Archivi giornalieri: 18 ottobre 2012

Dedicato a Thomas Sankara

Il 15 ottobre ricorre  il venticinquesimo anniversario dalla morte di Thomas Sankara, nome che ormai ricordano in pochi. Sankara nacque nel 1949, in quello che allora si chiamava Alto Volta, territorio a nord dell’omonimo fiume, amministrato dai francesi.Il padre s’era infilato nel corpo di gendarmeria  in tempo di guerra ma, congedato, era ridisceso in una miserabile condizione. Terzo di dieci figli, il ragazzo Thomas, di spiccata intelligenza, non aveva alternative per migliorare la propria esistenza e realizzare i sogni nel cassetto, se non gli studi nelle missioni religiose, seguiti dalla carriera militare. Riuscì in tal modo ad affrancarsi dalla miseria, ricevere un’adeguata educazione e andare in Europa per l’addestramento. L’Alto Volta, unitamente ad altri paesi africani, divenne indipendente nel 1960.

Thomas, attratto da grandi obiettivi, non rinunciò a perseguirne alcuno. Il primo, rovesciare la dittatura militare, era raggiungibile con un solo metodo, alla portata di un ufficiale dell’esercito come lui e praticato normalmente in Africa: il colpo di stato. In questo modo, nel 1983, si insediò al potere, provvedendo acambiare nome al paese, divenuto “Burkina Faso, ossia “paese degli uomini integri”. Annunziò senza remore il suo programma, con un candore e una franchezza  che ancora oggi stupiscono.

I punti erano pochi, semplici, chiari. Eliminare gli sprechi, poiché una nazione così depressa, leader nella classifica della povertà mondiale, non poteva permettersi una classe dirigente con abitudini miliardarie e un apparato statale opulento e parassita. Detto fatto, defenestrò i papaveri al potere e obbligò i pubblici dipendenti, gli unici con un salario garantito a fine mese, a un regime di vita austero. Lui stesso diede l’esempio, girando in bicicletta o, per lunghi tragitti, con una scassata R5,  o ancora, se costretto a volare, elemosinando un passaggio da altri capi di stato ( sistema scherzosamente definito”aereo stop”).

Incentivare le attività produttive locali  era un altro suo chiodo fisso, per smettere di tendere la mano alle sovvenzioni internazionali, che finivano regolarmente nelle tasche di pochi. Diede  impulso allo sfruttamento delle risorse agricole, a piccole imprese autogestite, al commercio locale o con paesi limitrofi.  Fu istituita una specie di corvée, immaginiamo quanto gradita, per cui tutti dovevano dedicare almeno un giorno alla settimana ai lavori nei campi.

Favorire l’emancipazione femminile era la punta di diamante del suo programma. Orripilato dalle mutilazioni femminili, intraprese una campagna per eliminare ogni sorta di prevaricazione maschile su figlie e mogli e per abbandonare le usanze tribali che comportavano l’infibulazione delle bambine; ricorse anche all’utilizzo di immagini crude. Promosse l’educazione sessuale e un programma per le prostitute che avessero desiderato togliersi dal marciapiede.

Il Burkina Faso

Sposato con due figli, Thomas tuttavia metteva al primo posto il servizio al popolo, tra cui rientravano un acceso pacifismo e una rete di alleanze con paesi africani che condividessero i suoi medesimi fini. Fu schematicamente (e velocemente) inserito  dagli osservatori tra i leader marxisti. L’ideologia appare, nel suo caso, più un fatto personale, utile a comprendere gli eventi e la storia. Thomas  non pretendeva di imporla nel lungo periodo, più di tutto amareggiato dall’immaturità dell’Africa. Come dargli torto, quando ridicolizzava la guerra da cortile che anni addietro si erano dichiarati il Burkina e il Mali, dotati in tutto di qualche vecchio blindato avanzo di deposito e un paio di elicotteri scassati? Per buona misura, questo giovane presidente sosteneva l’idea di uno stato laico, con ampia libertà religiosa.

Un tale manifesto programmatico, attuato senza indugio, metterebbe in difficoltà un politico dei nostri giorni: allora, e in quel territorio, dovette sembrare blasfemo:troppi obiettivi, tutti insieme. Gli amici e i sostenitori, anche quando ti vogliono bene e forse proprio per questo, sono le forze di difesa più vulnerabili. Dovette aver buon gioco chi iniziò a soffiare sul fuoco per destituirlo.

La nomenklatura statale e il suo sottobosco erano contrariati dalla perdita dei privilegi. Dal canto loro i tradizionalisti non apprezzavano che egli tentasse, almeno dal loro punto di vista, di scardinare le antiche usanze.

Parte del popolo, in questi casi, dopo un primo entusiasmo, ragiona sulla fatica che costa una riforma, fatta di lacrime e sangue: i risultati  si fanno vedere nel lungo termine, mentre gli aiuti internazionali garantiscono un tozzo di pane nell’immediato, senza guardare tanto lontano. I simpatizzanti si stancano, i nemici  sono sempre all’erta.

Sankara era un ragazzo impegnato, ma sorridente. Chitarrista per hobby, amante delle manifestazioni artistiche  e sportive, da una sua idea nacque il più grande festival del cinema africano, che si tiene ogni anno in Burkina ed ha risonanza internazionale.

 

«Per l’imperialismo è più importante dominarci culturalmente che militarmente. La dominazione culturale è la più flessibile, la più efficace, la meno costosa. Il nostro compito consiste nel decolonizzare la nostra mentalità. »
[Thomas Sankara]

Dopo i primi anni di duro lavoro, cominciava a pensare alle libere elezioni e all’organizzazione di uno stato democratico con pluralità di partiti; il tutto richiedeva prudenza e pazienza, doti rare tra  i suoi avversari ( e non solo tra loro). Rilasciò la sua ultima  intervista al “Manifesto”,  poco prima di morire. In occidente, l’etichetta di marxista estremo lo emarginò ulteriormente.

 

Il 15 ottobre 1987 Thomas, vestito con una tuta rattoppata durante la giornata dello sport, fu ucciso in un agguato a colpi d’arma da fuoco. Le sue ultime parole furono per la sua risicata scorta: scappate, è me che vogliono. Fu sepolto in tutta fretta e, sembra, a pezzi. Gli succedette Blaise Compaoré, suo fidato collaboratore. Costui non smentì di aver avuto un ruolo nell’attentato al suo amico fraterno, sostenendo però che era quasi colpa di Thomas, che aveva reagito agli spari….

Blaise Compaoré è tuttora al potere, Era ospite di riguardo al forum sulla Cooperazione a Milano, l’1 e 2 ottobre scorso, in quanto avrebbe avuto un ruolo decisivo nella liberazione di Rossella Urru.

(tratto da Columbus, dell’autrice, Eidon Edizioni 2009).

 

 

 

Pensioni – Fornero trovi soluzione su blocco rivalutazioni! 

 

”Non basta la comprensione del problema, servirebbe piuttosto una soluzione”: così’ il segretario generale dello Spi-Cgil Carla Cantone ha commentato il no del ministro del Lavoro, Elsa Fornero alla richiesta di rimuovere, per il 2013, il blocco della perequazione per le pensioni di importo tra le tre e le quattro volte il minimo (tra i 1.500 e i 1.999 euro).

Secondo un calcolo dello Spi-Cgil l’eventuale rimozione del blocco della rivalutazione annuale delle pensioni tra i 1.500 e i 1.999 euro riguarderebbe circa 3,4 milioni di persone che avrebbero così un aumento di circa 42 euro al mese e di circa 550 euro all’anno (per un anno la spesa ammonterebbe a oltre 1,8 miliardi, ndr).

 ”Stiamo parlando – ha continuato Cantone – di cifre molto basse che non sono impossibili da reperire. Diciamo che le cronache politiche e giudiziarie delle ultime settimane offrono parecchi spunti su dove andarle a trovare. Evidentemente però nel ministro prevale la volontà e l’ostinazione di non ridiscutere in nessuna maniera la riforma che porta il suo nome”.

ansa

Le pensioni di guerra

Inca – Le pensioni di guerra non possono essere tassate

 

Secondo le ultime agenzie di stampa sembra che nel testo definitivo della legge di stabilità  sia saltata la stretta inizialmente prevista sui dipendenti pubblici per quanto riguarda i permessi per l’assistenza ai parenti disabili (L. 104). La norma prevedeva la riduzione del 50% della retribuzione per i 3 permessi mensili e nessun agevolazione per i disabili diversi da coniuge-figli.

Tra le norme fiscali, sembra pure che non ci siano più i due commi che prevedevano la tassabilità Irpef delle pensioni e delle indennità di invalidità. Rimangono, invece, tassate le pensioni di guerra.

“Sembra che il Governo stia facendo un buon lavoro rivedendo norme che vanno ad incidere pesantemente sui diritti delle persone più deboli – commenta Franca Gasparri della presidenza Inca – ma è necessario che si faccia un ulteriore sforzo per quanto riguarda le pensioni di guerra che, così come d’altronde stabilito da numerose pronuce della Corte Costituzionale, hanno “carattere risarcitorio”  e dunque non costituiscono reddito assoggettabile ad Irpef”.

Fondo pensione Sirio

Dal 18 ottobre 2012, al via il Fondo pensione Sirio

 

Con il via al Fondo pensione Sirio tutti i dipendenti pubblici possono accedere alla previdenza complementare. Mancavano solo i dipendenti dei Ministeri, degli Enti pubblici non economici, del Cnel, dell’Enac, delle Agenzie fiscali, dell’Università, della Ricerca e della sperimentazione e del Coni, per poter completare la lista dei pubblici dipendenti che potranno beneficiare di una pensione complementare integrativa a quella del sistema pubblico.

Sirio, è un fondo negoziale destinato solo ed esclusivamente a categorie contrattuali specifiche e, in quanto secondo pilastro della previdenza, ha la caratteristica di essere assolutamente volontario. Versando un contributo base pari all’1% della propria retribuzione, chi aderisca ha la possibilità di beneficiare di un ulteriore 1% da parte del proprio datore dilavoro.

Il lavoratore ha inoltre la facoltà, senza alcun obbligo per il datore di lavoro, di aumentare il proprio 1% base con una contribuzione aggiuntiva. A questi contributi è necessario sommare la quota di Tfr maturata annualmente, totale per coloro che sono stati assunti dopo il 2001 e parziale (28,94%) per quelli  assunti prima del 2001 che hanno optato per il Tfr. Le quote Tfr saranno accantonate figurativamente  da Inps ex gestione Inpdap e verranno erogate al momento della pensione opportunamente rivalutate.

Il Fondo pensione Sirio, come tutti i fondi pensione, è direttamente controllato dalla Covip, dalla Banca d’Italia e dall’Isvap.