Archivi giornalieri: 7 ottobre 2012

Immigrazione

Immigrazione: Giudizio positivo dei sindacati sui chiarimenti dell’Avvocatura dello Stato, ma ora chiedono una proroga

 

In una nota congiunta Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Arci, Centro Astalli e Fcei esprimono soddisfazione per il parere dato dall’Avvocatura Generale dello Stato che pur nelle maglie strette di una norma che si è rivelata poco funzionale, estende la casistica di Organismi titolati a certificare la presenza in Italia degli stranieri irregolari alla data del 31 dicembre 2011.”

“Com’è noto, questa è una delle condizioni richieste dal dlgs n. 109/2012 ed è stata certamente tra le cause finora del basso numero di adesioni alla procedura di emersione. Avevamo già espresso la nostra opposizione a richiedere, per chi è irregolare in Italia, un documento di convalida da parte della pubblica amministrazione (che per legge è obbligata a denunciare chi è senza permesso di soggiorno, salvo alcuni casi). Questa condizione era sicuramente eccessiva.”

“Ora arriva il parere dell’Avvocatura che estende la casistica “a soggetti, pubblici o privati o municipalizzati che, istituzionalmente o per delega svolgono una funzione, un’attribuzione pubblica o un servizio pubblico”.

“Purtroppo – si legge nella nota – questo parere arriva tardi ed accoglie parzialmente le richieste da noi avanzate. Ad esempio, non accettare in un’Europa a libera circolazione, il visto d’ingresso in un paese Schengen come prova, e richiedere altri documenti, ci sembra poco logico specie a pochi giorni dalla conclusione della procedura di emersione.”

“Siamo convinti – affermano i sindacati e le associazioni – che l’intento del Legislatore è quello di far emergere il maggior numero possibile di lavoratori stranieri irregolari, anche per l’inasprimento delle pene previste dalla direttiva europea n. 52 per i datori di lavoro. Per questi motivi reiteriamo la richiesta al Governo di prorogare i termini della procedura di emersione almeno al 15 novembre 2012, anche per dare modo a chi si era già rassegnato a rimanere irregolare, per assenza di documentazione adeguata, di poter fruire della regolarizzazione stessa.”

“Com’è noto, questa è una delle condizioni richieste dal dlgs n. 109/2012 ed è stata certamente tra le cause finora del basso numero di adesioni alla procedura di emersione. Avevamo già espresso la nostra opposizione a richiedere, per chi è irregolare in Italia, un documento di convalida da parte della pubblica amministrazione (che per legge è obbligata a denunciare chi è senza permesso di soggiorno, salvo alcuni casi). Questa condizione era sicuramente eccessiva.”

“Ora arriva il parere dell’Avvocatura che estende la casistica “a soggetti, pubblici o privati o municipalizzati che, istituzionalmente o per delega svolgono una funzione, un’attribuzione pubblica o un servizio pubblico”.

“Purtroppo – si legge nella nota – questo parere arriva tardi ed accoglie parzialmente le richieste da noi avanzate. Ad esempio, non accettare in un’Europa a libera circolazione, il visto d’ingresso in un paese Schengen come prova, e richiedere altri documenti, ci sembra poco logico specie a pochi giorni dalla conclusione della procedura di emersione.”

“Siamo convinti – affermano i sindacati e le associazioni – che l’intento del Legislatore è quello di far emergere il maggior numero possibile di lavoratori stranieri irregolari, anche per l’inasprimento delle pene previste dalla direttiva europea n. 52 per i datori di lavoro. Per questi motivi reiteriamo la richiesta al Governo di prorogare i termini della procedura di emersione almeno al 15 novembre 2012, anche per dare modo a chi si era già rassegnato a rimanere irregolare, per assenza di documentazione adeguata, di poter fruire della regolarizzazione stessa.”

 

Antonio Pizzinato

NEWS

“Cambiare l’Italia”. Presentazione in Cgil del libro di Antonio Pizzinato  

 

Lunedì 8 ottobre, alle ore 15.30, presso la sede nazionale della Cgil, Corso d’Italia, 25 – Sala Di Vittorio sarà presentato il libro di Antonio Pizzinato “Viaggio al centro del lavoro. Rifondare il sindacato, difendere i diritti per cambiare l’Italia senza ritorni al passato”.

All’iniziativa parteciperanno Giorgio Benvenuto, Susanna Camusso, Franco Marini e Bruno Ugolini, con il coordinamento del dibattito di Saverio Paffumi.

Il messaggio che Antonio Pizzinato vuole trasmettere, in occasione del suo ottantesimo compleanno, raccontando la sua storia e delineando la sua idea di futuro, è che se il sindacato non riconquista il «centro» del lavoro e se il lavoro non riconquista il «centro» della società, l’Italia e l’Europa non riusciranno più a progredire.

Ma per costruire una nuova stagione di parità di diritti, di tutela e dignità, bisogna recuperare e riorganizzare la partecipazione dei lavoratori all’attività e alla vita del sindacato. Altrimenti non c’è futuro, né per l’Italia, né per l’Europa.

Quella narrata nel libro è la storia dell’operaio della Borletti, diventato segretario generale della Cgil – seguendo le orme di un altro «proletario-cafone» come lui, Giuseppe Di Vittorio. Ma è anche la storia di un’ambiziosa scommessa, quella di voler rifondare il sindacato, di fronte a un mondo del lavoro così frammentato, diversificato e in permanente mutamento.

Immigrazione

NEWS

Immigrazione: regolarizzazione, bastano tessera bus e/o multe

Il parere dell’Avvocatura di Stato

Nel suo parere, indirizzato ai Ministeri dell’Interno, del Lavoro , dell’Economia e dell’Integrazione e Cooperazione, l’Avvocatura dello Stato fa chiarezza dunque sulla necessità, per il lavoratore straniero, di dimostrare, tramite “documentazione proveniente da organismi pubblici”, la sua presenza in Italia almeno dalla data del 31 dicembre scorso.

I ministeri chiedevano infatti cosa debba intendersi per “organismo pubblico”.    Due le considerazioni dell’Avvocatura. La prima è  “la peculiare categoria dei destinatari della procedura di emersione”: si tratta, dice l’organismo, “in gran parte di soggetti stranieri con posizione di irregolarita’ nel territorio nazionale, e che pertanto difficilmente possono vantare contatti e (quindi) documentazione rilasciata da un’amministrazione o da un ente pubblico”.

La seconda considerazione riguarda “l’effettiva ratio sottesa alla scelta del termine “organismi pubblici'”. Su questo punto, l’Avvocatura sostiene che “laddove il legislatore avesse voluto restringere la tipologia della documentazione legittimante la richiesta di emersione soltanto a quella derivante da un’amministrazione pubblica ‘in senso stretto’ l’avrebbe fatto”.

Pertanto, il motivo per cui è stato adottato il più ampio termine “organismi pubblici” è “proprio quello di includervi anche soggetti, pubblici, privati o municipalizzati che istituzionalmente o per delega svolgono una funzione o un’attribuzione pubblica o un servizio pubblico”.

Ed ecco quindi che nella documentazione, si argomenta, possono entrare:

“la certificazione medica proveniente da struttura pubblica;

il certificato di iscrizione scolastica dei figli del lavoratore;

tessere nominative dei mezzi pubblici;

certificazioni provenienti dalle forze pubbliche quali sanzioni stradali, amministrative, multe, etc;

titolarità di schede telefoniche di operatori italiani;

centri di accoglienza o di ricovero autorizzati o anche religiosi”.

Si tratta infatti, si afferma, “di documentazione che, pur non provenendo da un’amministrazione pubblica, è comunque rilasciata da soggetti che erogano servizi o intrattengono relazioni di carattere lato sensu pubblici, e ciò indipendentemente dalla condizione di regolarità dell’utente”.

Infine, l’Avvocatura ritiene ammissibile anche la “documentazione rilasciata da rappresentanze diplomatiche o consolari in Italia” in data antecedente al 31 dicembre 2011.

Per quanto riguarda invece il passaporto del lavoratore recante il timbro Schengen di un altro Paese (apposto in data anteriore al 31/12/2011), si puntualizza che affinchè sia idoneo a sostenere la domanda di emersione è necessario che sia accompagnato anche da una documentazione che provi la presenza dello straniero “proprio nel territorio italiano”.

ansa