Archivi giornalieri: 5 maggio 2022

Concorso 15 posti di professionista area legale INPS: pubblicato il diario delle prove scritte

Concorso 15 posti di professionista area legale INPS: pubblicato il diario delle prove scritte

 

Sono state pubblicate nella Gazzetta Ufficiale “Concorsi ed esami” del 22 aprile 2022 le date delle prove scritte del concorso pubblico per la copertura di 15 posti di professionista dell’area legale, avvocato I livello, a tempo indeterminato.

Sul sito dell’INPS sono disponibili gli esiti delle prove preselettive delle giornate 9, 10 e 11 marzo e 4 aprile, nonché gli esiti della prova preselettiva suppletiva svolta il giorno 4 aprile, nei quali i candidati sono individuati esclusivamente con codice “PINoriginale”.

Le prove sono dunque state fissate, per i candidati ammessi e coloro che sono esentati ai sensi dell’art.20, comma 2-bis, della legge 5 febbraio 1992, n. 104 presso la Nuova Fiera di Roma – via A. Gustave Eiffel (traversa via Portuense), ingresso est – Roma secondo il seguente calendario:
| 1ª prova scritta | 19 maggio 2022 | 8,30 |
| 2ª prova scritta | 20 maggio 2022 | 8,30 |

Clicca qui per leggere la comunicazione dalla Gazzetta

Come riportato nella comunicazione, inoltre, i candidati sono attesi il giorno 18 maggio 2022 – dalle ore 9,00 alle ore 12,00 -per la consegna in deposito dei testi di consultazione, per una verifica preventiva della loro ammissibilità: saranno infatti ammessi solo testi normativi non commentati, privi di annotazioni e senza riferimenti giurisprudenziali, esclusivamente in forma cartacea. I testi, sulla copertina esterna e anche sulla prima pagina interna, dovranno riportare in carattere stampatello il cognome, il nome e la data di nascita del candidato cui si riferiscono, e non saranno ammessi testi non depositati.

Riportiamo di seguito

Prove scritte

Per essere ammessi a sostenere le prove, i candidati devono essere muniti di:

  1. un valido documento di riconoscimento,
  2. copia firmata della domanda di partecipazione al concorso protocollata,
  3. autodichiarazione di assenza di sintomi di Covid-19.

Le prove scritte consistono nella redazione di:

  • un parere motivato in materia di diritto amministrativo
  • un parere motivato o atto defensionale in materia di diritto civile e diritto processuale civile oppure in materia di diritto del
    lavoro e/o legislazione sociale

Ammissione alla prova orale

Saranno valutate in trentesimi, e verranno ammessi alla prova orale tutti i candidati che abbiano ottenuto un punteggio di almeno 21/30 in entrambe le prove.

Sarà ammesso l’utilizzo di testi normativi non commentati, privi di annotazioni e senza riferimenti giurisprudenziali.

Prova orale

La prova orale verterà sulle materie oggetto delle prove scritte, ed inoltre su diritto costituzionale, diritto dell’Unione europea, diritto commerciale, diritto penale e procedura penale, sulla lingua inglese e sull’informatica giuridica con particolare riferimento al processo telematico.

La sede, il giorno e l’ora di svolgimento della prova orale saranno pubblicati sul sito internet dell’INPS e comunicati mediante pec, almeno venti giorni prima della data della prova stessa. Il candidato che non si presenterà nel giorno, luogo ed ora stabiliti senza giustificato motivo sarà escluso dal concorso.

La valutazione finale sarà espressa in trentesimi, e l’avranno superata i candidati che avranno riportato un punteggio di almeno 21/30.

Potrebbero interessarti anche

Diventa autore di Diritto.it

 

Concorso Miur, 304 posti di Funzionario amministrativo: domande entro il 5 maggio

Concorso Miur, 304 posti di Funzionario amministrativo: domande entro il 5 maggio

 

Nella Gazzetta Ufficiale n. 31 del 19 aprile 2022 è stato pubblicato l’avviso recante la modifica e la riapertura dei termini del concorso pubblico, per esami, per la copertura di 304 posti di personale non dirigenziale per vari profili professionali, area funzionale III, a tempo indeterminato, dei ruoli del personale del Ministero dell’Istruzione.

I profili e il numero di posti autorizzati sono:

  • 255 unità da inquadrare nell’area funzionale III, posizione economica F1, profilo di funzionario amministrativo – giuridico – contabile (codice concorso 01);
  • 7 unità da inquadrare nell’area funzionale III, posizione economica F1, profilo di funzionario socio – organizzativo – gestionale (codice concorso 02);
  • 7 unità da inquadrare nell’area funzionale III, posizione economica F1, profilo di funzionario per la comunicazione e per l’informazione (codice concorso 03);
  • 35 unità da inquadrare nell’area funzionale III, posizione economica F1, profilo di funzionario informatico – statistico (codice concorso 04).

In particolar modo con la rettifica al bando, oltre ad essere stata eliminata la prova preselettiva, sono stati riaperti i termini per poter inviare la propria candidatura al concorso: gli aspiranti candidati potranno presentare domanda entro le ore 12,00 del 5 maggio 2022.

Nei prossimi paragrafi forniamo un approfondimento su tutti i requisiti richiesti per partecipare al concorso, le modalità di invio della candidatura e le prove d’esame previste a seguito della modifica apportata al bando.

Indice:

Requisiti di accesso

Tutti coloro che intendono partecipare alla procedura concorsuale indetta dal Ministero dell’Istruzione dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti, entro la data di scadenza del bando:

  • cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione europea, oppure cittadinanza di uno Stato diverso da quelli appartenenti all’Unione europea, qualora ricorrano le condizioni di cui all’art. 38 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
  • maggiore età;
  • godimento dei diritti civili e politici negli Stati di appartenenza o provenienza;
  • idoneità allo svolgimento delle mansioni relative al posto da coprire;
  • posizione regolare nei confronti del servizio di leva, se cittadini soggetti a tale obbligo;
  • diploma di laurea, laurea triennale, magistrale, specialistica negli indirizzi ammessi.

Nello specifico, per accedere ai 255 posti riservati al profilo professionale giuridico di Funzionario giuridico-contabile sarà necessario il possesso di uno tra i seguenti titoli di studio:

  • laurea triennale (L) in scienze dei servizi giuridici (L-14), scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione (L-16), scienze dell’economia e della gestione aziendale (L-18), scienze economiche (L-33), scienze politiche e delle relazioni internazionali
    (L-36), scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace
    (L-37), sociologia (L-40);
  • laurea magistrale (LM) in giurisprudenza (LMG-01), ingegneria gestionale (LM-31), scienze delle pubbliche amministrazioni (LM-63), relazioni internazionali (LM-52), scienze dell’economia (LM-56), finanza (LM-16), scienza della politica
    (LM-62), scienze economiche per l’ambiente e la cultura (LM-76), scienze economiche-aziendali (LM-77), scienze per la cooperazione allo sviluppo (LM-81), sociologia e ricerca sociale (LM-88), studi europei (LM-90) o corrispondenti;
  • laurea specialistica (LS) o diploma di laurea del vecchio ordinamento (DL) secondo l’equiparazione
    stabilita dal decreto interministeriale del 9 luglio 2009, ovvero titoli equiparati ed equipollenti secondo la normativa
    vigente.

Invio delle domande

Grazie alla riapertura dei termini del concorso, i candidati potranno presentare la propria domanda di partecipazione entro le ore 12,00 del 5 maggio 2022.

L’invio dovrà avvenire esclusivamente per via telematica, attraverso il sistema pubblico di identità digitale (SPID), compilando l’apposito modulo elettronico presente sulla piattaforma digitale disponibile all’indirizzo: https://reclutamento.istruzione.it.

Prove d’esame

Conseguentemente alla rettifica al bando resa nota tramite la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 19 aprile 2022, che ha ufficialmente eliminato la prova preselettiva, la procedura di selezione del Concorso Miur prevede ora  lo svolgimento di un’unica prova scritta, consistente in 40 quesiti a risposta multipla così articolati:

  • 8 quesiti situazionali,
  • 32 quesiti di inglese ed informatica (comuni a tutti i profili) e di materie specifiche per ogni codice di concorso.

Materie d’esame

Dei 40 quesiti previsti dalla prova scritta, 32 riguarderanno, oltre la lingua inglese e l’informatica, alcune materie specifiche e diverse per ciascun profilo professionale per cui si concorre.

In particolare, le materie d’esame di diritto costituzionale ed amministrativo, in particolare, sono comuni a tutti i profili concorsuali.

Eccole di seguito:

Funzionario amministrativo – giuridico – contabile

  • diritto costituzionale;
  • diritto amministrativo;
  • diritto civile, con particolare riferimento alle obbligazioni e ai contratti;
  • diritto dell’Unione europea;
  • elementi di diritto penale, con particolare riferimento ai reati contro la pubblica amministrazione;
  • disciplina del lavoro pubblico e responsabilità dei pubblici dipendenti;
  • elementi di diritto processuale civile e del lavoro;
  • contabilità pubblica;
  • organizzazione e management delle pubbliche amministrazioni;
  • elementi di organizzazione del Ministero dell’istruzione e delle istituzioni scolastiche.

Funzionario socio – organizzativo – gestionale

  • elementi di diritto costituzionale;
  • elementi di diritto amministrativo;
  • elementi di contabilità pubblica;
  • elementi di diritto penale, con particolare riferimento ai reati contro la pubblica amministrazione;
  • elementi di diritto del lavoro pubblico e responsabilità dei pubblici dipendenti;
  • tipologie e modelli organizzativi;
  • teorie manageriali, della conoscenza e dell’apprendimento organizzativo;
  • teorie del cambiamento organizzativo e project management;
  • pratiche di gestione organizzativa e descrizioni di ruoli, funzioni e strutture nonché degli strumenti idonei per la descrizione di modelli e processi nella pubblica amministrazione;
  • elementi di organizzazione del Ministero dell’istruzione e delle istituzioni scolastiche.

Funzionario per la comunicazione e per l’informazione

  • elementi di diritto costituzionale;
  • elementi di diritto amministrativo;
  • elementi di contabilità pubblica;
  • elementi di diritto penale, con particolare riferimento ai reati contro la pubblica amministrazione;
  • elementi di diritto del lavoro pubblico e responsabilità dei pubblici dipendenti;
  • teoria e tecniche della comunicazione pubblica;
  • comunicazione e marketing ;
  • normativa in materia di protezione dei dati personali;
  • normativa in materia di trasparenza, prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione;
  • pubbliche relazioni e comunicazione: contenuti della professione e strumenti operativi;
  • legislazione relativa all’attività di informazione e comunicazione pubblica;
  • elementi di organizzazione del Ministero dell’istruzione e delle istituzioni scolastiche.

Funzionario informatico – statistico

  • elementi di diritto costituzionale;
  • elementi di diritto amministrativo;
  • elementi di contabilità pubblica;
  • elementi di diritto penale, con particolare riferimento ai reati contro la pubblica amministrazione;
  • elementi di diritto del lavoro pubblico e responsabilità dei pubblici dipendenti;
  • elementi di organizzazione e management delle pubbliche amministrazioni;
  • elementi di organizzazione del Ministero dell’istruzione e delle istituzioni scolastiche;
  • norme in materia di amministrazione digitale, e-government e dematerializzazione;
  • metodi di analisi, presentazione e previsione delle tendenze fondamentali individuabili in grandi flussi di dati (Big Data), con particolare riferimento agli strumenti software necessari all’elaborazione;
  • metodologie e strumenti di project management , con particolare riferimento alla data science;
  • sicurezza dei dati, con particolare riferimento alla data privacy;
  • semantica ed ontologie per la gestione delle informazioni;
  • machine learning e servizi cognitivi;
  • text mining, natural language processing;
  • cenni di architetture di reti e dei sistemi di comunicazione con particolar riferimento al cloud computing e alle connesse tematiche di sicurezza;
  • analisi e progettazione di sistemi informatici con particolare riferimento a sistemi di data mining e business intelligence, sistemi web;
  • tecniche e metodi di dematerializzazione e digitalizzazione dei processi di business;
  • tecniche statistiche a supporto del data science

Diventa autore di Diritto.it

 

Concorso 500 posti magistrato: pubblicato il diario delle prove scritte

Concorso 500 posti magistrato: pubblicato il diario delle prove scritte

 

Il concorso al Ministero della giustizia per 500 posti da magistrato si svolgerà il 13, 14 e 15 luglio 2022 nelle città di Roma, Bari, Bologna, Milano e Torino.

Vediamo di seguito tutti i dettagli.

Indice:

Date delle prove

Le prove scritte del concorso avranno luogo nei giorni 13, 14 e 15 luglio 2022, con ingresso nelle sale di esame alle ore 8.00 per i candidati il cui cognome è compreso tra le lettere A ed L, ed alle ore 9.00 per i candidati il cui cognome è compreso tra le lettere M e Z.

L’ingresso dei candidati sarà consentito fino alle ore 10.00; successivamente verranno chiusi i cancelli esterni e saranno ammessi all’esame solo i candidati presenti all’interno degli stessi.

Sedi delle prove scritte

Le prove scritte del concorso si  svolgeranno su cinque sedi, individuate nelle città di Roma, Bari, Bologna, Milano e Torino.

La  ripartizione  dei  candidati nelle sedi è stata effettuata su base regionale, come da seguenti prospetti,  che tengono conto del  luogo di   residenza dichiarato nella domanda di partecipazione:

Prospetto 1
sede di Roma (Fiera Roma, Via Portuense, n. 1645- 1647)
Lazio, Abruzzo, Molise, Toscana, Umbria, Liguria, Calabria;

Prospetto 2
sede di Bari (Nuova Fiera del Levante, Lungomare Starita n. 4)
Puglia;

Prospetto 3
sede di Bologna (Bologna Fiere, Piazza della Costituzione, n. 6)
Emilia-Romagna, Campania, Basilicata, Marche;

Prospetto 4
sede di Milano (Fiera Milano Rho, Strada statale Sempione, n. 28)
Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Veneto;

Prospetto 5
sede di Torino (Lingotto Fiere, Via Nizza, n. 294)
Piemonte, Valle d’Aosta, Sardegna, Sicilia.

Per i candidati residenti all’estero si è fatto riferimento alla Procura di Roma e di conseguenza alla sede di Roma.

Nei prospetti indicati non si è tenuto conto di eventuali particelle o apostrofi presenti nel cognome dei candidati che sono stati considerati, pertanto, come un’unica parola (es. D’Amico =Damico; De Luca = Deluca). Analogamente, il secondo cognome è stato unito al primo, considerandolo come un’unica parola (es. Bianco Verde = Biancoverde).

Procedure identificative preliminari

>> CLICCA QUI per CONSULTARE DATA e SEDI <<

Nel corso di tali procedure i candidati dovranno attendere ai seguenti adempimenti:

a. identificazione personale mediante esibizione di un documento di riconoscimento valido e del codice identificativo, comprensivo del codice a barre, contenuto nella ricevuta di invio telematico della domanda;
in caso di delega, il delegato deve presentare apposita delega, la fotocopia del documento di riconoscimento del delegante ed il codice identificativo, comprensivo del codice a barre, contenuto nella ricevuta di invio telematico della domanda del delegante. Il delegato deve rispettare giorno e turno assegnati al delegante dal presente decreto;

b. ritiro della tessera di riconoscimento da utilizzare per le prove scritte ed orali; tale tessera dovrà essere esibita a richiesta della Commissione o del personale di vigilanza unitamente alla carta d’identità o altro documento equipollente;

c. consegna dei codici, dei testi di legge e dei dizionari di cui è ammessa la consultazione, per la preventiva verifica da parte della Commissione.

Svolgimento delle prove

Per ciascuna materia oggetto delle prove scritte i candidati avranno a disposizione, per lo svolgimento del tema, cinque ore dalla dettatura della traccia.

E’ fatto assoluto divieto di introdurre nell’aula d’esame carta da scrivere, appunti, manoscritti, libri o pubblicazioni di qualunque genere non autorizzati, telefoni cellulari, agende elettroniche e qualsiasi strumento idoneo alla memorizzazione di informazioni o alla trasmissione di dati. Non è altresì consentito introdurre borse di alcun tipo o dimensione: i candidati potranno portare con sé gli indispensabili effetti personali; sulle bevande e sul cibo verranno date successive indicazioni nell’avviso che sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica del 21 giugno 2022, e sul sito del Ministero, www.giustizia.it alla voce “strumenti/concorsi, esami, selezioni e assunzioni”.

Consultazione testi in sede di esame

In sede di esame i candidati possono consultare soltanto i testi dei codici e delle leggi ed i dizionari della lingua italiana.

Sulla copertina esterna e sulla prima pagina interna dei predetti testi il candidato deve indicare, in stampatello, cognome, nome e data di nascita.

In sede di verifica saranno esclusi tutti i testi non ammessi, in particolare quelli contenenti note, commenti, annotazioni anche a mano, raffronti o richiami dottrinali e giurisprudenziali di qualsiasi genere.

Disposizioni anti Covid

La partecipazione alle procedure preliminari è subordinata all’esatta osservanza delle disposizioni anti-Covid 19 di cui si darà notizia mediante successivo avviso che sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica del 21 giugno 2022, e sul sito del Ministero, www.giustizia.it alla voce “strumenti/concorsi, esami, selezioni e assunzioni”.

 

 

 

Diventa autore di Diritto.it

 

I documenti che servono per formalizzare una convivenza di fatto

I documenti che servono per formalizzare una convivenza di fatto

di Concas Alessandra, Referente Aree Diritto Civile, Commerciale e Fallimentare e Diritto di Famiglia 
PDF
 

Una coppia di fidanzati decide di andare a convivere, di iniziare  a vivere sotto lo stesso tetto nonostante non siano ancora sposati.

A questo proposito ci si chiede che cosa devono fare per ufficializzare la loro unione e quali documenti servono per la convivenza.

La materia è disciplinata dalla legge Cirinnà (L. n. 76/2016), che ha regolamentato le convivenze di fatto e ha istituito le unioni civili per le coppie omosessuali.

Con questa normativa, i conviventi di fatto sono due persone maggiorenni, unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, che non siano vincolate da rapporti di parentela, matrimonio o unione civile. 

Non ha importanza se i due conviventi appartengano allo stesso sesso o al sesso opposto.

I conviventi di fatto rientrano nello stato civile libero non essendo legati l’uno all’altro da nessun vincolo né da altro rapporto matrimoniale. 

Non vengono considerate convivenze di fatto quelle nelle quali uno dei due sia separato dal precedente coniuge ma non divorziato. 

Per essere definiti conviventi di fatto ci deve essere il requisito della stabilità del rapporto.

     Indice

  1. I diritti dei conviventi di fatto
  2. Quali sono i documenti necessari per la convivenza?
  3. Che cos’è la carta di convivenza?
  4. Esiste l’obbligo di formalizzare la convivenza?
  5. In che cosa consiste il contratto di convivenza?
  6. In che modo cessa la convivenza di fatto?

1. I diritti dei conviventi di fatto

Attraverso la convivenza di fatto scaturiscono alcuni specifici diritti:

  • I conviventi di fatto hanno gli stessi diritti che spettano al coniuge nei casi previsti dall’ordinamento penitenziario.
  • In caso di malattia e di ricovero, i conviventi di fatto hanno diritto reciproco di visita, di assistenza, nonché di accesso alle informazioni personali secondo le regole di organizzazione delle strutture ospedaliere o di assistenza pubbliche, private o convenzionate previste per i coniugi e i familiari.
  • Ogni convivente di fatto può designare l’altro come suo rappresentante con poteri pieni o limitati in caso di malattia che comporta incapacità di intendere e di volere, per le decisioni in materia di salute oppure, in caso di morte, in merito alla donazione degli organi, le modalità di trattamento del corpo e le celebrazioni funerarie.
  • I conviventi di fatto hanno alcuni diritti relativi alla casa di abitazione.
  • Nei casi di morte del conduttore o di suo recesso dal contratto di locazione della casa di comune residenza, il convivente di fatto ha facoltà di succedergli nel contratto.
  • I conviventi di fatto hanno particolari diritti nell’attività di impresa.
  • Il convivente di fatto può essere nominato tutore, curatore o amministratore di sostegno se ci dovessero essere i presupposti.
  • Il convivente di fatto è equiparato al coniuge superstite agli effetti del risarcimento dei danni in caso di decesso dell’altro convivente derivante da fatto illecito di un terzo.
  • La convivenza di fatto viene inserita nelle graduatorie per l’assegnazione di alloggi di edilizia popolare, se l’appartenenza a un nucleo familiare costituisca titolo o causa preferenziale.
  • In caso di cessazione della convivenza di fatto, per l’ex convivente è possibile ottenere dal giudice il diritto di ricevere dall’altro convivente gli alimenti, se dovesse versare in stato di bisogno e non sia in grado di provvedere al proprio mantenimento.

2. Quali sono i documenti necessari per la convivenza?

Per potere rientrare nella categoria dei conviventi di fatto e, di conseguenza, per potere esercitare i diritti e doveri che ne derivano, i due partner devono formalizzare la loro unione attraverso alcuni documenti necessari quali la carta di convivenza e il contratto di convivenza.

3. Che cos’è la carta di convivenza?

La carta di convivenza è il documento con il quale i due conviventi formalizzano la loro unione presso il Comune di residenza attraverso un’apposita dichiarazione resa all’ufficio anagrafe.

I due conviventi dichiarano di costituire una coppia di fatto e di coabitare nella stessa casa.

La dichiarazione deve essere sottoscritta da entrambi gli interessati e va presentata insieme alle copie dei documenti di identità.

La dichiarazione può essere resa:

  • Al momento del cambio di indirizzo all’interno dello stesso Comune.
  • Al momento di un’altra iscrizione anagrafica per l’immigrazione nel Comune.
  • Successivamente alla costituzione della famiglia anagrafica.

Il documento può essere sottoscritto di fronte all’ufficiale dell’anagrafe o inviato attraverso fax o per via telematica.

In caso di invio telematico, di solito, è necessario che venga rispettata una delle seguenti condizioni:

  • Dichiarazione sottoscritta con firma digitale o qualificata e trasmessa a mezzo posta elettronica semplice o via pec.
  • Dichiarazione che rechi le firme autografe e le copie dei documenti di identità dei dichiaranti scansionate e trasmesse per posta elettronica semplice o a mezzo pec.

A seguito della dichiarazione resa con le modalità sopra indicate l’ufficio anagrafe procede a registrare la convivenza con decorrenza dalla data di presentazione della dichiarazione stessa.

L’ufficio anagrafe provvede lo stesso ad accertare la sussistenza dei requisiti previsti per l’istituzione della convivenza di fatto (assenza impedimenti e stabile convivenza (art. 36 L. n. 26/2016).

La registrazione della convivenza di fatto s’ intende confermata trascorsi 45 giorni dalla presentazione della dichiarazione resa o inviata, se l’ufficio anagrafe non abbia comunicato la mancanza dei requisiti che la legge richiede (art. 10-bis L. n. 241/1990).

In seguito alla presentazione della sopra menzionata dichiarazione i conviventi di fatto possono ottenere il rilascio del certificato di stato di famiglia.

4. Esiste l’obbligo di formalizzare la convivenza?

La convivenza di fatto non deve essere obbligatoriamente registrata all’ufficio anagrafe.

In caso di mancata registrazione, anche quando il rapporto sia stabile e duraturo, si parla di convivenza di fatto non formalizzata. 

I due conviventi costituiscono lo stesso una coppia, ma non godono dei diritti dei quali godono  le convivenze di fatto formalmente registrate.

Leggi anche

5. In che cosa consiste il contratto di convivenza?

conviventi possono disciplinare i rapporti patrimoniali relativi alla loro vita in comune firmando un contratto di convivenza redatto in forma scritta a pena di nullità, con atto pubblico o scrittura privata con sottoscrizione autenticata da un notaio o da un avvocato.

Ai fini dell’opponibilità ai terzi e al rilascio della certificazione anagrafica, il contratto di convivenza deve essere trasmesso dal notaio o dall’avvocato che lo ha redatto in forma pubblica o che ha autenticato le sottoscrizioni dei conviventi di fatto, al Comune di residenza degli stessi entro 10 giorni.

Il contratto di convivenza può contenere indicazioni sul luogo di residenza dei conviventi, sulle loro modalità di contribuzione alle necessità della vita in comune, “in relazione alle sostanze di ognuno”, e all’eventuale regime patrimoniale di comunione dei beni.

Il regime di comunione dei beni è instaurato esclusivamente su specifica richiesta dei conviventi, diversamente, la coppia vive in separazione dei beni. 

Il regime patrimoniale scelto può essere cambiato dai conviventi in qualsiasi momento.

Il contratto di convivenza si risolve per:

  • Accordo delle parti.
  • Il recesso unilaterale, vale a dire, su esplicita richiesta di uno dei due conviventi.
  • Matrimonio o unione civile tra i conviventi o tra un convivente ed altra persona.
  • Morte di uno dei contraenti.

La risoluzione del contratto di convivenza deve essere comunicata dal notaio o dall’avvocato all’ufficiale dell’anagrafe ai fini dell’aggiornamento della registrazione anagrafica.

6. In che modo cessa la convivenza di fatto?

La convivenza di fatto si può estinguere per:

  • Matrimonio/unione civile tra i conviventi o con altre persone.
  •  Decesso di uno dei due conviventi.
  • Cessazione della coabitazione (dichiarata dalle parti o accertata d’ufficio).
  • Cessazione del legame affettivo a seguito di dichiarazione di uno o di entrambi i conviventi.

Volume consigliato

 

Sconto del 30% per gli avvocati che viaggiano con Italo Treno

Sconto del 30% per gli avvocati che viaggiano con Italo Treno

 

Cassa Forense ha sottoscritto una convenzione, in favore degli avvocati iscritti e dei loro collaboratori, con Italo Nuovo Trasporto Viaggiatori Spa. A quanto ammonta lo sconto? Come usufruirne?

Sconto del 30%

Lo sconto riguarda le tratte di alta velocità servite da Italo Treno. Le principali città sono Roma, Milano, Venezia, Firenze, Torino. Le ultime tratte, recentemente aggiunte lungo la direttrice adriatica sono Bari Centrale e Trieste Centrale.

Lo sconto del 30% è riservato agli avvocati e ai loro collaboratori sulla tariffa FLEX, sempre modificabile sino a 5 minuti prima, sulla tariffa SALOTTO, CLUB EXECUTIVE e PRIMA.
Lo sconto è applicabile su tutte le tratte.

Come usufruire dello sconto?

Per accedere allo sconto previsto dalla convenzione, gli avvocati dovranno accedere al sito di Cassa forense, alla sezione dedicata alle convenzioni.
Una volta entrati nella pagina bisogna verificare l’effettiva iscrizione a cassa forense, mediante codice meccanografico e codice fiscale. Verificata l’iscrizione si viene reindirizzati al sito di Italo, per l’acquisto dei biglietti alle tariffe agevolate.

>> Clicca QUI per usufruire dello sconto

Diventa autore di Diritto.it

 

Avvocati: necessità di rinnovamento e nuove prospettive

Avvocati: necessità di rinnovamento e nuove prospettive

 

In Aprile la Cassa Forense, in collaborazione con CENSIS, ha presentato il nuovo rapporto sull’avvocatura italiana per il 2022. Esso si propone come uno “stato dell’arte” della professione al 2022. 

L’immagine riportata non è affatto incoraggiante: si è infatti registrato un calo di iscrizioni alla Cassa, e quasi un terzo degli iscritti (32,8%) dichiara di pensare ad un cambio di professione. Se questi dati si uniscono ad un 28,4% degli avvocati che considera “molto critica” la propria situazione lavorativa, comprendiamo facilmente come sia necessario rivolgere l’attenzione a nuove prospettive lavorative che i tempi moderni propongono ai giuristi. 

Passiamo in rassegna alcune figure professionali che vengono meno considerate ma che rappresentano una prospettiva nell’ambito giuridico.

Indice:

  1. DPO
  2. Negoziatore
  3. Insegnamento

1. DPO

Il Data Protection Officer (di seguito DPO) è una figura introdotta dal GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati 2016/679), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea L. 119 del 4 maggio 2016, che ne regola anche l’attività.
Si tratta di una persona esperta nella protezione dei dati, il cui compito è valutare e organizzare la gestione del trattamento di dati personali, e dunque la loro protezione, all’interno di un’azienda, di un ente o di una associazione, affinché questi siano trattati in modo lecito e pertinente.

>>>Leggi anche: DPO, consulente esperto nel trattamento dati personali

Le sue competenze sono molto ampie (tra cui effettuare una valutazione dei rischi; trovare soluzioni giuridiche al problema; conoscere sia il diritto nazionale sia quello comunitario; svolgere verifiche, coordinare i lavori in caso di incidenti/violazioni informatiche, etc.), al punto che il Gruppo dei Garanti Europei (WP 29) ha emanato delle Linee Guida in cui viene data un’interpretazione puntuale di quanto elencato negli articoli 37, 38 e 39 del GDPR: in particolare, chiariscono quali dovranno essere i requisiti soggettivi e oggettivi di questa nuova figura professionale. E’ necessario che queste competenze siano variegate, poiché non è totalmente stabilito quali siano i suoi compiti all’interno dell’azienda: sul tema, leggi ancheLe attività fondamentali del DPO 

In base al Regolamento, il DPO dovrebbe essere nominato quando il trattamento è effettuato da un’autorità pubblica o da un organismo pubblico: il WP29 dà un’interpretazione estensiva di organismo pubblico e raccomanda, come una buona pratica, la nomina del DPO anche da parte delle organizzazioni private che svolgono funzioni pubbliche o che esercitano pubblici poteri, ed in questo caso, requisiti e competenze verranno stabiliti dalla giurisdizione amministrativa. Sul tema leggi ancheSpetta alla giurisdizione amministrativa la valutazione dei requisiti e della competenza giuridica per l’incarico di DPO presso le Pubbliche Amministrazioni e gli Enti Locali.

2. Negoziatore

L’emergere e l’affermarsi dei vari strumenti di risoluzione stragiudiziale dei conflitti in tutti gli ambiti giuridici ha fatto emergere di conseguenza anche la figura del negoziatore. Utile alle imprese non meno che ai privati, questa figura deve rispondere a caratteristiche e requisiti precisamente individuati dall’articolo 2 del d.l. n. 132 del 2014, nonché a delle regole deontologiche stabilite dal Consiglio Nazonale Forense (per approfondimenti leggi anche: Deontologia e negoziato), poiché interviene in momenti delicati, che necessitano di un professionista competente e capace.

>>>Sull’argomento leggi anche:

3. Insegnamento

Un’altra possibilità per un giurista è quella dell’insegnamento, che, peraltro, è compatibile con l’esercizio della professione forense, sebbene con alcune limitazioni dettate dalla L. n. 247/2012 e precisate dall’interpretazione giurisprudenziale (per approfondire leggi: Esercizio professione forense e insegnamento: facciamo il punto).

Esistono molti strumenti per accedere a questa carriera, tramite concorsi o con mezzi alternativi, come le supplenze con MAD. 

>>>Per saperne di più, leggi:

Diventa autore di Diritto.it