ma hanno imparato a rubare, anche nell’Idv”
IL VIDEOFORUM DI REPUBBLICA
Di Pietro: “Mandato giovani negli enti locali
ma hanno imparato a rubare, anche nell’Idv”
Il leader dell’Idv risponde in diretta alle domande dei lettori. Ancora critiche sulla legge anticorruzione e nuovi attacchi al governo: “Meglio di Berlusconi? Tra la padella e la brace, io butto l’acqua a tutti e due”. Poi un avviso a Bersani: “Ai referendum non rinuncio e con l’Udc manco morto”
ROMA – “La differenza tra oggi e il 1992 è evidente. Si ruba come allora, ma si è impuniti e si sta facendo meno per reagire. Il problema sta nel manico, oggi non basta dire che occorre cambiare la classe politica e le regole. Le regole non vengono cambiate, mentre abbiamo cercato di cambiare la classe politica mandando dei giovani nelle amministrazioni locali, ma la prima cosa che hanno imparato a fare è stato rubare: è successo anche nel mio partito”. Lo ha detto Antonio Di Pietro intervenendo con il vicedirettore Massimo Giannini al videoforum di Repubblica.it
I casi Razzi e Scilipoti. Sul tema della selezione dei candidati sono arrivate molte domande dai lettori diRepubblica che hanno a più riprese citato i casi di Antonio Razzi e Domenico Scilipoti. “Sul piano tecnico non riesci a sapere chi hai di fronte se non per quello che ti dicono le carte – si è difeso Di Pietro – E’ come nel divorzio. Noi pretendiamo il certificato penale e i carichi pendenti dei nostri candidati. Ma so che non basta dire ‘non potevo sapere’. Razzi non faceva politica prima di entrare nell’Idv, era magazziniere. Quindici giorni prima del voltafaccia aveva annunciato che non avrebbe mai tradito per soldi. L’animo umano è imperscrutabile”. La differenza, rivendica il leader dell’Italia dei valori, è che “quando a noi capita la mela marcia, noi la mandiamo subito via e gli chiediamo di farsi giudicare”. L’ex pm ha annunciato comunque l’intenzione di introdurre nuovi sistemi di controllo sulla qualità del personale politico. Quando si voterà, ha spiegato, l’Idv chiuderà le liste un mese prima del termine e metterà tutti i nomi online così che chiunque possa dire ciò che ne pensa, come nelle pubblicazioni di matrimonio.
L’anticorruzione. Di Pietro è tornato poi ad attaccare la legge anticorruzione approvata recentemente dal Parlamento. “Solo noi abbiamo votato contro questo finto provvedimento”, ha detto l’ex pm ricordando tutte le critiche del suo partito alle norme presentate dal ministro Severino. “Abroga il reato di concussione per induzione: la concussione – spiega – è reato a concorso necessario e si realizza in tre modi: violenza, minaccia e induzione. Io sfido chiunque a dire che il reato sia mai accaduto usando violenza o minaccia. Io ho invece sempre visto e contestato il reato di concussione per induzione e ora questo reato viene abrogato”.
E l’Idv dirà di no anche sulla legge per la riforma della diffamazione. “Voterò contro il provvedimento – dice Di Pietro – perché è un nuovo bavaglio. Ma sono favorevole a togliere il carcere per questo tipo di reati”.
Attacco a Monti. Il leader dell’Italia dei valori ribadisce poi tutte le sue accuse al governo Monti. “Per fare questa politica del do cojo cojo non serviva un Professore, bastava un ragioniere”. Un lettore segnala però che l’eccessiva ostilità dell’Idv veso un governo che ha comunque chiuso la parentesi berlusconiana rischia di alienare una parte del consenso, ma Di Pietro resta fermo sulla sua posizione. A pesare nel giudizio sull’esecutivo non è solo la scelta delle politiche economiche, ma anche il tema della legalità. Il leader dell’Idv cita quindi l’inerzia di Monti nel risolvere lo scandalo Finmecanica e l’atteggiamento assunto nella vicenda dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia. Inoltre l’ex pm fa capire di non vedere poi troppe differenze tra Berlusconi e Monti. “Ma per l’amor di Dio, tra la padella e la brace, io butto l’acqua a tutti e due e li affogo a tutti e due”, dice.
Le alleanze. Il rapporto con l’esecutivo dei Professori porta naturalmente le domande a virare sulla eventuale futura alleanza di centrosinistra. “Le primarie del Pd – sottolinea – sono importanti perché daranno a Bersani, se le vincerà, la forza di prendere scelte nette. Il giorno dopo il voto, quando sapremo chi ha vinto, andremo a vedere le proposte di programma e vedremo se sono conciliabili con il nostro. Noi portiamo avanti le nostre quattro proposte referendiarie e non ci rinunciamo”. Ma c’è poi un altro paletto che Di Pietro pone in materia di alleanze. “Con l’Udc manco morto – avverte l’ex pm – serve un programma più equo e più solidale invece che a favore delle lobby”.
L’aiuto ai terremotati. Risponendo a un altro lettore di Repubblica, Di Pietro ha respinto infine l’accusa di non aver mantenuto la promessa fatta a favore dei terremotati emiliani. “Il 21 settembre a Vasto – ha replicato – è venuto il sindaco di Finale Emilia, gli abbiamo consegnato 1 milione e 600mila euro in mano, la nostra quota del rimborso”.
n. 541 del 25 ottobre 2012
NEWSLETTER LAVORO
n. 541 del 25 ottobre 2012
newsletter settimanale per gli operatori del mercato del lavoro
Le Novità in materia di Lavoro
25-10 Consulta: illegittima la mediazione obbligatoria
La Corte Costituzionale ha dichiarato la illegittimità costituzionale del Decreto legislativo n. 28 del 4 marzo 2010, per eccesso di delega legislativa, nella parte in cui ha previsto il carattere obbligatorio della procedura di mediazione, alternativo al processo nelle controversie civili e commerciali al fine di ridurre il carico dei procedimenti nei Tribunali.
Pubblichiamo la sentenza del 9 ottobre 2012 della Corte di Appello di Roma, con la quale ritiene di natura discriminatoria collettiva la mancata assunzione di 145 lavoratori provenienti dalla azienda Fiat, iscritti alla FIOM, da parte della nuova azienda Fabbrica Italia Pomigliano.
23-10 Governo: Decreto-legge n. 179/2012 – ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese
Il Consiglio dei Ministri ha pubblicato il Decreto Legge n. 179 del 18 ottobre 2012 con le ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese.
L’INPS illustra le modalità operative che i datori di lavoro dovranno osservare per la concreta fruizione del beneficio contributivo ex lege n. 247/2007.
Pubblichiamo la sentenza del 15 ottobre 2010 del Tribunale di Bologna che evidenzia le modifiche intervenute sull’articolo 18 della Legge n. 300/1970 da parte della Riforma del mercato del lavoro (Legge n. 92/2012), in particolare, l’insussistenza del fatto contestato e la valutazione sulla sanzione da erogare.
Il Tribunale di Vercelli ha rimesso alla Consulta la questione di legittimità dell’articolo 19, lettera b), della Legge n. 300/1970.
19-10 INPS: mes.16828 – riscatti, ricongiunzioni e trasferimenti onerosi per i Salvaguardati
L’INPS ha fornito le istruzioni in merito alla valutazione dei periodi oggetto di pratiche di riscatto, ricongiunzione, trasferimento in corso, ai fini della maturazione dei requisiti previsti per la salvaguardia, così come previsto dopo le modifiche introdotte al regime previdenziale con la legge n. 214/2011.
19-10 INPS: cir.122 – le modalità di invio della domanda di incentivo under 30 e donne
L’INPS illustra le modalità di invio della domanda di ammissione all’incentivo straordinario per la creazione di rapporti di lavoro stabili o di durata ampia, in favore di uomini under 30 e donne di qualunque età, previsto dal Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 5 ottobre 2012.
Gli Interpelli del Ministero del Lavoro
> Apprendistato professionalizzante – durata formazione e previsioni collettive
> Composizione organismi certificazione
> Contratto a termine e computo periodo massimo 36 mesi
> Ammortizzatori sociali – programmi CIGS attivati entro il 31 dicembre 2012
> Pensionamento lavoratori collocati in mobilità ex art.41, comma 7, L.289-2002
> Indennità di mobilità imprese esercenti attività commerciali
Gli Approfondimenti
> Responsabilità Solidale negli appalti la nuova disciplina (Lippolis)
> Il Distacco: applicabilità dell’istituto nelle ipotesi di crisi aziendale (Ranucci)
> Tutela in costanza di rapporto di lavoro (Massi)
Gli Eventi
Corte d’Appello di Roma: sentenza di condanna per comportamento discriminatorio per la Fabbrica Italia Pomigliano spa
Pubblichiamo la sentenza del 9 ottobre 2012 della Corte di Appello di Roma, con la quale ritiene di natura discriminatoria collettiva la mancata assunzione di 145 lavoratori provenienti dalla azienda Fiat, iscritti alla FIOM, da parte della nuova azienda Fabbrica Italia Pomigliano.
La sentenza della Corte di Appello di Roma del 9 ottobre 2012
La sentenza del Tribunale di Roma del 21 giugno 2012
NEWS Nuovi requisiti anagrafici per le prestazioni assistenziali La legge 122/2010 e, successivamente la legge 11/2012 hanno modificato i requisiti anagrafici per le prestazioni assistenziali. Dal 1 gennaio 2013 l’età richiesta per l’assegno sociale
NEWS
La legge 122/2010 e, successivamente la legge 11/2012 hanno modificato i requisiti anagrafici per le prestazioni assistenziali.
Dal 1 gennaio 2013 l’età richiesta per l’assegno sociale è di 65 anni e 3 mesi. Rimane in vigore il requisito previgente dei 65 anni per coloro che raggiungono tale età entro il 31 dicembre 2012 ed entro tale data presentano domanda.
Gli invalidi civili titolari di assegno mensile di assistenza o di pensione di invalidità ed i sordi titolari di pensione non reversibile, dal 1° gennaio 2013, avranno titolo alla sostituzione dell’originaria prestazione in assegno sociale al compimento dei 65 anni e tre mesi. L’assegno sociale sostitutivo sarà concesso al raggiungimento del previgente requisito anagrafico a coloro che ragiungono i 65 anni entro il 31.12.2012.
Requisiti anagrafici per l’assegno mensile di assistenza, la pensione di invalidità e la pensione non reversibile.
L’assegno mensile di assistenza per gli invalididi civili parziali e la pensione di invalidità per gli invalidi civili al 100% così come la pensione non reversibile per i sordi sono rivolti ai soggetti che abbiano un’età non inferiore a 18 anni e non superiore a 65 anni.
A tale età il soggetto che non ha già presentato domanda di accertamento dell’invalidità o della sordità non può richiedere la valutazione sanitaria della sua capacità lavorativa e, requisiti permettendo, può solo fare richiesta di assegno sociale.
Dal 1° gennaio 2013, per effetto dell’incremento dell’età dell’assegno sociale, anche le prestazioni economiche degli invalidi civili e dei sordi potranno essere richieste fino al compimento dei 65 anni e 3 mesi di età.
L’aumento del requisito anagrafico delle prestazioni assistenziali esaminate produce effetti diversi a seconda della tipologia della prestazione. Gli ultrasessantacinquenni in situazione di disagio economico dal 2013 cominceranno ad aspettare 3 mesi, dal 2016 dovranno attendere 7 mesi ai quali dal 2018 si aggiungerà un anno prima di accedere alla prestazione mentre gli stessi ultrasessantacinquenni che si ammalano potranno avere la possibilità, durante il periodo di attesa, di accedere alle prestazioni di invalidità civile.
Queste ultime prestazioni, però, ancorchè erogate a invalidi ultrasessantacinquenni, non saranno escluse da eventuale revoca nel caso di verifica sanitaria che accerti la non sussistenza del requisito così come invece è previsto per i titolari di assegno sociale sostitutivo.
Cgil – Bene la Commissione della Camera, ora Governo non ostacoli
NEWS
“La Commissione lavoro della Camera ha fatto un ottimo lavoro, a dimostrazione che quando si ascolta e si interloquisce, le soluzioni ai problemi si possono trovare”. Lo afferma Vera Lamonica, segretario confederale della Cgil a proposito dell’emendamento sulla platea degli esodati.
“L’emendamento votato spiega la dirigente della Cgil – restituisce speranza alle lavoratrici e ai lavoratori cosiddetti esodati, perché trasforma il fondino assistenziale proposto dal governo in un fondo per la copertura previdenziale e norma l’allargamento della platea sulla base delle tipologie e dei criteri gia’ individuati nella proposta di legge 5103, primo firmatario Damiano”.
“Auspichiamo – conclude Lamonica – che il Governo, che il problema lo ha creato, non opponga ulteriori pretestuosi ostacoli, anche perché la copertura individuata, per una volta, si alimenta di un contributo di solidarietà sui redditi alti mentre risolve, seppur non ancora totalmente, un problema di pesante impatto sociale”.