Archivi giornalieri: 28 ottobre 2022

NEL LAZIO CON AMORE

NEL LAZIO CON AMORE

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Nel Lazio con amore

Per il tuo matrimonio o unione civile, la Regione Lazio regala 2.000 euro.

Con 10 milioni di euro aiutiamo le coppie e sosteniamo le imprese dalla filiera del wedding, particolarmente colpite dalla crisi: agenzie di viaggi, ristoranti e catering, fotografi, wedding planner, imprese di eventi, confezioni di abiti da cerimonia, fiorai, servizi alla persona, ecc.
 
Il bando si rivolge alle coppie, italiane e straniere, che si sposano o si uniscono civilmente nel Lazio dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 e che acquistano servizi o prodotti relativi all’evento da imprese laziali.

 

Video Tutorial

10 milioni di euro 
Risorse di cui all’art. 26 del D.L. 41/2021 e al D.P.C.M. 30 GIUGNO 2021 – Fondo nazionale per il sostegno delle attività economiche particolarmente colpite dall’emergenza epidemiologica.

Presentazione delle domande dalle ore 10:00 del 28 febbraio 2022 alle ore 10.00 del 31 gennaio 2023 o fino ad esaurimento risorse.

Obiettivi
La Regione Lazio, al fine di fronteggiare la crisi economica derivante dall’emergenza pandemica, anche nel settore dei matrimoni, concede un bonus di 2.000 euro alle coppie che contraggono matrimonio o unione civile nel Lazio, per effettuare spese presso imprese laziali della filiera del wedding.

Beneficiari
Coppie, italiane e straniere, che contraggono matrimonio o unione civile nel Lazio dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022. Può presentare domanda per ciascuna coppia uno solo dei soggetti, in possesso dei requisiti e delle condizioni indicate dal bando.

Spese ammissibili
Spese effettuate presso imprese del Lazio, pertinenti all’evento del matrimonio o dell’unione civile, tra le quali:

  • acquisto di bomboniere;
  • noleggio auto da cerimonia;
  • acquisto abito e accessori da cerimonia (sposo o sposa);
  • addobbo floreale;
  • servizi di catering e ristorazione (massimo 700 euro);
  • servizi alla persona legati al giorno del matrimonio, quali acconciatura e trucco;
  • viaggio di nozze (massimo 700 euro);
  • affitto sale e location per cerimonia e banchetto;
  • servizi di riprese video e book fotografico;
  • servizi di animazione, intrattenimento, spettacolo;
  • servizio di wedding planner;
  • acquisto fedi nuziali;
  • stampa delle partecipazioni.

Ciascuna coppia può chiedere il rimborso di massimo cinque documenti di spesa.
Ogni spesa, a pena di inammissibilità, deve: 

  • essere sostenuta nel periodo compreso tra il 14 dicembre 2021 e il 31 gennaio 2023, come risultante dai documenti contabili;
  • non essere stata effettuata tramite e-commerce (acquisto on line);
  • essere stata effettuata con sistemi tracciabili (bonifico o pagamento elettronico);
  • essere conforme alla normativa fiscale, documentata attraverso fatture, ricevute o documenti contabili dai quali si evinca il tipo di spesa e la sua pertinenza con il matrimonio o unione civile;
  • presentare causale compatibile con le attività per le quali viene concesso il contributo;
  • essere dimostrata attraverso un documento di pagamento (bonifico, scontrino POS) con importo identico a quello del documento di spesa (fattura, scontrino fiscale); nel caso di discordanza tra l’importo del documento di spesa e quello del documento di pagamento è ammissibile l’importo minore.

Contributo
Il contributo ha un importo massimo di 2.000 euro per ogni coppia in possesso dei requisiti indicati nel bando ed è concesso a rimborso delle spese sostenute. Qualora le spese documentate siano inferiori a 2.000 euro, il contributo è pari all’importo delle spese stesse se ammissibili; qualora le spese documentate ed ammissibili siano superiori a 2.000 euro, il contributo comunque non potrà superare i 2.000 euro.

Presentazione delle domande e assistenza
La domanda, completa di tutti i dati richiesti dall’avviso, deve essere predisposta e presentata, a pena di esclusione, attraverso lo sportello telematico disponibile al sito https://regione.lazio.it/nellazioconamore a partire dal 28 febbraio 2022 alle ore 10.00.
Eventuali problemi in fase di caricamento dati possono essere sottoposti a LAZIOcrea SpA tramite mail all’indirizzo asstecnellazioconamore@laziocrea.it mentre i chiarimenti in merito al contenuto dell’avviso possono essere inviati all’indirizzo chiarimentinellazioconamore@laziocrea.it. È opportuno inserire anche un recapito telefonico. 
Al link Nel Lazio con amore saranno pubblicate le risposte alle domande più frequenti sotto forma di FAQ.

Video tutorial per la compilazione

Applicazione per la compilazione della domanda

FAQ
Nel file delle FAQ sono pubblicate periodicamente le risposte alle richieste di chiarimenti inviati alla mail chiarimentinellazioconamore@laziocrea.it, aggregate per argomento.
Il file viene aggiornato con periodicità settimanale in base alle mail arrivate.

FAQ-risposte ai chiarimenti – aggiornato al 20/09/2022

                         
    Union Jack    FAQ  – Instructions – 

It’s now available the English version of the application – Application

ATTENZIONE!
LA DOMANDA NON PUO’ ESSERE PRESENTATA PRIMA DELLA CELEBRAZIONE DEL MATRIMONIO O DELL’UNIONE CIVILE. L’INSERIMENTO NELLA PIATTAFORMA E L’INVIO DI UNA DOMANDA SOTTOSCRITTA IN CUI VIENE DICHIARATA UNA DATA DI CELEBRAZIONE FALSA DETERMINA CONSEGUENZE ANCHE PENALI. IN PARTICOLARE,  L’ART. 75 DEL DPR 445/2000 PREVEDE CHE: “1. Chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso nei casi previsti dal presente testo unico è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia. Omissis”.
I controlli sulla veridicità delle dichiarazioni relative alla celebrazione del matrimonio/unione civile vengono effettuati su tutte le domande presentate.

AVVISO
Elenchi di domande ammesse e non ammesse a contributo sono pubblicate nella sezione Link correlati.
Il file delle FAQ è stato aggiornato in merito alla ripresentazione della domanda (FAQ n. 72).

 

Avviso Pubblico – Determinazione n. G08097 del 22/06/2022

Avviso Pubblico – Determinazione n. G08097 del 22/06/2022

  • Attuazione Deliberazione di Giunta regionale n. 275 del 10/05/2022 -Legge regionale n. 22 del 6 novembre 2019, art. 39 comma 1 lettera m. Misure per la riqualificazione delle attività commerciali su aree pubbliche. Annualità 2022/2024 – Approvazione AVVISO pubblico e relativi allegati- Perfezionamento delle prenotazioni di impegno nn. 40779/2022 , 1443/2023, 789/2024 e 790/2024 di importo totale di € 3.600.000,00 a favore di Lazio Innova SPA , sul capitolo U0000B32527, Esercizi finanziari 2022-2023-2024- Approvazione schema di Convenzione con Lazio Innova spa
  • Categoria: Bandi e Avvisi

Al via 3^ edizione ‘Scuola di Squadra’, progetto vincente della Regione

Al via 3^ edizione ‘Scuola di Squadra’, progetto vincente della Regione

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Volleyball - Foto di Keith Johnston da Pixabay

500 mila euro per sostenere la pratica sportiva in 244 scuole pubbliche del territorio. Sottolineare con forza il ruolo fondamentale che lo sport ricopre nella formazione delle ragazze e dei ragazzi

12/10/2022

“Giunto alla terza edizioneScuola di squadra è un progetto vincente che ci ha permesso di mantenere l’impegno di sostenere l’attività sportiva nelle scuole del nostro territorio e sottolineare con forza il ruolo fondamentale che lo sport ricopre nella formazione delle ragazze e dei ragazzi in termine di benessere fisico, motivazione, inclusione e socialità”. Così il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in una lettera inviata a tutti gli Istituti Secondari pubblici di secondo grado del Lazio, annuncia l’avvio del progetto “Scuola di Squadra” per l’anno 2022.

“Partendo proprio dalla consapevolezza del ruolo che ricopre lo sport nella formazione degli alunni delle nostre scuole – ha aggiunto Zingaretti – la Regione Lazio ha messo a disposizione anche quest’ anno un contributo economico, allo scopo di dare la possibilità agli Istituti pubblici Superiori di secondo grado di acquistare divise e attrezzature per la pratica sportiva”.

Per i 244 Istituti presenti sul territorio del Lazio, di cui 28 a Frosinone, 25 a Latina, 8 a Rieti, 168 a Roma e 15 a Viterbo, il bando della Regione Lazio mette a disposizione 500mila euro. Ad ogni Istituto può essere erogato un contributo massimo economico pari a 2mila euro, grazie al quale potrà acquistare così diversi articoli sportivi, su cui dovrà essere riportato il logo o la denominazione dell’Istituto scolastico e in alto a sinistra il logo della Regione Lazio. Il kit sarà previsto per qualsiasi disciplina e comprenderà anche divise e completi, palloni, tappetini, coni e ostacoli.

Le domande possono essere presentate fino al 20 novembre 2022 e inviate esclusivamente tramite PEC all’indirizzo scuoladisquasra@regione.lazio.legalmail.it.

La liquidazione del contributo avverrà in un’unica soluzione a seguito della verifica della documentazione presentata.

 

Al via una nuova edizione del premio “Donatella Colasanti e Rosaria Lopez”

Al via una nuova edizione del premio “Donatella Colasanti e Rosaria Lopez”

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Premio Colasanti-Lopez-conferenza-stampa

Il premio “Donatella Colasanti e Rosaria Lopez”, istituito nel 2019 dalla Regione Lazio giunto alla sua nuova edizione: la presentazione all’interno della Festa del Cinema di Roma

18/10/2022

Videoclip, spot, cortometraggi. Disegni, dipinti, fotografie, fumetti. Prodotti musicali di qualsiasi genere musicale. Questo il ventaglio delle forme di espressività che farà da filo conduttore al premio “Donatella Colasanti e Rosaria Lopez”, istituito nel 2019 dalla Regione Lazio giunto alla sua nuova edizione in memoria delle due ragazze vittime di un brutale episodio di violenza avvenuto a San Felice Circeo il 29 settembre 1975.

Una iniziativa nata per stimolare nelle scuole un dibattito sul tema della violenza di genere e del consenso, sollecitando una riflessione tra i giovani utile a diffondere una rivoluzione culturale basata sulla convivenza fra uomini e donne, sulla parità e il reciproco riconoscimento. Perché è la migliore prevenzione possibile contro la violenza.

Il premio si rivolge alle scuole statali e paritarie di secondo grado e agli Istituti di formazione professionale con sede legale o operativa nel Lazio.

I destinatari dell’avviso sono gli studenti e le studentesse che frequentano le istituzioni scolastiche e formative del Lazio.

Gli studenti potranno lavorare a quattro categorie di progetti:

1.  Elaborati scritti (racconti, poesie, saggi) 

2.  Materiale audiovisivo (videoclip, spot, cortometraggi)

3.  Creazioni artistiche (disegni, dipinti, fotografie, fumetti)

4.  Prodotti musicali di qualsiasi genere musicale (ad esempio, rap, rock, pop, classica)

La scuola o l’istituto che avrà ricevuto il maggior punteggio per la categoria di riferimento riceverà un riconoscimento finale, consistente in un voucher di 5 mila euro per l’acquisto di materiale a supporto della didattica.

Alla conferenza di presentazione, che si è svolta durante la Festa del Cinema di Roma, moderata dalla giornalista Roberta Serdoz, hanno partecipato: Eleonora Mattia (Presidente IX Commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio Regione Lazio); Giovanna Pugliese (Delegata Cinema del Presidente della Regione Lazio); Michela Cicculli (Presidente della Commissione Pari Opportunità di Roma Capitale); l’attrice Lidia Vitale, madrina della manifestazione, il fratello di Donatella, Roberto Colasanti, Gaia Bitocchi del Liceo Democrito di Roma, vincitrice categoria canzone nella scorsa edizione del Premio e alcuni rappresentanti delle scuole vincitrici e partecipanti della scorsa edizione.

“Un orgoglio la presentazione della nuova edizione del premio dedicato a Donatella Colasanti e Rosaria Lopez. Da cinque anni, grazie ad un emendamento alla legge di bilancio, che mi vede prima firmataria, la Regione Lazio ha deciso di investire su questo tema e di farlo con i ragazzi e le ragazze. Ha deciso di portare questa terribile storia in tutte le scuole del Lazio perché vogliamo tenere viva la memoria, il ricordo di Donatella e Rosaria e del loro grande sacrificio. Solo, infatti, grazie alla battaglia processuale di Donatella che la violenza sessuale non è più un reato contro la morale ma contro la persona. Donatella, che si finse morta, è l’icona della sopravvissuta. Loro sono la storia. Una storia che purtroppo si ripete ogni qualvolta siamo obbligate a sentire frasi del tipo “Se l’è cercata”, “Come era vestita?” Una storia che non ci stancheremo mai di cancellare e riscrivere nel modo giusto, ripetendo fino allo sfinimento che lo stupro ha un solo colpevole e una sola causa: lo stupratore. Con questo premio la Regione Lazio riafferma il ruolo della scuola nella sfida, che è prima di tutto culturale, contro quei pregiudizi e quel modello di pensiero che colpevolizza la donna e permette, nel silenzio generale, che la violenza si diffonda ed entri nelle nostre vite, fino agli esiti più tragici”, così dichiara Eleonora Mattia, Presidente della IX Commissione Pari opportunità del Consiglio regionale del Lazio.

“Dallo scorso anno abbiamo istituito come Regione Lazio insieme alla consigliera Eleonora Mattia, il premio in memoria di Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, rivolto alle scuole superiori per sostenere progetti di sensibilizzazione contro la violenza di genere. Quanto accaduto quasi 50 anni fa al Circeo ha segnato un momento cruciale nella storia della cronaca nera del nostro Paese per la brutalità dei carnefici e per la casualità delle vittime, e allo stesso tempo rappresenta un episodio che deve essere ricordato perché la violenza contro le donne ancora oggi è un fenomeno troppo sottovalutato. Noi invece vogliamo non solo ricordare le vittime, ma lavorare, soprattutto con le giovani generazioni, per diffondere concetti come l’importanza della parità fra generi e anche fra ceti sociali diversi, diventando protagonisti di un cambiamento culturale e sociale che non giustifichi mai la violenza di genere e la combatta con ogni mezzo possibile”, così Giovanna Pugliese delegata della Regione Lazio al Cinema.

Per presentare i progetti c’è tempo fino alle ore 12:00 del 28 febbraio 2023

Maggiori informazioni qui e su LazioInnova

 

Tevere: oltre 2mln di euro per manutenzione e pulizia banchine tratto Castel Giubileo – Ponte Marconi

Tevere: oltre 2mln di euro per manutenzione e pulizia banchine tratto Castel Giubileo – Ponte Marconi

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Tevere: oltre 2mln di euro per manutenzione e pulizia banchine tratto Castel Giubileo - Ponte Marconi

Per mettere in sicurezza e migliorare il fiume simbolo della città di Roma

26/10/2022

La Regione Lazio interverrà con lavori di manutenzione straordinaria dell’alveo, delle banchine e degli argini del tratto urbano del fiume Tevere tra Castel Giubileo – Ponte Marconi. Gli interventi, per i quali sono stati stanziati oltre 2 milioni di euro, verranno eseguiti per ripristinare la funzionalità del fiume, che si trova, per una buona parte del tratto interessato, in uno scarso stato manutentivo.

Continua il nostro impegno per il decoro e la valorizzazione del Tevere – ha dichiarato l’assessore a Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità, Mauro Alessandri che ha effettuato questa mattina un sopralluogo sul posto – la manutenzione dei tratti urbani è fondamentale per mettere a disposizione dei romani banchine pulite e accessibili, oltre che per la messa in sicurezza di tratti del fiume che, con la stagione delle piogge, potrebbero essere a rischio ambientale. Come Regione stiamo dando massima attenzione al fiume grazie a diversi interventi che non riguardano solamente il decoro, ma anche la rimozione di alcuni relitti abbandonati ai lati delle banchine, cause di potenziali situazioni pericolose, come nel caso della motonave Tiber II, per la quale abbiamo avviato la rimozione poche settimane fa”.

“Il nostro è un impegno che stiamo portando avanti in questi anni con grande determinazione e con questo ulteriore stanziamento facciamo un altro importante passo in avanti. Il Tevere rappresenta uno dei simboli della città di Roma, le sue sponde sono frequentate da turisti e cittadini nel corso di tutto l’anno. Questi lavori ci consentiranno di metterlo in sicurezza, laddove è maggiormente a rischio, e di dargli anche una luce nuova, perché diventi non solo un biglietto da visita degno della Capitale di un Paese, ma anche luogo di socialità, incontro, sport, divertimento e cultura”, aggiunge l’assessore a Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità, Mauro Alessandri.

Per il tratto del Tevere compreso tra Castel Giubileo e Ponte Marconi, gli interventi della Regione Lazio riguarderanno: Sfalcio e decespugliamento delle erbe e arbusti presenti sugli argini, sulle sponde e sul letto del fiume, la rimozione e lo smaltimento di rifiuti solidi e altro materiale proveniente da scarichi abusivi, lavaggio delle banchine e abbattimento di strutture eventualmente presenti nell’area di intervento.

 

Formazione: al via Lazio Academy, percorsi per superare gap competenze tra domanda e Offerta di Lavoro

Formazione: al via Lazio Academy, percorsi per superare gap competenze tra domanda e Offerta di Lavoro

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Gruppo lavoro - Foto di <a href="https://pixabay.com/it/users/campaign_creators-9720680/?utm_source=link-attribution&amp;utm_medium=referral&amp;utm_campaign=image&amp;utm_content=3724797">Tammy Duggan-Herd</a> da <a href="https://pixabay.com/it//?utm_source=link-attribution&amp;utm_medium=referral&amp;utm_campaign=image&amp;utm_content=3724797">Pixabay</a>

Per riqualificare, aggiornare e ridefinire le competenze specifiche di giovani, donne e persone in cerca di lavoro e occupate a partire dai settori come turismo, edilizia e digitale

26/10/2022

Al via Lazio Academy, una rete composta da agenzie formative, imprese, enti bilaterali ove accreditati, con capacità formativa specifica nella filiera, ITS (Istituti tecnici superiori), scuole professionali, che propongono percorsi di formazione per riqualificare, aggiornare e ridefinire le competenze specifiche di giovani, donne e persone in cerca di lavoro e occupate a partire dai settori come turismo, edilizia e digitale.

“Le Lazio Academy, con un investimento di 10 milioni di euro del FSE+, sulla base di un apposito bando che sarà pubblicato a novembre, sono uno strumento per avere una formazione mirata all’inserimento lavorativo con contratto a tempo indeterminato, compreso l’apprendistato, e per ridurre il gap tra le competenze possedute e le competenze richieste dal mercato del lavoro che è in continuo cambiamento e ha bisogno di figure professionali sempre più specializzate.

Qualifichiamo in questo modo il sistema formativo regionale e incentiviamo la proattività del tessuto delle medie imprese ma soprattutto piccole e piccolissime imprese, costituendo veri e propri hub di competenze per garantire una formazione mirata ai fabbisogni produttivi e competere con le aziende di grandi dimensioni”. Così l’assessore al Lavoro e Nuovi diritti, Formazione e Scuola della Regione Lazio, Claudio Di Berardino.

Per le persone disoccupate o inoccupate è prevista un’indennità per la partecipazione alle attività formative fino a 800 euro mensile.

“Formare e riqualificare i protagonisti dell’industria turistica significa costruire una prospettiva di sviluppo concreto di un settore che è trainante per l’economia del Lazio. Garantendo l’aggiornamento professionale e delle competenze aiutiamo le imprese ad attingere a profili altamente qualificati e, allo stesso tempo, sosteniamo le nostre lavoratrici e i nostri lavoratori a restare nel mercato del lavoro superando il gap tra le competenze possedute e quelle richieste, camminiamo al fianco di quanti un lavoro non lo hanno più a causa della pandemia favorendone il reinserimento e diamo un sostegno a quanti vogliono immettersi nel mondo del lavoro turistico. Lazio Academy rappresenta il proseguo di un impegno messo nero su bianco nel protocollo d’intesa “Lavoro e sviluppo nel turismo” sottoscritto lo scorso febbraio con le parti sociali, una risposta a un settore che ha vissuto momenti difficili a causa della pandemia e che oggi corre nuovi rischi, nonché uno strumento efficace per un settore dinamico che vive continue trasformazioni” – ha dichiarato Valentina Corrado, Assessore al Turismo ed Enti Locali della Regione Lazio.

“Un’iniziativa che va verso l’attuazione di quanto prevede la nuova Agenda Digitale regionale 2022-2026, approvata lo scorso maggio, che tra i suoi cinque assi strategici d’intervento ne prevede infatti proprio uno specifico su ‘cultura e competenze digitali’. Dal grande lavoro di ascolto, che abbiamo fatto nei mesi scorsi per presentare il provvedimento agli attori pubblici e privati sia sul territorio che attraverso la consultazione pubblica on line, è infatti emerso che tra le principali criticità nel colmare il digital divide figurano non tanto le infrastrutture quanto le competenze digitali. Con Lazio Academy quindi compiamo un nuovo passo in avanti sulla strada giusta”, dichiara Roberta Lombardi, assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio.

 

Pensionati: 3 agevolazioni da non perdere (la terza è la migliore!)

Pensionati: 3 agevolazioni da non perdere (la terza è la migliore!)

Giugno 2022

Oggi i pensionati possono usufruire queste 3 speciali agevolazioni:

1. Sconti sulle bollette

In favore degli over 75 sono previsti sconti per bollette telefoniche, di luce e gas ed esenzione dal pagamento del Canone Rai. Per richiedere questi sconti bisogna rivolgersi al CAF e al proprio gestore telefonico o energetico.

2. Esenzioni dal pagamento del ticket sanitario

I pensionati con reddito annuo fino a 36.151,98 euro, possono ottenere esenzioni o riduzioni per il pagamento di ticket sanitari per visite o acquisto di farmaci. La richiesta va effettuata presso la propria ASL di competenza.

3. Convenzione INPS

I pensionati possono richiedere presso le banche e finanziarie convenzionate con l’INPS prestiti agevolati rimborsabili con piccole trattenute sulla pensione.

Ecco alcuni dei vantaggi:

✅ Il tasso è sempre inferiore ai Tassi Soglia Convenzionali
✅ Rata mai superiore al quinto della pensione
✅ NO Garante e NO ipoteche
✅ Accessibile anche a cattivi pagatori con finanziamenti in corso

VERIFICA SE RIENTRI

Clicca sul tuo anno di nascita per verificare se rientri nei Prestiti in Convenzione INPS :

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Cliccando sui tasti, dopo un breve questionario avrai la possibilità di richiedere un contatto da un consulente e verificare la fattibilità del prestito.

Santi Simone e Giuda

 

Santi Simone e Giuda


Nome: Santi Simone e Giuda
Titolo: Apostoli
Ricorrenza: 28 ottobre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Festa

S. Simone fu soprannominato Cananeo o Zelote per distinguerlo da S. Pietro e da S. Simone, che succedette a S. Giacomo il Minore nella sede vescovile di Gerusalemme… continua

S. Giuda, soprannominato Taddeo per non confonderlo col traditore del Signore, era figlio di Cleofa e di Maria, cugina della Beatissima Vergine… continua

PRATICA. A imitazione dei due Apostoli, professiamo e difendiamo la fede cattolica senza rispetto umano.

PREGHIERA. O Dio, che per mezzo dei tuoi beati Apostoli Simone e Giuda ci hai concesso di giungere alla conoscenza del tuo nome, concedici di celebrare con frutto la loro gloria eterna e di trarne profitto.

MARTIROLOGIO ROMANO. Festa dei santi Simone e Giuda, Apostoli: il primo era soprannominato Cananeo o Zelota, e l’altro, chiamato anche Taddeo, figlio di Giacomo, nell’ultima Cena interrogò il Signore sulla sua manifestazione ed egli gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui».

Cento anni fa la marcia su Roma: l’inizio della cosiddetta “era fascista”

Interris.it (28 ottobre 2022)
Cento anni fa la marcia su Roma: l’inizio della cosiddetta “era fascista”
da Carlo Felice Casula

Il 28 ottobre del 1922 15.000-20.000 camice nere, guidate da Emilio De Bono, Italo Balbo, Cesare De Vecchi e Michele Bianchi, retoricamente chiamati “quadrunviri”, provenienti da diverse regioni d’Italia, convergono a Roma da diverse direzioni, su camion e treni speciali requisiti con la forza. Benito Mussolini, quattro giorni prima, in un grande raduno a Napoli l’aveva preparata e preannunciata, anche se, alla vigilia aveva preferito restare a Milano e giungerà a Roma in vagone letto, dopo il successo non scontato dell’atto di forza, dovuto al cedimento del re Vittorio Emanuele III, che si rifiutò di firmare lo stato d’assedio nella Capitale, pur difesa da truppe del regio esercito, ben più numerose, addestrate ed equipaggiate delle colonne fasciste.

Nell’Italia dell’inquieto dopoguerra è presente una grave situazione economica e sociale, connotata dalla difficile riconversione dalla produzione bellica a quella civile e, da questa alimentata, da una forte conflittualità sociale tra i lavoratori dell’industria e delle campagne, ai quali sono pervenuti anche gli echi della Rivoluzione socialista in Russia.

Anche se la ricerca storica più matura e documentata ha negato la connotazione rivoluzionaria del cosiddetto biennio rosso del 19-20, culminato nell’ondata di occupazione e delle fabbriche, a partire dalla Fiat di Torino, è indubbio che la Confederazione generale del lavoro di matrice socialista che la Confederazione italiana dei lavoratori, fondata nel 1918, d’ispirazione social-cristiana hanno un rapido sviluppo organizzativo: rispettivamente 2 milioni e 1milione e 200 iscritti.

Sul piano politico istituzionale, nonostante il rientro sulla scena politica di Giovanni Giolitti, si assiste all’esaurirsi da parte del vecchio ceto liberale della capacità di dirigere la macchina dello Stato, fortemente ristrutturata in senso autoritario durante i lunghi anni di guerra e ancor meno a controllare le nuove dinamiche sociali e culturali.

Alle elezioni del 1919, che si tengono per la prima volta con il suffragio universale (maschile) e con il metodo proporzionale, il Partito socialista italiano e il Partito popolare italiano, interclassista, ma non confessionale e convintamente riformatore, appena fondato da don Luigi Sturzo, ottengono grande successo elettorale. Entrano in parlamento 156 deputati socialisti e 100 popolari. Una forte instabilità politico-istituzionale caratterizza gli anni del dopoguerra. La causa prima è la mancata intesa di questi due partiti, per pregiudiziali ideologiche più che politiche, nonostante entrambi siano espressione dei ceti popolari italiani desiderosi di uscire dalla marginalità in cui li aveva tenuti lo Stato postunitario liberale.

Dalla fine della guerra, fino alla marcia su Roma e all’ascesa di Mussolini, in rapida successione, si succedono i governi di Vittorio Emanuele Orlando, Francesco Saverio Nitti, Giovanni Giolitti, Ivanoe Bonomi e Luigi Facta. Nel 1921 si tengono elezioni anticipate nelle quali i socialisti perdono alcuni seggi, mentre i popolari ne guadagnano sette.

La novità è costituita dall’ingresso in parlamento di 16 deputati del Partito comunista, fondato nel gennaio dello stesso anno a seguito di una scissione a sinistra dal Partito socialista, e 35 del movimento fascista, creato da Mussolini nel 1919 che mobilita e organizza militarmente gruppi crescenti di ex combattenti, delusi per la cosiddetta vittoria mutilata, giovani nazionalisti, studenti, sprezzanti, a partire dalla propaganda di Gabriele D’Annunzio, nei confronti dell’imbelle “Italietta” di Giolitti e nemici giurati degli universi culturali e ideali dei socialisti e dei popolari.

Il 1921-22, passato alla storia come il “biennio nero” è caratterizzato dal susseguirsi di azioni violente e armate delle squadre fasciste delle “camice nere”, dal colore della nuova divisa, per una sistematica aggressione-distruzione di case del popolo, camere del lavoro, leghe bianche e rosse, amministrazioni comunali, sedi di giornali, sedi sindacali. L’idea della violenza come strumento di lotta politica, interiorizzato anche a seguito della consuetudine con la morte data e subito nei lunghi anni di guerra al fronte, diventa pratica diffusa e normale, grazie anche alla sostanziale acquiescenza delle autorità politiche e militari.

La Marcia su Roma il 28 ottobre, con il proposito di conquistare la capitale, è la conclusione di questo processo, non una recita teatrale, come, per molti aspetti fu l’impresa di Fiume dei legionari di Gabriele D’Annunzio. Pur temendo qualche rischio i suoi promotori, che l’avevano programmata meticolosamente nell’estate, la portarono a termine vittoriosamente, anche perché gran parte della classe dirigente non comprese che era in atto una rivoluzione, come orgogliosamente il Fascismo la visse e la interpretò individuando in essa il fondamento del regime e persino l’inizio della cosiddetta “era fascista”.

Durante questa crisi, ha scritto Artuto Carlo Jemolo, nel suo magistrale libro, Chiesa e Stato in Italia, «la gerarchia ecclesiastica restò assente e col cuore in sospeso». Padre Giovanni Sale nell’ultimo quaderno di La Civiltà cattolica, nel denso saggio, A cento anni dalla Marcia su Roma, ha scritto: “Quale atteggiamento assunse il neoeletto pontefice Pio XI nei confronti del nuovo governo fascista? Possiamo affermare che essa, pur non assolvendo il fascismo per le violenze commesse, cercò di dare fiducia a Mussolini, nella speranza che riuscisse a “cristianizzare” il partito che si credeva dominato dalla massoneria e, partendo dalla sua posizione di forza, riuscisse a dare uno sbocco soddisfacente alla Questione Romana”.

Il dato più importante e scandaloso è, tuttavia, che il re, non solo non firmasse il decreto d’assedio ma, affidò l’incarico di formare un nuovo governo e, persino, fece sfilare per le vie del centro di Roma le squadre fasciste come un esercito trionfante.

Illuminante al riguardo è un passaggio del discorso tenuto alla camera dei deputati da Mussolini, il 16 novembre, ormai capo del governo: “Potevo fare di quest’aula sorda e grigia un bivacco di manipoli: potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti. Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto”.