Pensioni

Contro le misure pensionistiche della Legge di Stabilità Cgil, Cisl e Uil annunciano la mobilitazione

“Le rilevanti ingiustizie ed iniquità presenti nel sistema previdenziale non trovano risposta nella Legge di Stabilità. E’ un grave errore non introdurre la flessibilità di accesso alla pensione. Così si continuano a penalizzare sia i lavoratori che i giovani i quali vedono ancora bloccato il turn over nel mercato del lavoro”. In nota congiunta, Cgil, Cisl e Uil annunciano una mobilitazione per chiedere che il governo riveda le misure pensionistiche contenute nella legge di Stabilità.  

Secondo i sindacati, “la proroga del blocco della perequazione fino al 2018 delle pensioni è sconcertante e non ripristina il diritto alla rivalutazione già previsto dalla recente sentenza della Corte Costituzionale. Inoltre, “l’estensione, pur parziale, della no tax area per i pensionati è positiva ma va attuata nel 2016 e non nel 2017 come prevede la legge”.

“La settima salvaguardia degli esodati – si legge nella nota -, così come è definita, non è risolutiva in quanto non copre tutta la platea stimata dall’INPS e l’attuazione dell’opzione donna è limitata al 31 dicembre 2015. È grave sottrarre risorse al Fondo dei lavori usuranti che, invece, andrebbero utilizzati per dare una risposta ai lavoratori che svolgono mansioni particolarmente faticose”.

Infine, “non si dà una soluzione alle migliaia di dipendenti della scuola, Quota 96, che continuano ad essere penalizzati dal più grossolano errore della legge Fornero, né al tema delle ricongiunzioni onerose”.

Cgil, Cisl e Uil svilupperanno, a partire dai prossimi giorni, un’ampia mobilitazione unitaria in tutto il Paese, con iniziative nei luoghi di lavoro e sui territori e attraverso incontri con tutti i Gruppi parlamentari al fine di ottenere, nel corso dell’iter legislativo, soluzioni positive a questi problemi”.

Pensioniultima modifica: 2015-10-27T22:13:45+01:00da vitegabry
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