Archivi giornalieri: 8 ottobre 2012

Salute e sicurezza lavoro

Semplificazioni: Cgil, stralciato da decreto capitolo salute e sicurezza lavoro

 

Stralciato dal decreto semplificazioni il capitolo relativo al tema salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che verrà demandato ad un più organico disegno di legge da portare in Parlamento nei prossimi mesi. A farlo sapere è la Cgil, attraverso il responsabile Salute e sicurezza, Sebastiano Calleri, sostenendo come questo sia “un primo risultato della mobilitazione contro quelle che abbiamo definito essere delle semplificazioni improprie sulla sicurezza del lavoro”.

“Con la pressione fatta in queste ultime settimane – commenta Calleri – abbiamo ottenuto un primo risultato: il governo ha stralciato la tematica della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro demandandola ad un più organico e ‘concertato’ disegno di legge da portare in Parlamento nei prossimi mesi. Ma non bisogna assolutamente abbassare la guardia – prosegue -, a partire da domani quando nel corso dell’audizione presso la commissione di inchiesta sulle morti bianche rivendicheremo il ruolo del sindacato impegnato ogni giorno nella tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori”, conclude.

Esodati

Esodati – Il 9 ottobre manifestazione Cgil, Cisl, Uil davanti al Parlamento

 

CGIL CISL e UIL chiedono al Parlamento di accelerare la discussione e l’approvazione di una  legge che allarghi la salvaguardia dai nuovi requisiti pensionistici per i lavoratori esodati, a partire dal testo del disegno di legge unificato, approvato all’unanimità dalla Commissione lavoro della Camera dei deputati.
 
CGIL CISL e UIL ritengono che la questione dei lavoratori esodati, delle ricongiunzioni onerose e della proroga delle deroghe già previste dal D.lgs 503/92  rappresentino una vera e propria emergenza sociale, cui deve essere data una risposta definitiva e strutturale in tempi brevi . Non è ammissibile, infatti,  che, a seguito della manovra Monti – Fornero, migliaia di lavoratori possano trovarsi senza lavoro, senza ammortizzatori sociali e senza pensione o che a due anni di distanza dalla legge che ha reso onerose le ricongiunzioni prima gratuite dei contributi non si sia ancora trovata una giusta soluzione.
 
Per questi motivi CGIL CISL e UIL la mattina del 9 ottobre, a partire dalle ore 10.00, organizzano un presidio davanti al Parlamento, in piazza Montecitorio a Roma per sollecitare i gruppi parlamentari  – ai quali è stato chiesto un incontro nella stessa mattinata – sulla necessità di trovare in tempi brevi una soluzione definitiva ai problemi sopra richiamati.

Lavoro – Allarme giovani!

NEWS

 

Più lavoro e più diritti per rilanciare l’economia è lo slogan scelto dall’Ituc, la Confederazione internazionale dei sindacati, in occasione della Giornata mondiale del lavoro dignitoso del 7 ottobre scorso.  L’Ituc sottolinea  che le differenze fra paesi possono risultare più o meno marcate ma c’è una previsione che accomuna tutti ed è quella relativa all’occupazione giovanile che in alcuni casi ha raggiunto tassi del 60%.

“Una giornata di eventi, dibattiti e mobilitazioni – ricorda l’organizzazione – per ribadire la rilevanza del lavoro dignitoso in un momento in cui la crisi economica continua a incidere sui mercati occupazionali internazionali inducendo più di un governo a cercare di ridurre o limitare i diritti e le garanzie dei lavoratori nell’infondata speranza che questa politica possa rilanciare la ripresa”.

Fra gli eventi organizzati in Italia, c’è stato l’incontro in Cgil tenutosi il 5 ottobre e dal titolo “Il lavoro dignitoso al centro delle politiche economiche e sociali per uscire dalla crisi”. Una conferenza sulle esperienze europee e italiane per l’affermazione del diritto a un lavoro dignitoso, con una particolare attenzione alle lavoratrici e ai lavoratori immigrati, ai giovani e ai settori particolarmente colpiti dalla crisi ma anche un’occasione per rilanciare il “Nuovo piano del lavoro”, una proposta che il sindacato avanza all’Italia, alle sue forze politiche e sociali per creare nuova occupazione e valorizzare quella che c’è. Il piano è ancora in una fase di discussione nel sindacato, nella categorie e nei suoi territori, e arriverà a una versione definitiva la primavera prossima.  Tra le proposte contenute nella bozza del piano si parla molto di investimenti nell’innovazione industriale, di tutela delle manifatture, di sostegno ai redditi da lavoro, di rilancio del Mezzogiorno, di creazione diretta di lavoro giovanile e femminile.

Ovunque si vada, sono i giovani lavoratori, ha sottolineato Sharan Burrow (il segretario generale dell’Ituc) un’intera generazione esclusa dal mercato del lavoro. I dati ufficiali mostrano infatti che 75 milioni di giovani in tutto il mondo sono disoccupati, altri sono intrappolati in una occupazione precaria o informale e decine di milioni di persone non hanno alcuna possibilità di trovare un lavoro o l’accesso all’istruzione e alla formazione. Una vera bomba a orologeria socio-economica.

Campagna raccolta firma “Io riattivo il lavoro”

NEWS

 

A trent’anni dall’approvazione della legge Rognoni-La Torre, e a quindici anni dalla legge 109/96 che ne costituisce l’evoluzione, ci siamo convinti – ha detto Luciano silvestri, responsabile sicurezza e legalità Cgil, nel corso della presentazione della campagna – che era compito e responsabiltà della Cgil dare concretezza a un’iniziativa politica presentando una legge di iniziativa popolare con la quale risolvere i problemi di mal funzionamento dell’Agenzia nazionale beni sequestrati e confiscati (Anbsc) e di assenza di un’azione appropriata del governo.

I dati che descrivono la situazione dei beni e delle aziende sequestrate e confiscate richiamano infatti l’urgenza di una iniziativa politica volta a cambiare radicalmente il destino delle attività e dei lavoratori coinvolti. A sostenere la campagna per la raccolta delle firme necessarie a presentare la proposta di legge al parlamento ci saranno, insieme alla Cgil, un vasto arco di associazioni impegnate sul fronte del contrasto alla criminalità organizzata: Acli, Arci, Anm, Avviso pubblico, Centro studi Pio La Torre, Lega Coop, Sos Impresa, sottolineando così il valore di un’azione corale su un tema di grande importanza per il paese. “Con la mafia si lavora e con lo stato no”. Questa è una delle frasi che molti sindacalisti hanno dovuto ascoltare negli ultimi anni ed è questa l’altra importante ragione che ci ha convinto – ha proseguito Silvestri –  a organizzare una proposta che sfida le mafie e il malaffare sul piano economico e socia