Il muto di Gallura

Il muto di Gallura: una clip in esclusiva del western sardo con Andrea Arcangeli

29 marzo 2022
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Una faida nella Sardegna di metà ottocento, la figura leggendaria del bandito Bastiano Tansu, noto come Il muto di Gallura. Vi presentiamo una clip in anteprima esclusiva del film diretto da Matteo Fresi, al cinema dal 31 marzo per Fandango.

Il muto di Gallura: una clip in esclusiva del western sardo con Andrea Arcangeli

 

La difficoltà di comunicare, ma anche una figura leggendaria per tutta la Sardegna. Bastiano Tansu, sordomuto dalla nascita, è stato un personaggio realmente vissuto nella Gallura di metà Ottocento, trovatosi al centro di una faida particolarmente feroce tra due famiglie. La storia viene ora raccontata in una sorta di western sardo diretto da Matteo FresiIl muto di Gallura, con Andrea Arcangeli nel ruolo del titolo. Presentato in selezione ufficiale al Torino Film Festival, esce nelle sale il 31 marzo distribuito da Fandango.

Vi presentiamo in esclusiva una clip del western sardo, Il muto di Gallura.

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Il muto di Gallura: trama ufficiale e trailer del film

Questa storia, ambientata nella Gallura di metà Ottocento, ruota intorno alla faida che ebbe luogo tra le famiglie Vasa e Mamia, che causò la morte di oltre 70 persone.
Bastiano Tansu è un personaggio realmente vissuto. Sordomuto dalla nascita, venne maltrattato ed emarginato finché la sua furia e la sua mira prodigiosa non divennero utili alla causa della faida. Il legame di sangue e l’assassinio di suo fratello Michele, lo annodano indissolubilmente ad uno dei due capi fazione, Pietro Vasa che lo trasforma nell’assassino più temuto dell’intera faida. Lo stato e la chiesa procedono per tentativi, spesso maldestri, per arginare l’ondata di terrore mentre le due fazioni si consumano a vicenda. Quando le paci di Aggius determinano la fine della faida, Bastiano sembra aver trovato anche la pace interiore nell’amore corrisposto per la figlia di un pastore. Ma in un mondo violento e superstizioso, che già da bambino lo additava come figlio del demonio, Bastiano non può essere assolto…

 

 
 
Schede di riferimento
Il Muto di Gallura

 
 
Anno: 2021
4,0 
Il Muto di Gallura
Andrea Arcangeli

 
 
 
Andrea Arcangeli

Il muto di Gallura, la tradizione con giudizio del western sardo in concorso al Torino Film Festival

Mauro Donzelli
01 dicembre 2021
35
 

Interessante opera prima di Matteo Fresi, Il muto di Gallura è un western su una faida ottocentesca che sconvolse per anni due famiglie e la regione della Sardegna interna. Il film è in concorso, unico italiano, al Torino Film Festival.

Il muto di Gallura, la tradizione con giudizio del western sardo in concorso al Torino Film Festival

 

L’entroterra sardo nella metà dell’Ottocento. La Gallura fa da sfondo a una storia antica eppure moderna, un western per estetica e una faida diventata leggenda raccontata in tutta l’isola. L’epopea criminale di un bandito, Bastiano Tansu, ovvero Il muto di Gallura, la cui storia è stata raccontata in un libro ottocentesco di Enrico Costa, scritto pochi anni dopo i fatti, e ora da un film diretto dall’esordiente Matteo Fresi, con Andrea Arcangeli nei panni del protagonista. Il film è l’unico italiano nel concorso del Torino Film Festival 2021.

La storia ruota intorno a una faida di violenza inaudita che vide coinvolte le famiglie Vasa e Mamia, che causò la morte di oltre 70 personeBastiano Tansu è un personaggio realmente vissuto. Sordomuto dalla nascita, venne maltrattato ed emarginato finché la sua furia e la sua mira prodigiosa non divennero utili alla causa della faida. Il legame di sangue e l’assassinio di suo fratello Michele, lo legano indissolubilmente ad uno dei due capi fazione, Pietro Vasa, che lo trasforma nell’assassino più temuto. Lo stato e la chiesa procedono per tentativi, spesso maldestri, per arginare l’ondata di terrore mentre le due fazioni si consumano a vicenda.

“Una storia bella, forte e vera, legata a una terra che amo molto”, ha dichiarato il produttore Domenico Procacci, incontrando la stampa a Torino. “Ci piaceva molto la connotazione western, se ti capita di poterne produrre uno è una grande tentazione”. Ha amato la sceneggiatura di Fresi, torinese classe 1982 di padre gallurese, formatosi alla Scuola Holden, dove insegna da anni. “Desideravo raccontare questa storia”, ha detto, “perché credo che, in fondo, tutti noi ci siamo sentiti un po’ Bastiano Tansu: abbiamo avuto difficoltà a comunicare i nostri sentimenti e i nostri bisogni, abbiamo agito in funzione di regole che non comprendiamo, abbiamo guardato in faccia il dolore di una perdita e ci siamo sentiti soli. Abbiamo pensato che l’amore ci potesse salvare da noi stessi. E siamo stati smentiti.”

È stato il Divin CodinoRoberto Baggio, oltre che fra i protagonisti della serie tv Romulus. Arriva ora un’altra sfida in una lingua antica per Arcangeli, anche se il sardo rispetto al latino è tutto’altro che morto. “Ho avuto almeno la fortuna di non dover imparare il gallurese, essendo muto”, ha ricordato saggiamente. “Fin dall’inizio mi piaceva come non fosse la storia di un assassino, ma di un emarginato nella Sardegna dell’ottocento. Un ragazzo che nasce con una condizione all’epoca guardata in maniera molto diversa da oggi. Come cresce un sordo? Da qui sono partito. Un reietto della società che cresce da solo e ha come unica ragione vita il suo eterno dolore, e l’uccisione degli altri come assassino. Per un attore esser privato della lingua è una sfida. Volevo evitare di accentuare gli altri strumenti a disposizione per non rischiare di fare una macchietta, una cosa forzata. Non ho avuto paura di andare in sottrazione, farlo parlare più con gli occhi, scoprire Bastiano girando. Mi sono fatto aiutare ragazzi dell’istituto per sordi a Roma, immaginando anche un ipotetico antenato del linguaggio dei segni di oggi, all’epoca ovviamente non utillizzato. Non ho dovuto imparare il gallurese, dico appena poche parole, l’unico che non lo parlava sul set. Era strano dialogare con gli altri personaggi in scena, senza mai dire niente. Nonostante questo è stato bello instaurare qualcosa di vibrante con loro.”

“Ho frequentato quelle zone fin da bambino”, ha proseguito Fresi “e lì è una narrazione, un misto fra leggenda e storia vera molto conosciuta. Una storia che mi è rimasta appicciata addosso e rileggendo il romanzo mi sono reso conto come avesse un impianto narrativo molto contemporaneo. Rimaneggiando la struttura si poteva portare al cinema in maniera efficace. Storia e leggenda si fondono, in un libro che è un prototipo del romanzo storico. Il western era uno dei tanti ingredienti, ma la struttura del racconto rievoca più qualcosa di mediterraneo, come la tragedia greca. Ma il tipo di estetica invece ci ha permesso di leggerlo come contemporaneo e non etnografico. Sarebbe un errore conservare la tradizione così com’è. Per rimanere viva bisogna reinventarla un po’ e il western aiutava in questo senso. Sui costumi abbiamo cercato di allontanarci leggermente, all’epoca i banditi indossavano una specie di gonnellino che sarebbe risultato ridicolo e fuori tempo. Anche la musica ha molti interventi di elettronica, sempre per allontanarci dalla teca museale.”

 
 
 

Quella di The Northman, come saprete, è una storia di vendetta: la vendetta di un giovane principe, il principe Amleth, che ha visto suo padre ucciso dallo zio, e sua madre costretta a sposare l’omicida. Amleth, che quando fu testimone di questi eventi era un bambino, riuscì a fuggire dalla morte. La vita in esilio lo fece diventare un Berserker, i più temibili e feroci tra i guerrieri vichinghi: e proprio tra le fila dei Berseker Amleth riuscì a scoprire dove si nascondeva l’uomo che aveva ucciso suo padre, decidendo così di onorare il giuramento fatto da bambino, e vendicare il genitore.
Nella clip che vi proponiamo qui di seguito in anteprima esclusiva, la prima clip italiana di The Northman, vediamo Amleth (interpretato da Alexander Skarsgård) nel momento in cui rivela la sua identità e la sua ira funesta agli uomini e le donne cui fino a quel momento si era presentato come mite schiavo, tra cui zio assassino, Fjölnir (Claes Bang), e la madre Gudrún (Nicole Kidman).

 
Il muto di Galluraultima modifica: 2022-04-07T09:18:13+02:00da vitegabry
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