Archivi giornalieri: 28 dicembre 2021

Isee 2022: cos’è, a cosa serve, come richiederlo e i documenti necessari

Isee 2022: cos’è, a cosa serve, come richiederlo e i documenti necessari

Cos’è, a cosa serve, come richiederlo e quali sono i documenti necessari per ottenere l’ISEE 2022? Ecco la nostra guida aggiornata

Isee 2022, cos’è, a cosa serve, come richiederlo e quali documenti sono necessari per ottenerlo? Per poter accedere a diverse prestazioni sociali, aiuti, agevolazioni e sussidi è necessario essere in possesso dell’ISEE. L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, in poche parole, altro non è che un indicatore che serve a valutare e confrontare la situazione economica delle famiglie e che permette alle famiglie di accedere, a condizioni vantaggiose, alle prestazioni sociali o ai servizi di pubblica utilità. Basti pensare che tale documento viene utilizzato per moltissime prestazioni, come ad esempio, l’assegno unico per i figli a partire dal 2022. Ma non solo: è richiesto anche per accedere al bonus bebé, la carta acquisti, le tasse universitarie, ecc.

Quindi, considerato che saranno milioni le famiglie italiane che utilizzeranno la certificazione ISEE, specialmente per l’assegno universale unico sui figli a carico, è necessario fornire una guida esaustiva per cercare di orientarsi al meglio.

ISEE 2022: cos’è e a cosa serve

Partiamo dalle basi. Cos’è e a cosa serve l’ISEE? Come detto in premessa questa sigla è l’acronimo di “Indicatore della Situazione Economica Equivalente” e viene utilizzato per valutare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata.

Chiaramente, per poter usufruire di determinate prestazioni sociali agevolati di varia natura, lo Stato deve assicurarsi che soltanto le famiglie meno abbienti possono accedervi. Quindi è necessario che il loro reddito complessivo sia al di sotto di determinate soglie. Ma non solo, serve anche a determinare gli importi di taluni specifici servizi pubblici; pensiamo ad esempio alle tasse universitarie, alla mensa scolastica, all’autobus della scuola.

Detto in altre parole, l’ISEE consente di determinare in modo equo la partecipazione al costo delle prestazioni sociali e sociosanitarie dei residenti ed è soggetto a controlli.

Leggi anche: Aiuti e bonus per disoccupati

ISEE, come ottenerlo: cos’è la DSU

DSU ISEE: cos’è e come funziona la Dichiarazione Sostitutiva Unica

DSU ISEE: cos’è e come funziona la Dichiarazione Sostitutiva Unica

Per usufruire di una serie di agevolazioni e bonus vediamo insieme come compilare il modello DSU e richiedere l’ISEE. Breve guida.

DSU ISEE: cos’è e come funziona la Dichiarazione Sostitutiva Unica? In vista del prossimo inizio di anno e dell’entrata in vigore dell’assegno unico per i figli, ma anche per continuare a fruire o richiedere altri bonus e agevolazioni, molti contribuenti sono in cerca di notizie e istruzioni su come compilare il modello DSU e richiedere l’ISEE 2022. Per poterlo calcolare è obbligatorio compilare in tutte le sue parti il modulo di Dichiarazione Sostitutiva Unica (o modello DSU). Non è comunque obbligatorio, anche se consigliato, recarsi presso i CAF per poter compilare questo modello, ma è possibile farlo direttamente online attraverso il sito web dell’INPS.

Come detto sopra da quest’anno l’Indicatore della situazione economica equivalente è particolarmente importante in quanto viene utilizzato anche per accedere all’assegno unico, ma ricordiamo che va rinnovato anche per Reddito di cittadinanza e altri bonus famiglia. Qui di seguito vedremo nel dettaglio cos’è e come compilare il modulo DSU e richiedere l’ISEE direttamente online, attraverso il portale web dell’INPS.

DSU ISEE: cos’è la Dichiarazione Sostitutiva Unica

Prima di vedere nel dettaglio come si compila online la dichiarazione Sostitutiva Unica, spieghiamo brevemente in cosa consiste questo documento e perchè è obbligatorio.

Dichiarazione Sostitutiva Unica

Dichiarazione Sostitutiva Unica

La DSU è il documento per poter richiedere il proprio Modello ISEE. Infatti, al suo interno sono presenti tutte le informazioni anagrafiche, reddituali e i bene immobiliari e mobiliari  necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo familiare.

Molti dati presenti al suo interno sono inseriti automaticamente dall’INPS e dall’Agenzia delle Entrate mentre altri dovranno essere dichiarati direttamente dal contribuente in fase di compilazione del modulo. Precisiamo che il contribuente in fase di dichiarazione, si assume la responsabilità di dichiarare il vero. Infatti, in caso di dichiarazioni false, si potrebbe incorrere anche in un reato penale.

Dopo la riforma dell’ISEE del 2015, il modello della Dichiarazione Sostitutiva Unica ha subito delle importanti modifiche. Infatti, sono stati introdotti diversi moduli da compilare a seconda dello scopo per il quale si richiede il modello l’ISEE.

DSU Mini

La DSU Mini è quella più utilizzata. Infatti, essa viene compilata per richiedere il modello ISEE semplice, ossia quello necessario per poter richiedere la maggioranza delle agevolazioni sociali come ad esempio il reddito di Cittadinanza. Tale modello è composto da diversi moduli:

  • Modulo MB1: Al suo interno sono presenti tutti i dati personali del nucleo familiare e i dati relativi alla casa di abitazione.
  • Modulo FC1: Questo modulo dovrà essere compilato da ogni componente del nucleo familiare. Al suo interno bisognerà inserire: Generalità del soggetto; Redditi posseduti; patrimonio mobiliare e immobiliare.

Per poter richiedere altre tipologie di ISEE, come ad esempio l’ISEE disabili è necessario compilare altri modelli presenti nella dichiarazione unica.

A chi presentare la DSU

La Dichiarazione Sostitutiva Unica contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di un nucleo familiare e ha validità dal momento della presentazione e fino al 15 gennaio dell’anno successivo. La DSU può essere presentata:

  • all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata;
  • al comune;
  • a un CAF;
  • online sul sito INPS tramite SPID.

Fatta questa breve introduzione su cos’è la Dichiarazione Sostitutiva Unica, vediamo ora come calcolare la DSU online e richiedere l’ISEE precompilato dal sito web dell’INPS.

Leggi anche:  Calcolo ISEE online: come fare la simulazione sul sito Inps

Come compilare la DSU e richiedere l’ISEE

Le famiglie che vogliono ottenere bonus e altre agevolazioni 2022, ma anche per poter pagare la giusta tariffazione per determinati servizi, come la mensa e il pulmino scolastico, oppure per le prestazioni sanitarie dei figli, dovranno obbligatoriamente compilare la dichiarazione sostitutiva unica (DSU) così da ottenere l’indice Isee.

Per poter compilare la propria Dichiarazione Sostitutiva Unica online, bisognerà recarsi direttamente sul sito web dell’INPS ed accedere tramite il proprio PIN nell’area personale. Effettuato l’accesso nella propria area personale sarà possibile procedere alla compilazione di questo documento.

Dati da inserire nel modello DSU

Essendo una procedura automatica e semplificata, il contribuente troverà alcuni dati già compilati nel modello DSU, ossia:

  • dati anagrafici;
  • beni patrimoniali posseduti al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della dichiarazione.

I restanti dati saranno acquisiti automaticamente dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS. Ricordiamo che per permettere all’Agenzia delle Entrate e all’Inps di poter acquisire i dati necessari per la compilazione della DSU, bisognerà rilasciare il consenso al trattamento dei dati personali.

DSU ISEE precompilato

Dal 1° settembre 2019 questa procedura può essere saltata direttamente se si decide di usare l’ISEE precompilato. In questo caso tutti dati saranno inseriti automaticamente da INPS e Agenzia delle Entrate (e in parte dal datore di lavoro per i lavoratori dipendenti). In questo caso bisognerà dare all’INPS l’autorizzazione ad acquisire questi dati.

Sarà possibile rilasciare il proprio consenso attraverso le seguenti modalità:

  • Compilare una dichiarazione sul rilascio della Privacy e consegnare presso gli uffici dell’INPS;
  • Recarsi presso un patronato oppure un CAF;
  • Tramite il sito web dell’INPS.

Nel momento della compilazione della dichiarazione unica precompilata, bisogna considerare i componenti presenti nello stato di famiglia nel momento della richiesta della dichiarazione e il patrimonio posseduto nell’anno precedente alla data della richiesta della DSU. Precisiamo che il patrimonio da prendere in considerazione è quello mobiliare e immobiliare.

Leggi anche: Isee precompilato: cos’è, come funziona e quando arriva

Mentre saranno presi in considerazione per il calcolo dell’ISEE solo i redditi relativi al secondo anno precedente alla presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica.

Terminate queste semplici procedure, sarà possibile richiedere l’ISEE direttamente dalla propria area personale dell’INPS.

Orari visite fiscali 2022 INPS per dipendenti privati e pubblici

Orari visite fiscali 2022 INPS per dipendenti privati e pubblici

Orari Visite Fiscali 2022 dipendenti privati e pubblici. Regole malattia, fasce di reperibilità, assenze alla visita di controllo ed esonero.

Orari visite fiscali 2022 INPS per dipendenti privati e pubblici

Orari visite fiscali 2022 dipendenti privati e pubblici: guida completa alla disciplina delle visite mediche di controllo per malattia dei dipendenti pubblici e privati, con orari mutua, fasce orarie di reperibilità, sanzioni per assenza alla visita di controllo, casi di esenzione e normativa di riferimento.

Il lavoratore dipendente assente per malattia, percepisce una specifica indennità a suo favore in sostituzione della normale retribuzione, riconosciuta ai lavoratori quando si verifica un evento morboso che ne determina l’incapacità temporanea al lavoro. Il periodo di malattia serve per il suo recupero psico-fisico e di conseguenza è tenuto a “riposare” e curarsi, proprio in virtù di tale recupero. In questo periodo il lavoratore sarà quindi soggetto a verifiche da parte dell’Istituto previdenziale, che serviranno a conoscere il suo reale stato di salute.

Per non perdere il diritto all’indennità di malattia il lavoratore è quindi tenuto a:

  1. contattare il proprio medico, che dovrà redigere e trasmettere il certificato di malattia (o attestato) in via telematica all’INPS;
  2. rispettare le fasce di reperibilità (che cambiano fra privato e pubblico impiego) e rimanere presso il prossimo domicilio (indicato nel certificato) per favorire le visite mediche di controllo dell’INPS.

Ma andiamo con ordine e vediamo cos’è e come funziona il polo unico delle visite fiscali (che da qualche anno si occupa di tutte le visite di controllo) per poi passare a vedere orari e fasce di reperibilità.

Visite fiscali 2022

Dal 2017 è in funzione il Polo unico INPS per le visite fiscali e quindi le competenze relative alle visite mediche di controllo, ovvero ai controlli sulle assenze per malattia, passano dalle ASL all’INPS omologando il sistema pubblico a quello privato.

Restano invariate invece le fasce di reperibilità dei dipendenti pubblici; anche se in futuro potrebbero essere parificate a quelle dei dipendenti privati.

Orari reperibilità visite fiscali

Come detto in premessa, in caso di malattia i lavoratori dipendenti sono soggetti a controlli da parte del medico dell’Inps.

Questi controlli, detti visite fiscali, si rendono necessari per verificare l’effettivo stato di malattia del lavoratore e per permettere pertanto di far rispettare le regole sulla malattia del lavoratore.

Orari Visite fiscali: dipendenti privati

Le fasce orarie di orarie di reperibilità per i dipendenti del settore privato vanno:

  • mattina: dalle ore 10.00 alle ore 12.00;
  • pomeriggio: dalle ore 17.00 alle ore 19.00.

I lavoratori dovranno trovarsi presso l’indirizzo di domicilio indicato nel certificato medico di malattia in queste fasce orarie per non risultare assenti alle visite fiscali.

Orari Visita fiscale: dipendenti pubblici

Il controllo malattia per gli statali è quindi ora a carico dell’INPS, anzichè delle ASL come avveniva in passato. Secondo le nuove regole queste le visite fiscali potranno essere svolte sistematicamente e anche in modo ripetitivo; anche nel corso della stessa malattia o della stessa giornata e anche in prossimità di giorni festivi o di riposo settimanale. Le fasce di reperibilità dei dipendenti pubblici vanno:

  • mattina: dalle 9.00 alle 13.00;
  • pomeriggio: dalle 15.00 alle 18.00.

La normativa comunque prevede alcune circostanze che danno diritto all’esonero dall’obbligo di reperibilità (Circolare INPS numero 95 del 7 giugno 2016).

Leggi anche: INPS: esenzione dalla reperibilità per malattia

Visite Fiscali INPS 2022 Forze Armate

Con il messaggio numero 2109 del 3 giugno l’INPS ha comunicato le nuove regole per i controlli anche per gli appartenenti alle Forze armate, ai Corpi armati dello Stato e al Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Anche queste amministrazioni sono soggette al Polo Unico dell’INPS e seguiranno le stesse regole dei dipendenti pubblici. Rimangono per ora esclusi dall’obbligo del  certificato di malattia telematico.

Tabella orari mutua e fasce di reperibilità

Orari visite fiscali

Ecco un piccolo schema riassuntivo delle fasce orarie di reperibilità durante la malattia per i dipendenti pubblici e privati.

Come anticipato sopra i lavoratori in malattia dovranno trovarsi presso l’indirizzo di domicilio indicato nel certificato medico; in caso di assenza alla visita di controllo dell’INPS si potranno avere diverse sanzioni, come spiegheremo in seguito.

 

Orari mutua: fasce di reperibilità
Settore privato
Settore pubblico (comprese forze armate)
Reperibilità 7 giorni su 7 compresi festivi Fasce orarie di reperibilità (7 gg su 7 compresi festivi)
Mattina Pomeriggio Mattina Pomeriggio
dalle 10.00 alle 12.00 dalle 17.00 alle 19.00 9.00 – 13.00; 15.00 – 18.00

Assenza alla visita fiscale

In caso di assenza alla visita fiscale INPS all’indirizzo stabilito nel certificato medico e negli orari inclusi nelle fasce di reperibilità sono previste sanzioni, pari al:

  • 100% dell’indennità di malattia percepibile per i primi 10 giorni di malattia in caso di 1^ assenza;
  • 50% del restante periodo per la 2^ assenza;
  • infine il 100% dell’intera indennità per irreperibilità alla 3^ visita.

Leggi anche: Assenza alla visita fiscale INPS: sanzioni economiche e disciplinari

Lettera giustificazione per assenza alla visita fiscale

In caso di assenza alla vista fiscale all’indirizzo indicato nel certificato medico, se non si tratta di una patologia esonerata come detto sopra, il lavoratore può comunque presentare, entro 15 giorni dalla sanzione notificata, una lettera di giustificazione per l’assenza alla visita fiscale.

Sia per i lavoratori dipendenti pubblici che privati le assenze possono essere giustificate in caso:

  • causa di forza maggiore;
  • situazioni che hanno reso necessaria l’immediata presenza del lavoratore altrove;
  • visite, prestazioni e accertamenti specialistici contemporanei alla visita fiscale.

In questi casi comunque il dipendente, può allontanarsi dall’indirizzo indicato nel  certificato medico, durante le fasce di reperibilità, ad esempio per effettuare una visita medica specialistica o per accertamenti specialistici o per altri motivi, sempre documentati.

Leggi anche: assenza giustificata alla visita fiscale

Assenza alla visita fiscale dipendente pubblico

Il dipendente pubblico può assentarsi in alcuni casi durante le fasce di reperibilità come detto sopra; ma è tenuto però a comunicare preventivamente l’assenza all’amministrazione pubblica presso la quale è impiegato che, a sua volta, comunicherà all’INPS.

La comunicazione da parte dell’amministrazione all’INPS può avvenire:

  • via email a medicolegale.nomesede@inps.it;
  • via fax indicato dalla struttura territoriale di riferimento;
  • tramite Contact center INPS.

Esonero visita fiscale

Cos’è e come funziona l’esonero dalla vista fiscale INPS e qual è la differenza con l’assenza giustificata negli orari di reperibilità. L’esenzione dalla visita fiscale va indicato dal medico direttamente nel certificato medico di malattia. Vale solo in specifici casi previsti dalla normativa vigente. Per maggiori info è possibile consultare le FAQ dell’INPS.

Leggi anche: Esonero dalla visita fiscale: regole e differenza con l’assenza giustificata

Guida INPS su orari e regole Visita fiscale

Con il Messaggio n. 1399 l’INPS ha rilasciato anche un utile vademecum alla visita fiscale. Alleghiamo il messaggio INPS in oggetto per una completa lettura del documento di prassi.

Orari malattia: chi fa le visite fiscali

Ricordiamo come detto sopra che il nuovo polo unico delle visite di controllo della “mutua” avrà effetti solo per alcuni dipendenti pubblici, vale a dire:

  • tutte le amministrazioni dello Stato;
  • i dipendenti del settore pubblico non soggetti al regime previsto dal D.Lgs. n. 165/2001;
  • i dipendenti delle Autorità indipendenti, comprese la CONSOB e la Banca d’Italia, nonché il personale delle Università non statali legalmente riconosciute.

Restano invece esclusi:

  • i dipendenti degli Organi costituzionali, degli enti pubblici economici, degli enti morali, delle aziende speciali;
  • la Provincia autonoma di Trento e i relativi altri enti ad ordinamento provinciale.

Il personale delle Forze armate (Esercito, Marina militare, Aeronautica militare), dei Corpi armati dello Stato (Guardia di Finanza e Carabinieri, Polizia dello Stato, Polizia Penitenziaria) e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco è da considerare assoggettato alla normativa sul Polo Unico della medicina fiscale. (messaggio INPS numero 2109 del 3 giugno 2019).

Chi manda la visita fiscale

La visita fiscale può partire d’ufficio dall’INPS (ad esempio in caso di malattia molto lunga o prolungata), oppure può essere richiesta dal datore di lavoro privato o dall’amministrazione pubblica.

Leggi anche: Visita fiscale INPS: cos’è, come si svolge, chi la manda e quanto costa

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Comunicazione di cessazione ai fini TFS: nuova versione applicativo

Comunicazione di cessazione ai fini TFS: nuova versione applicativo

L’INPS, con il messaggio 27 dicembre 2021, n. 4676, comunica il rilascio di una nuova versione dell’applicativo “Comunicazione Cessazione TFS ” che consentirà di velocizzare, semplificare e guidare la compilazione del modello telematico di comunicazione di cessazione ai fini del TFS da parte degli operatori delle pubbliche Amministrazioni e degli Enti datori di lavoro.

Il messaggio illustra tutte le modifiche relative alla funzionalità e le nuove implementazioni che caratterizzano la versione pubblicata.

Per le indicazioni di dettaglio si rinvia al manuale pubblicato nella sottosezione “Documentazione” del paragrafo “Comunicazione di cessazione ai fini del TFS ” della scheda Dipendenti pubblici: servizi per amministrazioni, enti e aziende.

Pensionati all’estero: campagna accertamento esistenza in vita 2022/23

Pensionati all’estero: campagna accertamento esistenza in vita 2022/23

Con il messaggio 24 dicembre 2021, n. 4659 e il relativo Comunicato stampa (pdf 141 KB) l’INPS ha divulgato le modalità di svolgimento, la modulistica e la tempistica relativa al processo di accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati che riscuotono all’estero relativo agli anni 2022/2023.

Tale processo riveste particolare importanza per l’Istituto, in quanto la difficoltà di acquisire informazioni complete, aggiornate e tempestive in merito al decesso dei pensionati espone l’Istituto al rischio di erogare pagamenti non dovuti. L’accertamento viene effettuato da Citibank NA, l’Istituto di credito che esegue i pagamenti al di fuori del territorio nazionale per conto dell’INPS.

I pensionati residenti nel Continente americano, nei Paesi scandinavi, negli Stati dell’est Europa e paesi limitrofi, in Asia, Medio ed Estremo Oriente, riceveranno da Citibank NA i moduli di richiesta di attestazione dell’esistenza in vita a partire dal 7 febbraio 2022.

Qualora l’attestazione non sia restituita alla banca entro il 7 giugno 2022, il pagamento della rata di luglio 2022 avverrà in contanti presso le Agenzie di Western Union e, in caso di mancata riscossione personale o di mancata produzione dell’attestazione entro il 19 luglio 2022, il pagamento della pensione sarà sospeso a partire dalla successiva rata di agosto 2022.

Relativamente alla seconda fase della campagna di accertamento dell’esistenza in vita per gli anni 2022 e 2023, che interesserà invece i pensionati residenti in Europa, Africa e Continente australe, a esclusione dei Paesi Scandinavi e dei Paesi dell’Est Europa, è stato concordato che Citibank curerà la spedizione delle richieste di attestazione dell’esistenza in vita nei confronti dei pensionati residenti nelle sopraindicate aree geografiche, a partire dal 14 settembre 2022.

Le attestazioni dovranno essere restituite alla banca entro il 12 gennaio 2023 e qualora la verifica non sia stata portata a termine entro tale temine, il pagamento della rata di febbraio 2023 avverrà in contanti presso le Agenzie di Western Union. In caso di mancata riscossione personale o di mancata produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 febbraio 2023, il pagamento della pensione sarà sospeso dalla banca a partire dalla successiva rata di marzo 2023.

Informazioni aggiornate sulla campagna di verifica dell’esistenza in vita dei pensionati che riscuotono all’estero sono consultabili alla pagina Accertamento esistenza in vita dei pensionati che riscuotono all’estero.

 

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Decreti Legislativi

Decreto Legislativo 25 Maggio 83/2021
Recepimento degli articoli 2 e 3 della direttiva (UE) 2017/2455 del Consiglio del 5 dicembre 2017 che modifica la direttiva 2006/112/CE e la direttiva 2009/132/CE per quanto riguarda taluni obblighi in materia di imposta sul valore aggiunto per le prestazioni di servizi e le vendite a distanza di beni e della direttiva (UE) 2019/1995 del Consiglio del 21 novembre 2019 che modifica la direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda le disposizioni relative alle vendite a distanza di beni e a talune cessioni nazionali di beni. (21G00094)

Pubblicato in: G.U. n. 141 del 15/06/2021

Decreto Legislativo 2 Febbraio 32/2021
Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/625 ai sensi dell’articolo 12, comma 3, lettera g) della legge 4 ottobre 2019, n. 117. (21G00035)

Pubblicato in: G.U. n. 62 del 13/03/2021

Decreto Legislativo 2 Febbraio 27/2021
Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/625 ai sensi dell’articolo 12, lettere a), b), c), d) ed e) della legge 4 ottobre 2019, n. 117. (21G00034)

Pubblicato in: G.U. n. 60 del 11/03/2021

Decreto Legislativo 2 Febbraio 24/2021
Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 2017/625 in materia di controlli sanitari ufficiali sugli animali e sulle merci che entrano nell’Unione e istituzione dei posti di controllo frontalieri del Ministero della salute, in attuazione della delega contenuta nell’articolo 12, comma 3, lettere h) e i) della legge 4 ottobre 2019, n. 117. (21G00027)

Pubblicato in: G.U. n. 55 del 05/03/2021

Decreto Legislativo 2 Febbraio 23/2021
Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/625 in materia di controlli ufficiali sugli animali e le merci provenienti dagli altri Stati membri dell’Unione e delle connesse competenze degli uffici veterinari per gli adempimenti comunitari del Ministero della salute ai sensi dell’articolo 12, comma 3, lettere f) e i) della legge 4 ottobre 2019, n. 117. (21G00026)

Pubblicato in: G.U. n. 54 del 04/03/2021

Decreto Legislativo 2 Febbraio 20/2021
Norme per la produzione a scopo di commercializzazione e la commercializzazione di prodotti sementieri in attuazione dell’articolo 11 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/2031 e del regolamento (UE) 2017/625. (21G00022)

Pubblicato in: G.U. n. 49 del 27/02/2021

Decreto Legislativo 2 Febbraio 19/2021
Norme per la protezione delle piante dagli organismi nocivi in attuazione dell’articolo 11 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/2031 e del regolamento (UE) 2017/625. (21G00021)

Pubblicato in: G.U. n. 48 del 26/02/2021

Decreto Legislativo 2 Febbraio 18/2021
Norme per la produzione e la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione e delle piante da frutto e delle ortive in attuazione dell’articolo 11 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/2031 e del regolamento (UE) 2017/625. (21G00023)

Pubblicato in: G.U. n. 47 del 25/02/2021

Decreto Legislativo 2 Febbraio 17/2021
Norme di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/1129 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2017, relativo al prospetto da pubblicare per l’offerta pubblica o l’ammissione alla negoziazione di titoli di un mercato regolamentato, e che abroga la direttiva 2003/71/CE, e alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/1131 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2017, sui fondi comuni monetari. (21G00020)

Pubblicato in: G.U. n. 46 del 24/02/2021

Decreto Legislativo 2 Febbraio 16/2021
Norme per la produzione e la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione della vite in attuazione dell’articolo 11 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/2031 e del regolamento (UE) 2017/625. (21G00019)

Pubblicato in: G.U. n. 45 del 23/02/2021

Decreto Legislativo 2 Febbraio 14/2021
Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/1938 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2017, concernente misure volte a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di gas e che abroga il regolamento (UE) n. 994/2010. (21G00018)

Pubblicato in: G.U. n. 44 del 22/02/2021

Decreto Legislativo 2 Febbraio 13/2021
Attuazione della delega al Governo per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/821 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 maggio 2017, che stabilisce obblighi in materia di dovere di diligenza nella catena di approvvigionamento per gli importatori dell’Unione di stagno, tantalio e tungsteno, dei loro minerali, e di oro, originari di zone di conflitto o ad altro rischio. (21G00015)

Pubblicato in: G.U. n. 39 del 16/02/2021

Decreto Legislativo 2 Febbraio 10/2021
Disposizioni per il compiuto adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni della decisione quadro 2002/584/GAI, relativa al mandato d’arresto europeo e alle procedure di consegna tra stati membri, in attuazione delle delega di cui all’articolo 6 della legge 4 ottobre 2019, n. 117. (21G00013)

Pubblicato in: G.U. n. 30 del 05/02/2021

Decreto Legislativo 2 Febbraio 9/2021
Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/1939 del Consiglio, del 12 ottobre 2017, relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata sull’istituzione della Procura europea «EPPO». (21G00012)

Pubblicato in: G.U. n. 30 del 05/02/2021

Decreto Legislativo 18 Gennaio 8/2021
Modifiche all’articolo 7 del decreto legislativo 27 dicembre 2019, n. 158, recante norme di attuazione dello Statuto della Regione siciliana in materia di armonizzazione dei sistemi contabili, dei conti giudiziali e dei controlli. (20G00203)

Pubblicato in: G.U. n. 30 del 05/02/2021

INPS è di tutti. Parte la campagna “INPS, l’Italia del NOI”

INPS è di tutti. Parte la campagna “INPS, l’Italia del NOI”

“Ci prendiamo cura di ognuno perché siamo di tutti. INPS, l’Italia del noi”. Questo è il messaggio del Presidente INPS Pasquale Tridico con il quale parte la campagna di comunicazione istituzionale di INPS “L’Italia del NOI“.

L’INPS, sempre in prima linea al fianco dei cittadini, ha offerto tutta la sua professionalità e determinazione per affrontare le incertezze generate dalla pandemia che ha moltiplicato le difficoltà e i bisogni delle persone. L’INPS ha messo in campo un impegno straordinario, ha mostrato ai cittadini che non sono soli e possono contare su un Paese che ha la forza del noi.

“Ognuno conosce INPS solo per la parte che lo riguarda direttamente, ma non sa quanto invece sia ampio, articolato e complesso il nostro sistema di welfare – dice la direttrice generale, Gabriella Di Michele -. Farlo sapere è un nostro dovere perché aiuta a capire il Paese in cui viviamo, certamente imperfetto, ma anche, da questo punto di vista, tra i più avanzati del mondo: basta conoscere i numeri per rendersene conto”.

I numeri dell’INPS

Sono i numeri a dare la misura del grande impegno dell’Istituto. A partire da quelli generali: 360 miliardi di euro in prestazioni previdenziali e assistenziali per 45 milioni di utenti, persone e aziende. Tra questi vi sono 25,5 milioni di lavoratori assicurati, i 16 milioni di pensionati o i 3,7 milioni di prestazioni di invalidità. Impressionanti anche i numeri relativi allo sforzo profuso per l’applicazione delle “misure Covid”: ulteriori 15 milioni di beneficiari cui sono stati erogati 44,5 miliardi di sostegni.

“I numeri sono importanti – spiega Alessandro Casile, responsabile dell’Ufficio comunicazione esterna dell’INPS – ma vogliamo farli conoscere usando un linguaggio che sia in sintonia con i sentimenti e le emozioni dei cittadini, vogliamo trasmettere il concetto fondamentale che abbiamo sintetizzato nell’espressione L’Italia del noi, un’Italia solidale, che sostiene le persone e le famiglie in tutto il corso delle loro vite”.

La campagna Italia del NOI

La campagna di comunicazione Italia del NOI ha un approccio multimediale del quale fanno parte il sito web www.italiadelnoi.it, dedicato al grande lavoro svolto dall’INPS, complementare al portale web, in cui il cittadino troverà informazioni sul welfare, sulle diverse tematiche sociali, sul lavoro e la realtà dell’Istituto, un video da 60 secondi consultabile sul canale YouTube dell’Istituto e il dialogo costante con i social network dell’Istituto.

Santi Innocenti

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Santi Innocenti


Santi Innocenti

autore: Pieter Paul Rubens anno: 1618 titolo: S. Vergine col Bambino circondata dalla corona dei SS. Innocenti
Nome: Santi Innocenti
Titolo: Martiri
Ricorrenza: 28 dicembre
Tipologia: Festa
Protettore:bambini

I Santi Innocenti sono quei bambini che furono trucidati in Betlemme e nei dintorni, quando il crudele Erode volle mettere a morte Gesù Cristo. Essi, non con la confessione della voce, ma con l’effusione del loro sangue divennero le prime vittime della fede, le primizie dei Martiri che la terra inviò al cielo dopo la nascita del Salvatore.

Ed ecco quello che racconta il Vangelo riguardo alla strage degli Innocenti.

Adorazione dei Magi

autore Girolamo da Santacroce anno sec. XVI titolo Adorazione dei Magi

Nato Gesù in Betlemme di Giuda al tempo del re Erode, ecco arrivare a Gerusalemme dei Magi dall’Oriente, e domandare: « Dov’è nato il re dei Giudei? Vedemmo la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo ». Udito questo, Erode, uomo sospettoso e crudele, rimase turbato e pensò subito di togliere dal mondo questo nuovo re.

Non avendo capito le Sacre Scritture, temeva che Gesù, sovrano del cielo e della terra, venuto al mondo per stabilire un regno spirituale nel cuore degli uomini, lo privasse di quel misero regno temporale ch’egli possedeva.

Per attuare il suo perverso disegno finse di voler anch’egli riconoscere e adorare questo nuovo re, e inviando i Magi a Betlemme, disse loro: « Informatevi diligentemente su questo bambino, e quando l’avrete trovato fatemelo sapere, acciocché venga io pure ad adorarlo ».

Ma Iddio dissipò lo scellerato progetto di questo principe, facendo in modo che i Magi ritornassero nei loro paesi passando per altra via.

Sogno di San Giuseppe

autore Daniele Crespi anno 1620 titolo Sogno di San Giuseppe

Intanto Erode, vedendosi burlato dai Magi, montò sulle furie, e pieno di rabbia prese la barbara risoluzione di fare uccidere tutti i bambini inferiori alla età di due anni nati in Betlemme e nei luoghi circonvicini, credendo di raggiungere così anche il nato re dei Giudei che egli temeva. Ma questo bambino riuscì a scampare dalle mani dei crudeli, poiché un Angelo aveva detto in sogno a Giuseppe: « Levati, prendi il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, perché Erode lo cerca per farlo morire ».

Strage degli innocenti

autore Guido Reni anno 1611 titolo Strage degli innocenti

Pertanto Erode inviò dei soldati a Betlemme che, strapparono dal seno delle loro madri quanti bambini trovarono e li uccisero tutti senza risparmiare alcuno. Allora s’adempì ciò che era stato detto per bocca del profeta Geremia: « Un grido si è udito in Rama di gran pianto e lamento: Rachele che piange i figli suoi. e non vuol essere consolata perché non sono più ». Queste parole profetiche rappresentano le amare lacrime che le madri sparsero su quei teneri figliuoletti scannati dalla barbarie di un empio.

Ma se piangevano le madri nel vedersi barbaramente trucidati davanti agli occhi i loro bambini, giubilò il cielo che si vide arricchito di innocenti vittime. Si rallegrarono infine gli Innocenti medesimi poiché si videro liberati dai pericoli del secolo e adorni della preziosa stola del martirio che avevano conseguito per i meriti di Gesù Cristo, in odio del quale erano stati fatti morire. La Chiesa li onora col bel titolo di « fiori dei Martiri », per la loro tenera età e per la loro innocenza.

PRATICA. Rispettiamo sempre l’innocenza dei piccoli e non commettiamo nulla che possa offuscarla.

PREGHIERA. Dio, la cui gloria oggi i Martiri Innocenti hanno conseguito non parlando, ma morendo, mortifica in noi tutti i mali e i vizi, affinchè anche la nostra vita confessi nei costumi quella fede che la nostra lingua esalta.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Betlèmme di Giuda il natale dei santi Innocenti Martiri, i quali furono per Cristo uccisi dal Re Eróde.

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