Archivi giornalieri: 28 marzo 2021

Quota 100 è finita: ecco come avere il “maxi-scivolo”

Quota 100 è finita: ecco come avere il “maxi-scivolo”

Tra gli strumenti per l’uscita anticipata c’è il “contratto di espansione”: ecco come funziona e chi potrà ottenerlo

 

La Legge di Bilancio per il 2021 ha confermato per tutto il 2021 uno strumento dalle grandi potenzialità: il contratto di espansione. In realtà questa forma di accompagnamento alla pensione era già stata introdotta dal decreto crescita nel 2019, ma rivolgendosi soltanto ad aziende di grandissime dimensioni (più di 1000 lavoratori) e con una previsione di vita di appena due anni.

 

La manovra ha notevolmente ampliato la platea di chi può farvi ricorso, aprendo ad imprese con un organico di almeno 250 lavoratori, considerati anche in gruppi di imprese. Il contratto di espansione potrà adesso essere azionato entro la fine di quest’anno, salvo ulteriori proroghe.

Cos’è il contratto di espansione

Si tratta di un accordo sindacale che l’azienda (o il gruppo di aziende riunite) siglano presso il Ministero del Lavoro insieme ai sindacati per dare vita a processi di reindustrializzazione e riorganizzazione volti allo sviluppo tecnologico dell’attività. Questo prevede almeno due grandi obblighi per le aziende: la formazione (da certificare) dei propri lavoratori e le assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato, anche in apprendistato. A fronte di questi impegni, le aziende che avvieranno i processi di riorganizzazione e innovazione tecnologica con un massiccio ricorso alla formazione potranno utilizzare il contratto di espansione per contrarre l’orario di lavoro con una speciale cassa integrazione (CIGS derogatoria) a costo zero per l’impresa con un massimo di riduzione dell’orario di lavoro del 30%. In questo caso però le aziende, anche in gruppo, dovranno avere in organico almeno 500 lavoratori. Ma la seconda grande opportunità che apre il contratto di espansione è il nuovo prepensionamento (contenuto nel comma 5-bis dell’art. 41 del Decreto legislativo n. 148/2015).

 

Il prepensionamento del contratto di espansione

Il datore di lavoro, una volta siglato il contratto di espansione in sede ministeriale, potrà accedere a uno scivolo accompagnando alla pensione esclusivamente su base volontaria quei lavoratori che aderiscano al prepensionamento, chiudendo prima in modo consensuale il rapporto di lavoro. La durata dello scivolo è di un massimo di 5 anni (60 mesi) e accompagna solo a due forme di pensione: la pensione di vecchiaia (requisito di 67 anni fino al 2022 con possibili incrementi biennali di massimo 3 mesi), a condizione che abbiano maturato il requisito minimo di 20 anni di contributi, oppure, solo se arriverà prima dell’età della vecchiaia, la pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, un anno in meno per le donne, fino al 2026 e, in entrambi i casi, con una finestra trimestrale prima della decorrenza).

Durante l’accompagnamento a pensione, l’azienda verserà a Inps a sue spese, per massimo 60 mesi, un assegno pari alla pensione maturata al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Per venire incontro alle esigenze aziendali, però, la norma ha previsto un meccanismo di compartecipazione statale alla spesa sostenuta dal datore di lavoro, che monetizza uno sconto per l’azienda parametrato sul valore della indennità di disoccupazione (Naspi), che non sarà materialmente erogata al lavoratore.

In particolare, i costi e i bonus di sconto statali varieranno in base al tipo di accesso a pensione: in caso di accompagnamento alla pensione di vecchiaia, l’azienda dovrà pagare solo l’assegno mensile (erogato su 13 mensilità) scontato del valore della Naspi senza versare nessuna contribuzione durante i cinque anni di scivolo; qualora arrivi prima la pensione anticipata, oltre all’assegno di prepensionamento, l’azienda dovrà versare la contribuzione piena durante lo scivolo, con un doppio sconto del valore della Naspi e della connessa contribuzione figurativa.

Nel caso di aziende o gruppi di imprese con sopra le 1.000 unità lavorative, ci sarà un’ulteriore possibilità. Infatti, le grandi aziende potranno siglare nel contratto di espansione un piano di riorganizzazione o ristrutturazione conforme ai programmi europei, assumendo l’impegno ad effettuare, almeno una assunzione ogni 3 lavoratori esodati. Questo aumenterà lo ‘sconto’ sulla spesa aziendale aumentando il bonus di sconto del valore corrispondente a ulteriori 12 mesi di Naspi e, nel caso dei lavoratori accompagnati alla pensione anticipata, comporterà anche uno sconto pari al valore della contribuzione figurativa corrispondente a un altro anno di indennità. Dal punto di vista dei lavoratori non vi sarà alcuna penalizzazione, nel caso della pensione anticipata, in quanto matureranno anche la contribuzione piena. Solo nel caso della pensione di vecchiaia vi sarà una contrazione del futuro valore dell’assegno dovuta alla mancanza di contribuzione nel periodo di scivolo quinquennale. La spesa aziendale potrà essere rateizzata mensilmente con la sottoscrizione di una fideiussione bancaria a garanzia dei lavoratori.

Campagna vaccinale anti Covid-19

https://youtu.be/EyCR4piU-C8https://youtu.be/EyCR4piU-C8

Conferenza stampa del Presidente Draghi

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il Ministro della Salute Roberto Speranza hanno tenuto una conferenza stampa.

Campagna vaccinale anti Covid-19

 

Totale vaccini distribuiti: 10.968.780


 

Totale somministrazioni: 9.210.893


 

Persone che hanno effettuato 1° e 2° dose: 2.920.070


 

Somministrazioni over-80: 2.925.350


 

Somministrazioni 70-79 anni: 524.536


 

Somministrazioni ad ospiti RSA: 540.264


 

Somministrazioni personale sanitario: 2.962.930


 

Somministrazioni personale scolastico: 931.340


Domenica delle Palme

 

Domenica delle Palme


Domenica delle Palme

autore Pedro Orrente anno 1620 titolo Entrata a Gerusalemme
Nome: Domenica delle Palme
Titolo: Ingresso di Gesù a Gerusalemme
Ricorrenza: 28 marzo
Tipologia: Solennità

Nella Domenica delle Palme la liturgia ricorda l’entrata trionfale di Gesù in Gerusalemme a dorso di un asino mentre tutta la folla stendeva mantelli a terra ed agitava palme. Si tratta del giorno nel quale si dà inizio alla Settimana Santa che terminerà con la resurrezione di Gesù, commemorata nella Domenica successiva, la Domenica di Pasqua. Con la Domenica delle Palme non termina la Quaresima, la quale, invece, terminerà il giovedì santo, giorno nel quale prende avvio il Triduo pasquale. La Domenica delle Palme è conosciuta anche come seconda Domenica di Passione, poiché nella Messa Tridentina, la Domenica di Passione si celebra una settimana prima.

Si tratta di una festività ricca di simbolismo e condivisa da cattolici, protestanti e ortodossi: la palma da sempre indica l’anno solare poiché produce una foglia ogni mese. La palma è anche simbolo di risurrezione poiché rinasce dalle proprie ceneri e per questo in greco è conosciuta, come “phoinix”, ovvero fenice mentre, nell’occidente cristiano, laddove non ci sono palme viene spesso sostituita dall’ulivo, simbolo dell’unzione di Gesù, o da rametti intrecciati con fiori, se non ci sono palme o ulivi, come nelle zone del nord Europa.

Momento introduttivo della liturgia della Domenica delle palme è la benedizione delle palme, o degli ulivi, e la successiva processione, che inizia fuori dalla chiesa e termina dentro la chiesa, a memoria, appunto, dell’ingresso glorioso di Gesù a Gerusalemme.

Nella liturgia cristiana il tono festoso della commemorazione rimane solamente per la processione introduttiva, mentre le Letture del giorno ripercorrono la passione di Gesù.

Entrata di Cristo a Gerusalemme

titolo Entrata di Cristo a Gerusalemme
autore Giovan Santi di Tito anno 1570

Lettura (Gv 12, 12-16)

Il giorno seguente, la grande folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando:

«Osanna!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore,
il re d’Israele!».

Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto:

Non temere, figlia di Sion!
Ecco, il tuo re viene,
seduto su un puledro d’asina.

I suoi discepoli sul momento non compresero queste cose; ma, quando Gesù fu glorificato, si ricordarono che di lui erano state scritte queste cose e che a lui essi le avevano fatte.

PREGHIERA. O Divino Gesù, o Dio che Ti facesti uomo per noi, soffristi, amasti e moristi, noi Ti adoriamo, e Ti veneriamo soffrendo con Te il ciclo della Tua agonia. Così sia.

PRATICA. È tradizione da millenni che i rametti di palma o di ulivo benedetti vengano conservati dai fedeli e portati a casa, per essere usati sia come dono con le persone più care che non hanno potuto presenziare alla benedizione e processione delle palme, sia per benedire la casa e la tavola del pranzo pasquale, da parte del capofamiglia, intingendo il rametto stesso nell’acqua benedetta durante la veglia di Pasqua.

MARTIROLOGIO ROMANO. Domenica delle Palme: Passione del Signore, in cui il Signore nostro Gesù Cristo, secondo la profezia di Zaccaria, seduto su di un puledro d’asina, entrò a Gerusalemme, mentre la folla gli veniva incontro con rami di palma nelle mani.