Archivi giornalieri: 1 ottobre 2015

Rassegna stampa del 01/10/2015

Rassegna stampa
Nota di servizio: come già comunicato a suo tempo, la rassegna stampa sul sito istituzionale della Regione Sardegna non comprende articoli de la Nuova Sardegna a seguito di un espresso divieto di riproduzione.
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Rassegna stampa del 01/10/2015

Quirinale

Il Presidente Mattarella ha partecipato alle esequie solenni dell’on. Pietro Ingrao

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha partecipato alle esequie solenni dell’on. Pietro Ingrao che si sono svolte in Piazza Montecitorio alla presenza delle più alte cariche dello Stato. Nel corso della cerimonia funebre sono intervenuti la Presidente della Camera, Laura Boldrini, le figlie, i nipoti, l’on. Alfredo Reichlin, il maestro Ettore Scola e Don Luigi Ciotti.

Ieri il Capo dello Stato aveva reso omaggio alla salma dell’on. Pietro Ingrao recandosi alla camera ardente allestita nella Sala Aldo Moro di palazzo Montecitorio, dove si era intrattenuto con i familiari dello statista. Domenica, appresa la notizia della sua scomparsa, il Presidente Mattarella in una dichiarazione aveva espresso la “vicinanza e i sensi di profondo cordoglio ai familiari, agli amici e ai tanti che nel tempo hanno condiviso le sue battaglie politiche e che si sono formati nel confronto con il suo pensiero critico”.

“Ingrao – aveva aggiunto il Presidente Mattarella – è stato una personalità di grande rilievo non soltanto per la parte politica nella quale ha militato con impegno e dedizione. E’ stato un leader importante nella nostra storia repubblicana. E’ stato presidente della Camera in un passaggio travagliato e difficile della vita del Paese. E le istituzioni, segnate dai valori della Carta costituzionale, hanno rappresentato per lui un limite entro cui svolgere una corretta competizione di idee ma al tempo stesso un orizzonte democratico, che andava invece sempre più allargato ai nuovi soggetti sociali e agli esclusi. 

Non ha avuto paura di esplorare terreni nuovi, né di esprimere dissenso, anche quando questo lo ha esposto a sacrifici sul piano personale. Nel difendere il proprio punto di vista ha tuttavia sempre cercato di assumere una visione nazionale e di tenere vivo il confronto con gli altri.

La poesia era una sua grande passione. E nelle parole della poesia ha spesso cercato di descrivere quelle contraddizioni insanabili, quel dualismo tra speranze e realtà, che sono poi la molla inesauribile nella ricerca di un futuro migliore.

Gli ultimi anni di Ingrao sono stati ancora dedicati alla ricerca. Questa volta più centrata sull’uomo, sul suo destino, sul rapporto con la natura, sulla frontiera sempre in movimento tra modernità e democrazia. La sua passione resterà un patrimonio del Paese e la sua libertà interiore è un esempio per le giovani generazioni”.

Roma, 30 settembre 2015

Legge Fornero – Pensioni –

Pensioni: Cgil, Cisl, Uil, dal 5 al 15 ottobre presidi in tutta Italia per modificare legge Fornero

CGIL, CISL e UIL, promuovono a sostegno della modifica della Legge Fornero una mobilitazione di tutte le strutture territoriali dal giorno 5 ottobre al giorno 15 ottobre davanti alle prefetture.

Per CGIL CISL UIL è urgente un intervento strutturale di modifica della legge Fornero che abbassi l’età di accesso alla pensione, reintroducendo una vera flessibilità in uscita e intervenendo sui lavoratori precoci. Ciò anche per favorire il turn over, quindi per incrementare l’occupazione giovanile.

Va inoltre varata la settima salvaguardia per i lavoratori esodati, e consentita l’applicazione dell’opzione donna, misure entrambe che non hanno bisogno di nuove coperture, così come vanno sanati alcuni tra i più macroscopici “errori” della legge Fornero, quali i macchinisti e quota 96 della scuola.

La mobilitazione avverrà con modalità stabilite dalle strutture territoriali.

INPS

Inps, in arrivo la busta arancione

“Tra due o tre settimane” l’Inps invierà ai lavoratori la ”busta arancione” per la simulazione della futura pensione. Lo ha detto il presidente dell’Istituto di previdenza, Tito Boeri, al termine di un convegno all’Università Cattolica.

“Abbiamo superato la soglia di un milione di persone che hanno fatto la simulazione online”, ha aggiunto Boeri, spiegando che adesso le lettere verranno inviate a casa “a tutti coloro che non hanno fatto la simulazione online, perché vogliamo incoraggiarli a prendere il Pin sul sito”, necessario per effettuare una previsione sulla prestazione futura.

ansa

Oms

Oms, quasi 2 miliardi over 60 in 2050…

Grazie ai progressi della medicina e della ricerca, la popolazione mondiale con più di 60 anni raddoppierà entro il 2050, passando dai 900 milioni di oggi a quasi 2 miliardi, e supererà il numero dei bambini di età inferiore a 5 anni entro il 2020. E’ quanto emerge dal nuovo rapporto sull’invecchiamento e la salute lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità in occasione della Giornata internazionale degli anziani.

E l’Italia? Grazie ad alcuni fattori chiave “si attesta al secondo posto per popolazione più anziana al mondo: il 21,4% dei cittadini è over 65 e il 6,4% è over 80, seconda solo al Giappone e medaglia d’oro d’Europa”. Secondo le stime dell’Oms, a livello globale, la popolazione aumenta a ritmi sempre più veloci: oggi, per la prima volta nella storia, la maggior parte delle persone raggiunge e supera i 60 anni, mentre 125 milioni di persone nel mondo raggiungono gli 80; entro il 2050 molti di questi anziani – 120 milioni – vivranno in Cina, mentre 434 milioni nel resto mondo.

“Oggi, la maggior parte delle persone, anche nei paesi più poveri, vive sempre più a lungo” afferma il  vicedirettore generale Salute delle donne e dei bambini all’Oms. “Ma questo non è sufficiente. Dobbiamo garantire che la terza età sia vissuta in salute, consentendo l’accesso alle cure anche a chi vive in condizioni svantaggiate e continuare a lavorare insieme ai Paesi per aumentare la qualità della vita delle persone anziane. Il raggiungimento di questo obiettivo non sarà solo un bene per le persone anziane, ma sarà un bene per la società nel suo complesso”.

Nel 2050, secondo il Rapporto dell’Oms, l’80% della popolazione anziana vivrà nei Paesi a medio e basso reddito. E mentre in Europa, la popolazione anziana è aumentata dal 10% al 20% in circa 150 anni, nei paesi come Brasile, Cina e India ci vorranno poco più di 20 anni per raggiungere lo stesso cambiamento.

L’Italia, “grazie ad alcuni dei fattori che hanno contribuito a raggiungere un’alta qualità della vita – dall’accessibilità universale delle cure, all’alto livello del sistema sanitario tra cui anche i risultati raggiunti nella salute materno-infantile – si attesta al secondo posto per popolazione più anziana al mondo”, afferma l”Oms. Sul podio, in Europa, anche Germania e Portogallo. Nei prossimi 20 anni Cile, Cina, Iran e Russia avranno una proporzione simile di popolazione anziana come quella del Giappone, il Paese con il più alto tasso di popolazione anziana nel mondo.

Le donne costituiscono la maggioranza delle persone anziane e forniscono gran parte della cura familiare per coloro che non possono più prendersi cura di se stessi. “Avendo lavorato spesso in casa, le donne più anziane possono avere minori pensioni e sussidi, un minor accesso alle cure sanitarie e ai servizi sociali rispetto agli uomini. Le donne anziane hanno anche un rischio maggiore di abusi e, in generale, peggiori condizioni di salute”, spiega l’Oms.

Il Rapporto rivede anche lo stereotipo degli anziani come persone fragili e dipendenti, mettendo in evidenza come spesso il loro contributo venga tenuto poco in considerazione. Se alcune persone anziane richiedono assistenza e sostegno, questa popolazione in generale “offre molteplici contributi alle famiglie, alle comunità e alla società”. Contributi che, da quanto emerge nel Rapporto, superano di gran lunga tutti gli investimenti che potrebbero essere necessari per fornire i servizi sanitari, l’assistenza a lungo termine e la sicurezza sociale che le popolazioni più anziane richiedono. In questa direzione, è importante che la politica sposti l’attenzione dal controllo dei costi ad una maggiore attenzione per consentire agli anziani di fare le cose che contano per loro.

Ci sono poche prove a dimostrazione del fatto che gli anni in più di oggi siano vissuti più in salute rispetto a quanto non succedesse per le generazioni precedenti alla stessa età.

Il rapporto mette in luce tre aree chiave di intervento che richiederanno un cambiamento fondamentale nel modo in cui la società pensa all’invecchiamento e alle persone anziane.

La prima è quella di rendere i luoghi in cui viviamo molto più piacevoli e fruibili per le persone anziane per contrastare l’isolamento sociale e la solitudine. Inoltre, è fondamentale che i sistemi sanitari siano allineati con le esigenze degli anziani: con sistemi in grado di fornire assistenza per le malattie croniche, più frequenti in età avanzata.

I governi devono, infine, sviluppare sistemi di assistenza a lungo termine che possano ridurre l’uso improprio dei servizi sanitari e garantire alle persone che vivono i loro ultimi anni di farlo con dignità.

ISTAT – Lavoro –

Cgil – Istat dati confortanti solo se si stabilizzeranno

“Gli andamenti sull’occupazione, se si stabilizzeranno, sono certamente un dato confortante, ma comunque appaiono contenuti visti i considerevoli incentivi previsti in legge di stabilità per le assunzioni 2015, che hanno
avuto un effetto incrementale ma bisogna vedere quanto duraturo”. Così la segretaria confederale della Cgil, Serena Sorrentino, ha commentato i dati diffusi dall’Istat.

“Quanto al jobs act – prosegue la sindacalista – rappresenta un regalo in più all’impresa che assumerà con gli incentivi risparmiando il 30 per cento del costo del lavoro per tre anni potendo però licenziare liberamente anche senza giusta causa. Quindi è comprensibile che le imprese esultino ma i lavoratori sanno che hanno perso diritti fondamentali”.

“Il dato poi relativo alla disoccupazione giovanile – aggiunge Sorrentino – indica scarsa propensione dell’impresa ad investire sul futuro. Se il governo vuole dare un segnale vero che questa è #lavoltabuona e che l’#italiariparte metta in legge di stabilità incentivi sull’occupazione aggiuntiva per le imprese che investono, vincolandoli all’innovazione e prevedendo la loro restituzione in caso di licenziamento di quel lavoratore prima dei tre anni”.

“Sul jobs act, comunque – sottolinea – la partita non è affatto chiusa, i diritti vanno riconquistati e la contrattazione lo sta già facendo: nelle 325 mila unità, infatti, ci sono anche assunzioni fatte con accordi sindacali che disapplicano le tutele crescenti”.

PMI

PMI.it giovedì 1 Ottobre 2015
 
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Novità e approfondimenti

Pensioni Opzione Donna, in pensione anche dopo il 2015

Le lavoratrici che maturano il requisito di prepensionamento con Opzione Donna possono scegliere di andare in pensione anche dopo il 2015: chiarimenti INPS. »

TASI Abolizione TASI, effetti su mercato e consumi

Abolizione TASI: ripresa dei consumi limitata dalla percezione transitoria della misura e dalla mancanza di altri fattori determinanti. Analisi Banca d’Italia. »

Efficienza energetica Prestazione energetica: il nuovo APE 2015Nuovo APE (Attestato di Prestazione Energetica) da ottobre 2015: 10 classi energetiche, nuovi indicatori, semplificazioni, schema per annunci immobiliari, sanzioni. »
Credito d’imposta Previdenza: la domande di credito d’impostaModello di domanda per il credito d’imposta riservato a enti previdenziali e forme di previdenza complementare che investono: istruzioni dall’Agenzia delle Entrate. »
Contratto a tutele crescenti e licenziamento Contratto a tutele crescenti e licenziamentoNormativa e novità sui licenziamenti introdotte dal nuovo contratto a tutele crescenti: diritti dei lavoratori e obblighi del datore di lavoro. »
Skype Niente controllo dipendenti su SkypeIl Garante Privacy vieta l’intercettazione di conversazioni su Skype e il controllo dipendenti: illegittimo il licenziamento basato su prove in tal modo acquisite. »
Albergo Bonus Alberghi: B&B e campeggi esclusiB&B, villaggi turistici, parchi vacanza e campeggi esclusi dal Bonus Alberghi: il Ministero specifica aventi diritto ed esclusi dal beneficio nelle FAQ sul credito d’imposta. »
Bonus Ristrutturazioni Bonus Energia e Ristrutturazioni anche nel 2016In arrivo con la Legge di Stabilità 2016 la proroga degli Bonus Ristrutturazioni, Arredi ed Ecobonus, con possibili estensioni di platea: ecco tutte le proposte. »
Tasse sulla casa Immobiliare in ripresa: quotazioni per cittàImmobiliare in ripresa solida nel 2015, soprattutto per commerciale e residenziale, segno meno per uffici e settore produttivo: Osservatorio Agenzia Entrate. »
Mutui Mutui e finanziamenti in crescitaLa ripresa economica in Italia sembra sempre più vicina e a far ben sperare sono gli ultimi dati ABI su finanziamenti e mutui: +86% negli ultimi 8 mesi. »

News regionali

Pressione fiscale PMI Pressione fiscale PMI: i dati per Regione

Confartigianato traccia la mappa della pressione fiscale che grava sulle PMI, tra disparità regionali e provinciali. »

Bando Nidi Puglia Start-up e autoimpiego: bando Nidi in Puglia

Tutte le novità del bando Nidi 2015 per l’avvio di start-up e il sostegno ai soggetti svantaggiati. »

Manifattura Tabacchi Cagliari Start-up innovative sarde: fondo Venture Capital

Nuovo fondo per le start-up innovative le nuove imprese sarde: la Regione approva il Venture Capital. »

Quirinale Alberghiero: stage al Quirinale

Opportunità di stage al Quirinale per giovani neodiplomati presso gli istituti alberghieri laziali. »

ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE01/10/2015

 

GIURISPRUDENZA

COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE

ORDINANZA

COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE LAZIO – ORDINANZA 10 NOVEMBRE 2014

FISCALE

Tributi – Agevolazioni fiscali a favore degli immobili di interesse storico-artistico – Determinazione dell’imponibile, ai fini IRPEF ed ICI, in base alla minore tra le tariffe d’estimo previste per le abitazioni della zona censuaria nella quale è collocato il fabbricato – Beneficio attribuito ai soli “immobili di interesse storico o artistico ai sensi dell’art. 3 della legge n. 1089 del 1939 – Omessa estensione agli immobili sottoposti a vincolo ai sensi dell’art. 21 della medesima legge – Irragionevole diversità di trattamento fiscale tra beni gravati da elevati costi di manutenzione

CORTE DI CASSAZIONE

ORDINANZA

CORTE DI CASSAZIONE – ORDINANZA 29 SETTEMBRE 2015, N. 19368

FISCALE

Tributi – IVA – Operazioni non imponibili – Cessioni intracomunitarie – Identificazione dell’acquirente – Disponibilità di regolare codice indentificativo – Successiva cessazione della posizione da parte dell’acquirente – Obbligo di verifica per ogni operazione – Non sussiste

CORTE DI CASSAZIONE – ORDINANZA 30 SETTEMBRE 2015, N. 19581

LAVORO

Pubblico impiego – Dimissioni – Incapacità naturale temporanea – Annullamento delle dimissioni – Competenza dell’autorità giurisdizionale e non dell’Autorità amministrativa

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 25 SETTEMBRE 2015, N. 19026

LAVORO

Lavoro – Cessazione del CCNL – Diritti dei lavoratori – Uso transattivo dell’indennità retributiva

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 30 SETTEMBRE 2015, N. 19410

FISCALE

Tributi – Dichiarazione – Emendabilità – Adeguamento agli studi di settore – Non sussiste

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 30 SETTEMBRE 2015, N. 19412

FISCALE

Tributi – Sanzioni – Incertezza normativa – Risoluzione contrastanti dell’amministrazione finanziaria – Rilevanza

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 30 SETTEMBRE 2015, N. 19419

FISCALE

Tributi – IVA – Fatture soggettivamente false – Detrazione – Non sussiste – Imposte sui redditi – Deduzione – Sussiste

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 30 SETTEMBRE 2015, N. 19465

LAVORO

Lavoro notturno – Modalità della prestazione lavorativa – Cambiamento – Esclusione dal computo retributivo

TRIBUNALE

ORDINANZA

TRIBUNALE DI PIACENZA – ORDINANZA 20 MAGGIO 2015

LAVORO

Straniero e apolide – Assegno sociale – Condizioni – Titolarità della carta di soggiorno – Lesione del principio di solidarietà sociale – Violazione del principio di uguaglianza e di tutela della salute – Lesione della garanzia previdenziale – Violazione di obblighi internazionali derivanti dalla CEDU – Legge 23 dicembre 2000, n. 388, art. 80, comma 19

LEGISLAZIONE

DECRETO LEGGE

DECRETO-LEGGE 30 SETTEMBRE 2015, N. 153

LAVORO, FISCALE

Misure urgenti per la finanza pubblica

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO FINANZE – DECRETO MINISTERIALE 23 SETTEMBRE 2015

FISCALE

Classificazione delle operazioni creditizie per categorie omogenee ai fini della rilevazione dei tassi effettivi globali medi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari

MINISTERO FINANZE – DECRETO MINISTERIALE 24 SETTEMBRE 2015

FISCALE

Rilevazione dei tassi effettivi globali medi, ai sensi della legge sull’usura – Periodo di rilevazione 1° aprile-30 giugno 2015 – Applicazione dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015

MINISTERO SALUTE – DECRETO MINISTERIALE 20 MAGGIO 2015

LAVORO

Determinazione del numero globale di medici specialisti da formare per il triennio accademico 2014/2017 ed assegnazione dei contratti di formazione specialistica dei medici per l’anno accademico 2014/2015

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – DECRETO 14 SETTEMBRE 2015

LAVORO

Criteri per la mobilità del personale dipendente a tempo indeterminato degli enti di area vasta dichiarato in soprannumero, della Croce rossa italiana, nonché dei corpi e servizi di polizia provinciale per lo svolgimento delle funzioni di polizia municipale

PRASSI

AGENZIA DELLE DOGANE

NOTA

AGENZIA DELLE DOGANE – NOTA 23 SETTEMBRE 2015, N. 104552/R.U.

FISCALE

Benefici sul gasolio per uso autotrazione utilizzato nel settore del trasporto. Rimborso sui quantitativi di prodotto consumati nel terzo trimestre dell’anno 2015

AGENZIA DELLE DOGANE – NOTA 24 SETTEMBRE 2015, N. 96267/R.U.

FISCALE

Decreto Legislativo 5 agosto 2015, n. 128. Disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente, in attuazione degli articoli 5, 6 e 8, comma 2, della Legge 11 marzo 2014, n. 23

INPS

MESSAGGIO

INPS – MESSAGGIO 30 SETTEMBRE 2015, N. 6024

LAVORO

Indennità di disoccupazione ASpI lavoratori sospesi di cui alla legge 28 giugno 2012, n. 92, articolo 3, comma 17. Abrogazione dal 24 settembre 2015

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

COMUNICATO

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – COMUNICATO 30 SETTEMBRE 2015

di Peppino Caldarola

MAMBO

Ma essere comunisti era davvero il male assoluto?

Aver distrutto l’intero campo culturale del Pci è un errore che oggi paghiamo caro.

 

di 

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30 Settembre 2015

 
Ingrao con Achille Occhetto.Ingrao con Achille Occhetto.

Dopo i funerali, Pietro Ingrao sarà consegnato definitivamente alla storia, al mondo dei ricordi, all’album di famiglia di milioni di persone che sono state di sinistra e/o comuniste.
L’immagine del leader del Pci è stata trattata dai media con rispetto, i più innamorati di lui ne hanno esaltato la figura e il carisma, altri, con puntiglioso fastidio, hanno ricordato i suoi punti neri, uno su tutti, la scelta a favore dell’Urss ai tempi dell’invasione dell’Ungheria nel 1956.
Particolarmente irritati, non scrivo “irritanti” perché non mi hanno fatto alcuna impressione, i commenti di ex socialisti, che ogni volta che un leader del Pci viene ricordato per la dirittura morale e il seguito di popolo sono pronti a rispolverare antichi argomenti anti-comunisti.
Anche a Giorgio Napolitano, per fortuna fra noi, tocca di doversi misurare con queste zone di astio e di invidia a sinistra. A Ingrao è toccato sentirsi definire anche ex fascista perché da ragazzo aveva partecipato ai Littoriali come tanti giovani della sua generazione. Sono miserie.
IL BRACCIO DI FERRO CON OCCHETTO. Il tema dell’Ungheria resta in campo, l’errore del Pci e dei suoi dirigenti, tranne Di Vittorio, fu grande, il contesto, per chi vuole ragionare e chiede che sia fatto quando ci si occupa della propria parte politica, va tenuto in considerazione. Purtroppo accade, invece, una cosa che io definisco immorale.
La “damnatio” contro chi è stato nel Pci prosegue in modo petulante, instancabile, ferma agli anni della Guerra fredda. Eppure i comunisti italiani, nella loro stragrande maggioranza, hanno scelto di sciogliere il proprio partito riconoscendone gli errori. Chi non l’ha pensata così ha comunque per oltre metà della sua vita fatto autocritica per le scelte più sbagliate di quella militanza. Non a caso Ingrao è ricordato come l’uomo del dubbio, del pluralismo, della democrazia. Basta cosi.
C’è un tema intrigante che, invece, ha sollevato Achille Occhetto, seguace del vecchio Pietro per decenni, poi allontanatosi da lui e infine contrapposto a lui – o fu vero il contrario? – quando, con la Bolognina, avviò lo scioglimento del Pci e tentò di dar vita ad una forza di sinistra e democratica.
Ha detto Occhetto che lo scontro politico, culturale e emotivo che ebbe allora con Ingrao segnò tutti i processi successivi della nuova creatura, la famosa “Cosa”. Ha aggiunto che all’epoca sbagliarono tutti e due, cioè lui e Ingrao, e si è chiesto che cosa sarebbe stato della sinistra se quello scontro non avesse portato alla separazione e le parti avverse avessero trovato un punto di incontro.
LA ROTTURA INEVITABILE DELLA BOLOGNINA. Domande cruciali, che non cambiano ovviamente la natura dei processi, peraltro ancora in corso, ma che interrogano su due questioni: la svolta della Bolognina doveva essere fatta proprio come fu fatta? La rottura era inevitabile?
La spaccatura, diciamolo subito, era inevitabile. Il cambiamento proposto da Occhetto era gigantesco e il suo merito per averlo provocato è assoluto. Si può discutere se il Pci fosse finito con la morte di Berlinguer, tesi del film di Veltroni, ma quella storia non aveva più fiato.
Alcuni, Ingrao fra questi, pensarono che il termine “comunista” racchiudesse idealità così forti che neppure lo scempio di quel nome fatto da tutte le dittature rosse valesse il sacrificio della rinuncia. Persino la cosiddetta “destra comunista”, fra cui c’era un leader pensoso come Paolo Bufalini, immaginò, in quella temperie, che il nome andasse conservato magari aggiungendo al termine “comunista” l’aggettivo “democratico”.
I fatti accaduti dopo impediscono, a mio parere, di revocare la giustezza della scelta di Occhetto. Tranne che su un punto, dove si incentra l’interrogativo del fondatore del Pds, poi diventato Ds e oggi Pd, in associazione con altri.
L’ERRORE STORICO DI AVER DEMONIZZATO LA CULTURA COMUNISTA.Si poteva fare diversamente? Si poteva fare senza concedere a una platea di non comunisti e di anticomunisti il bagliore delle fiamme di una tradizione lunga piena di errori che, tuttavia, non offuscano il grande contributo democratico del Pci?  Si poteva sciogliere un esercito e togliere una “patria” ai suoi tanti sostenitori senza disarmarli di tutto, ma proprio di tutto? Dopo tanti anni credo si possa dire che ha ragione Occhetto quando autocriticamente si chiede se si potesse immaginare un altro percorso.
L’aver distrutto e demonizzato un’intero campo politico-culturale, un’esperienza umana condivisa da milioni di persone, ha consegnato a pensieri deboli e aggressivi tanta parte di umanità e tanto futuro dell’Italia. Il limite del nuovismo, termine coniato proprio negli anni di Occhetto, fu proprio quello di non voler discuter serenamente del passato, di non voler conservare nulla, neppure i sentimenti, di considerare la storia sempre pronta a nuovi inizi.
La mia convinzione profonda che la Seconda repubblica sia stata molto deludente mi fa pensare che sia noi, che siamo stati comunisti, sia i liberali e i cattolici democratici abbiamo accettato, o addirittura festosamente partecipato, all’assassinio di intere culture politiche.
Un errore nostro, un errore per i nostri figli, la fonte di legittimazione di tante idee, oggi molto di moda, che stanno distruggendo l’anima del Paese e il suo tessuto connettivo. Ditemi pure nostalgico, non mi offendo.

Santa Teresa di Gesù Bambino (di Lisieux)

 

 


Santa Teresa di Gesù Bambino (di Lisieux)

Nome: Santa Teresa di Gesù Bambino (di Lisieux)
Titolo: Vergine e dottore della Chiesa
Ricorrenza: 01 ottobre
Protettrice di:malati di aids

Il 2 gennaio 1873 verso mezzanotte, la casa di Giuseppe Stanislao Martin e di Zelia Guerin fu rallegrata da un nuovo olezzante fiorellino : Maria Teresa, che univasi a completare il mazzo di fiori di quei fortunati genitori. La bambina crebbe delicata, vispa e graziosa, bella agli occhi di Dio e degli uomini. Nei primi anni della sua esistenza rimase orfana della mamma, e fu educata dal padre e dalle sorelle. 

Nel 1887 a 14 anni, Teresa chiese di entrare nel monastero delle Carmelitane, ma non le fu concesso perché era ancora troppo giovane. 

Non si scoraggiò, e nell’anno appresso partì con suo padre per Roma, e là inginocchiata ai piedi del Pontefice, gli disse : « Santo Padre, per onorare il vostro giubileo, permettetemi di entrare nel Carmelo a 15 anni ». « Entrerete se il buorr Dio vorrà », rispose il Papa. Il 9 aprile 1888, dopo giorni di preghiere e di mortificazioni, le porte del Carmelo di Lisieux si aprirono a ricevere la giovanetta. 

Il 10 giugno 1890 vestiva l’abito del Carmelo; e 1’8 settembre del 1890 emetteva i santi voti prendendo il nome di Suor Teresa del Bambin Gesù. Entusiasta del bello, avrebbe voluto dipingere e comporre versi: essere la suora sagrestana per rimanere vicina a Gesù ed occuparsi dei sacri lini; invece l’ubbidienza la incaricò di lavare e rammendare gli abiti. Il freddo era intenso, i cibi molto comuni. Teresa, di delicata costituzione, soffriva ma non si lamentava : con la semplicità d’una bambina diceva di essere il giocattolo di Gesù. Così trascorse nove anni in religione: ubbidienza, preghiera, sacrificio erano il suo programma. Nell’aprile del 1895 ebbe come un presentimento della sua partenza : « Io morrò presto, diceva. Non ho offerto al buon Dio che l’amore, ed Egli mi restituirà l’amore. Dopo la mia morte farò cadere sul mondo una pioggia di rose. Voglio insegnare la mia piccola via agli uomini, voglio dir loro che vi è una piccola ma una gran cosa da fare quaggiù: gettare a Gesù i fiori dei piccoli sacrifizi ».

La giovane carmelitana sul letto della sua ultima malattia era affranta dal dolore : « Soffro » diceva semplicemente. È l’agonia senza mescolanza di consolazioni. « Mi manca l’aria della terra; quando respirerò l’aria del Paradiso? Madre mia, il calice è al colmo. Non avrei creduto poter soffrire tanto ». Era sera e la campana del Carmelo suonava l’Angelus: Suor Teresa fissò lo sguardo’ sull’Immacolata e sul Crocifisso, e dopo una breve pausa esclamò: « Oh! Dio, vi amo… », e le sue labbra tacquero per sempre. 

PRATICA. S. Teresina ha scritto il libro della sua vita, « Storia di un’anima », ove insegna la sua « piccola via»: leggiamolo. 

PREGHIERA. O Signore, che hai detto: Se non diverrete come fanciulli, non entrerete nel regno dei cieli, concedi, te ne preghiamo, che seguendo le orme della vergine Teresa nell’umiltà e nella semplicità del cuore, possiamo conseguire i premi eterni. 

Citazione di Papa Francesco

Santa Teresa di Gesù Bambino diceva che lei doveva fermarsi sempre davanti allo spirito di curiosità. Quando parlava con un’altra suora e questa suora raccontava una storia, qualcosa della famiglia, della gente, alcune volte passava ad un altro argomento e lei aveva voglia di conoscere la fine di questa storia. Ma sentiva che quello non era lo spirito di Dio, perché era uno spirito di dispersione, di curiosità. Il Regno di Dio è in mezzo a noi: non cercare cose strane, non cercare novità con questa curiosità mondana. Lasciamo che lo Spirito ci porti avanti, con quella saggezza che è una soave brezza. Questo è lo Spirito del Regno di Dio, di cui parla Gesù. Così sia