Santa Virginia Centurione Bracelli
Virginia aveva cercato di ricondurlo a Dio e lo assistette durante la sua ultima malattia. Il giorno della sua morte, Virginia pronunciò un voto di castità e decise di trascorrere il resto della vita allevando le due figlie piccole e aiutando le persone in miseria.
L’Italia settentrionale era pervasa da continue guerre e c’era miseria ovunque. Virginia capì la giusta direzione che avrebbe preso la sua vita, quando vide una bambina abbandonata nella strada. Accompagnò la ragazzina a casa sua, dove apprese che le giovani correvano sempre un grosso rischio: erano spesso umiliate e sfruttate, e non avevano un futuro se non come prostitute.
Non era difficile trovarne altre in quella situazione, perciò Virginia le radunò e aprì una scuola per loro; quando le figlie si sposarono, dedicò tutta la vita e tutte le risorse finanziarie alla scuola, e fondò l’Ordine delle Suore di Nostra Signora del Rifugio in Monte Calvario per formare gli insegnanti.
Fondò una seconda scuola in un ex monastero, poi una terza e una quarta. Una di queste almeno, chiamata il Rifugio, fu ben conosciuta a Genova. Virginia morì il 15 dicembre 1651; è stata beatificata da papa Giovanni Paolo II, il 22 settembre 1985 e proclamata santa il 18 maggio 2003.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Genova, santa Virginia Centurione Bracelli, vedova, che, dedita a servire Dio, accorse in molti modi in aiuto dei poveri, sostenne le chiese rurali e istituì e resse le Signore della Misericordia Protettrici dei Poveri.