Archivi giornalieri: 6 maggio 2022

Enhancing social dialogue towards a culture of safety and health. What have we learned from the COVID-19 crisis?

Enhancing social dialogue towards a culture of safety and health. What have we learned from the COVID-19 crisis?

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Segnalazione da Direzione Contrattazione 1

La pandemia di COVID-19 ha dimostrato che una collaborazione efficace tra governi, datori di lavoro e lavoratori è lo strumento più utile per attuare misure di salute e sicurezza sul lavoro. Il nuovo rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro intitolato “Enhancing social dialogue towards a culture of safety and health. What have we learned from the COVID-19 crisis?” evidenzia che durante la pandemia, i governi hanno dato prioritaria alla partecipazione delle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori nella governance in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Attraverso tale partecipazione, sono state sviluppate e attuate leggi, politiche e interventi per mitigare l’impatto della pandemia. La collaborazione tra i diversi attori del mondo del lavoro è stata essenziale per garantire che le misure adottate fossero accettate e sostenute dai datori di lavoro e dai lavoratori stessi e che tali misure fossero effettivamente implementate. In molti paesi, sono state adottate disposizioni normative che includono sia misure per prevenire e trattare i casi di COVID-19 sul luogo di lavoro, sia accordi per lo svolgimento della prestazione di lavoro da remoto (telelavoro). In Italia le parti sociali — supportate dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dal Ministero della salute — hanno adottato un “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus” che identifica delle procedure atte a contenere la diffusione del virus nei luoghi di lavoro ed a contrastare i contagi. L’obiettivo prioritario del Protocollo è quello di bilanciare la prosecuzione delle attività produttive con la garanzia di condizioni di salute e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative. Gli organismi nazionali tripartiti che si occupano di salute e sicurezza sul lavoro, hanno quindi svolto un ruolo importante nella lotta contro la pandemia. In generale, questi organismi sono composti da rappresentanti del governo (Ministero del lavoro e altri ministeri e istituzioni pertinenti), nonché da organizzazioni di rappresentanza dei datori di lavoro e dei lavoratori. Mentre il mondo continua a far fronte agli impatti derivanti dalla pandemia che hanno portato una ripresa disomogenea, la salute e la sicurezza sul lavoro rimane una priorità essenziale per tutti gli Stati.

Stima preliminare del PIL – I trimestre 2022

Stima preliminare del PIL – I trimestre 2022

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Segnalazione da UO Studi e analisi compatibilità

Nel primo trimestre del 2022 si stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e sia cresciuto del 5,8% in termini tendenziali. La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, di una riduzione in quello dei servizi e di una stazionarietà nell’industria. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta. La variazione acquisita per il 2022 è pari a +2,2%.

Rapporto annuale sul 2021

Rapporto annuale sul 2021

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Segnalazione da UO Studi e analisi compatibilità

Il Rapporto annuale BCE evidenzia come il 2021 sia stato l’anno in cui l’area dell’euro ha progredito più stabilmente sul sentiero della ripresa dopo l’emergenza pandemica. L’economia ha registrato un forte recupero; la crescita del PIL in termini reali è stata pari al 5,3 per cento, pur evidenziando un rallentamento a fine anno per l’introduzione di nuove restrizioni a contrasto dell’ondata della variante Omicron del coronavirus (COVID-19). La ripresa ha riguardato anche l’occupazione; a fine anno il tasso di disoccupazione è sceso a livelli storicamente bassi. Alla rapida riapertura dell’economia la ripresa ha tuttavia risentito di tensioni. All’inizio del 2021 l’inflazione nell’area dell’euro era molto bassa, ma in seguito è aumentata bruscamente per effetto dei vincoli dal lato dell’offerta determinati dalla pandemia, del recupero della domanda a livello mondiale e dell’impennata dei prezzi dell’energia. Nel 2021 l’inflazione complessiva sui dodici mesi è stata, in media, pari al 2,6 per cento, rispetto ad appena lo 0,3 per cento del 2020. Nel 2021 la BCE ha portato a termine il riesame della strategia di politica monetaria, che è stata aggiornata per fronteggiare nuove sfide e ci offre un quadro di riferimento per gestire la complessità della situazione attuale. Il Consiglio direttivo ha adottato un obiettivo di inflazione, chiaro e di facile comprensione, pari al 2 per cento nel medio termine. A dicembre il Consiglio direttivo ha ritenuto che i progressi compiuti nella ripresa economica e verso l’obiettivo di inflazione a medio termine consentissero una riduzione graduale del ritmo degli acquisti di attività nei trimestri seguenti e ha quindi annunciato l’intenzione di sospendere gli acquisti netti di attività nell’ambito del PEPP a fine marzo 2022 e di ridurre gradualmente gli altri programmi di acquisto di attività. Ci sono quindi cambiamenti in vista per l’euro nei prossimi anni, ma con un punto fermo: l’impegno della BCE nei confronti della moneta unica e della stabilità dei prezzi.

Bollettino economico n. 3/2022

Bollettino economico n. 3/2022

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Segnalazione da UO Studi e analisi compatibilità

L’aggressione della Russia in Ucraina sta causando enormi sofferenze, in Europa e oltre. Il conflitto e l’incertezza a esso associata stanno incidendo pesantemente sulla fiducia delle imprese e dei consumatori. Le turbative nell’interscambio si stanno traducendo in nuove carenze di materiali e input. L’impennata dei prezzi dell’energia e delle materie prime sta riducendo la domanda e sta frenando la produzione. L’andamento dell’economia dipenderà in maniera decisiva dall’evoluzione del conflitto, dall’impatto delle sanzioni in vigore e da eventuali ulteriori misure. Allo stesso tempo, l’attività economica continua a essere sostenuta dalla riapertura dell’economia dopo la fase critica legata alla pandemia. L’inflazione è aumentata in misura significativa e si manterrà elevata nei prossimi mesi, soprattutto a causa del brusco incremento dei costi dell’energia. Le pressioni inflazionistiche si sono intensificate in molti settori. Nella riunione del 14 aprile 2022 il Consiglio direttivo ha ritenuto che i dati pervenuti dopo la riunione di marzo abbiano rafforzato le sue attese, in base alle quali gli acquisti netti nell’ambito del programma di acquisto di attività (PAA) dovrebbero concludersi nel terzo trimestre. In futuro, la politica monetaria della BCE dipenderà dai nuovi dati e dall’evolversi della valutazione delle prospettive. Nelle attuali condizioni, caratterizzate da elevata incertezza, il Consiglio direttivo manterrà un approccio aperto a tutte le opzioni, graduale e flessibile nella conduzione della politica monetaria. Intraprenderà qualsiasi azione si renda necessaria per adempiere il mandato della BCE di perseguire la stabilità dei prezzi e per contribuire a preservare la stabilità finanziaria.

Contratti collettivi e retribuzioni contrattuali – I trimestre 2022

Contratti collettivi e retribuzioni contrattuali – I trimestre 2022

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Segnalazione da UO Studi e analisi compatibilità

Alla fine di marzo 2022, i 39 contratti collettivi nazionali in vigore per la parte economica riguardano il 44,6% dei dipendenti – circa 5,5 milioni – e corrispondono al 45,7% del monte retributivo complessivo. Nel corso del primo trimestre 2022 sono stati recepiti 5 contratti: scuola privata religiosa, cemento, calce e gesso, edilizia, mobilità – attività ferroviarie e Rai. I contratti che, a fine marzo 2022, sono in attesa di rinnovo salgono a 34 e coinvolgono circa 6,8 milioni di dipendenti, il 55,4% del totale. Il tempo medio di attesa di rinnovo per i lavoratori con contratto scaduto, tra marzo 2021 e marzo 2022, è aumentato da 22,6 a 30,8 mesi, mentre per il totale dei dipendenti diminuisce lievemente (da 17,7 a 17,0 mesi). La retribuzione oraria media nel periodo gennaio-marzo 2022 è dello 0,6% più elevata rispetto allo stesso periodo del 2021. L’indice delle retribuzioni contrattuali orarie a marzo 2022 segna un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,7% rispetto a marzo 2021. In particolare, l’aumento tendenziale è stato dell’1,6% per i dipendenti dell’industria, dello 0,4% per quelli dei servizi privati ed è stato nullo per i lavoratori della pubblica amministrazione. I settori che presentano gli aumenti tendenziali più elevati sono quelli delle farmacie private (+3,9%), dell’edilizia (+3,3%), delle telecomunicazioni (+2,5%) e del legno, carta e stampa (+2,3%). L’incremento è invece nullo per il commercio, i servizi di informazione e comunicazione, il credito e assicurazioni e la pubblica amministrazione.

Nota sulla congiuntura di aprile 2022 – UPB

Nota sulla congiuntura di aprile 2022 – UPB

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Segnalazione da UO Studi e analisi compatibilità

La Nota sulla congiuntura di aprile analizza quali sono, a oggi, gli effetti del conflitto in Ucraina sullo scenario internazionale e su quello italiano e quanto ampie potrebbero essere le conseguenze di un suo prolungamento. L’invasione russa affossa la fiducia e frena la ripresa. Il 2022 si è aperto con l’indebolimento del ciclo economico internazionale, complice la veloce diffusione della variante Omicron del COVID-19. L’ottimismo, tornato in febbraio a seguito dell’inversione di tendenza della curva dei contagi, è stato gelato dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia che ha nuovamente cambiato il quadro, incidendo da subito sui costi delle materie prime e sulla fiducia di imprese e consumatori. Il Fondo monetario internazionale (FMI) ha rivisto al ribasso le stime (19 aprile) di crescita rialzando quelle per l’inflazione. Secondo il FMI il prodotto mondiale crescerebbe del 3,6 per cento sia quest’anno sia il prossimo, rispettivamente 0,8 e 0,3 punti percentuali in meno rispetto alla precedente previsione. Ma se per gli Stati Uniti la revisione è contenuta a pochi decimi di punto, per l’area dell’euro, le cui economie sono maggiormente legate ai paesi in conflitto, il ribasso è di oltre un punto percentuale per quest’anno, con una crescita che dovrebbe attestarsi al 2,8 per cento (2,3 per cento nel 2023).

Piano di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza

Piano di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza – Comunicato del Presidente datato 2 maggio 2022

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Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale

L’ANAC a seguito del Decreto Legge 30 aprile 2022, n. 36 del Governo (GU Serie Generale n.100 del 30-04-2022), in un’ottica di semplificazione, ha stabilito, con il comunicato del Presidente del 2 maggio u.s,. che le amministrazioni tenute alla adozione del PIAO che non abbiano ancora approvato il Piano di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2022/2024 e che ritengano le previsioni contenute ancora attuali ed efficaci, potranno deliberare la proroga al 30 giugno della durata del Piano di Prevenzione della Corruzione 2021/2023. Anche al fine di adeguare la programmazione della prevenzione della corruzione e della trasparenza agli altri piani destinati a confluire nel PIAO, le amministrazioni potranno procedere a tali adattamenti anche quando saranno predisposti i piani ulteriori che confluiranno nel Piano Integrato.

Sezione III Sentenza 12/4/2022 n. 2728 Enti locali – Disabilità gravissima – Assegno di cura

Sezione III Sentenza 12/4/2022 n. 2728 Enti locali – Disabilità gravissima – Assegno di cura

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Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale

I giudici amministrativi intervengono sui criteri stabiliti da una amministrazione regionale ai fini dell’erogazione dell’assegno di cura in favore di disabili gravissimi, osservando nel merito che la concessione dell’assegno di cura dei disabili è da ricondursi alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale, riservata alla competenza esclusiva dello Stato (ex art. 117, comma 2, lett. m) che disciplina la materia con la specifica disciplina statale la L.296/2006 che ha previsto “l’istituzione di un fondo per le non autosufficienze con lo specifico intento di attuare nei confronti dei soggetti interessati quella tutela dei diritti inviolabili dell’uomo che la Repubblica deve garantire (art.32, I Cost.) e che rappresenta il limite al potere discrezionale delle amministrazioni regionali nel definire le modalità operative per l’erogazione delle prestazioni assistenziali di tipo sanitario”.

Ordinanza n. 9306 del 22/4/2022 Impiego pubblico

Ordinanza n. 9306 del 22/4/2022 Impiego pubblico – comparto sanità – personale infermieristico – tempi di vestizione-svestizione – rigetto ricorso

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Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale

La Corte di Cassazione ha affermato che è legittimo includere nel cosiddetto tempo lavoro retribuito i minuti dedicati dal dipendente della struttura ospedaliera a indossare e dismettere la divisa necessaria per lo svolgimento della prestazione lavorativa, intendendo, così valorizzare il profilo dell’obbligatorietà dell’operazione di vestizione e svestizione dell’abbigliamento ospedaliero che ne consente la riconducibilità all’ambito dell’esatto adempimento della prestazione che il soggetto datore può, anche in via implicita, pretendere anche in assenza di specifiche disposizioni volte a regolare l’operazione rispetto al momento della timbratura. Consentire la vestizione dopo la timbratura all’ingresso e la svestizione prima della timbratura all’uscita non può determinare l’estraneità dell’operazione rispetto all’ambito del lavoro effettivo, ma al contrario ne ammette l’inclusione nel tempo di lavoro.  con invarianza dell’orario normale, che tenendo conto di tale formalizzazione andrà semplicemente rimodulato, senza risultare di fatto incrementato, derivandone l’inconfigurabilità del tempo relativo come lavoro straordinario.

 

D.P.C.M. 29 marzo 2022 recante: “Autorizzazione ad avviare procedure di reclutamento e ad assumere a tempo indeterminato unità di personale in favore di varie pubbliche amministrazioni”

D.P.C.M. 29 marzo 2022 recante: “Autorizzazione ad avviare procedure di reclutamento e ad assumere a tempo indeterminato unità di personale in favore di varie pubbliche amministrazioni”

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Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 93 del 21 aprile scorso il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che autorizza l’avvio delle procedure di reclutamento e ad assumere a tempo indeterminato unità di personale in favore di varie pubbliche amministrazioni. Pertanto, le amministrazioni dello Stato anche ad ordinamento autonomo, le agenzie gli enti pubblici non economici e gli enti di ricerca possono procedere alle assunzioni di personale per le categorie e i profili indicati dal decreto. Mentre, per procedere ad assunzioni di unità di personale appartenenti a categorie o profili diversi rispetto a quelli autorizzati con il presente decreto, ovvero all’utilizzazione del budget residuo, le amministrazioni possono avanzare richiesta di rimodulazione indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per la funzione pubblica, Ufficio per l’organizzazione ed il lavoro pubblico e al Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, IGOP, che la valuteranno nel rispetto della normativa vigente e delle risorse finanziarie autorizzate. Le amministrazioni sono tenute a trasmettere entro il 31 dicembre 2022 per le necessarie verifiche, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, i dati concernenti il personale assunto in attuazione del decreto e la relativa spesa annua lorda a regime effettivamente da sostenere, anche con riferimento al personale acquisito mediante procedure di mobilità, ai sensi dell’art. 1, comma 425, della legge n. 190 del 2014 e del decreto legislativo n. 178 del 2012.

Istituzione Commissione tecnica per la performance

Istituzione Commissione tecnica per la performance

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Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale

È stata nominata con decreto del Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, la nuova Commissione tecnica per la performance, organo consultivo del Dipartimento della Funzione pubblica per “l’indirizzo tecnico metodologico necessario allo sviluppo delle attività di misurazione e valutazione della performance nelle amministrazioni”. Sono cinque i componenti che ne fanno parte, selezionati tra l’alta dirigenza e il mondo accademico, tra cui: la presidente dott.ssa Claudia Ciccodicola (Banca d’Italia); prof.ssa Denita Cepiku (Università di Roma Tor Vergata); prof. Davide Galli (Università Cattolica di Milano); prof. Gennaro Iasevoli (Università Lumsa di Roma); dott. Pierluigi Mastrogiuseppe (Aran).

 

Circolare n. 1/2022 recante: “Indicazioni sull’utilizzo dei dispositivi individuali di protezione delle vie respiratorie”

Circolare n. 1/2022 recante: “Indicazioni sull’utilizzo dei dispositivi individuali di protezione delle vie respiratorie”

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Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale

La circolare  del Ministro Renato Brunetta contiene indicazioni di carattere generale per una corretta e omogenea applicazione dell’ordinanza del ministro Speranza del 28 aprile u.s. relativa all’utilizzo delle mascherine nei luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico, per quanto riguarda gli ambienti di lavoro sarà cura di ogni amministrazione, così come indicato dal Ministro, impartire tempestivamente le necessarie misure operative, tenendo conto delle condizioni concrete dei luoghi di lavoro e delle modalità di svolgimento della prestazione lavorativa dei propri dipendenti. L’uso delle mascherine FFP2 è raccomandato, in particolare, “per il personale a contatto con il pubblico sprovvisto di idonee barriere protettive, per chi è in fila a mensa o in altri spazi comuni, per chi condivide la stanza con personale “fragile”, negli ascensori e nei casi in cui gli spazi non possano escludere affollamenti.