Indennità ISCRO cos’è e a chi spetta: domande online dal 1° maggio

Indennità ISCRO cos’è e a chi spetta: domande online dal 1° maggio

Indennità ISCRO, al via le domande dal 1° maggio: cos’è e come funziona il bonus per i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata.

Cos’è e come funziona l’indennità ISCRO, il nuovo bonus ovvero la prestazione a sostegno del reddito in favore dei lavoratori autonomi con partita IVA iscritti in via esclusiva alla Gestione separata INPS. L’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (in sigla ISCRO) erogata dall’INPS a beneficio dei lavoratori autonomi, iscritti via esclusiva alla Gestione separata ed in possesso di determinati requisiti reddituali e contributivi.

La misura, nelle more di una riforma degli ammortizzatori sociali, ha lo scopo di introdurre, in via sperimentale per il triennio 2021-2023, una sorta di “Cassa integrazione” per gli autonomi colpiti da una contrazione degli affari.

Con il Messaggio del 7 aprile 2022 numero 1569 l’INPS ha comunicato la riapertura delle domande per il bonus ISCRO 2022 a partire dal prossimo 1° maggio. Pertanto da maggio e fino al 31 ottobre 2022, sarà attivo il servizio online per la presentazione delle domande sul sito inps.it seguendo il percorso “Prestazioni e Servizi – Prestazioni – Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO)” in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.

Analizziamo nel dettaglio la misura.

Indennità ISCRO, a chi spetta

ISCRO è pensata per essere una sorta di “Cassa integrazione”, istituita in via sperimentale per il triennio 2021 – 2023. E’ quindi un nuovo ammortizzatore sociale in costanza di lavoro, per i periodi di sospensione dell’attività lavorativa autonoma.

Spetta ai soggetti iscritti in via esclusiva alla Gestione separata INPS che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo (cosiddetti professionisti senza cassa).

L’indennità spetta in presenza dei seguenti requisiti:

  • Essere iscritti in via esclusiva alla Gestione separata (esclusi pertanto i pensionati nonché loro che sono iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie perché ad esempio lavoratori dipendenti);
  • Non ricevere il Reddito di cittadinanza;
  • Aver generato, nell’anno precedente la presentazione della domanda, un reddito da lavoro autonomo inferiore al 50% della media dei redditi della stessa specie conseguiti nei tre anni precedenti;
  • Nell’anno precedente la presentazione della domanda aver totalizzato un reddito inferiore a 8.145,00 euro;
  • Essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali obbligatori;
  • Titolari di partita IVA (attiva) da almeno quattro anni alla data di presentazione della domanda.

Con riferimento all’ultimo punto, la partita IVA dev’essere stata aperta per lo svolgimento dell’attività, in virtù della quale il soggetto è iscritto alla Gestione separata.

Al fine di continuare a percepire il sussidio, i requisiti contributivi e reddituali devono essere mantenuti nel periodo di fruizione. In caso di cessazione della partita IVA l’indennità viene revocata.

Indennità ISCRO, quanto spetta

L’ammontare dell’indennità straordinaria è pari al 25% (su base semestrale) dell’ultimo reddito denunciato all’Agenzia delle entrate. Ad ogni modo, la somma mensile non potrà essere superiore a 800 euro né inferiore a 250.

Le somme percepite non hanno alcuna valenza ai fini contributivi né fiscali. Queste infatti non concorrono alla formazione del reddito complessivo del percipiente.

Esclusa infine la contribuzione figurativa.

Altri benefici: formazione professionale gratuita

In parallelo rispetto alla fruizione delle somme è prevista anche la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale. Scopo della previsione è quello di accompagnare al sussidio economico lo svolgimento di attività mirate ad incrementare i compensi del beneficiario.

Sul punto, il comma 440 della Legge di bilancio prevede l’adozione, entro 60 giorni dalla sua entrata in vigore, di un Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Dicastero dell’economia e delle finanze, che definisca i criteri e le modalità operative dei percorsi di aggiornamento professionale, oltre a disciplinarne il finanziamento.

La partecipazione ai corsi sarà monitorata dall’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL).

Come fare domanda di ISCRO

Al momento si è in attesa di apposita circolare INPS che comunicherà le modalità di invio della domanda di ISCRO. La domanda di ISCRO dovrà essere presentata una sola volta per l’intero triennio, entro il 31 ottobre di ogni anno (2021, 2022 o 2023).

L’istanza di Bonus ISCRO 2022 dovrà essere inoltrata all’INPS dal 1° maggio al 31 ottobre attraverso l’istanza online predisposta da parte dell’Istituto e raggiungibile dal sito inps.it seguendo il percorso “Prestazioni e Servizi – Prestazioni – Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO)” in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.

L’INPS, una volta acquisita la domanda, comunicherà all’Agenzia delle entrate i riferimenti anagrafici dell’interessato, al fine di consentire a quest’ultima i controlli sul possesso dei requisiti.

Accolta la richiesta di sussidio, questo avrà decorrenza a partire dal giorno successivo la data di presentazione della domanda.

Aliquote Gestione separata ISCRO

La misura di sostegno in parola sarà finanziata aumentando i contributi dovuti alla Gestione separata INPS da parte dei lavoratori autonomi, potenzialmente destinatari di ISCRO.

Come accennato in premessa, con la circolare numero 12 del 5 febbraio 2021, l’INPS ha reso note le aliquote addizionali per l’anno in corso dovute dagli iscritti in via esclusiva alla Gestione separata.

Queste saranno pari a:

  • Aliquota contributiva per invalidità, vecchiaia e superstiti in misura pari al 25%;
  • addizionale 0,72% destinata a finanziare le prestazioni di maternità, assegni nucleo familiare, degenza ospedaliera, malattia e congedo parentale;
  • addizionale 0,26% prevista ex novo a finanziamento di ISCRO.

Nel complesso l’aliquota INPS sarà pari per il 2021 al 25,98%. Per gli anni 2022 e 2023, interessati dalla misura sperimentale, il contributo dello 0,26% passerà a 0,51% per ciascuna annualità.

Leggi anche: Gestione separata INPS contributi 2022: aliquote, minimali e massimali

Versamento contributi con F24

A differenza di quanto avviene per i collaboratori, in cui il versamento dei contributi viene effettuato dall’azienda committente, per i professionisti è diverso: sono questi ultimi a dover farsi carico del pagamento con modello F24, nel rispetto delle scadenze fiscali relative alle imposte sui redditi (saldo 2020, primo e secondo acconto 2021).

 
Indennità ISCRO cos’è e a chi spetta: domande online dal 1° maggioultima modifica: 2022-04-12T12:03:25+02:00da vitegabry
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