Pensioni: calcolo uscita 2021-2022 tutte le età dai 56 ai 71

AUTORE: GIACOMO MAZZARELLA

 

 PENSIONE

Pensioni: calcolo uscita 2021-2022 tutte le età dai 56 ai 71

Come si centra la pensione nel biennio e a quale età.

Parlare di pensioni e di uscita dal lavoro estendendo il calcolo al biennio 2021-2022 è particolare. Infatti nel sistema accadrà qualcosa di importante a cavallo di questi due anni, cioè la fine di quota 100. A dire il vero però, a fine 2021 scadranno anche Ape social e opzione donna

Sempre che non si decida di prorogare tutte queste misure, magari perché tra Covid, campagna vaccinale e crisi Covid, il governo non farà in tempo a varare una riforma del sistema. Ecco una sintetica guida all’uscita dal mondo del lavoro in base alla data di nascita nel prossimo biennio. 

Pensioni: si può uscire a 56 anni

Le donne sono penalizzate dal sistema previdenziale, questo è più un dato di fatto che un luogo comune. Basti pensare che quando si parla di valorizzare i lavori di cura, si fa riferimento proprio alla donna che durante la vita lavorativa è spesso chiamata a scegliere tra carriera e famiglia. 

Ma esistono canali di uscita agevolata per le donne. Si parte per esempio dalla pensione anticipata per chi ha invalidità pensionabile a partire dall’80%. Per le donne bastano 20 anni di contributi e 56 anni di età (la stessa misura per gli uomini parte dai 61 anni).

Quando si parla di lavoratrici però, impossibile non fare riferimento alla pensione anticipata prevista da opzione donna, misura in chiusura il 31 dicembre prossimo. Si lascia il lavoro accettando il calcolo contributivo della pensione con 58 anni di età e con 35 di contributi (59+35 per le autonome). 

Pensione prima dei 67 anni

Non serve raggiungere nessuna età per le pensioni anticipate ordinarie e per quota 41. La prima misura permette di uscire indipendente dall’età, una volta raggiunto il requisito contributivo di 42,10 anni per gli uomini e 41,10 per le donne. La quota 41 invece, come dice il nome dello strumento, permette l’uscita indipendente dall’età con 41 anni di contribuzione versata. 

Occorre però essere precoci, nel senso che almeno uno dei 41 anni richiesti deve essere stato versato prima dei 19 anni di età. E poi occorre essere alternativamente, disoccupati, caregivers, invalidi o con lavoro gravoso. Stesse categorie queste, che consentono l’uscita a 63 anni con l’Ape sociale.

Per questa misura oltre ai 63 anni servono 30 anni di contribuzione ad esclusione dei lavori gravosi per i quali ne servono 36. Prima dei 67 anni anche la pensione con quota 100. L’età minima di uscita è di 62 anni con almeno 38 anni di contribuzione versata. 

A 64 anni con 20 di contributi si può uscire con la pensione anticipata per contributivi puri. Chi ha una carriera iniziata dopo il 31 dicembre 1995 può uscire a 64 anni di età a condizione di avere un assegno pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale. 

Per chi è alle prese con i lavori usuranti o notturni invece, con 35 anni di versamenti, con 61,7 anni di età e con contestuale quota 97,6 c’è lo scivolo usuranti. Usuranti che con i lavori gravosi sono beneficiari di un’altra uscita anticipata, quella di vecchiaia con 66,7 anni di età con almeno 30 di contributi versati. 

La pensione di vecchiaia con o senza i 20 anni di contributi

L’uscita a 67 anni di età è quella base con cui l’universo dei lavoratori deve confrontarsi. La pensione di vecchiaia infatti si centra con 67 anni di età e 20 di contributi. Solo per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995 oltre ad età e contributi occorre che la pensione sia pari ad almeno 1,5 volte l’assegno sociale

Senza i 20 anni di contributi o senza raggiungere gli tri requisiti specifici delle misure, nonostante o 67 anni di età, la pensione slitta a 71 anni. In alcuni casi possono bastare anche solo 15 anni di versamenti. Occorre rientrare nelle deroghe Amato, con i contributi versati o con l’autorizzazione ai volontari che devono essere antecedenti il 1993.

Oppure bisogna avere carriere con lunghi periodi costellati da annualità di lavoro per periodi inferiori a 52 settimane. E 15 anni di contributi con 67 anni di età bastano anche per la pensione contributiva prevista dall’opzione Dini

Beautiful, anticipazioni americane: Deacon ritorna? L’annuncio dell’attore Sean Kanan

Le anticipazioni americane di Beautiful rivelano che gli autori della longeva soap statunitense stanno pensando di scrivere una nuova trama che potrebbe scombussolare la vita di Brooke e Hope Logan. Pare che gli autori stiano scrivendo il ritorno di uno dei personaggi più amati del serial televisivo americano. Di chi si tratta? Nel frattempo, Brooke e Hope vivranno un momento cruciale della riunione madre-figlia.

Anticipazioni americane Beautiful: il ritorno di un personaggio storico

Nel dettaglio, gli autori di Beautiful stanno lavorando a un nuovo progetto in fase di elaborazione. Secondo i portali americani, pare che nella vita di Brooke e Hope apparirà a sorpresa Deacon Sharpe. Il suo ritorno potrebbe coincidere con i nuovi drammi sentimentali della figlia Hope, combattuta tra salvare il suo matrimonio con Liam oppure rifarsi una vita, forse con Thomas Forrester. Brooke potrebbe chiedere all’ex marito di convincere la loro figlia a non farsi abbindolare dal finto buonismo di Thomas e di salvare il matrimonio con Liam per il bene della piccola Beth.

Brooke cerca di far ragionare Hope

Le anticipazioni delle nuove puntate di Beautiful che andranno in onda in America rivelano che Hope sfogherà i suoi patemi a Brooke. Dal momento che la moglie di Ridge ha molta esperienza nel dare e ricevere perdono, i telespettatori assisteranno a una scena cruciale ma molto commovente tra madre e figlia. Hope ammetterà di essere ancora innamorata di Liam, ma avrà paura che la loro relazione diventi tossica. Temerà che Liam la tradisca di nuovo e quindi non sopporterà l’idea di farsi spezzare di nuovo il cuore da lui.

Brooke, però, non vorrà che Hope butti via il suo matrimonio, quindi le consiglierà di perdonare il marito. L’aiuterà a vedere i benefici del perdono e userà il suo matrimonio con Ridge come esempio di come sia possibile andare avanti dopo i tradimenti. Le farà capire che l’amore reciproco di Hope e Liam è ciò che conta di più, ma la ragazza non sarà così sicura che sia abbastanza per salvare il suo matrimonio.

Spoiler Beautiful, trame puntate americane: il progetto dell’interprete di Deacon

Deacon Sharpe potrebbe ritornare a Los Angeles proprio nel periodo più brutto della vita di Hope. È da molto tempo che i fan della longeva soap desiderano il suo ritorno, ma l’attore Sean Kanan ha annunciato su Instagram e Twitter di essere attualmente impegnato nelle riprese di un film intitolato Killing Field. Questo significa che il ritorno di Deacon non è previsto in questa nuova stagione di Beautiful.

Vaccino AstraZeneca: sperimentazione in USA ha dato risultati positivi

Negli Stati Uniti è giunta al termine la fase di sperimentazione sul vaccino Oxford-AstraZeneca. I risultati sono stati positivi e hanno dimostrato che il vaccino è sicuro ed efficace. Stando a quanto riportato dalla BBC, il siero è risultato efficace al 79% nel bloccare i sintomi del Covid-19 e nel 100% dei casi ha impedito che i soggetti si ammalassero in modo grave.

La sperimentazione è stata fatta su 32 mila persone volontarie e in nessun caso è stato riscontrato il problema di coaguli nel sangue. I risultati ottenuti verranno presentati alla FDA per ottenere l’autorizzazione all’impiego del vaccino AstraZeneca nella campagna vaccinale in USA.

Covid USA: sperimentazione ha dimostrato che il vaccino AstraZeneca è sicuro

La sperimentazione del vaccino AstraZeneca in USA è terminata con successo. I ricercatori hanno riscontrato che il siero risulta ben tollerato dalle persone ed è efficace contro i sintomi del Covid. Non sono stati riscontrati dei problemi di sicurezza durante il monitoraggio del DSMB (comitato indipendente per il monitoraggio della sicurezza dei dati).

I controlli sono stati effettuati soprattutto per verificare che non ci fossero degli eventi trombotici e della trombosi del seno venoso cerebrale. Negli ultimi tempi infatti si è molto parlato della correlazione tra il vaccino in questione e questo tipo di problemi. Fortunatamente la DSMB non ha riscontrato un aumento del rischio di trombosi nelle persone che hanno avuto almeno la prima dose del siero realizzato dalla casa farmaceutica AstraZeneca.

Il vaccino AstraZeneca è risultato essere ben tollerato in tutte le fasce di età. Proprio alla luce di questo la sperimentazione ha portato i ricercatori a sostenere che il siero possa essere utilizzato anche per le persone che hanno più di 65 anni. «Questi risultati riconfermano i risultati precedenti in tutte le popolazioni adulte, ma è entusiasmante vedere risultati di efficacia simili nelle persone di età superiore ai 65 anni per la prima volta», ha dichiarato Ann Falsey, Professore di Medicina all’University of Rochester School of Medicine degli USA.

I risultati ottenuti nel corso della sperimentazione saranno inviati alla Food and Drug Administration (FDA) allo scopo di ottenere l’approvazione del siero AstraZeneca anche negli USA. «Siamo fiduciosi che questo vaccino possa svolgere un ruolo importante nella protezione di milioni di persone in tutto il mondo da questo virus letale», ha affermato Mene Pangalos, vicepresidente esecutivo della sezione Ricerca e sviluppo biofarmaceutici.

La sperimentazione ha permesso infatti di raccogliere prove importanti a sostegno dell’efficacia e della sicurezza del siero. «Ci stiamo preparando a presentare questi risultati alla Food and Drug Administration degli Stati Uniti e per il lancio di milioni di dosi in tutta l’America nel caso in cui il vaccino ottenga l’autorizzazione per l’uso di emergenza negli Stati Uniti», ha spiegato il vicepresidente.

Decreto Sostegni: nessun bonus per i lavoratori agricoli

Il Decreto Sostegni, approvato in data 19 marzo 2021, prevede lo stanziamento di 10 miliardi di euro per il mondo del lavoro. È stata infatti prorogata la cassa integrazione Covid così come anche il blocco dei licenziamenti. Grazie al DL Sostegni è previsto anche un bonus per i lavoratori stagionali del mondo del turismo e dello spettacolo e un’indennità per i lavoratori del settore dello sport.

All’interno del Decreto Sostegni non ci sono però bonus per i lavoratori agricoli. Questa categoria di lavoratori viene quindi esclusa dalla fruizione di indennità in un momento tanto complesso come quello attuale. Per loro è stata prevista soltanto la proroga della cassa integrazione salariale per operai agricoli (Cisoa) che avrà una durata di massimo 120 giorni e potrà essere fruita tra il 1° aprile 2021 e il 31 dicembre 2021.

Decreto Sostegni: niente bonus per chi lavora nell’agricoltura

lavoratori agricoli non riceveranno alcun bonus, infatti per quanto riguarda i lavoratori del mondo dell’agricoltura nel Decreto Sostegni è stata inserita esclusivamente la proroga della Cisoa. La Cassa integrazione salariale per gli operai agricoli avrà una durata massima di 120 giorni e potrà essere sfruttata tra il 1° aprile 2021 e il 31 dicembre 2021. I braccianti non hanno accolto bene questa esclusione dalle indennità Covid, ma al contrario le aziende agricole paiono soddisfatte.

Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, ha spiegato infatti che le misure decise dal Governo sono ideali per migliorare la situazione delle aziende. Ricordiamo che la Legge di Bilancio 2021 ha previsto un esonero parziale dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e anche il rifinanziamento del Fondo del Mipaaf per le filiere dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacultura. Tali misure sono ancora in stand-by perchè in attesa del decreto attuativo.

Disoccupazione agricola: i dettagli

Un’altra misura riconosciuta dal Governo Draghi per aiutare chi lavora nel mondo dell’agricoltura è la disoccupazione agricola. Questa consiste in un’indennità pari al 40% della retribuzione e viene garantita per l’anno successivo alla perdita del lavoro. Questa misura è però fruibile solo da coloro che hanno versato almeno 102 giorni di contributi nel corso dei due anni che precedono la disoccupazione.

Proprio per via di questa regola risulta complesso per numerosi braccianti agricoli poter fruire della disoccupazione agricola. Lavorare nell’agricoltura significa avere grande discontinuità nella propria attività lavorativa, questo è vero sempre per via dei numerosi imprevisti che possono accadere (malattie di piante, insetti, gelate, maltempo, ecc.), ed è ancor più vero oggi a causa della pandemia di Covid-19.

Proprio alla luce di questo è chiaro che i lavoratori del settore agricolo siano rimasti molto delusi dalla mancanza di indennità all’interno del Decreto Sostegni. Il Governo Draghi ha stanziato infatti numerosi sostegni per varie categorie di lavoratori, ma per gli operai agricoli non è stato pensato nulla. Leggi anche: Bonus lavoratori stagionali 2021: in arrivo 2.400 euro nel Decreto Sostegni

Pensioni: calcolo uscita 2021-2022 tutte le età dai 56 ai 71ultima modifica: 2021-03-24T11:05:14+01:00da vitegabry
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