Archivi giornalieri: 29 ottobre 2012

Assegno sociale

Dal 2013 sarà più alta l’età per avere l’assegno sociale
16/10/2012

Dal prossimo 1° gennaio l’assegno sociale potrà essere erogato a condizione che il richiedente abbia compiuto 65 anni e 3 mesi.
Lo afferma l’Inps, con Messaggio n.16587, del 12 ottobre 2012, nel quale si evidenzia che il requisito anagrafico di adeguamento alla “speranza di vita” si applicherà anche nei casi di assegno sociale sostitutivo della pensione di inabilità civile, dell’assegno mensile di assistenza agli invalidi parziali, e della pensione non reversibile ai sordi.


INPS, Messaggio n. 016587 del 12/10/2012

Assegno sociale INPS – L’importo per il 2012

Nuovo importo di 5.577 € l’anno

L’importo dell’assegno sociale per l’anno 2012 è stato ritoccato dall’INPS a429 €, pari a 5.577 € l’anno.

L’assegno sociale è una prestazione di assistenza sociale erogata dall’INPS a coloro che hanno almeno 65 anni di età e non arrivano a totalizzare un reddito annuo di 5.577 €, che spetta a cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari..

L’importo dell’assegno sociale è rilevante sotto diversi profili perché è ilparametro:

- per l’autorizzazione all’ingresso per il ricongiungimento familiare: lo straniero che chiede di essere autorizzato a farsi raggiungere dalle categorie stabilie dalla nuova normativa entrata in vigore il 5 novembre 2009, deve dimostrare di avere un reddito, pari almeno all’importo annuo dell’assegno sociale aumentato della sua metà per ogni persona da ricongiungere;

- per rilascio del permesso CE per soggiornanti di lungo periodo, rilasciato dopo 5 anni di soggiorno regolare e subordinato al possesso di questo requisito di reddito minimo (art. 9 TU);

- ai fini di rilevare le condizioni economiche minime che devono essere garantite al lavoratore di cui si prevede l’assunzione tramite domanda di nulla osta attraverso le procedure previste dal Decreto Flussi. 
Indipendentemente dal tipo di contratto di lavoro, a prescindere dall’orario di lavoro, part-time o tempo pieno, vi debbono essere condizioni minime quanto meno pari all’importo dell’assegno sociale;

- impossibile invece utilizzare l’importo dell’assegno sociale quale limite per il rinnovo del permesso di soggiorno o per l’iscrizione anagrafica dei cittadini comunitari, che invece devono prevedere una valutazione più complessa sulla situazione.

Ecco la nuova tabella dei redditi (L’importo annuale è calcolato sulla base di tredici mensilità)

Richiedente – 5.577 € annui – 429 € mensili
1 familiare – 8.365,5 € annui – 643,5 € mensili 
2 familiari – 11.154 € annuali – 858 € mensili
3 familiari – 13.942,5 € annuali – 1.072,5 € mensili
4 familiari – 16.731 € annuali – 1.287 € mensili
2 o più minori di 14 anni – 11.154 € annuali – 858€ mensili
2 o più minori di 14 anni e un familiare – 13.942,5 € annuali – 1.072,5 € mensili


23 febbraio 2012
13:37
 



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ATTENZIONE!


I contenuti informativi presenti in questa Area sono in corso di aggiornamento.


Le principali novità normative previste dalla recente manovra legislativa sono pubblicate in unaapposita sezione di questo portale.



L’ assegno sociale è una prestazione di carattere assistenziale che prescinde del tutto dal versamento dei contributi e spetta ai cittadini che si trovino in condizioni economiche disagiate ed abbiano situazioni reddituali particolari previste dalla legge.


La verifica del possesso dei requisiti viene fatta annualmente: l’assegno sociale è sempre liquidato con carattere di provvisorietà sulla base del reddito presunto.

 

Nell’anno successivo l’Inps opera la liquidazione definitiva o la modifica o la sospensione sulla base delle dichiarazioni reddituali rese dagli interessati.


L’assegno sociale non è soggetto a trattenute Irpef.


Non è reversibile ai familiari superstiti ed è inesportabile.



A CHI SPETTA

 

Hanno diritto all’assegno sociale i cittadini italiani che:

 

  • hanno compiuto il 65° anno di età;
  • risiedono effettivamente ed abitualmente in Italia;
  • sono sprovvisti di reddito, ovvero possiedono redditi di importo inferiore ai limiti stabiliti dalla legge.

 

In particolari condizioni possono averne diritto i cittadini comunitari, gli stranieri titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno CE nel caso di cittadini soggiornanti di lungo periodo.


Dal 1° gennaio 2009, per avere diritto all’assegno sociale, come ulteriore requisito occorre avere soggiornato legalmente ed in via continuativa in Italia per almeno 10 anni.



LA DOMANDA

 

La domanda può essere inoltrata esclusivamente in via telematica attraverso uno dei seguenti canali:

 

  • Web – avvalendosi dei servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN attraverso il portale dell’Istituto, www.inps.it
  • telefono – contattando il contact center integrato, al numero verde 803164
  • patronati e tutti gli intermediari dell’Istituto – usufruendo dei servizi telematici offerti dagli stessi


QUANDO SPETTA

 

L’assegno sociale decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda e in presenza di tutti i requisiti previsti dalla legge (età, cittadinanza, residenza effettiva e dimora abituale in Italia, requisiti reddituali).



QUANTO SPETTA

 

La misura massima dell’assegno spettante è determinata dalla differenza tra il limite di reddito previsto annualmente e il reddito dichiarato.

 

In relazione all’entità del reddito personale e/o coniugale, l’assegno sociale può essere liquidato in misura intera o ridotta.

 

L’importo mensile dell’assegno è dato dalla misura massima spettante, divisa per 13 mensilità.

 

 

 

Esodati

Vi inoltro un messaggio ricevuto dall’On. Marialuisa Gnecchi con allegato il testo dell’emendamento approvato all’unanimità dai componenti la Commissione lavoro della Camera.
 
Per comprendere il significato delle proposte di modifiche e di integrazioni occorre leggere il testo dell’emendamento in correlazione con le norme richiamate.
——————————-
 
Siamo consapevoli che e-mail indesiderate sono oggetto di disturbo quindi ti preghiamo di accettare le nostre scuse se la presente non è di tuo interesse. A norma del DLgs n. 196/2003 il tuo indirizzo e-mail è stato inserito nel nostro database perché ti sei rivolto ai nostri servizi. Questi messaggi non possono essere considerati SPAM poiché, a richiesta dell’interessato, saranno evitati ulteriori invii. Pertanto, qualora non desideri ricevere ulteriori comunicazioni ti preghiamo di inviare una risposta all’indirizzo esperto.pensioni@spi.cgil.it con oggetto CANCELLAMI.
Ottavio Di Loreto

 
 
 
—– Original Message —–

Sent: Wednesday, October 24, 2012 5:09 PM
Subject: emendamento esodati
 

questo è il testo, è stato firmato da tutti i capigruppo e passato all’unanimità, ma con parere contrario del governo, quindi stiamo andando avanti con la trattativa, ciao luisa

 

AVVISO: Questo messaggio ed i suoi eventuali allegati sono rivolti esclusivamente ai destinatari e possono contenere informazioni riservate. Qualsiasi utilizzo, diffusione o riproduzione senza autorizzazione è proibita. Qualora vi fosse pervenuto questo messaggio per errore, esso va cancellato immediatamente con preghiera di avvisare il mittente. Grazie.

Invalidità

NEWS

– E’ tutta una questione di tabelle …

 

A pochi giorni dalla manifestazione di protesta “Cresce il welfare, cresce l’Italia” promossa per invitare il governo ad investire nel welfare, le associazioni delle persone con disabilità aprono un “nuovo” fronte, che stavolta chiama in causa la Camera dei Deputati e l’approvazione delle nuove tabelle di invalidità civile, quelle che per ogni patologia indicano la percentuale di invalidità riconosciuta.

La Commissione Affari sociali di Montecitorio, infatti,  deve esprimere sul tema un proprio parere entro il prossimo 7 novembre: tempi stretti dunque per orientare la discussione, fermare quello che viene giudicato un errore ed apportare alcune modifiche. Magari proprio quelle che già la Conferenza delle Regioni aveva indicato e che non sono state accolte: ragione per la quale il testo è arrivato alla Camera con il parere negativo dei presidenti delle regioni e delle province autonome.
  
 “Le nuove tabelle – afferma la Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – dovrebbero regolamentare l’accertamento e la valutazione delle invalidità civili, ma contestiamo sia l’arretratezza dello strumento (ancora basato su una logica strettamente sanitaria), sia la burocratizzazione esasperata delle procedure, e facciamo notare i costi che si produrrebbero a causa dell’ingente mole di certificazioni specialistiche che ciascun cittadino dovrà presentare”. “Lo strumento, che dovrebbe essere mirato a riconoscere diritti e agevolare l’accesso ai servizi, sembra piuttosto – sostiene la Fish – un meccanismo per incentivare l’attività professionale di medici legali e altri specialisti”. 
  
Il riordino delle tabelle è previsto dal decreto legge 78/09 con il quale il governo Berlusconi dettava norme per il contrasto alle frodi (la “lotta ai falsi invalidi”) e potenziava le funzioni dell’Inps nel procedimento di riconoscimento dell’invalidità civile. A lavorare alle nuove tabelle (al momento sono in vigore quelle contenute in un decreto del febbraio 1992) è stata una Commissione del Ministero della Salute, che ha concluso i lavori nel novembre 2011 aggiornando le voci delle patologie e inserendone di nuove, ad iniziare da numerose malattie rare. E’ da ricordare che in base al grado percentuale di invalidità riconosciuta (in termini di incidenza sull’attività lavorativa) sono commisurati i benefici di legge: la soglia minima per la qualifica di invalido civile è quella di un terzo (che dà diritto ad esempio alle prestazioni protesiche ed ortopediche). Con la soglia del 46% è prevista l’iscrizione nelle liste speciali per l’assunzione obbligatoria al lavoro (legge 68/99), mentre con le provvidenze economiche (entro certi limiti di reddito) vengono garantiti a chi ha almeno il 74% d’invalidità (assegno mensile in qualità di invalido parziale). Con il 100% si ha la pensione di inabilità in qualità di invalido totale, mentre nel caso di persone non deambulanti e non autosufficienti sorge anche il diritto all’indennità di accompagnamento a prescindere da qualsiasi requisito reddituale.

da Redattore Sociale

Medicina legale

NEWS

L’Inca al IX convegno nazionale medicina legale previdenziale dell’Inail

 

Si svolgerà a Roma, da lunedì a mercoledì prossimi, presso lo Sheraton Golf Parco de’ Medici di Roma, il nono convegno nazionale di medicina legale previdenziale dell’INAIL.

L’appuntamento, nato 16 anni fa e di cadenza biennale, nel corso del tempo ha ampliato progressivamente la platea degli interessati, qualificandosi oggi non più soltanto come un momento di dibattito interno all’Istituto, bensì come un’occasione di confronto di valenza nazionale per tutti i professionisti e il mondo accademico e istituzionale che operano nel settore della medicina legale e del lavoro.

La consulenza medico legale del patronato Inca è stata chiamata a presentare una relazione sul tema della tutela assicurativa dei tumori professionali in  Europa.