Contratto statali , gli aumenti arriveranno anche ai pensionati

Contratto statali, gli aumenti arriveranno anche ai pensionati

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Anche chi è andato in pensione negli ultimi tre anni riceverà, in parte, i benefici del rinnovo del contratto degli statali. Gli assegni pensionistici dovranno essere ricalcolati per tener conto degli aumenti, così come dovranno essere rideterminati i trattamenti di fine servizio e di fine rapporto. Non solo. A chi ha lasciato il lavoro tra il 2019 e il 2021, spetteranno pro-quota, anche gli arretrati derivanti dagli aumenti previsti nel nuovo contratto. Come noto, per adesso, l’unico accordo ad essere stato siglato è quello delle Funzioni Centrali, che comprende i ministeri, le Agenzie fiscali, e gli enti pubblici non economici, come Inps e Inail.

A riconoscere ai pensionati i benefici dell’accordo sottoscritto il 5 gennaio scorso dall’Aran e dai principali sindacati, è l’articolo 48 del contratto stesso. “I benefici economici”, si legge nell’articolo, “sono computati ai fini previdenziali, secondo gli ordinamenti vigenti (…) nei confronti del personale comunque cessato dal servizio, con diritto a pensione, nel periodo di vigenza del presente contratto”. La ragione di questa norma è semplice. La firma del contratto è arrivata oltre la fine del triennio di riferimento. L’accordo infatti, “copre” il periodo che va dal 2019 al 2021. Chi in questi anni ha prestato la sua opera presso le amministrazioni del comparto delle Funzioni centrali, ha dunque diritto a ricevere gli stessi “benefici economici” dei dipendenti che sono ancora in servizio. Compresi gli arretrati fino al momento in cui si è andati in pensione.

Come ormai noto, gli aumenti del nuovo contratto oscillano dai 63 euro per un dipendente della prima area in fascia F1, fino ai 117 euro di un Ispettore generale. Il conteggio degli arretrati, tuttavia, va fatto anno per anno. Infatti gli aumenti del primo anno di vigenza del contratto, il 2019, oscillano dai 12 euro del dipendente di prima area in prima fascia, fino ai 24,60 euro dell’Ispettore generale. Nel 2020 invece, gli aumenti vanno dai 25,90 euro sempre del dipendente di prima area in prima fascia, ai 49,80 euro dell’Ispettore generale. Solo dal primo gennaio dello scorso anno, il 2021, gli aumenti sono a regime, ossia nella fascia di oscillazione tra 63 e 117 euro lordi mensili.

Quando arriveranno nelle buste paga gli aumenti e gli arretrati del contratto? Dopo la firma avvenuta il 5 gennaio scorso, il contratto è stato ora trasmesso ai Comitati di settore. Inizierà adesso una prima procedura di verifica affidata alla Ragioneria generale dello Stato. Secondo quanto riferito dal presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, questa verifica dovrebbe concludersi entro la fine del mese. Poi il contratto sarà trasmesso alla Corte dei Conti per la validazione. Una procedura che ha un tempo stabilito di 15 giorni. Tra la metà e la fine di febbraio, insomma, il testo dovrebbe arrivare in consiglio dei ministri per la ratifica finale. A marzo potrebbero arrivare gli aumenti in busta paga.

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  1. Sono d’accordo quest’ultimo governo poi e stato reclutato per fare ulteriore macelleria sociale…e pensare che molti festeggiavano l’ascesa di Draghi…come si può impegnarsi o sperare in un cambiamento se la popolazione non distingue una pulce da un elefante? Sono scofortata….persino il bonus Renzi sono andati ad eliminare..Ms Draghi e l’allegria brigata, ..io li condannerei a prendere 1200 euro al mese per tutta la vita lui e il suo governo pieno di bambocci danarosi! Come fanno a capire chi deve fare i salti mortali per arrivare alla fine del mese? Sono vissuti in un mondo iper protetto, foderati di denaro fin sopra la testa….devono andarsene non c’è soluzione, anche l’UE non scherza con la distruzione del ceto medio…la cosa parte da Bruxelles, un’ ingiustizia sociale senza precedenti dal 1948 in poi…..possibile che non c’è giustizia a questo mondo?

  2. IL M5S DOVEVANO RINNOVARE UN CONTRATTO DIGNITOSO A TUTTI SIA DIPENDENTI CHE PENSIONATI COME HANNO FATTO A FARE ENTRARE NEL GOVERNO QUELLI DELL’OPPOSIZIONE PER ESEMPIO IL NANO DI BRUNETTA HANNO FATTO PRENDERE LA POLTRONA AL CENTRODESTRA NON SONO DEGNI DI STARE AL GOVERNO MASSA DI LADRI NON SI PUÒ PIÙ ANDARE AVANTI TI DANNO UN AUMENTO DA ELEMOSINA DOPO 10 ANNI CHE I CONTRATTI SONO BLOCCATI VERGOGNATEVI

  3. E’ uno schifo. Io sono andata in pensione a Dicembre del 2015 (quindi, alla fine dell’anno 2015), con uno stipendio che era ancora – da ben 5/6 anni e anche più, al palo, dal momento che gli aumenti (biennali come da contratto) derivanti dai rinnovi contrattuali non c’erano più stati, come se non esistessero. Quando sono scattati i rinnovi contrattuali , hanno trovato il modo di aggirare le cose concedendoli soltanto ai pensionati prima del 2015. Ora leggo che degli aumenti e del ricalcolo dell’indennità di buonuscita beneficeranno solo quelli andati in quiescenza tra il 2019/2020…Insomma, trovano SEMPRE un modo per tagliare fuori noi che andammo in pensione con uno stipendio fermo da anni ed anni, dal momento che il rinnovo del contratto ormai scaduto da una vita- fatto GRAVISSIMO – per noi non ci fu MAI. Troverei dunque SACROSANTO aumentare anche le pensioni di chi non raggiunge neppure 20.000 euro l’anno.. Dire che è un’ingiustizia è ancora poco, anche per noi la vita è rincarata (solo per fare la spesa mi sono accorta di un aumento di almeno 10 euro a settimana) e non venissero a raccontarmi che la colpa è di Putin!! Putin non c’entra nulla con i broccoli e le patate, le mele e i generi alimentari indispensabili. Questo è solo sfruttamento della gente da parte dei commercianti che aumentano i prezzi come vogliono, e ancora trovano il modo aggirare lo scontrino fiscale non facendolo proprio. Quest’inverno sono stata costretta a battere i denti dentro casa per risparmiare sul gas, e la guerra non era ancora scoppiata. E piantiamola con i MITI: tutti fingono di NON SAPERE che i cosiddetti “statali” (pensionati inclusi) sono l’unica categoria a NON percepire, da sempre, la 14^ mensilità. Che sia ricalcolo per tutti, dunque, anche sulla buonuscita. Vergogna, sindacati.

    • Il nostro è un popolo che indossa i gilet a lana di pecora, pertanto non c”e da meravigliarsi se siamo sprofondati in un regime totalitario

  4. Io sono stata ata x10 anni precariato e nel 2016 a tenpo indererminato fino al 2017 poi mi anno messo a riposo per età io il ricalcolo pensione e il precariato con aumenti non lho avuto posso fare ricorso x aumento della pensione per avere il ricalcolo io i primi 4 sono interi, gli ultimi 6 anni calcolati la metà insomma di 10 anni fatti a scuola ne anno calcolati in tutto 7 grazie della risposta se mi fate sapere

  5. Come sempre scandaloso quando è qualcun altro a decidere quando e quanto sarà l’aumento (da fame) di un contratto scaduto da tre anni. Se non erro quando i parlamentari si aumentano il loro già strapagato stipendio lo fanno in modo silenzioso (ad agosto) accorciando i tempi di maturazione da tre anni a 2anni e mezzo, cosicché in caso di diminuzione per effetto del referendum in ogni caso, per la pensione ne avrebbero beneficiato tutti. E i lavoratori hanno aspettato 3 anni per quattro soldi e ancora non sanno se li prenderanno a marzo. Mi consola che dove non esiste giustizia terrena, molto più severa sarà quella divina,dove soldi e potere non serviranno. E qui mi fermo.

    • Io ritengo che TUTI coloro i quali non hanno beneficiato, a suo tempo, del rinnovo contrattuale spettante (e sindacati e governo lo sanno bene) e che hanno fatto prima a raggiungere la pensione, abbiano DIRITTO al ricalcolo della stessa, nonchè del TFS, SUL NON PERCEPITO. Non è giusto essere andati in pensione con cifre ai limiti della sopravvivenza anche a causa dei mancati rinnovi contrattuali. E qui mi fermo anch’io, sennò dovrei andare avanti a parolacce.

  6. Lascio il lavoro ad ott 2020 con quasi 45 anni di contributi aspetto con ansia il contratto 2019/20121, mi sono arrivati a giugno 2022 solo 148 euro di arretrati, dopo tutti i proclami fatti dal ministro brunetta, non si smentiscono mai, scandalo puro i loro aumenti sono la cartina tornasole di come funziona a senso unico la legge

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Contratto statali , gli aumenti arriveranno anche ai pensionatiultima modifica: 2022-06-19T18:33:10+02:00da vitegabry
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