Archivi giornalieri: 10 maggio 2022

Pensione

Pensione

Un’introduzione al sistema pensionistico tedesco

 
 
Pensione

La Rentenversicherung (pensione) garantisce pagamenti per la pensione. Tutti gli impiegati, insieme agli apprendisti e alcuni gruppi di autonomi sono obbligati ad avere un’assicurazione pensionistica pubblica.

I contributi per le pensioni sono di un 19.5% dello stipendio lordo fino ad un certo livello di reddito (2004) e vengono divisi equamente tra imprese ed impiegati.

Non devi fare nulla per la pensione o per l’assicurazione di disoccupazione: entrambi vengono automaticamente scalati dal tuo stipendio. Di solito le pensioni sono pagate all’età di 65 anni, ma esiste anche la possibilità di andare in pensione prima, di lavorare più tempo e prenderlo dopo o di prendere parte della pensione se decidi di trascorrerla all’estero.

C’è stata molta tensione per il sistema pensionistico tedesco negli ultimi 10 anni e lo vedrai spesso nei telegiornali. Ogni generazione di lavoratori paga le pensioni della generazione precedente e quindi il sistema ha bisogno di un equilibrio tra i pagamenti dei lavoratori attuali e quelli dei pensionati. Un basso tasso di natalità ed una crescente speranza di vita significa che ogni volta c’è meno gente per finanziare i pensionati. L’alto tasso di disoccupazione contribuisce alla riduzione dei pagamenti al sistema. Molti economisti chiedono l’immigrazione di giovani lavoratori per creare un equilibrio.

In cambio del voto dei pensionati, i politici tedeschi non hanno fatto altro che posporre le riforme importanti per decenni. Sebbene il sistema non sia più sostenibile nel suo stato attuale, i politici hanno preferito passare il problema alla generazione successiva. C’è un detto famoso di un ministro tedesco, “Die Renten sind sicher” ( le pensioni sono assicurate) che viene oggi ricordato con cinismo da molta gente che teme per le sue pensioni.

Questo timore non è infondato. Molti economisti concordano nel dire che la generazione attuale riceverà solo una parte del denaro che stanno pagando oggi. Per evitare il rischio di dover vivere degli aiuti ai poveri durante la pensione, dovresti considerare l’idea di una pensione privata che incrementi la pensione statale. Le agenzie di aiuto al consumatore danno informazioni sulle misure che lo stato sta prendendo per finanziare piani di pensione privati e d’impresa.

Per maggiori informazioni sulle pensioni, pensioni parziali, pensioni per riduzioni delle capacità di guadagno e pensioni per morte (per coniugi ed orfani), puoi contattare il Bundesministerium für Gesundheit und Soziale Sicherung (Ministero Federale per la Salute e la Sicurezza Sociale- www.bmgs.bund.de).

Ulteriori letture

San Cataldo di Rachau

 

San Cataldo di Rachau


Nome: San Cataldo di Rachau
Titolo: Vescovo
Nascita: VII secolo, Rachau, Irlanda
Morte: 8 marzo 685, Taranto
Ricorrenza: 10 maggio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione

San Cataldo è un Santo irlandese ma venerato a Taranto, dove si trova la sua tomba, in una ricchissima e bella cappella del Duomo, detta il « Capellone ». Sarebbe approdato sulla piana terra pugliese nella rada che si apre, sul lido adriatico, presso la città di Lecce, e che da allora s’intitola perciò a San Cataldo, ed è oggi celebre località balneare.

I Tarantini, orgogliosi sia del loro Cappellone, sia del loro San Cataldo, avrebbero desiderato considerarlo secondo Vescovo della loro città, se a questo desiderio non si fosse opposta una croce d’oro ritrovata nella tomba del Santo nell’anno 1094, durante la ricostruzione della chiesa distrutta dai Saraceni.

Si tratta di una di quelle croci, dette benedizionali, che venivano infisse a un bastoncino e impugnate anticamente dai Vescovi con la sinistra, mentre con la mano destra benedicevano i fedeli.

Sulla croce ritrovata nella tomba di Taranto era scritto: Cataldus Rachau, cioè Cataldo Vescovo di Rachau. Da un attento esame dell’incisione, gli studiosi hanno potuto stabilire che la scritta risale al VII secolo.

E’ stato così possibile ricostruire la personalità di questo Santo, nato al principio del secolo in Irlanda. Allievo e poi maestro nel celebre monastero di Lismore, fondato da San Cartago, egli sarebbe poi giunto all’episcopato in modo insolito, cioè con la morte del Duca dei Desii, il quale lo aveva accusato di stregoneria, a causa dei suoi miracoli.

Dopo aver retto santamente il vescovado, Cataldo si sarebbe imbarcato, verso il 666, per un viaggio in Terrasanta. All’andata o al ritorno, approdato o naufragato sulla costa salentina, si sarebbe recato a Taranto, dove i cittadini lo vollero porre sulla cattedra vescovile vacante. Morto nel 685, venne sepolto sotto l’impiantito della cattedrale dove il suo corpo fu rinvenuto e chiaramente identificato, come abbiamo detto, nel 1094. Della sua santità fecero fede innumerevoli miracoli, che diffusero prima in Puglia, poi in tutta Italia, la devozione per il Vescovo irlandese, al cui nome s’intitolarono cappelle e chiese, località e paesi, dalla costa del mare al crinale dei monti. Insieme alla sua fama, al suo culto e al suo nome, si diffusero anche i proverbi sul suo conto. Uno di questi, legato alla sua festa celebrata in maggio, dice: « Quando è il giorno di San Cataldo, passa il freddo e viene il caldo ».

Non comune, ma diffuso un po’ dappertutto in Italia, il nome di Cataldo è frequente particolarmente in Puglia, e soprattutto nella città di Taranto, di cui è Patrono, da tempi remoti, l’unico Santo di nome Cataldo.

MARTIROLOGIO ROMANO. Presso Taranto san Cataldo Vescovo, illustre per miracoli.

PROVERBIO. Il giorno di San Cataldo sparisce il freddo e arriva il caldo.