Archivi giornalieri: 13 aprile 2022

San Martino I

 

San Martino I


Nome: San Martino I
Titolo: Papa e martire
Nascita: 600 circa, Todi
Morte: 16 settembre 665, Chersonea, Crimea
Ricorrenza: 13 aprile
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
 
La vita di questo martire del dovere, che con ammirabile eroismo bevette fino all’ultima stilla il calice delle amarezze per la difesa della Chiesa, dovette certamente apparir grande ai suoi contemporanei!

Martino nacque a Todi nell’Umbria e studiò a Roma, ove si rese celebre per il suo sapere non meno che per le sue rare doti e virtù. Era appena stato consacrato sacerdote quando Papa Teodoro lo mandò come nunzio a Costantinopoli per tentare il richiamo dei Monoteliti all’unità della fede. Ma morto pochi anni dopo il Papa (649), Martino fu richiamato a Roma a succedergli.

Egli sali sulla Cattedra Apostolica col dolore di aver lasciato l’Oriente in preda alle eresie ed alle più gravi ribellioni. Onde, per prima cosa convocò il Concilio Lateranense, dove espose al venerando consesso la triste situazione e condannò gli eresiarchi principali: il patriarca Sergio, Paolo e Pirro; inoltre mandò un suo nunzio a Costantinopoli.

I Monoteliti anzichè sottomettersi s’accesero maggiormente di rabbia e tosto inviarono a Roma l’eresiarca Olimpio, coll’incarico di uccidere il Pontefice, o almeno di impadronirsi della sua persona.

Non avendo potuto ottenere il loro scopo, ricorsero a mezzi ancor più diabolici, calunniando il santo Pontefice presso l’imperatore, il quale, già infetto di eresia, fu spinto ad assecondare i loro empi disegni. Costante spedì tosto un secondo nucleo di satelliti che con la violenza e con l’inganno riuscirono a legarlo, e nella stessa notte 8 giugno 654, a imbarcarlo per Costantinopoli.

Colà giunto, dopo lungo e dolorissimo viaggio, fra privazioni e crudeli trattamenti, il santo Pontefice provò con irrefragabili ragioni la sua innocenza : ma invano. Costante tentò di costringerlo a sottoscrivere gli editti già condannati, ma il Papa disprezzando la minaccia, l’esilio e la morte stessa, rispose : « Non possumus ». Allora fu dai magistrati vilmente spogliato delle insegne pontificie, incatenato ed esposto all’infamia per le vie della città, mentre i fedeli gemevano. Fu poi messo in prigione per alcuni mesi, finché il 10 marzo del 655 venne deportato definitivamente in Crimea, per attendervi l’esecuzione della sentenza.

Di là il santo Pontefice scriveva : « Vivo fra le angosce dell’esilio, spogliato di tutto, lontano dalla mia sede; sostento il fragile mio corpo con duro pane, ma ciò non mi importa. Prego continuamente Iddio che, per intercessione dei Ss. Pietro e Paolo, tutti rimangano nella vera fede. Confido nella divina misericordia che chiuderà presto la mia mortale carriera… ». Il Signore esaudì la preghiera del santo pontefice, che morì martire del dovere per la difesa della giustizia e della verità, il 16 settembre del 665, dopo 6 anni di dolorosissimo pontificato.

Il suo corpo venne sepolto provvisoriamente in una cappella della B. Vergine, e poco dopo trasferito a Roma.

PRATICA. Ricordiamo che le sofferenze di questa vita, sopportate con pazienza, ci aumentano i meriti.

PREGHIERA. Dio, che ci allieti ogni anno con la solennità del tuo beato Martino Papa e martire, concedi, propizio, che mentre ne celebriamo la festa ci rallegriamo della sua protezione.

MARTIROLOGIO ROMANO. San Martino I, papa e martire, che condannò nel Sinodo Lateranense l’eresia monotelita; quando poi l’esarca Calliopa per ordine dell’imperatore Costante II assalì la Basilica Lateranense, fu strappato dalla sua sede e condotto a Costantinopoli, dove giacque prigioniero sotto strettissima sorveglianza; fu infine relegato nel Chersoneso, dove, dopo circa due anni, giunse alla fine delle sue tribolazioni e alla corona eterna.

Fondo Cometa, cos’è e come funziona: guida completa e aggiornata

Fondo Cometa, cos’è e come funziona: guida completa e aggiornata

Vediamo co’è e come funziona Cometa, il Fondo Nazionale Pensione Complementare per i lavoratori dell’industria metalmeccanica

Il Fondo Cometa è il Fondo Nazionale Pensione Complementare per i lavoratori dell’industria metalmeccanica, della installazione di impianti e dei settori affini e per i lavoratori dipendenti del settore orafo e argentiero. Questa tipologia di fondo pensionistico è riservato quindi ai lavoratori appartenenti alla categoria dei Metalmeccanici. L’obiettivo è quello di  garantire una pensione integrativa, ossia una pensione che andrà a sommarsi a quella percepita dall’INPS.

Ma vediamo più nel dettaglio come funziona, chi sono i soggetti che possono iscriversi, come procedere con la richiesta d’iscrizione, cos’è e come funziona il riscatto e tanto altro.

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Come funziona il fondo pensione Cometa

Possono associarsi a Cometa tutti i lavoratori dipendenti che sono assunti con contratto a tempo indeterminato, determinato oppure con contratto di apprendistato. I lavoratori possono iscriversi e associarsi al Fondo Pensione Integrativa a loro discrezione e pertanto devono esprimere espressamente la volontà. In alternativa è possibile mantenere il Tfr in azienda.

Il contratto applicato dovrà essere:

  • Dell’industria metalmeccanica e dell’istallazione di impianti;
  • Dell’industria Orofa-argentiera.

Una volta iscritti ogni mese l’azienda trattiene al lavoratore il contributo individuale indicando in busta paga l’importo che sarà versato a Cometa. Successivamente in busta paga il lavoratore vede indicata anche la quota TFR. Tali contributi saranno versati ogni tre mesi dall’azienda a Cometa.

Associandosi al Fondo Cometa, il dipendente avrà la possibilità di percepire una pensione integrativa a quella dell’INPS. Per poter ricevere tale pensione bisognerà versare delle quote in denaro in cui la somma da versare sarà scelta direttamente dal dipendente.

Leggi anche: Fondo Est

Fondo Cometa anche per i familiari fiscalmente a carico

La particolarità del fondo pensionistico è quella di poter far associare anche i familiari che sono fiscalmente a carico del lavoratore dipendente ad esempio Figli, moglie, ecc. L’iscrizione non è obbligatoria ma è a discapito del dipendente.

TFR Fondo Cometa

Infatti, se il lavoratore ha sottoscritto un contratto lavorativo prima del 28 aprile 1993, esso potrà scegliere di aderire con un versamento o al 40% oppure al 100% del suo TFR. Mentre se il lavoratore ha sottoscritto un contratto lavorativo successivamente alla data precedentemente indicata, il lavoratore potrà versare solo ed esclusivamente il 100% del suo TFR.

Inoltre, il Fondo Cometa da la possibilità anche di poter versare una quota maggiore del 100% del TFR. Tale quota verrà prelevata mensilmente dalla propria busta paga. Ricordiamo però, che se il versamento accessorio richiesto dal lavoratore supera l’1,2%, il datore di lavora sarà obbligato a versare un contributo economico così da formare la futura pensione integrativa del suo dipendente.

Per poter richiedere la prestazione pensionistica bisogna rispettare i seguenti requisiti:

  • Aver maturato i requisiti di accesso alla pensione pubblica;
  • Aver maturato minimo 5 anni di partecipazione alle altre  forme pensionistiche.

Inoltre, è possibile richiedere il riscatto del 50% del capitale versato e il restante 50% in rendita.

Quanto costa il Fondo Cometa

I costi del Fondo Cometa sono i seguenti:

  • Quota annuale 16 €;
  • 5,16 € a carico del lavoratore e 5,16 € a carico del datore di lavoro. Per i familiari fiscalmente a carico la quota di adesione è gratuita. Tale quota verrà versata una tantum.
  • Commissione di Gestione:
    •  Monetario Plus: Commissioni di gestione: 0,0305% annuo – Commissioni Banca Depositaria: 0,0138%
    •  Sicurezza 2015: Commissioni di gestione: 0,2900% annuo – Commissioni Banca Depositaria: 0,0164% annuo;
    •  Reddito: Commissioni di gestione: 0,0615% annuo – Commissioni Banca Depositaria: 0,0164% annuo;
    •  Crescita: Commissioni di gestione: 0,0950% annuo – Commissioni Banca Depositaria: 0,0164% annuo.

Le percentuali precedentemente indicate vengono calcolate sul patrimonio del Comparto.

Leggi anche: SanArti: cosa c’è da sapere sul fondo lavoratori aziende artigiane

Come iscriversi al Fondo

Aderire al Fondo cometa è davvero molto semplice. Infatti, l’iscrizione al fondo può avvenire presso la sede di lavoro, le sedi del fondo oppure professionisti abilitati come ad esempio patronati.

Tutto quello che bisognerà fare è scaricare il modulo di adesione online, compilarlo e consegnarlo al datore di lavoro, che lo compilerà nelle parti ad esso riservate. Successivamente alla consegna, si riceverà una una lettera  contenente il codice personale e la password per accedere all’Area Riservata dove sarà possibile consultare la propria posizione.

Per l’adesione dei familiari fiscalmente a carico il discorso cambia. Infatti, per poter far aderire ad un familiare al fondo bisognerà scaricare il modulo di adesione e consegnarlo al seguente indirizzo:

FONDO COMETA C/O PREVINET CASELLA POSTALE 176
CAP 31021 MOGLIANO VENETO (TV) 

Tutte le info sul sito ufficiale

Cosa si intende per riscatto del Fondo Cometa

Il riscatto, è il ritiro in tutto o in parte da parte del lavoratore del capitale maturato nel caso in cui:

  • perde i requisiti di partecipazione a Cometa
  • e non raggiunge i requisiti necessari per poter richiedere la prestazione pensionistica in rendita.

Pensiamo ad esempio ad un lavoratore licenziato o che si dimette dal lavoro oppure che va in pensione.

 

Consulente digitale delle pensioni: cos’è e come funziona la novità INPS

Consulente digitale delle pensioni: cos’è e come funziona la novità INPS

Ecco il Consulente digitale delle pensioni: il servizio che facilita le relazioni tra pensionato e INPS, dando voce ai diritti inespressi

Nasce il nuovo servizio INPS dedicato ai pensionati denominato “Consulente digitale delle pensioni”, ne dà notizia l’INPS con il Messaggio 1521 del 5 aprile 2022. L’obiettivo di questo nuovo strumento on line è duplice: individuare proattivamente potenziali fruitori di diritti inespressi e guidare i pensionati attraverso un percorso semplice volto a verificare se hanno diritto a prestazioni aggiuntive collegate con la propria pensione.

Le prestazioni attualmente proposte dal servizio riguardano la quattordicesima (o somma aggiuntiva), il supplemento di pensione e infine l’integrazione al trattamento minimo.

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Altre prestazioni verranno integrate nel corso del tempo. Nelle prime settimane di operatività il servizio, accessibile con o senza credenziali, sarà aperto a una platea di utenti limitata, che riceverà una notifica sia tramite MyINPS sia attraverso email. Successivamente, il servizio sarà gradualmente esteso a tutti i pensionati.

Consulente digitale delle pensioni, come funziona

Il Consulente digitale delle pensioni è un percorso guidato in grado di semplificare il flusso di domanda dei pensionati in possesso dei requisiti previsti. Inoltre, esso ha lo scopo di ridurre la percentuale di errori in fase di presentazione della domanda, limitando la proposizione di richieste prive dei necessari requisiti previsti dalla normativa vigente.

Come anticipato in premessa, nelle prime settimane di operatività il servizio di consulenza digitale sarà aperto a una platea di utenti limitata, che riceverà una notifica sia tramite MyINPS sia attraverso e-mail. Solamente in una fase successiva, il servizio gratuito sarà gradualmente e rapidamente esteso a tutti i pensionati.

Quali prestazioni include il Consulente digitale delle pensioni

In questa fase di avvio, il consulente digitale guida l’utente all’accertamento del diritto e all’inoltro della domanda di somma aggiuntiva (c.d. quattordicesima), di supplemento di pensione e di integrazione al trattamento minimo.

Con questo servizio, l’Inps si prende cura del cittadino non solo offrendo delle opportunità, ma anche riducendo gli errori in fase di istanza; evitando domande prive dei necessari requisiti normativi.

Come accedere al servizio

Come si accede al servizio? L’INPS, sul punto, suggerisce di digitare sul portale istituzionale, nella barra di ricerca, la parola “Consulente digitale”. Successivamente, occorre selezionare tra i risultati il Servizio “Consulente digitale delle pensioni”, oppure tramite il menu “Prestazioni e Servizi” > “Servizi”, sotto la lettera “C”.

Al riguardo, continua l’INPS, il servizio è raggiungibile anche cliccando il seguente link: https://serviziweb2.inps.it/AS0207/ConsulenteDigitalePensionatoWEB/.

Il servizio è fruibile da smartphone, tablet e sistemi desktop ed è accessibile:

  • sia senza effettuare il login nella sezione MyINPS;
  • sia dopo avere inserito le proprie credenziali (SPID di livello 2 o superiore, Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

In quest’ultimo caso sarà personalizzata l’interfaccia e semplificato il percorso, con i consigli specifici per l’utente.

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Concorsi pubblici in uscita: previsti nuovi bandi per oltre 11mila assunzioni

Concorsi pubblici in uscita: previsti nuovi bandi per oltre 11mila assunzioni

Nuovi concorsi pubblici in uscita a breve: sono circa 11mila i posti di lavoro nella PA previsti nel nuovo piano assunzioni per il PNRR

E’ un periodo molto interessante per tutto ciò che riguarda i concorsi pubblici in uscita e le possibilità di impiego e inserimento stabile nella PA. Non ci riferiamo infatti soltanto alle assunzioni previste nell’ambito del PNRR e degli obiettivi inclusi nel Piano, ma anche e soprattutto alle figure da inserire nel contingente ordinario, e di cui ogni amministrazione necessita.

In altre parole, ecco tantissime nuove occasioni per provare ad ottenere uno dei posti di lavoro a tempo indeterminato, sempre molto ambiti da diplomati e laureati. Le ultime notizie a riguardo ci indicano che saranno presto in arrivo nuove opportunità di lavoro, con gli imminenti nuovi concorsi Pubblica Amministrazione, mirati al reclutamento di 11mila unità di personale presso 23 Ministeri, enti ed Agenzie. Vediamo allora qualche ulteriore dettaglio a riguardo, onde non rischiare di perdere chance di inserimento stabile in ambito pubblico.

Leggi anche: concorso Ministero Giustizia 2022, bandi 5410 posti da diplomati e laureati 

Concorsi pubblici in uscita: il DPCM che autorizza nuove selezioni ed assunzioni

In fatto di assunzioni nel pubblico impiego, le prospettive occupazionali sono dunque piuttosto buone. In virtù dello sblocco del turn over nella Pubblica Amministrazione, nelle prossime settimane e mesi saranno due le svolte di rilievo:

  • potranno essere portate a termine le assunzioni già pianificate;
  • potranno esserne indette nuove selezioni, per il reclutamento di ulteriori figure, con bandi ad hoc.

A questo proposito non possiamo non ricordare l’annuncio del Dipartimento della Funzione pubblica, che fa riferimento al relativo DPCM, a firma congiunta del Ministro per la PA e di quello del MEF. Si tratta di un nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, il quale ha di fatto dato l’ok all’apertura delle prossime procedure di reclutamento, allo scopo di assumere circa 11mila unità di personale. In particolare, tramite bando e selezione saranno individuati soprattutto funzionari, dirigenti e amministrativi.

Ribadiamo che si tratta di concorsi pubblici rivolti sia a diplomati che a laureati e riguarderanno decine e decine di uffici della PA. In palio contratti a tempo pieno e indeterminato, sottoscritti da coloro che supereranno le prove previste.

Nuovi concorsi pubblici in arrivo: la suddivisione dei posti nei Ministeri ed Agenzie

Moltissimi i posti disponibili, in particolare all’Inps e nei ministeri degli Interni e della Difesa. Vediamo allora nel dettaglio quante sono le figure ricercate, in base allo specifico ministero, agenzia o ente che intende procedere a nuove assunzioni.

Ministeri

  • Ministero dell’Interno: 2.570 posti;
  • Ministero della Difesa: 2.430 posti;
  • MEF: 885 posti;
  • Presidenza del Consiglio dei Ministri: 406 posti;
  • Ministero della Salute: 147 posti;
  • Avvocatura dello Stato: 122 posti;
  • Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: 120 posti;
  • Consiglio di Stato: 101 posti;
  • Ministero della Giustizia: 82 posti;
  • Ministero della Transizione Ecologica: 14 posti.

Previste anche 4 assunzioni presso il CNEL (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro).

Leggi anche: Concorso pubblico 1000 allievi vice ispettori Polizia di Stato: cosa sapere

Inps, agenzie e parchi

  • INPS (Istituto nazionale della previdenza sociale): 3.722 posti;
  • AID (Agenzia Industrie Difesa): 128 posti;
  • AIFA (Agenzia italiana del farmaco): 52 posti;
  • ITA ex ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane): 39 posti;
  • AGEA (Agenzia per le erogazioni in agricoltura): 9 posti;
  • ARAN (Agenzia per la rappresentazione negoziale delle pubbliche amministrazioni): 6 posti;
  • ANSV (Agenzia nazionale per la sicurezza del volo): 3 posti;
  • AGENAS (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali): 1 posto;
  • Parco Nazionale del Gran Paradiso: 13 posti;
  • Parco Nazionale delle Cinque Terre: 1 posto.

Previsti altresì 77 assunzioni nell’ambito della Protezione Civile.

Ricordiamo infine che proprio per lo sblocco del turn over nella PA potranno essere completate le assunzioni già programmate e potranno essere compiute quelle di nuova programmazione. In particolare, l’inserimento di nuove risorse potrà compiersi non soltanto con nuovi bandi, ma anche attraverso lo scorrimento di graduatorie in vigore da anteriori concorsi. Di ciò è infatti data chiara indicazione nel decreto Assunzioni.

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