Archivi giornalieri: 12 giugno 2022

Vita quotidiana in Paraguay – Com’è vivere in Paraguay?

Vita quotidiana in Paraguay – Com’è vivere in Paraguay?

Il Paraguay è uno dei paesi più belli del mondo e spesso viene indicato come il migliore Paese del Sudamerica in cui vivere. È possibile che un Paese come il Paraguay possa cambiare inevitabilmente la tua vita e le tue abitudini quotidiane e, a questo proposito noi, in quanto unica Società di consulenza europea per trasferimenti in Paraguay, abbiamo deciso di immergerci nelle  tradizioni locali, nei costumi e nell’etichetta, spiegando come sia la vita quotidiana di un Paraguayano.

Stabilire una seconda residenza permanente in Paraguay potrebbe essere il tuo biglietto di ingresso per mettere al sicuro il tuo patrimonio, senza l’obbligo di pagare montagne di tasse. Data la stabilità economica del Paese, esistono molte opportunità di investimento di cui puoi assolutamente beneficiare.

Tuttavia, se stai pensando di richiedere una residenza permanente in Paraguay, probabilmente vuoi sapere qualcosa di più  a proposito della vita di un Paraguayano medio. Sia che tu stia progettando di abitare ad Asunción, Ciudad del Este o Villa Hayes, una residenza in Paraguay potrebbe essere tutto ciò che desideri ed anche di più!

Denaro e tasse

Iniziamo parlando dell’argomento più importante: i tuoi soldi! In Paraguay l’economia è stabile e il costo della vita per te è molto basso, specialmente se provieni dall’Europa o dall’America del Nord. Questo rende il Paraguay il miglior Paese LatinoAmericano in cui vivere, se ti interessa proteggere i tuoi beni o acquistare proprietà in grado di mantenere intatto il loro valore commerciale.

Anche il leggero sistema fiscale del Paraguay è molto favorevole. Se paragoniamo il Paraguay con i Paesi Occidentali, vediamo che la popolazione Paraguayana viene tassata molto poco. Per esempio, coloro che dispongono di un reddito molto elevato, cioè che guadagnano complessivamente 120 volte il reddito minimo, pagano una tassa sul proprio reddito pari al 10%. In ogni caso, anche per coloro che dispongono di un reddito più modesto, le tasse non superano l’8%. Se paragoniamo questi dati ad un Paese come gli Stati Uniti d’America, che tassa i suoi cittadini più ricchi con imposte che sono pari al 39,6%, il Paraguay si può davvero definire un paradiso fiscale.

I media in Paraguay

Una delle prime cose che tu noti in Paraguay sono proprio i media. In pratica, tutti i giornali ed i canali televisivi sono in lingua spagnola, quindi è meglio che ti assicuri che il tuo spagnolo sia all’altezza, se vuoi rimanere aggiornato in fatto di notizie! I media sono stati limitati fino a circa il 1989, sebbene questa situazione si sia modificata sin dall’inizio degli anni ’90 e i mezzi di informazione hanno potuto godere di una libertà e di una creatività di espressione e di comunicazione ancora più grande.

I giornali popolari locali comprendono: Última Hora, El Popular e La Nación. Il servizio nazionale che supervisiona la Radio e la TV è il National Telecommunications Administration e puoi trovare canali TV commerciali, che vengono trasmessi dai centri maggiormente popolati: Asunción, Encarnación, and Ciudad del Este.

La cucina del Paraguay

Se stai pensando di trasferirti in Paraguay, oppure di stabilire in questo Paese una seconda residenza permanente, sei probabilmente molto interessato a sapere qualcosa di più sulla cucina e su ciò che si mangia in Paraguay!

Molti dei piatti più comuni derivano dai Guaraní, la popolazione indigena del Paese. Sono piatti di carne di manzo o di pesce che viene pescato nei fiumi di acqua dolce. Oltre a questo, se vivi in Paraguay, molto spesso puoi trovare zuppe servite con vari tipi di carne e di pane.

La “Chipa” è un tipo di pane comune, che viene insaporito con formaggio e uovo e che di solito viene servito con le zuppe.

La “Sopa Paraguaya” è un pasticcio composto da uova, latte e mais, mentre la “Avati Mbaipy” è una zuppa di mais che viene consumata di frequente. Per via dell’agricoltura di questo paese, scoprirai presto che il mais/granturco si usa molto spesso in piatti di vario genere, poiché il Paese ne produce in abbondanza.

Tuttavia, la popolazione locale trova il modo di renderlo ogni volta straordinario e, anche in questo modo, contribuisce a rendere il Paraguay il migliore Paese dell’America Latina in cui vivere.

Per quanto riguarda le bevande, ti puoi aspettare di veder comparire il “Caña”, un liquore che deriva dallo zucchero di canna e una birra vecchio stile, che vanta numerosi marchi, tutti espressione del loro gusto unico e inconfondibile!

Inoltre, c’è  un tè locale alle erbe, che si chiama “Yerba Mate”, conosciuto per le sue proprietà curative, che viene consumato  tutti i giorni e in qualunque stagione.

 

Lussemburgo

 
 

Lussemburgo

Lo sapevate?

Popolazione 0.6 milioni
Numero di visitatori/anno 0.9 milioni
Energie rinnovabili 3.2 %

Come va la vita?

Il Lussemburgo consegue buoni risultati in numerosi aspetti del benessere,rispetto alla maggior parte dei Paesi esaminati nel Better Life Index. Il Lussemburgo si colloca al di sopra della classifica rispetto alla media in termini di reddito, salute, qualità dell’ambiente, sicurezza e soddisfazione di vita, ma ottiene risultati al di sotto della media in tema di istruzione. Queste classifiche si basano su una selezione di dati disponibili.

Sebbene il denaro non possa comprare la felicità, è uno strumento importante per raggiungere un tenore di vita più agiato. Nel Lussemburgo, il reddito netto medio rettificato delle famiglie è pari a 44 773 USD annui pro capite, un reddito superiore rispetto alla media OCSE di 30 490 USD.

In termini di occupazione, in Lussemburgo circa il 67% delle persone di età compresa tra 15 e 64 anni ha un lavoro retribuito, una percentuale leggermente superiore rispetto al tasso medio di occupazione OCSE, pari al 66%. Il 70% circa degli uomini ha un lavoro retribuito, rispetto al 64% delle donne. Il 3% circa dei lavoratori dipendenti ha un orario di lavoro retribuito molto lungo, una percentuale inferiore alla media OCSE, pari al 10%, con rispettivamente il 3% degli uomini e il 2% delle donne.

Una buona istruzione e valide competenze sono requisiti importanti per trovare un lavoro. In Lussemburgo, il 74% degli adulti di età compresa tra i 25 e i 64 anni ha completato il ciclo di istruzione secondaria superiore, una percentuale inferiore alla media OCSE pari al 79%. In Lussemburgo, il tasso di completamento degli studi secondari superiori non varia tra gli uomini e le donne: per entrambi i sessi il tasso di completamento degli studi secondari superiori è pari al 74%.  Per quanto riguarda la qualità del sistema di istruzione, lo studente medio ha ottenuto un punteggio pari a 477 punti in termini di competenze in lettura, matematica e scienze nell’ambito del Programma OCSE per la valutazione internazionale degli studenti (PISA). Tale punteggio è inferiore alla media OCSE, pari a 488 punti. In Lussemburgo le ragazze hanno ottenuto in media 9 punti in più rispetto ai ragazzi, un punteggio superiore rispetto al divario medio OCSE, pari a 5 punti.

In termini di salute, nel Lussemburgo la speranza di vita alla nascita è di circa 83 anni, due anni in più rispetto alla media OCSE di 81 anni. La speranza di vita è di 85 anni per le donne, rispetto a 80 anni per gli uomini. Il livello atmosferico di PM2,5 –  microparticolato costituito da particelle inferiori a 10 micron che possono penetrare nei polmoni e danneggiarli – è pari a 10 microgrammi per metro cubo, un dato inferiore rispetto alla media OCSE pari a 14 microgrammi per metro cubo, In Lussemburgo, l’85% delle persone intervistate dichiara di essere soddisfatto della qualità dell’acqua, una percentuale leggermente superiore rispetto alla media OCSE, pari all’ 84%.

Per quanto riguarda la sfera pubblica, nel Lussemburgo si riscontrano un discreto senso di appartenenza e livelli discreti di partecipazione civica. La maggior parte delle persone intervistate dichiara di conoscere qualcuno su cui poter contare nel momento del bisogno, una percentuale in linea con la media OCSE pari al 91%. In occasione delle ultime elezioni, l’affluenza alle urne, indicatore della partecipazione dei cittadini al processo politico, è stata del 90%, una percentuale superiore rispetto allamedia OCSE pari a 69%. Tale percentuale riflette l’obbligo di voto vigente in Lussemburgo.

Alla richiesta di attribuire un voto alla loro soddisfazione generale di vita, su una scala da 0 a 10, i lussemburghesi hanno dato in media un voto pari 7,4 punti, un punteggio superiore rispetto alla media OCSE, pari a 6,7 punti.

Per maggiori informazioni sulle stime e sugli anni di riferimentocfr. FAQ e la banca dati BLI.

Temi

 
Reddito
9.3
 
 
 
Ambiente
7.2
 
Salute
8.0
 
 
Sicurezza
9.4
 

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Slovenia
Sudafrica
Spagna
Svezia
Svizzera
Turchia
Regno Unito
Stati Uniti

Lussemburgo In dettaglio

Stato sociale

Stato sociale, in che stato è

Stato sociale e crescita economica:
che fare?

Presentazione del Rapporto 2005 sullo Stato sociale

Giovedì 30 giugno 2005, ore 14,30, Aula 3
Facoltà di Economia,
Università di Roma , “La Sapienza”
Via del Castro Laurenziano, 9

Dipartimento di Economia Pubblica Università di Roma “La Sapienza”

CRISS – Centro di Ricerca Interuniversitario sullo Stato Sociale

Lo stato sociale, da molti anni, è oggetto di grande interesse sia dal punto di vista conoscitivo sia per gli interventi di riforma cui le sue istituzioni sono sottoposte nella generalità dei paesi più sviluppati.
La centralità del tema per gli equilibri sociali ed economici e la continua evoluzione dei termini in cui esso si pone giustifica la crescente attenzione di esperti, “addetti ai lavori” e dell’opinione pubblica.
Con l’iniziativa di redigere un Rapporto annuale sul welfare state si intende mettere a disposizione di ricercatori, operatori politici, responsabili sindacali e studenti, uno strumento di conoscenza e di orientamento che, per la ricchezza dell’informazione statistica, la precisione dell’inquadramento teorico, l’attenzione alle comparazioni internazionali, possa permettere un giudizio il più possibile informato, aggiornato ed equilibrato sulle più complesse questioni riguardanti il welfare state e i suoi rapporti con la crescita economica
In ogni edizione annuale del Rapporto verranno offerti  approfondimenti analitici ed empirici su temi specificamente individuati  e un quadro aggiornato dei dati statistici e delle evoluzioni istituzionali.

Questa iniziativa nasce con il patrocinio istituzionale del Dipartimento di Economia Pubblica dell’Università di Roma “La Sapienza” e del Centro di Ricerca Interuniversitario sullo Stato Sociale (CRISS)

Per informazioni:
tel: 06  4976 6361

Dipartimento di Economia Pubblica
Centro di Ricerca Interuniversitario sullo Stato Sociale

Programma

14,30  Registrazione partecipanti

14,45  Saluti:
Renato Guarini, Rettore dell’Università di Roma
“La Sapienza”
Attilio Celant, Preside  della Facoltà di Economia

15,00  Il Rapporto sullo stato sociale 2005

Presiede  Marcello Gorgoni,
Direttore del Dipartimento di Economia Pubblica

Presentazione da parte del curatore e  degli autori

Commenti:
Roberto Artoni, Università Bocconi, Milano                Paolo Onofri, Università di Bologna

Dibattito

17,00  Tavola rotonda
Stato sociale e crescita economica: che fare?

Coordina: Ermanno Rea, Giornalista e Scrittore

           Interventi:
Mario Baldassarri , Vice Ministro Economia
Paolo Garonna,  Direttore Centro Studi Confindustria
Adriano Musi,  Segretario Generale Aggiunto Uil
Savino Pezzotta, Segretario Generale Cisl
Morena Piccinini,  Segretaria Confederale Cgil

Rapporto sullo stato sociale
Anno 2005
edito da Utet Libreria

A cura di
Felice Roberto Pizzuti

Contributi di
Viola Compagnoni, Giuseppe Croce, Maurizio Franzini,
Elena Granaglia, Angelo Marano, Felice Roberto Pizzuti, Michele Raitano, Stefano Supino, Massimiliano Tancioni, Raffaele Tangorra

Prefazione,  Introduzione

Considerazioni di sintesi

Capitolo 1 –  Disuguaglianze e redistribuzione dei redditi nei
paesi occidentali
1.1   Le questioni da affrontare
1.2   Le tendenze della disuguaglianza nei paesi occidentali
1.3   La redistribuzione dei redditi e il ruolo del welfare state
1.4   Mobilità intergenerazionale
1.5   Alcune implicazioni per il ruolo del welfare state

Capitolo 2 – Lo stato sociale in Europa
2.1   Le dinamiche complessive nell’ultimo decennio
2.2   La costruzione di una posizione comunitaria in campo sociale nell’Europa allargata
2.3   La previdenza
2.4   La sanità
2.5   L’istruzione: i cicli scolastici nei venticinque paesi
dell’Unione Europea
2.6   La formazione

Capitolo 3 – Lo stato sociale in Italia
3.1   Evoluzione e composizione della spesa e del suo   finanziamento
3.2   Il sistema sanitario
3.3   Istruzione: i tassi di scolarizzazione in Italia rispetto
a quelli europei
3.4   La formazione
3.5   La povertà e le politiche per l’assistenza
3.6   Gli ammortizzatori sociali

Capitolo 4 – Il sistema previdenziale italiano
4.1   Le tendenze quantitative
4.2   La nuova riforma pensionistica
4.3   Le simulazioni a medio-lungo termine della spesa
pensionistica e della spesa previdenziale del sistema  pubblico
4.4   Il sistema pensionistico e l’economia italiana
Glossario
Bibliografia

L’Editore renderà disponibili copie del Rapporto a prezzo scontato

Santissima Trinità

 

Santissima Trinità


Nome: Santissima Trinità
Titolo: Il Padre il Figlio e lo Spirito Santo
Ricorrenza: 12 giugno
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Solennità

La Chiesa, dopo aver stabilite diverse feste che onorano le singole Persone della Santissima Trinità, ne fissò pure una in onore delle Tre Persone.

Questa festa fu istituita nei primi secoli del Medio Evo per opera specialmente dei monaci che cominciarono a celebrarla nei loro monasteri. Di qui si estese man mano alle singole diocesi e finalmente all’intera Chiesa Romana per opera di Papa Giovanni XXII che nel 1314 la dichiarava festa universale, fissandola la prima domenica dopo Pentecoste.

« Abbiamo visto, dice il Guéranger, gli Apostoli il di della Pentecoste ricevere lo Spirito Santo, e fedeli all’ordine del loro Divino Maestro, mettersi in viaggio per andare ad ammaestrare le nazioni nel nome della Santissima Trinità. Era dunque conveniente che la festa di Dio Uno e Trino seguisse immediatamente la Pentecoste cui si connette con misterioso vincolo ».

La festa della Trinità è una festa cara e gradita a tutti i cristiani perché ricorda il più grande mistero della nostra religione: « Un Dio solo in tre persone uguali e distinte »; questo dogma che è il grande oggetto della nostra adorazione in vita, sarà poi la nostra eterna felicità in cielo.

La Messa ed il Breviario sono un continuo sueccedersi di invocazioni alla Santissima Trinità.

Così tutti i Sacramenti portano la medesima invocazione. L’intenzione quindi della Chiesa nell’avere tutta impregnata la Sacra Liturgia del nome della Santissima Trinità è di far vivere nelle menti dei fedeli questo mistero e di far rinnovare in essi i sentimenti di una profonda adorazione, di una umile riconoscenza verso le Tre Persone.

Verso il Padre, come principio di tutto ciò che è, Padre di un Figlio eterno e con sostanziale a Lui, Padre che col Figlio è principio dello Spirito Santo.

Verso il Figlio, generato ab aeterno dal Padre, incarnatosi, morto sulla croce per la salvezza degli uomini.

Verso lo Spirito Santo, come amore eterno e sostanziale del Padre e del Figlio dai quali procede, e da Essi dato alla Chiesa, che santifica, vivifica, mediante la carità che si diffonde nei nostri cuori.

Nessun altro mistero è tanto ricordato nella Liturgia come questo. Nei Sacramenti che sono i principali mezzi della grazia si fa menzione della Santissima Trinità.

Nel Battesimo, il bambino viene battezzato nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo. Nella Cresima si ha la formula: « Ti segno col segno della croce, ti confermo col crisma della salute nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo ».

Dopo la distribuzione della Santissima Eucarestia il sacerdote benedice nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo.

Al confessionale il sacerdote comincia colla benedizione e dà l’assoluzione nel nome della Santissima Trinità.

Soventissimo invocato, nel Sacramento dell’Ordine.

Nel matrimonio il sacerdote congiunge gli sposi nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo.

In tutti gli inni, in tutti i salmi, in tutte le preghiere della Messa son ricordate le Tre Persone: è una lode perenne che si dà alla Santissima Trinità.

PRATICA. Facciamo sovente il segno della santa croce, recitiamo bene il Gloria al Padre e al Figliuolo e allo Spirito Santo.

PREGHIERA. Ci giovi alla salvezza dell’anima e del corpo, o Signore Dio nostro, la comunione di questo sacramento, la confessione della sempiterna e santa Trinità e della stessa individua unità.

MARTIROLOGIO ROMANO. Solennità della santissima e indivisa Trinità, in cui professiamo e veneriamo Dio uno e trino e la Trinità nell’unità.