Archivi giornalieri: 29 aprile 2022

Il cambio di residenza si fa online con Anagrafe Nazionale: ecco come fare

Il cambio di residenza si fa online con Anagrafe Nazionale: ecco come fare

È attivo il servizio che permette di cambiare la residenza online su Anagrafe Nazionale ANPR. Ecco cosa sapere e come fare.

Cambiare la residenza online? Da oggi è possibile con un click. Infatti, dopo un periodo di sperimentazione, per la prima volta, si potrà richiedere online il cambio di residenza da un Comune all’altro in Italia o per il rimpatrio dall’estero, direttamente dal portale dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente.

Il cambio di residenza telematico vale per tutti e su tutto il territorio nazionale. Ma non solo, in quanto vale anche per i residenti all’estero che vogliono rientrare in Italia. La nuova semplificazione è stata annunciata dal Ministero per l’Innovazione tecnologica e dal Ministero dell’Interno, insieme con Sogei nell’ambito del processo di digitalizzazione della PA.

Quindi, oltre alla facoltà di scaricare i certificati anagrafici, è possibile per i maggiorenni registrati nell’Anagrafe nazionale di effettuare alcune richieste online, ossia:

  • il cambio di residenza per il trasferimento da un qualsiasi Comune a un altro sul territorio nazionale;
  • il rimpatrio dall’estero per i cittadini italiani iscritti all’Aire e cambio di abitazione nello stesso Comune, sul territorio nazionale.

Ecco come fare per cambiare in autonomia la residenza in maniera totalmente telematica.

Cambio di residenza online: i nuovi servizi dell’Anagrafe Nazionale ANPR

Il nuovo servizio, che si aggiunge alla possibilità di scaricare i certificati anagrafici, consente ai cittadini maggiorenni registrati nell’Anagrafe nazionale di effettuare le seguenti richieste anagrafiche online:

  • cambio di residenza per il trasferimento da un qualsiasi Comune ad un altro sul territorio nazionale, o di rimpatrio dall’estero per i cittadini italiani iscritti all’AIRE;
  • cambio di abitazione nello stesso Comune, sul territorio nazionale.

Come cambiare la residenza online?

Come procedere per modificare in via telematica la propria residenza. Vediamo tutti i passaggi uno ad uno:

  • per prima cosa occorre loggarsi al portale dell’Anagrafe – nell’area riservata ai servizi al cittadino – con la propria identità digitale (Carta d’Identità Elettronica, Spid, o Cns);
  • compilare online la richiesta anagrafica per sé e per i componenti della propria famiglia anagrafica;
  • inviare in automatico la richiesta al comune competente, seguendo le indicazioni pubblicate nell’area del servizio.

Come cambiare residenza per una nuova abitazione

Da notare che è possibile modificare una nuova residenza anche in caso di trasferimento per una nuova abitazione, a prescindere che siano già presenti persone con cui non si hanno vincoli di parentela o affettivi.

L’andamento della richiesta può essere monitorato direttamente dall’area riservata ed è anche possibile indicare una mail dove ricevere continui aggiornamenti.

Cos’è ANPR

ANPR è un progetto del Ministero dell’Interno realizzato da Sogei, ovvero il partner tecnologico dell’amministrazione economico-finanziaria, che ha curato anche lo sviluppo del nuovo portale.

Dal 18 gennaio ANPR ha annunciato che 7.904 Comuni del Paese sono stati inseriti in un unico database, e altri sono in fase di subentro. Dal 27 aprile i cittadini dei Comuni e gli italiani residenti all’estero iscritti all’AIRE possono verificare e chiedere l’eventuale correzione dei propri dati anagrafici online con il servizio di rettifica dei dati.

Si possono inoltre scaricare 14 diversi certificati digitali in modo autonomo e gratuito.

 

Bonus moto 2022: cos’è, come funziona, requisiti, destinatari e vantaggi

Bonus moto 2022: cos’è, come funziona, requisiti, destinatari e vantaggi

Il bonus moto 2022 è un altro interessante incentivo mirato a chi vuole acquistare un veicolo a due ruote, non per forza elettrico.

Cos’è, come funziona, quali requisiti servono e chi sono i destinatari del bonus moto? Non tutti scelgono l’automobile per muoversi in città, specialmente oggigiorno con gli aumenti dei prezzi dei carburanti. C’è chi preferisce spostarsi a piedi ove possibile, chi utilizza i mezzi pubblici e chi – invece – sceglie di usare un veicolo a due ruote. Il risparmio è oggettivo, la mobilità è sicuramente più agile ed ora grazie alle iniziative in tema di bonus motociclette, usare questo mezzo a motore diventa ancor più conveniente.

Infatti non possiamo non ricordare che il Governo ha messo in campo degli interessanti sconti per l’acquisto ciclomotori e motoveicoli. Agevolazioni molto interessanti e non sottoposte a termini di scadenza ravvicinati, giacché c’è tempo fino al 2030.

Di seguito ecco una panoramica sul bonus ciclomotori in oggetto, in cui chiariremo le caratteristiche clou, chi sono i beneficiari e quali sono i veicoli su cui far valere l’agevolazione.

Bonus moto: di che si tratta in concreto?

Lo abbiamo accennato poco sopra: il bonus moto consiste in una agevolazione che consente da qui al 2030 uno sconto sul prezzo di acquisto di ciclomotori e motoveicoli, a specifiche condizioni.

Per quanto riguarda l’acquisto dei veicoli elettrici è in gioco un contributo:

  • corrispondente al 30% se non è disposta rottamazione, per un importo massimo di 3mila euro;
  • corrispondente del 40% in ipotesi di acquisto con rottamazione, per un importo massimo di 4mila euro.

L’ecobonus in oggetto risulta finanziato con 15 milioni di euro per gli anni 2022, 2023 e 2024.

Per i mezzi a due ruote con un qualsiasi altro tipo di motore, diverso da quello elettrico:

  • detto incentivo corrisponde al 40%;
  • con un tetto massimo di 2.500 euro;
  • con obbligo di rottamazione;
  • c’è lo sconto del venditore pari ad un minimo del 5%.

Detta categoria di ecobonus è finanziata con 10 milioni nel 2022, 5 milioni nel 2023 e 5 milioni nel 2024.

Leggi anche: bonus biciclette 2022

Bonus motociclette, quali sono le categorie di mezzi inclusi nell’incentivo

Per quanto attiene alla categoria del mezzo da comprare, l’interessato ad avvalersi del bonus moto non ha particolari vincoli. Sono ammessi all’incentivo tutti i veicoli che fanno parte dei ciclomotori e dai motoveicoli e che indicano la sigla L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e o L7e. Dette sigle, di cui si trova traccia nel Codice della strada, individuano sia i veicoli a due ruote sia i motoveicoli a tre o quattro ruote. Niente vincoli all’acquisto anche per quanto riguarda la potenza e il prezzo della moto.

Alla luce di quanto indicato finora, possiamo affermare che coloro che acquistano moto elettriche si avvalgono di vantaggi maggiori, nella prospettiva di premiare chi si orienta alla mobilità green. Tuttavia, anche coloro che non scelgono l’elettrico potranno conseguire un interessante sconto. Tutto ciò mira chiaramente a risollevare il settore moto e a favorire le vendite, dopo i mesi bui della pandemia.

Bonus moto e rottamazione

Chiaramente la rottamazione del veicolo consente di ottenere il massimo da questa agevolazione e di fatto essa consente di eliminare un prodotto datato o comunque non più utilizzabile. La legge disciplina la rottamazione nel nostro paese e prevede appunto una serie di incentivi mirati all’acquisto dei nuovi motoveicoli con uno sconto non indifferente.

Anzi uno dei vincoli principali per ottenere il massimo dal bonus moto in oggetto, è rappresentato proprio dalla citata rottamazione. Per questa via, si otterrà con qualsiasi tipo di propulsione uno sconto del 40% invece che del 30%.

Attenzione però ai veicoli non elettrici, in quanto un ulteriore vincolo è rappresentato dall’obbligo di comprare un ciclomotore o motoveicolo di classe ambientale corrispondente o al di sopra di Euro 5. Ciò al fine di contribuire al contrasto delle emissioni inquinanti.

Non solo. Per sfruttare il bonus moto, occorre che il mezzo portato in rottamazione sia in regola con l’obbligo di targa. Pertanto l’interessato non conseguirà l’incentivo se si vuole rottamare una vecchio veicolo a due ruote, che non ha mai avuto la targa.

Leggi anche: bonus casalinghe 2022, cos’è, destinatari e requisiti. La guida rapida

Quali sono i veicoli da rottamare che danno accesso al bonus moto?

Come ricordato in precedenza, il bonus moto si fonda su norme ad hoc, che dispongono lo sconto sull’acquisto di ciclomotori e motoveicoli secondo specifiche regole. Infatti, non bisogna dimenticare che l’interessato a conseguire l’agevolazione pari al 40%, deve rottamare un mezzo:

  • di classe ambientale inclusa tra Euro 0 ed Euro 3;
  • di proprietà o intestato da almeno 12 mesi a chi beneficia del bonus o ad un suo familiare convivente.

Per quanto riguarda il requisito della convivenza, sarà lo stato di famiglia alla data della firma del contratto di acquisto a dimostrarlo. Se prima abbiamo detto che non vi sono vincoli in merito alla categoria del veicolo da comprare, è altrettanto vero che non è obbligatorio rottamare un mezzo dell’identica categoria di quello comprato con il bonus moto.

Detto mezzo può essere infatti di categoria maggiore o minore. Anche questa è una ulteriore agevolazione a favore del beneficiario acquirente.

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Bonus Lazio km 0

Bonus Lazio km 0

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Laziokm0

Dalla Regione Lazio, con il fondo nazionale, il 50% di rimborso a ristoranti, bar, hotel, botteghe e negozi della filiera agroalimentare per l’acquisto di prodotti laziali
 

 

 

Per segnalare malfunzionamenti durante l’utilizzo del sistema informatico inviare una e-mail a: supporto_aiuticovidhoreca@regione.lazio.it 
Se l’e-mail con il numero di protocollo non è arrivata, chiedere il numero di protocollo inviando una e-mail: supporto_aiuticovidhoreca@regione.lazio.it indicando il codice alfanumerico della domanda.
Per avere un chiarimento sui requisiti di accesso al bando inviare una pec a: bonuslazio.laziocrea@legalmail.it

Risposte e chiarimenti verranno inseriti periodicamente nell’Allegato “FAQ_Bonus LAZIO KM(0)

Apertura dello sportello per lo domande il giorno 07/02/2022 alle ore 10.00

Applicazione per la compilazione delle domande

Il NUR non può fornire risposte in merito alle modalità di presentazione della domanda on line oppure ai requisiti dell’Avviso. Può soltanto raccogliere le segnalazioni alle quali sarà data una risposta in base al numero di segnalazioni arrivate. Le richieste di chiarimenti pervenute tramite NUR non saranno prese in considerazione.

 

Fondo per il piccolo credito: 16 milioni per PMI e liberi professionisti

Fondo per il piccolo credito: 16 milioni per PMI e liberi professionisti

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Imprenditore

Zingaretti: “Con il rifinanziamento del Fondo per Il Piccolo credito, la Regione Lazio mette a disposizione 16 milioni di euro a PMI e liberi professionisti del Lazio, con difficoltà di accesso al credito bancario. I soldi saranno a disposizione dal 25 gennaio prossimo”

“Con il rifinanziamento del Fondo per Il Piccolo credito, la Regione Lazio mette a disposizione 16 milioni di euro a PMI e liberi professionisti del Lazio, con difficoltà di accesso al credito bancario, per richiedere un finanziamento a tasso zero da 10 mila a 50 mila euro, della durata massima di 60 mesi.” Ad annunciare la notizia il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che spiega: “I soldi saranno a disposizione dal 25 gennaio prossimo, attraverso un sistema di accesso ormai consolidato. Questa infatti è una misura che fa parte di una più ampia strategia regionale che, attraverso il programma FARE LAZIO, sostiene il credito e le garanzie delle attività produttive del territorio. In questo modo offriamo al tessuto produttivo del Lazio gli strumenti più efficaci e rapidi per rimettere in moto l’economia del territorio e buttarci alle spalle questi anni difficili a causa della crisi economica e sanitaria generata dal Covid”. 

Per venire incontro alla domanda crescente di credito bancario da parte delle imprese e dei liberi professionisti, la Regione Lazio mette a disposizione ulteriori nuove risorse a favore del Fondo Rotativo per il Piccolo Credito (FRPC) a cui si può fare domanda a partire dal 25 gennaio tramite la piattaforma farelazio.it gestita da Artigiancassa-Mediocredito Centrale.

In questi anni proprio il FRPC si è rivelato uno strumento particolarmente efficace nel portare un aiuto concreto alle difficoltà economiche di imprese e liberi professionisti, sostenendone la liquidità e l’accesso al credito. Alcuni numeri: fino a oggi sono stati erogati 2.318 finanziamenti agevolati per un totale di oltre 80 milioni di euro. A questi si aggiungono le 36.378 operazioni erogate tramite una sezione del Fondo attivata durante il Covid. Risultati importanti conseguiti grazie anche alla proficua collaborazione con Artigiancassa-Mediocredito Centrale.

“Con ulteriori 16 milioni di risorse sul Fondo Rotativo del Piccolo Credito sosteniamo i bisogni di liquidità e di accesso al credito delle piccole e medie imprese e dei liberi professionisti che vogliono rilanciare la produttività e tornare a crescere”, ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Start-Up e Innovazione della Regione Lazio, Paolo Orneli.

Nel dettaglio, il FRPC concede finanziamenti a tasso d’interesse zero per importi da 10mila a 50mila euro a sostegno di un piano di investimenti o del rafforzamento delle attività generali di impresa. Il finanziamento dovrà essere rimborsato per un periodo tra 12 e 60 mesi, comprensivi di un eventuale periodo di preammortamento massimo di 12 mesi, in caso di finanziamenti di durata pari o superiore a 24 mesi. Il rimborso è a rata mensile costante e posticipata.

 

Sviluppo economico

Sviluppo economico: 15 Mln per incrementare la competitività di micro, piccole e medie imprese

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Sviluppo economico: 15 Mln per incrementare la competitività di micro, piccole e medie imprese

Presentato il bando per favorire la costituzione, l’avvio e il consolidamento delle Reti di imprese tra attività economiche su strada. Domande a partire da lunedì 28 marzo

28/03/2022

Incrementare la competitività di micro, piccole e medie imprese commerciali per valorizzare i territori del Lazio e migliorare la qualità della vita di cittadine e cittadini. Questo è lo scopo dell’avviso regionale da 15 milioni di euro, rivolto ai Comuni del Lazio e ai Municipi di Roma Capitale per favorire la costituzione, l’avvio e il consolidamento delle Reti di imprese tra attività economiche su strada. Le Reti consistono nell’aggregazione di attività economiche su strada, costituite con l’obiettivo di potenziarne la competitività e di renderle contestualmente volano per uno sviluppo territoriale sostenibile, nonché elemento di coesione e riconoscimento per la Comunità e per i visitatori e utenti esterni.

Il bando ‘Le Strade del Commercio’ è stato presentato oggi a Roma presso la Libreria Eli dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dall’Assessora alle Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale Monica Lucarelli e dall’Assessore regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Startup e Innovazione Paolo Orneli.

“Con questa seconda edizione del bando ‘Le Strade del Commercio’ – commenta il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – vogliamo dar un nuovo slancio allo sviluppo e alla competitività delle imprese del territorio. Micro, piccole e medie aziende rappresentano il fondamento dell’economia laziale, da queste realtà dipendono tante famiglie che mai come adesso hanno bisogno di sostegno. Giocano un ruolo molto importante i Comuni, i migliori conoscitori del territorio capaci di essere straordinari aggregatori. Apriamo un nuovo capitolo – conclude Zingaretti – in cui dai luoghi del Lazio nascono progetti condivisi per il bene di tutta la comunità”. “È una iniziativa che punta a sostenere le micro, piccole e medie imprese commerciali, a riqualificarle all’insegna dell’innovazione per sostenere il loro riposizionamento competitivo” dichiara l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Startup e Innovazione Paolo Orneli. La Rete di imprese viene proposta da un promotore che individua i possibili partecipanti ed elabora un progetto di sviluppo. I partecipanti possono associarsi in forma giuridica societaria, consortile, come contratto di Rete o come associazione, da almeno 20 attività economiche facenti parte della Rete. Il programma di rete deve essere approvato dai Comuni del Lazio/Municipi di Roma Capitale, territorialmente interessati, che sono responsabili della sostenibilità nel tempo del progetto, della gestione e utilizzo del finanziamento regionale e della certificazione e rendicontazione della spesa. Il finanziamento massimo erogabile per ciascun programma di Rete è pari a 100mila euro, che verrà suddiviso in tre acconti rispettivamente del 30% il primo, del 60% il secondo che sarà concesso dietro rendicontazione intermedia delle spese sostenute e del 10% a saldo con rendicontazione delle spese complessive.

Le Reti possono essere:

  • territoriali: presenza in un territorio delimitato con offerta ampia ed eterogenea di attività economiche e di servizio;
  • di filiera: presenza di una molteplicità di attività economiche su strada appartenenti alla medesima specializzazione merceologica o comunque organizzate secondo un percorso integrato dell’offerta.

Un Comune può contenere più di una Rete di filiera e più di una Rete territoriale.

Saranno considerati fattori strategici delle Reti:

  • offerta di servizi e formule commerciali integrate, anche con soggetti non aderenti alla Rete;
  • connessione con punti di rilevanza del territorio;
  • buona accessibilità e sviluppo di mobilità sostenibile nel territorio di riferimento;
  • qualità urbana (es.: arredo urbano, aree verdi, segnaletica, pulizia, sicurezza, illuminazione);
  • per le Reti di filiera, la capacità di caratterizzarsi quale fattore identitario del territorio.
     

Gli interventi dovranno essere realizzati entro 18 mesi dalla data di ammissione a finanziamento

Le domande possono essere presentate dalle ore 9:00 di lunedì 28 marzo 2022 alle ore 24:00 del 30 giugno 2022.

Il bando è consultabile cliccando sul link: http://www.lazioeuropa.it/bandi/finanziamento_di_programmi_relativi_alle_reti_di_imprese_tra_attivita_economiche-865/

Le richieste di eventuali informazioni e chiarimenti potranno essere inviate al seguente indirizzo di posta elettronica : reticommercio2022@regione.lazio.it

 

Portale sanita Lazio

Per prenotare bastano tre passaggi:

Inserire il codice fiscale e gli ultimi 13 caratteri della tessera sanitaria oppure inquadrare il codice fiscale e la tessera sanitaria con il telefonino nel caso si utilizzi la app.

Inserire il numero della ricetta elettronica, oppure con la app, inquadrare il codice a barre

Scegliere la data disponibile e il luogo di erogazione e confermare il proprio recapito telefonico e la propria email

Attivo in fase sperimentale il sistema di prenotazione online delle prestazioni sanitarie per prenotare e gestire autonomamente gli appuntamenti presso strutture sanitarie, pubbliche e accreditate, del Lazio.
In questa prima fase sarà possibile prenotare, con PC o tramite App, le seguenti prime visite specialistiche:

Descrizione Ministeriale CUR
PRIMA VISITA CARDIOLOGICA 89.7 89.7_7
PRIMA VISITA CHIRURGICA VASCOLARE 89.7 89.7_15_05
PRIMA VISITA DERMATOLOGICA 89.7 89.7_16_52
PRIMA VISITA ENDOCRINOLOGICA 89.7 89.7_18_19
PRIMA VISITA GASTROENTEROLOGICA 89.7 89.7_20_58
PRIMA VISITA MEDICINA FISICA/FISIATRICA 89.7 89.7_26_56
PRIMA VISITA OCULISTICA 95.02 95.02_0_34
PRIMA VISITA ORTOPEDICA 89.7 89.7_36_36
PRIMA VISITA OTORINOLARINGOIATRICA 89.7 89.7_37_38
PRIMA VISITA PNEUMOLOGICA 89.7 89.7_39
PRIMA VISITA UROLOGICA 89.7 89.7_44_43
PRIMA VISITA GINECOLOGICA 89.26 89.26_2_37
PRIMA VISITA NEUROLOGICA 89.13 89.13_0_32

 

È possibile prenotare online anche le seguenti visite specialistiche:

  • prima visita cardiologica + ECG (CUR 89.7_7 + 89.52_0)
  • prima visita pneumologica + spirometria (CUR 89.7_39 + 89.37.1_0)
  • prima visita otorinolaringoiatria + audiometria  (CUR 89.7_37 + 95.41.1_0)

Per poter prenotare autonomamente online la prestazione sanitaria, è indispensabile la prescrizione dematerializzata del proprio medico di famiglia o pediatra, con indicazione di priorità.

Per tutte le altre prestazioni e per tutti gli altri codici di priorità, è possibile effettuare la prenotazione tramite RECUP al numero 069939 o tramite il modulo disponibile nella pagina dedicata.

Sarà possibile gestire il proprio appuntamento, disdirlo e spostarlo ad altro giorno entro i termini di validità della prescrizione.

Al momento della prenotazione verrà rilasciato sia un promemoria della prestazione che un codice IUV (Identificativo Univoco di Versamento) che permette di effettuare il pagamento in tutte le modalità previste dal circuito PagoPA, fra cui ad esempio tabaccherie e i punti vendita SISAL e Lottomatica, home banking. Inoltre sul portale della regione Lazio pagaonline.regione.lazio.it

In caso di mancata disdetta di una visita prenotata e non fruita, sarà richiesto, anche ai titolari di esenzione, il pagamento dell’intero importo della stessa.

 

Agenda digitale

Più dati, usati meglio e di più
per una migliore qualità della vita, maggiore competitività e servizi più accessibili

La Regione Lazio, con l’Agenda Digitale, si rivolge direttamente a cittadiniimprese ed enti locali, per mettere al centro i loro bisogni. Anche attraverso un attivo coinvolgimento, integrando le loro idee e necessità attraverso un processo partecipativo basato sul principio dell’Open Audit.

Compilando il form dalla pagina Il Processo Partecipativo è possibile inviare commenti e idee entro il 10 maggio 2022.

Inoltre la Regione Lazio sta organizzando incontri pubblici online e in presenza, rivolti a destinatari diversi, per stimolare la partecipazione attiva al processo di consultazione e definizione dell’Agenda Digitale.

Scopri le date degli incontri.

-Sociale

Sociale: 1 mln per attività culturali, laboratori e percorsi formativi a favore degli anziani

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Gruppo di anziane a lezione di pittura - Foto di belahoche da Adobe Stock

Troncarelli: “Nella Giornata regionale dell’invecchiamento attivo, interveniamo con una misura di inclusione e solidarietà”. Destinatari dell’avviso sono le APS attive nella gestione di un centro anziani comunale

22/04/2022

Laboratori teatrali e musicali, percorsi guidati ed eventi legati alla valorizzazione delle risorse e della memoria storica del territorio, attività artistiche e interventi finalizzati alla trasmissione dei saperi alle nuove generazioni. Queste alcune delle azioni promosse mediante “l’Avviso pubblico per la selezione di progetti, attività ed iniziative innovative in favore dell’invecchiamento attivo”, con cui stanziamo un milione di euro per coinvolgere gli anziani nella vita di comunità, contrastando fenomeni di isolamento ed esclusione.

Destinatari dell’avviso sono le APS attive nella gestione di un centro anziani comunale, che potranno presentare il progetto anche in forma singola, e gli Enti del Terzo iscritti al Registro Unico Nazionale Terzo Settore che gestiscono centri anziani.

“Con questo provvedimento abbiamo voluto dare piena attuazione alla Legge regionale, approvata lo scorso ottobre, concernente ‘Norme a tutela della promozione e della valorizzazione dell’invecchiamento attivo’, atto che rappresenta un importante traguardo per la valorizzazione del ruolo della persona anziana e della sua partecipazione alla vita della comunità e con il quale la Giunta regionale ha istituito la Giornata regionale dell’invecchiamento attivo, che nel Lazio verrà celebrata ogni 22 aprile – spiega l’Assessora alle Politiche Sociali, Welfare, Beni Comuni e ASP Alessandra Troncarelli -. Siamo voluti intervenire prontamente, proprio nel primo anniversario di questa ricorrenza, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini, sostenendo in maniera concreta l’integrazione di tutti nella società di riferimento con attività aggregative, culturali e formative. In questo modo vogliamo prevenire fenomeni come quello dell’invecchiamento precoce, la perdita dell’autosufficienza; inoltre, in un’ottica intergenerazionale e interculturale, sosteniamo momenti di confronto e incontro, in grado di contrastare l’emarginazione degli anziani”.

La Regione Lazio, attraverso l’avviso, vuole finanziare tipologie di intervento, originali e innovative, volte a incentivare il ruolo attivo della persona anziana nella società, anche con l’obiettivo di definire modelli di servizi e azioni, favorendo la creazione di reti di partenariato tra Enti del Terzo settore ed altri enti pubblici e privati, istituzioni scolastiche, università, sindacati, funzionali all’arricchimento dell’offerta delle proposte presenti sul territorio.

Tra le iniziative promosse ci sono progetti che possono incoraggiare la formazione permanente degli anziani; percorsi di salute in grado di incentivare la diffusione di corretti stili di vita, come una sana alimentazione e attività fisica motoria adeguata; focus dedicati a screening sanitari; laboratori di arti figurative, teatrali e musicali con l’obiettivo di coinvolgere la fascia più adulta della popolazione nell’organizzazione di attività artistiche; eventi, percorsi guidati legati alla valorizzazione delle risorse e della memoria storica del territorio; incontri e interventi incentrati sulla prevenzione del disagio giovanile e delle dipendenze; attività inerenti la trasmissione dei saperi alle nuove generazioni, attraverso la condivisione delle esperienze e abilità personali.

Le istanze, corredate dell’apposita documentazione allegata all’Avviso, dovranno essere presentate, a pena di esclusione, entro le ore 17:00 del 23 maggio 2022 a mezzo PEC, all’indirizzo inclusione.fragilita@regione.lazio.legalmail.it. Il finanziamento richiesto per ciascuna iniziativa non potrà essere superiore ad euro 20.000; non possono essere presentate proposte che abbiano ricevuto altri finanziamenti nell’ambito di programmi comunitari, nazionali o regionali, e i progetti ammessi al contributo dovranno essere attivati entro 30 giorni dalla ammissione al finanziamento e concludersi entro 12 mesi dalla dichiarazione di inizio della attività progettuali e le proposte.

I soggetti partecipanti devono avere sede legale e operativa nel Lazio e aver maturato un’esperienza di almeno due anni nell’ambito delle attività di cui al presente Avviso.

Il presente avviso pubblico e la relativa modulistica sono reperibili oltre che sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, anche sul sito della Regione Lazio a questo link
 

 

Zingaretti: dalla Regione Lazio 70 mln euro per la ricerca

Zingaretti: dalla Regione Lazio 70 mln euro per la ricerca

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Statua di Minerva Universtià La Sapienza Roma - Foto di Enzoartinphotography da Adobe Stock

Presentato questa mattina a Roma, il bando “Fare ricerca”: 10 milioni di euro in sette anni per un totale di 70 milioni di euro dal Programma Lazio FSE+ 2021-2027

28/04/2022

Presentato questa mattina a Roma, presso l’Aula Convegni del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il bando “Fare ricerca” con il quale la Regione Lazio attribuisce un contributo economico premiale alle ricercatrici e ai ricercatori del Lazio con 2.000 euro in più ogni anno.

All’evento erano presenti il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, il Presidente del CNR, Maria Chiara Carrozza e l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Start – Up e Innovazione, Paolo Orneli.

Scopo dell’intervento è lanciare un forte segnale nella direzione di ridurre il gap economico esistente tra i ricercatori italiani e quelli di altri paesi europei, contrastare la “fuga dei cervelli”, sostenere gli investimenti in conoscenza come asse strategico per un nuovo modello di sviluppo nel Lazio e nel Paese. Il bando prevede lo stanziamento di 10 milioni di euro in sette anni per un totale di 70 milioni di euro dal Programma Lazio FSE+ 2021-2027. L’importo a fondo perduto è rivolto a ricercatori strutturati e precari, universitari e non, compresi gli assegnisti di ricerca, con reddito lordo annuo inferiore a 63.095,00 euro operanti nel Lazio.
L’iniziativa si inserisce in una ampia azione strategica a favore della ricerca e dei ricercatori perseguita in questi anni dalla Regione Lazio con i Piani triennali per la ricerca e il trasferimento tecnologico, la Programmazione POR FESR 2014-2020 e gli Accordi di Programma Quadro con i Ministeri, grazie ai quali sono stati destinati alla ricerca oltre 380 milioni di euro. Nel nuovo POR 2021-2027 gli investimenti in ricerca toccheranno il traguardo di circa 500 milioni.

“Per sostenere ricercatrici e ricercatori e riportare al centro della nostra società i temi della scienza e della ricerca è fondamentale il contributo sinergico di tutte le istituzioni. La decisione di Regione Lazio di prevedere una misura strutturale negli anni è estremamente importante: per far compiere alla ricerca italiana un ulteriore passo in avanti nel panorama internazionale non servono ricette miracolose, ma semplificazioni, riforme e investimenti stabili e continui nel tempo, come quelli che abbiamo previsto anche in legge di bilancio”, ha dichiarato il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa.

“Siamo molto lieti di partecipare a una iniziativa che ha il compito di sostenere i giovani ricercatori nella regione Lazio. Il rapporto con i territori è, per un ente diffuso come il CNR, un elemento fondamentale, così come la trasversalità disciplinare. I criteri di selezione adottati garantiranno una selezione meritocratica di nuove risorse da impegnare in tutta la filiera nella quale il CNR è attivo a partire dalla ricerca di base fino a quella applicata”, ha dichiarato il Presidente del CNR, Maria Chiara Carrozza.

“Con il bando che presentiamo oggi diamo un segnale fortissimo al mondo dell’università e della ricerca, dimostrando con i fatti che noi crediamo nella conoscenza, nella scienza, nel sapere come leve fondamentali di cambiamento. Il Lazio è l’unica regione in Italia ad aver lanciato uno strumento di sostegno al reddito di ricercatrici e ricercatori. Un segnale di vicinanza e concretezza a una risorsa imprescindibile per produrre sviluppo e benessere diffuso. Vogliamo portare il mondo dell’Università e della ricerca del Lazio nel futuro, puntando su interventi che rendano la nostra comunità scientifica protagonista in Italia e in Europa con fatti concreti, impegni, risorse. E lo facciamo a partire dal sostegno a chi la ricerca la fa sul campo”, ha dichiarato il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

“Con questa iniziativa vogliamo favorire la permanenza dei nostri ricercatori, di giovani talenti con alte competenze scientifiche nel tessuto economico e sociale del Lazio. Puntiamo a nuovo modello di sviluppo incentrato sulla qualità e il valore aggiunto delle nostre ricercatrici e dei nostri ricercatori”, ha dichiarato Paolo Orneli, assessore regionale allo Sviluppo Economico,

Per ottenere il contributo basta aver pubblicato negli ultimi 24 mesi due lavori a carattere scientifico (o uno se il ricercatore è stato contrattualizzato da meno di un anno) su riviste Open Access, riviste in abbonamento e case editrici e candidarsi sulla piattaforma online della Regione Lazio.
La pubblicazione dell’avviso sul Bur della Regione Lazio è prevista entro 2 settimane.
Per l’erogazione del contributo economico basterà candidarsi sulla piattaforma online della Regione Lazio https://sicer.regione.lazio.it/sigem-gestione/

 

Santa Caterina da Siena

 

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Santa Caterina da Siena


Nome: Santa Caterina da Siena
Titolo: Vergine e dottore della Chiesa, patrona d’Italia
Nascita: 24 marzo 1347, Siena
Morte: 29 aprile 1380, Roma
Ricorrenza: 29 aprile
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione

Il Signore è solito servirsi di umili e deboli creature per operare cose grandi: si servì di Ester per liberare il suo popolo dalla morte, di Giuditta per abbattere l’invitto Oloferne, si servì di Maria SS. per compiere la Redenzione, si servì di S. Caterina da Siena per dare la pace alla Chiesa e ai popoli del suo tempo.

Nacque Caterina nell’illustre città di Siena, focolaio di grandi santi, nell’anno 1347.

 

Già a sette anni la santa fanciulla manifestò una pietà non comune e una virtù tale per cui a otto anni fece voto di verginità.

Per mantenersi fedele a questa promessa restò sempre ritirata, parca nel parlare, in continua unione col Divino Sposo mediante l’orazione e particolarmente colla mortificazione del suo corpo che macerò con digiuni e flagelli ed ancor più con la mortificazione interna.

La fanciulla, fatta segno a ingiurie e villanie, rimase ferma tutto soffrendo per Gesù e infine fu vittoriosa. I suoi genitori, scorgendo la mano di Dio che difendeva e guidava la loro figliuola, le lasciarono piena libertà.

D’allora in poi moltiplicò le sue penitenze esterne; quando però il confessore le impose un po’ di moderazione, ella sapendo essere maggiore il valore dell’ubbidienza, subito le moderò. Fu ammessa nella Congregazione delle Terziarie Domenicane, ove trovò modo di esercitarsi in tantissime pratiche di mortificazione; tra le altre ammirabile fu il rigoroso silenzio che mantenne per tre anni.

Il Divin Maestro inoltre la rese degna d’imitarlo nella sua passione, facendola oggetto di disprezzo e di accuse anche da parte di chi le doveva riconoscenza e amore.

La Santa, con eroica carità, tutto soffrì e perdonò, ricambiando gl’ingrati con le cure più amorose.

Un cuore apostolico quale quello di Caterina non si limitava alla carità materiale; essa infatti ci lasciò i suoi scritti ascetici e le sue 300 e più lettere, piene di santo ardore, indirizzate a Pontefici, a pfincipi, a popoli in discordia tra di loro.

Ottenne dopo suppliche, preghiere, digiuni e colloqui, che il Papa da Avignone ritornasse a Roma; ottenne la pace tra città nemiche, ottenne frutti consolantissimi in tutta l’Europa.

 

Zelo e attività ammirabili in una donna! Nella Bolla di canonizzazione si legge: « Nessuno mai trattò con essa senza partirsene migliore di prima ».

Amava di straordinario amore e devozione il Papa, e lo chiamava il « dolce Cristo in terra ».

Il Maestro Divino, dopo averla favorita del dono celeste delle sante stimmate, di rivelazioni e miracoli, le diede quella immarcescibile corona per cui tanto si era affaticata, chiamandola in cielo il 29 aprile dell’anno 1380. Pio XII la proclamò Patrona Principale d’Italia.

PRATICA. « Ogni fedele cristiano è tenuto ad essere fedele e di servire la Chiesa, ciascuno secondo lo stato suo» (S. Caterina). Proponiamo di conoscere più ampiamente la vita e le gesta della Patrona della Patria, di imitarne gli esempi, di invocarla fiduciosamente.

PREGHIERA. Fa’, te ne preghiamo, Dio onnipotente, che mentre festeggiamo la tua beata vergine Caterina, possiamo trarre profitto dalle sue molteplici virtù.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma il natale di santa Caterina da Siéna, Vergine, del Terz’Ordine di san Doménico, illustre per la vita e pei miracoli, la quale dal Papa Pio secondo fu ascritta nel numero delle sante Vergini. La sua festa però si celebra nel giorno seguente.

ICONOGRAFIA

S. Caterina

titolo S. Caterina
autore Alessandro Franchi anno 1888

Nell’iconografia Santa Caterina da Siena viene spesso raffigurata con la veste bianca mantata di nero dell’ordine domenicano, il giglio che rappresenta la sua purezza, e con un libro e una penna, che ricordano i suoi scritti.

Santa Caterina

titolo Santa Caterina
autore Carlo Dolci anno 1665-70

A volte invece è rappresentata con la corona di spine e le stigmate.

Estasi e stigmatizzazione di S. Caterina da Siena

titolo Estasi e stigmatizzazione di S. Caterina da Siena
autore Pompeo Batoni anno 1743

Talvolta è raffigurata nel momento del matrimonio mistico con Gesù mentre riceve le stimmate o con un cuore in mano.

Santa Caterina da Siena

titolo Santa Caterina da Siena
autore Scuola Fiorentina anno 1620

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Domande Frequenti

  • Quando si festeggia Santa Caterina da Siena?

     

  • Quando nacque Santa Caterina da Siena?

     

  • Dove nacque Santa Caterina da Siena?

     

  • Quando morì Santa Caterina da Siena?

     

  • Dove morì Santa Caterina da Siena?

     

  • Di quali comuni è patrona Santa Caterina da Siena?

     

  • Chi sono i dottori della Chiesa?

     

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