Archivi giornalieri: 7 marzo 2014

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Aspi

in deroga e/o normative speciali ASPI Mini ASPI Indennità di mobilità Contratti di solidarietà … ASPI – ​Assicurazione sociale per l’impiego …
www.lavoro.gov.it/AreaLavoro/AmmortizzatoriSociali/ASPI
LAVORO seguici su: Mini ASPI … in deroga e/o normative speciali ASPI Mini ASPI Indennità di mobilità Contratti di solidarietà …
www.lavoro.gov.it/AreaLavoro/AmmortizzatoriSociali/MiniASPI
in deroga e/o normative speciali ASPI Mini ASPI Indennità di mobilità Contratti di solidarietà … assicurazione sociale per l’impiego (Aspi), rivolta a soggetti che si trovano …
www.lavoro.gov.it/AreaLavoro/AmmortizzatoriSociali
In particolare, per l’anno 2013 le prestazioni ASpI e mini – AspI saranno liquidate per un importo pari al 20 …
www.lavoro.gov.it/Notizie/Pages/20130521_ASpI.aspx
Liquidazione in un’unica soluzione dell’ASpI e della mini-ASpI Adottato il decreto attuativo della legge di …
www.lavoro.gov.it/Notizie/Pages/20130329_Decreto_ASpI.aspx
del lavoro, determina la misura delle prestazioni ASpI e mini-ASpI da liquidarsi in misura proporzionale all’aliquota …
www.lavoro.gov.it/…/20130507_ASpi_lavoratori cooperative.aspx
ASpI e mini-ASpI Possibilità di erogazione in unica soluzione … occupazione e che attualmente  sono beneficiari dell’indennità mensileASpI o mini-ASpI …
www.lavoro.gov.it/Notizie/Pages/20130610_ASpIeMiniASpI.aspx
La riforma si fonda su due pilastri: Aspi (Assicurazione sociale per l’impiego) e fondi di … L’Aspi, sarà “più generosa” della vecchia disoccupazione e mobilità …
www.lavoro.gov.it/Notizie/Pages/20130102_ASPI.aspx
In particolare, l’ASpI erogherà un trattamento di sostegno al reddito in relazione agli … 1, del citato Decreto, ha aggiunto l’ASpI alle forme di previdenza ed assistenza sociale …
www.lavoro.gov.it/Notizie/…/Circolare_INPS_140_14122012.pdf
insieme all’indennità di disoccupazione ASpI, Mini-ASpI, Mobilità, uno degli strumenti principali …
www.lavoro.gov.it/AreaLavoro/NumeriDelLavoro/Ammortizzatori
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Garanzia giovani

Guida Accessibilità Mappa del sito Elenco siti tematici Note legali Privacy Contatti … LAVORO PREVIDENZA POLITICHE SOCIALI seguici su: Garanzia giovani …
www.lavoro.gov.it/PerSaperneDiPiu/GaranziaGiovani
 
Aprile 2013, attraverso il Piano per la Garanzia Giovani l’Italia attuerà misure volte ad assicurare che i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 … Con i fondi europei della Youth …
www.lavoro.gov.it/Notizie/Pages/20131031_Garanzia_Giovani.aspx
 
WIKI Garanzia Giovani – in itinere … Perché una WIKI – GARANZIA GIOVANI … nel capitolo di benchmarking di questa WIKI – GARANZIAGIOVANI indicano che la qualità del nostro …
www.lavoro.gov.it/AreaComunicazione/…/Documents/WIKI giovani.pdf
 
LAVORO PREVIDENZA POLITICHE SOCIALI seguici su: Garanzia per i giovani … infatti, anche il Piano per la “Garanzia Giovani” approvato lo scorso 30 ottobre dalla Struttura di …
www.lavoro.gov.it/ProgettiAzioni/IniziativeGiovani
 
del 22 aprile 2013 sull’istituzione di una “Garanzia per i Giovani” invita tutti gli Stati membri ad assicurare ai giovani con meno di 25 anni un’offerta qualitativamente …
www.lavoro.gov.it/Priorita/Pages/Giovani.aspx
 
versione del Piano Italiano per la Garanzia Giovani, elaborato in piena condivisione con le Regioni … Piano italiano di attuazione dellaGaranzia per i Giovani …
www.lavoro.gov.it/…/20131223_Nuovo-piano-Garanzia-Giovani.aspx
 
costituito la struttura di missione per l’attuazione della Garanzia europea per i giovani … nella predisposizione del Piano che regolerà l’attuazione del programma “Garanzia Giovani …
www.lavoro.gov.it/Notizie/Pages/20131209_decretodistruttura.aspx
 
potrà offrire i servizi previsti dalla Garanzia Giovani a ciascun giovane uscito dal sistema d’istruzione o alla …
www.lavoro.gov.it/Notizie/Pages/20140220_Conf_Stato_Regioni.aspx
 
che l’intervento vada concentrato sui flussi di giovani nella fascia di età 15-24, da … FSE”e”di”quello”nazionale,”non” Garanzia Giovani: quali servizi Universali Da concordare con …
www.lavoro.gov.it/Notizie/…/Piano_ Garanzia_ Giovani_ 20131129.pdf
 
22 aprile 2013 sull’istituzione di una “Garanzia per i Giovani” (d’ora in poi “Garanzia”) invita gli Stati a garantire ai giovani con meno di 25 anni un’offerta qualitativamente …
www.lavoro.gov.it/Priorita/…/Piano_Garanzia_Giovani_08012014.pdf
 
 
 
 
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disabilità

 

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per la promozione e il coordinamento d’interventi in favore delle persone con disabilità … biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità …
www.lavoro.gov.it/AreaSociale/Disabilita
Home > Area Sociale > Disabilità e non autosufficienza … nazionale sulle politiche per la disabilità Atti della Seconda Conferenza Nazionale sulle politiche per la disabilità …
www.lavoro.gov.it/AreaSociale/Disabilita/Iniziative
si escludono le Regole Standard ONU sulla disabilità, risalenti al 1993 e prive di forza … godimento di tutti i diritti e di tutte le libertà da parte delle persone con disabilità …
www.lavoro.gov.it/AreaSociale/Disabilita/ConvenzioneONU
Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità è un organismo istituito ai sensi … sociale Cinque per mille Disabilità e non autosufficienza Fondo nazionale per le …
www.lavoro.gov.it/AreaSociale/Disabilita/OsservatorioDisabilita
Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità è un organismo istituito ai sensi … Unite sui diritti delle persone con disabilità, siglata a New York il 13 dicembre 2006 …
www.lavoro.gov.it/AreaSociale/Disabilita/Osservatorio
Biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità … nazionali maggiormente rappresentative del mondo della disabilità e con le parti sociali e …
www.lavoro.gov.it/AreaSociale/Disabilita/Conferenza Nazionale
sociale Cinque per mille Disabilità e non autosufficienza Fondo nazionale per le … Misure per la tutela giudiziaria delle persone condisabilità vittime di discriminazioni …
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in collaborazione con l’ISTAT, il sito Disabilità in Cifre, che offre la maggiore raccolta di dati, disponibile sul mondo della disabilità …
www.lavoro.gov.it/AreaSociale/Disabilita/Studi_Ricerche
sociale Cinque per mille Disabilità e non autosufficienza Fondo nazionale per le … che si rivolge alle persone con disabilità in possesso di specifici requisiti, si propone …
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​Lavoratori ‘Salvaguardati’

​Lavoratori ‘Salvaguardati’

 

Con la riforma del sistema previdenziale (art. 24, Decreto Legge n. 201/2011 ‘Salva-Italia’) è stato portato a compimento il quadro elaborato dalla legge di riforma pensionistica del 1995, che ha ricevuto così la sua piena attuazione. Con l’obiettivo esplicito di consentire un ribilanciamento dei rapporti tra generazioni e contestualmente contribuire all’equilibrio dei conti pensionistici garantendo le prestazioni anche per le future generazioni, sono state introdotte importanti modiche al previgente sistema pensionistico fra cui:

  • l’estensione generale e immediata del metodo contributivo di calcolo delle pensioni;
  •  l’abolizione delle pensioni di anzianità;
  •  la progressiva armonizzazione dei requisiti di accesso ai trattamenti tra generi;
  • l’applicazione della indicizzazione dell’età di pensionamento all’aspettativa di vita.

Le misure di salvaguardia

A favore di lavoratori prossimi alla pensione che si sono trovati o si trovano in particolari condizioni di disagio (fra cui mobilità, prosecuzione volontaria, rapporto di lavoro risolto) sono stati adottati, a partire dal  2012, provvedimenti di salvaguardia riguardanti i lavoratori ai quali potrà essere applicata la normativa in materia di requisiti e decorrenze del trattamento pensionistico vigente prima della data di entrata in vigore della riforma.

Una prima salvaguardia, che ha riguardato 65.000 persone, è stata stabilita dallo stesso Decreto “Salva-Italia”, le cui previsioni sono state attuate dal Decreto Ministeriale 1° giugno 2012 (pubblicato sulla G.U. n. 171 del 24 luglio 2012).

La seconda salvaguardia è stata prevista dal Decreto legge n. 95/2012 (‘Spending review’) per altri 55.000 lavoratori: il relativo Decreto Ministeriale attuativo è stato emanato l’8 ottobre 2012 (pubblicato sulla G.U. n. 17 del 21 gennaio 2013).

Una terza salvaguardia è stata inserita nella ‘Legge di Stabilità’ per il 2013 e ha riguardato 10.130 lavoratori. Il decreto attuativo, definito d’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, è stato firmato il 22 aprile 2013. Con il , sono state previste ulteriori disposizioni di salvaguardia che hanno interessato 6500 persone, che potranno accedere alla pensione in base ai requisiti pensionistici in vigore prima della riforma.

La quarta salvaguardia, che ha interessato 6500 persone, è stata introdotta con il Decreto Legge n. 102 del 31 agosto 2013 convertito, con modificazioni, dalla Legge 124/2013.

Da ultimo, la Legge n.147/2013 (Legge di Stabilità 2014), ha ampliato ulteriormente la platea di coloro  che potranno accedere alla pensione in base ai requisiti pensionistici in vigore prima della riforma. In particolare, la nuova norma prevede la salvaguardia per 23.000 persone, di cui un contingente di 6.000 prosecutori volontari, già previsto dal disegno di legge inizialmente presentato dal Governo, cui si aggiungono  altri 17.000 lavoratori.

Per accedere al beneficio, il citato Decreto Interministeriale del 22 aprile 2013 ha previsto per tutte le categorie di lavoratori, la presentazione di una apposita istanza da presentare all’INPS nel caso di lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria e alle Direzioni Territoriali del Lavoro (DTL) competenti per territorio nel caso di lavoratori “cessati” e in mobilità.

Nel mese di dicembre 2013, l’INPS ha reso disponibile le tabelle riepilogative di tutte le operazioni di salvaguardia in corso (ad esclusione di quelle previste dalla citata legge di stabilità 2014), volte ad illustrare le categorie dei lavoratori interessati, i criteri di ammissione al beneficio della salvaguardia, lo stato delle lavorazioni con il numero delle certificazioni inviate ai beneficiari e delle pensioni liquidate al 13 dicembre 2013.

Per ulteriori informazioni vedi anche la sezione dedicata del sito www.inps.it

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Ultime comunicazioni del Ministero sulle operazioni di salvaguardia

 

27 febbraio 2014

Terzo monitoraggio della procedura di accesso ai benefici per i lavoratori c.d. “salvaguardati”

Terzo monitoraggio della procedura di accesso ai benefici per i lavoratori c.d. “salvaguardati” di cui alla Circolare n. 44 del 12 novembre 2013, alla luce di quanto disposto dagli artt. 11 e 11-bis del D.L. n. 102/2013, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 124/2013 (G.U. Serie Generale n. 254 del 29 ottobre 2013 – Suppl. Ordinario n. 73), nonché di quanto contemplato all’art. 2, commi 5-bis e 5-ter del D.L. n. 101/2013, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 125/2013 (G.U. Serie Generale n. 255 del 30 ottobre 2013).

 

12 febbraio 2014

Report Secondo monitoraggio della procedura di accesso ai benefici per i lavoratori salvaguardati

Secondo monitoraggio della procedura di accesso ai benefici per i lavoratori c.d. “salvaguardati” di cui alla Circolare n. 44 del 12 novembre 2013, alla luce di quanto disposto dagli artt. 11 e 11-bis del D.L. n. 102/2013, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 124/2013 (G.U. Serie Generale n. 254 del 29 ottobre 2013 – Suppl. Ordinario n. 73), nonché di quanto contemplato all’art. 2, commi 5-bis e 5-ter del D.L. n. 101/2013, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 125/2013 (G.U. Serie Generale n. 255 del 30 ottobre 2013).

 

7 gennaio 2014 

Report Primo monitoraggio della procedura di accesso ai benefici per i lavoratori salvaguardati

Primo monitoraggio della procedura di accesso ai benefici per i lavoratori c.d. “salvaguardati” di cui alla Circolare n. 44 del 12 novembre 2013, alla luce di quanto disposto dagli artt. 11 e 11-bis del D.L. n. 102/2013, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 124/2013 (G.U. Serie Generale n. 254 del 29 ottobre 2013 – Suppl. Ordinario n. 73), nonché di quanto contemplato all’art. 2, commi 5-bis e 5-ter del D.L. n. 101/2013, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 125/2013 (G.U. Serie Generale n. 255 del 30 ottobre 2013).

 

12 novembre 2013

Lavoratori Salvaguardati: istruzioni operative per le Direzioni territoriali del lavoro

Disponibile la Circolare n. 44 del 12 novembre 2013, contenente le istruzioni operative per le Direzioni territoriali del lavoro, corredata, tra l’altro, dai modelli di istanza che dovranno essere presentati dai lavoratori rientranti nelle categorie previste dalla medesima Circolare.

Le istanze potranno essere trasmesse, direttamente dai lavoratori interessati o dai soggetti abilitati (es. patronati ex lege n. 152/2001; consulenti del lavoro/dottori commercialisti ex lege n. 12/1979), alle competenti Direzioni Territoriali del Lavoro all’indirizzo di posta elettronica certificata delle medesime (per esempio: DPL.Roma@mailcert.lavoro.gov.it) o all’indirizzo di posta elettronica dedicata (per esempio:DTLRm.salvaguardati@lavoro.gov.it) o, in via alternativa, inviate tramite Raccomandata A/R.

Allegati:

Per visualizzare, compilare e stampare i modelli è sufficiente disporre di un programma già utilizzato per la lettura e la stampa di documenti in formato pdf.

 

ARCHIVIO NOTIZIE

I risultati dell’attività del 2013

Le politiche per aumentare l’occupazione, ridurre la povertà e l’esclusione sociale, migliorare il sistema pensionistico

I risultati dell’attività nel 2013 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

 Nel corso del 2013 il Governo ha operato per rispondere alle emergenze economiche e sociali determinate dalla lunga crisi che ha colpito il paese. Numerosi sono stati gli interventi nel campo delle politiche del lavoro e del welfare, alcuni dei quali hanno già dispiegato i primi effetti. Inoltre, l’azione condotta a livello europeo su questi temi ha determinato una forte attenzione dei leader al problema della disoccupazione giovanile (incontri di Berlino e Parigi, cui seguirà quello di Roma) e un’accelerazione del progetto per la Garanzia Giovani.

In particolare, le principali misure adottate riguardano:

 

  • Lavoro, tutele e politiche attive

Con il D.L. 76/2013 (Scheda di sintesi)  di fine giugno si è intervenuti sulle regole del mercato del lavoro, aumentando la flessibilità in entrata, semplificando l’apprendistato, dando nuove opportunità per l’assunzione di specialisti da parte di reti d’impresa, eliminando il limite di 35 anni di età per costituire le società semplificate.

La creazione di nuova occupazione, soprattutto a tempo indeterminato, è stata sostenuta con:

– gli incentivi all’assunzione di giovani fino al 30 giugno 2015 (800 milioni);

– il rifinanziamento della legge per l’imprenditoria giovanile e dei progetti non-profit promossi da giovani (160 milioni);

– borse di tirocinio lavorativo per giovani NEET nel Mezzogiorno (170 milioni) e nelle amministrazioni centrali dello Stato;

– l’istituzione di un incentivo permanente per l’assunzione di disoccupati di ogni età;

– l’attivazione degli incentivi per l’assunzione di donne e di over50;

– l’istituzione di un incentivo permanente per le imprese che, alla fine di un contratto a termine, lo convertono a tempo indeterminato.

A fine anno, gli incentivi per l’assunzione nel Mezzogiorno di giovani, donne e ultracinquantenni sono stati ulteriormente finanziati con ulteriori 350 milioni di euro.

In cinque mesi, grazie agli incentivi, sono state presentate oltre 35.000 domande di assunzione (17.000 donne e over50 e oltre 18.000 giovani). Inoltre, gli interventi attuati stanno determinando primi cambiamenti nella dinamica del mercato del lavoro: già nel terzo trimestre si osservano, per la prima volta dopo quasi un anno, un aumento delle assunzioni a tempo indeterminato e una ripresa dei nuovi contratti di apprendistato, dopo cinque trimestri di diminuzione.

Parallelamente, è stato condotto un censimento dei centri per l’impiego in vista della loro riforma, per la quale, a gennaio, verrà avviato il lavoro tra Governo, Regioni e Province, anche alla luce delle modifiche alle competenze di queste ultime che deriveranno dall’approvazione del DDL in discussione il Parlamento.

E’ stato istituito il fondo per le politiche attive, per finanziare iniziative, anche sperimentali, di ricollocazione dei lavoratori disoccupati o fruitori di ammortizzatori sociali: 350 milioni sono stati stanziati a fine anno per le regioni del Mezzogiorno, dove più elevata è la disoccupazione. Inoltre, è stato istituito un fondo per la sperimentazione della partecipazione dei lavoratori al capitale e agli utili delle imprese.

Un altro tavolo di lavoro verrà aperto con le Regioni al fine di migliorare la formazione professionale, così da favorire una maggiore occupabilità dei giovani e delle altre persone alla ricerca di lavoro.

Con la legge di stabilità si è intervenuti per realizzare, a partire dal 2014, una riduzione del costo del lavoro per le imprese e il carico fiscale sulle retribuzioni di importo-medio-basso. In particolare, verranno ridotti i contributi INAIL per tutte le imprese, ma specialmente per quelle a basso rischio di infortunio.

Sono state estese anche ai co.co.pro. e ad altre categorie di lavoratori le norme contro le cosiddette “dimissioni in bianco”, e si è precisato che i requisiti di igiene, salute e sicurezza valgono verso tutti i lavoratori, e non solo nei confronti dei lavoratori subordinati.     

Il fondo per l’assunzione dei disabili è stato aumentato da 2 a 22 milioni di euro e sono stati resi più stringenti gli obblighi per le assunzioni di disabili nelle pubbliche amministrazioni.

 

  • Garanzia Giovani

Per realizzare gli obiettivi previsti dalla Garanzia, il Governo, in collaborazione con Regioni (che attueranno il programma), Province ed altre istituzioni, ha predisposto il Piano nazionale e lo ha sottoposto alla Commissione Europea nei tempi previsti, la quale deve ora dare il suo assenso ed erogare i fondi (1,5 miliardi nel biennio 2014-2015).

A partire dal primo trimestre 2014 verrà offerta la possibilità di fruire di un sistema di informazione ed orientamento, nonché di una rete di servizi individualizzati, in grado di offrire ai giovani l’inserimento in un percorso di istruzione e formazione, oppure un contratto di lavoro o un contratto di apprendistato, o una esperienza di tirocinio, o l’impegno nel servizio civile, o l’accompagnamento nell’avvio di una iniziativa imprenditoriale o di lavoro autonomo.

Parallelamente, le norme approvate nei mesi scorsi hanno consentito di colmare un gap rispetto ad altri paesi nell’ambito del rapporto tra scuola e lavoro, che idealmente precedono la Garanzia Giovani, prevedendo:

– l’orientamento al lavoro nell’ultima classe della scuola media inferiore e nel corso della scuola media superiore;

– l’alternanza scuola-lavoro per le ultime due classi della scuola media superiore;

– incentivi per le università che stipulano accordi con imprese per svolgere tirocini curriculari che favoriscano l’alternanza università-lavoro.

 

  • Ammortizzatori sociali

In questi mesi sono stati rifinanziati gli ammortizzatori in deroga per oltre 1,5 miliardi di euro, portando il totale dell’anno allo stesso livello del 2012 (circa 2,5 miliardi, ma ulteriori fondi relativi al 2013 verranno messi a disposizione a gennaio), assicurando un adeguato sostegno al reddito a centinaia di migliaia di persone. Con la legge di stabilità il fondo per questa finalità è stato portato a 1,7 miliardi, cui si sommano gli oltre 500 milioni derivanti dall’avvio dei fondi di solidarietà bilaterale e del fondo residuale. Inoltre, sono stati rifinanziati i contratti di solidarietà, così da favorire le aziende e i lavoratori in difficoltà. Queste misure, insieme alla emanazione del decreto interministeriale sui criteri di concessione degli ammortizzatori in deroga, permetterà al Ministero e alle Regioni di pianificare meglio gli interventi necessari ad accompagnare i casi di ristrutturazione e riorganizzazione delle aziende con esuberi di personale.

A gennaio partirà il confronto con le parti sociali sia per un migliore applicazione della legislazione vigente nel campo degli ammortizzatori sociali, sia per valutare come migliorarli e/o estenderli all’intero universo dei lavoratori.

 

  • Interventi in materia di sicurezza sul lavoro

Si è intervenuto in modo organico e integrato in materia: innanzitutto, si è agito per favorire una più agevole attuazione degli adempimenti in materia da parte delle imprese, semplificando alcuni aspetti procedurali e sono state raddoppiate le risorse messe a disposizione del sistema produttivo dall’INAIL (da 150 milioni di euro nel 2013 a più di 300 nel 2014) per favorire investimenti volti a migliorare  la  sicurezza, cui si accompagnerà la già citata riduzione dei premi  correlata a migliori andamenti infortunistici.

Sono state aumentate le ammende per sanzioni in casi di mancato rispetto delle regole in materia di sicurezza sul lavoro, così come quelle per lavoro irregolare. Sono state autorizzate 250 assunzioni di ispettori e tecnici per potenziare i controlli, mentre la riorganizzazione del ministero consentirà di destinare all’attività sul campo altri 60 ispettori del lavoro.

 

  • Le politiche sociali

E’ stata approvata la riforma dell’Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE), pas­so fondamentale per migliorare l’equità sociale. Il nuovo ISEE adotta una nozione di reddito disponibile più adatta alle finalità dello strumento, migliora la capacità selettiva dell’indicatore mediante una maggiore valorizzazione della com­ponente patrimoniale, considera le caratteristiche dei nuclei familiari con carichi particolarmente gravosi, come le famiglie numerose (con tre o più figli) e quelle con persone con disabilità, consente una differenziazione dell’indicatore in riferimento al tipo di prestazione richiesta, riduce l’area dell’autodichiarazione, consentendo di rafforzare i controlli e ridurre le situazioni di accesso indebito alle prestazioni agevolate.

E’ stato disegnato uno strumento universale per la lotta contro la povertà (sostegno per l’inclusione attiva – SIA), il quale verrà sperimentato nel corso del 2014 per essere poi introdotto a partire dal 2015. Il SIA prevede non solo un sostegno al reddito di chi è povero in termini assoluti, ma anche interventi di accompagnamento ed un impegno da parte del beneficiario per cercare lavoro, assicurare l’istruzione die figli minori, ecc., nonché un controllo periodico dell’effettivo stato di povertà. In questo modo, l’Italia si allinea alle migliori pratiche europee, superando un ritardo storico criticato anche dalla Commissione Europea. Nel 2014 la sperimentazione del SIA interesserà complessivamente circa 400.000 persone, con un impegno finanziario per il biennio 2014-2015 di oltre 600 milioni di euro), configurandosi come il più ampio intervento contro la povertà assoluta realizzato nell’ultimo decennio, cui si somma l’aumento a 250 milioni (per il 2014) della social card tradizionale.   

Con la legge di stabilità sono stati rifinanziati, con circa un miliardo di euro per il 2014, i fondi che interessano vari capitoli delle politiche sociali: la non autosufficienza (350 milioni di cui 75 per le non autosufficienze più gravi), il fondo nazionale per le politiche sociali (315 milioni), la social card tradizionale (250 milioni), l’assistenza ai minori stranieri non accompagnati (40 milioni),  l’infanzia e l’adolescenza (2 milioni in aggiunta ai 28 già previsti).

Complessivamente, i fondi destinati alla lotta alla povertà e all’esclusione sociale nel 2014 aumentano del 50% rispetto ai livelli del 2013.

 

  • Gli interventi in campo previdenziale e assicurativo

Molti sono stati gli interventi effettuati nei mesi scorsi e nella legge di stabilità, a favore dei pensionati, degli esodati e di particolari categorie di futuri pensionati. Inoltre, si è intervenuti sulle cosiddette “pensioni d’oro”, tema molto trattato dall’opinione pubblica negli ultimi mesi.

In particolare:

– sono stati salvaguardati complessivamente altri 33.000 esodati, un valore superiore a quello annunciato a settembre, con una particolare attenzione verso le categorie più deboli, come i licenziati individuali;

– sono state rimosse le penalizzazioni per l’accesso alla pensione anticipata da parte di persone (soprattutto donne) impegnate in attività di valore sociale, come coloro i quali assistono disabili o familiari, i donatori di sangue, ecc.;

– è stata ripristinata l’indicizzazione all’inflazione delle pensioni, non solo per chi riceve trattamenti pari a tre volte in minimo (circa 1.500 euro mensili), ma anche per chi ha trattamenti fino a sei volte il minimo e, in misura fortemente ridotta, superiori a tale valore;

– è stato istituito un contributo di solidarietà sulle pensioni superiori a 90.000, crescente al crescere degli importi percepiti. Il contributo resta nel sistema previdenziale, andando a finanziare anche interventi per gli esodati;

– è stato inserito un limite alla cumulabilità di pensioni pubbliche e emolumenti pagati dalle pubbliche amministrazioni;

– è stato emanato il regolamento per l’armonizzazione pensionistica per le categorie che erano state escluse dalla riforma del 2011;

– è stata chiarita la situazione contabile dell’INPS, dopo l’incorporazione dell’INPDAP, fugando così i dubbi sulla presunta insostenibilità del sistema pensionistico.

E’ stata avviato il lavoro che, nel corso del 2014, porterà ad informare tutti i lavoratori delle diverse gestioni INPS sulla loro futura condizione pensionistica ed a consentire loro di effettuare simulazioni di quest’ultima (cosiddetta “busta arancione”). 

E’ stato aumentato l’indennizzo per danno biologico e le misure monetarie a favore dei superstiti vittime di gravi infortuni sul lavoro, che per molti anni non erano state adeguate all’inflazione.

 

Le misure, le cifre impegnate e gli ulteriori finanziamenti stanziati dal Governo per le iniziative più urgenti (disoccupazione giovanile, povertà, ecc.) sono state riassunte dal Ministro Enrico Giovannini nel corso della Conferenza stampa tenuta al termine dell’ultimo Consiglio dei Ministri del 2013, lo scorso 27 dicembre.

 

Donne e lavoro

Donne e lavoro: le misure a favore dell’occupazione femminile

 

Uguaglianza salariale, accesso al mercato del lavoro, conciliazione famiglia-lavoro, credito agevolato: questi gli obiettivi in tema di occupazione femminile e temi prioritari delle iniziative in corso e di quelle future.

La situazione delle donne sul mercato del lavoro

In Italia le opportunità delle donne nel mercato del lavoro sono frenate da problemi di natura strutturale. Eppure, come sottolineato dallo stesso Ministro Giovannini nel corso di una conferenza stampa lo scorso 18 dicembre, le donne ormai raggiungono gli uomini, e spesso li superano,  sia nella formazione scolastica sia nella preparazione universitaria. La barriera all’entrata nel mercato del lavoro costituisce quindi una discriminazione che deve essere superata. Allo stesso tempo, è di fondamentale importanza fronteggiare la diversità, anche salariale. La crisi ha colpito duramente le donne, soprattutto nel Mezzogiorno, che per risolvere i problemi economici della famiglia accettano lavori anche dequalificanti. Inoltre, il part-time involontario, cioè quello stabilito dalle aziende e non per motivi di conciliazione, è una condizione sempre più diffusa tra le lavoratrici. Infine, migliorare la conciliazione fra i tempi di lavoro e quelli di cura, rappresenta uno dei principali obiettivi per fare esprimere pienamente il potenziale femminile nel mondo del lavoro e migliorare la produttività delle aziende pubbliche e private.

Le azioni del Ministero

Le politiche messe in campo dal ministero mirano a introdurre nuove norme di tutela, ma anche dare concreta attuazione a quelle già esistenti, attraverso azioni in grado di cambiare l’approccio culturale con cui le aziende, i lavoratori e le lavoratrici, guardano a questo tema. In questa direzione va l’istituzione di una Commissione sulla conciliazione lavoro-famiglia, che verrà istituita presso il ministero e la cui attività sarà finalizzata a individuare le azioni che potranno essere messe in campo, distinguendo quelle attuabili a titolo non oneroso da quelle per le quali sarà invece necessario sostenere dei costi. I lavori della commissione saranno svolti grazie alla collaborazione fra il Ministero del Lavoro, il Dipartimento Pari Opportunità, il Dipartimento della Famiglia e la Rete delle Consigliere di Parità, con il supporto di un numero di esperti con competenze giuridiche, economiche e sociologiche.

In questa direzione, il Ministero ha affidato alla sua agenzia tecnica, Italia Lavoro, la realizzazione del progetto LaFemMe per offrire servizi di formazione e consulenza finalizzati a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e a facilitare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. L’iniziativa si inserisce nelle politiche europee che hanno designato il 2014 come Anno Europeo per la Conciliazione.

Le iniziative e i risultati

Al fine di promuovere l’occupazione femminile e per incentivare la creazione di rapporti di lavoro stabili, già la Legge 92/2012 di riforma del mercato del lavoro aveva previsto l’introduzione di incentivi per le aziende che assumono donne di qualunque età, prive di impiego da almeno ventiquattro mesi (termine che si abbassa a 6 mesi in caso di lavoratrici residenti in aree svantaggiate o se impiegate in una professione o in un settore economico caratterizzati da una accentuata disparità occupazionale di genere). Questa misura, attuata nell’estate del 2013, insieme agli aiuti per le aziende che assumono disoccupati ultracinquantenni, ha già consentito l’assunzione di 6.500 donne, di cui 4.500 solo nel Mezzogiorno. Inoltre, delle 18.000 domande pervenute all’INPS grazie agli incentivi per l’occupazione giovanile (DL 76/2013), il 38% ha riguardato donne (7.000 domande per assunzioni a tempo indeterminato di giovani donne fino a 29 anni, di cui 2.700 solo nel Mezzogiorno). In questi mesi, quindi, sono quasi 14.000 le donne che hanno trovato lavoro grazie all’azione del Governo, una tendenza che indica come gli incentivi stiano ottenendo i risultati previsti, tanto da far ritenere opportuno potenziarli nel prossimo futuro.

Inoltre, l’INPS ha recentemente reso operativo l’ultimo incentivo alle imprese previsto dal Decreto Legge 76/2013 (Scheda di sintesi), che riguarda l’assunzione di disoccupati che fruiscono dell’ASPI. Si tratta di un incentivo che stimola le aziende ad assumere le persone fin dall’inizio del periodo di inattività, cioè dal momento in cui entrano in stato di disoccupazione.

Infine, sul fronte dell’imprenditoria femminile, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha sostenuto la campagna istituzionale “Riparti da te! Bella impresa essere donna”, organizzata dall’Ente Nazionale per il Microcredito, concepita con l’obiettivo di far conoscere le modalità di accesso ai prestiti agevolati messi a disposizione per creare piccole imprese e dare impulso al lavoro autonomo. Il microcredito, infatti, è un strumento per superare il problema di accesso al credito delle donne che, rispetto agli uomini, spesso sono ancora penalizzate da tassi d’interesse più alti, importi inferiori accordati e, soprattutto, dalla richiesta di maggiori garanzie.

Si inserisce in questo contesto l’emendamento approvato dalla Camera dei Deputati che istituisce presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il Fondo per le politiche attive e che si avvarrà di un prestito di 15 milioni di Euro nel 2012 e di 20 milioni di Euro nel 2015 e 2016: un passaggio che sottolinea lo sforzo per migliorare le politiche attive e agevolare il reinserimento nel mondo del lavoro, nel tentativo di diminuire il ricorso agli ammortizzatori sociali.

Giovani

Iniziative per i giovani

Contrastare la disoccupazione giovanile è una priorità per l’Italia. Al centro dell’agenda, in particolare, le azioni per favorire l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro e in questa direzione vanno le misure previste dal “Decreto Lavoro” (Decreto Legge n° 76/2013) che ha l’obiettivo, fra l’altro, di stimolare l’accelerazione della creazione di posti lavoro a tempo determinato e indeterminato, con particolare riferimento ai giovani.

Gli interventi contenuti nella legge rappresentano solo il primo passo della strategia del Governo: in un secondo gruppo di misure in materia di occupazione giovanile si inserisce, infatti, anche il Piano per la “Garanzia Giovani” approvato lo scorso 30 ottobre dalla Struttura di Missione istituita presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che, coerentemente con la Raccomandazione Europea del 22 aprile 2013, intende garantire una formazione adeguata e un efficace orientamento al lavoro per i ragazzi tra i 15 e i 24 anni.

In particolare, con il Decreto Legge 76/2013,sono stati introdotti:

 

  • Incentivi alle imprese che assumono giovani a tempo indeterminato

E’ una misura volta a favorire l’occupazione stabile di giovani età compresa tra i 18 e 29 anni, che siano disoccupati da almeno sei mesi o che non abbiano conseguito il diploma di scuola superiore. Le imprese interessate potranno usufruire di una decontribuzione pari a un terzo dello stipendio mensile lordo, per un massimo di 650 euro. Nel caso in cui si tratti di un’assunzione a tempo indeterminato, il beneficio è erogato per  un periodo di 18 mesi, mentre nel caso di contratto a tempo determinato trasformato in contratto a tempo indeterminato sarà erogato per 12 mesi.

Le domande per usufruire dell’incentivo possono essere presentate all’INPS per via telematica, compilando il modulo disponibile nella sezione dedicata del sito internet www.inps.it e seguendo le indicazioni operative contenute nella circolare n. 131 del 17 settembre 2013.

Dal mese di ottobre ad oggi l’INPS ha ricevuto oltre 16 mila domande e i giovani finora assunti a tempo indeterminato sono 12 mila.

  • Tirocini formativi in azienda

Si tratta di una misura rivolta ai giovani che oggi non hanno un lavoro, né continuano il percorso formativo: i cosiddetti Neet (Not in Education, Employment or Training). Per finanziare le borse di tirocinio formativo in favore giovani, di età compresa fra i 18 e i 29 anni, residenti o domiciliati nelle Regioni del Mezzogiorno, con il Decreto 76/2013 stati stanziati 56 milioni di euro per il 2013, 16 per il 2014 e 96 per il 2015.

A queste misure si aggiunge il finanziamento di un bando, pubblicato lo scorso 9 settembre dall’agenzia tecnica del Ministero Italia Lavoro, che promuove 3.000 percorsi di tirocinio, di durata semestrale, attraverso la concessione di una borse a titolo di indennità di partecipazione variabile in funzione della tipologia del tirocinio prescelta: 500 euro mensili per i tirocini svolti in una delle quattro regioni convergenza (Campania, Sicilia, Puglia e Calabria), 1.300 per i tirocini “in mobilità” (ovvero tirocini svolti presso aziende ubicate in tutte le altre regioni).

Il bando è rivolto a giovani residenti in possesso di una laurea che abbiano un’età compresa tra i 24 e i 35 anni non compiuti.

Le candidature delle aziende che desiderano ospitare un tirocinante nell’ambito del Programma AMVA Neet e quelle dei giovani che intendono partecipare al progetto sono possibili attraverso l’iscrizione nell’apposita sezione del portale Cliclavoro.

L’avviso resterà aperto fino a esaurimento risorse destinate al progetto (10 milioni di euro) e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2014.

Ad oggi sono 13 mila i giovani candidati, 6500 le imprese iscritte e 5650 i percorsi di formazione on the job già disponibili.

  • Autoimpiego, auto imprenditorialità e progetti promossi dalle categorie svantaggiate

Il decreto mette inoltre a disposizione ulteriori risorse, sempre a beneficio delle regioni del mezzogiorno, dedicate al rifinanziamento delle misure per l’autoimpiego e autoimprenditorialità e dell’azione del Piano di Azione Coesione rivolta a progetti promossi da giovani e da soggetti delle categorie svantaggiate e molto svantaggiate per l’infrastrutturazione sociale e la valorizzazione di beni pubblici sul territorio.

Entrambe le misure possono beneficiare di un finanziamento che ammonta a 26 milioni di euro per il 2013 e il 2014 e 28 per il 2015.

  • Tirocini curriculari

Al fine di promuovere l’alternanza fra studio e lavoro nel decreto sono state previste forme di sostegno delle attività di tirocinio curriculare da parte degli studenti universitari iscritti ai corsi di laurea 2013-2014.

I criteri e le modalità per la ripartizione dell’incentivo tra le università statali che attivano tirocini della durata minima di 3 mesi con enti pubblici o privati saranno fissati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Le Università ripartiranno l’incentivo, che potrà arrivare a 200 euro per ogni studente, sulla base di criteri di premialità: la regolarità del percorso di studi, la votazione media degli esami, le condizioni economiche dello studente.

Per l’anno 2014, inoltre, è stata prevista l’istituzione presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo di un Fondo straordinario, con stanziamento pari a 1 milione di euro, denominato “Fondo mille giovani per la cultura”, destinato alla promozione di tirocini formativi e di orientamento per giovani fino a 29 anni nei settori delle attività e dei servizi per cultura.

Infine, è stata prevista l’istituzione presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali di un Fondo di 2 milioni annuali fino al 2015 per  tirocini svolti nelle pubbliche amministrazioni.

 

Oltre alle misure per il rilancio dell’occupazione contenute nel decreto numerosi sono anche altri progetti, promossi dal Ministero del Lavoro e attuati dalla sua agenzia tecnica Italia Lavoro, mirati ad aumentare le possibilità occupazionali dei giovani e a promuovere l’apprendistato come principale contratto di inserimento nel mondo del lavoro.

Per maggiori informazioni sui progetti e programmi di incentivazione al reinserimento o inserimento lavorativo vai alla sezione dedicata di questo sito.

Appendici

– WIKI Garanzia Giovani, numero 2

– Piano di comunicazione per la Garanzia per i Giovani

– Contributo del Gruppo di lavoro “Supporto informativo e orientamento per i giovani”

– Contributo del Gruppo di lavoro “Autoimprenditorialità”

– Contributo del Gruppo di lavoro “Focus Group giovanili e mobilitazione delle idee”

– Contributo di Unioncamere “L’inserimento al lavoro dei giovani”

Un’ isola in Parlamento

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Titolo: Un’isola e il Parlamento
Autore: Fiori Peppino
Montaggio: Bartolini Paolo
Riprese: Busia NinoPagliaro Enrico
Interventi: Carta GianuarioPirastu Ignazio
Editore: RAI
Data di trasmissione: 1968/12/21
Tipologia: documentariinterviste
Argomento: Storia e tradizioni
Lingua: italiano
Descrizione: Nel filmato proposto, Peppino Fiori, compianto e valido giornalista, parla delle cinque proposte di legge, fatte nel 1968, per l’istituzione di una Commissione Parlamentare d’inchiesta sul banditismo in Sardegna. A completare l’inchiesta sull’ormai antico fenomeno del banditismo nell’Isola, ereditato fin dall’epoca pre-risorgimentale, una doppia intervista ai due deputati isolani Gianuario Carta (DC) e Ignazio Pirastu (PCI).
Note: redattore capo Billi Andrea; coordinatore Fido Carlo; collaborazione musiche Pedace Saro; messa in onda Amicucci Elena

Leggi

7 MARZO 2014 – “SALVA-ROMA/TER”

 

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche apportate dal Decreto-Legge 6 marzo 2014, n. 16.

 

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6 MARZO 2014 – “PROROGHE DI TERMINI”

 

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche apportate dal Decreto-Legge 30 dicembre 2013, n. 150 , convertito, con modificazioni, dalla Legge 27 febbraio 2014, n. 15.

 

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6 MARZO 2014 – “STUPEFACENTI E SOSTANZE PSICOTROPE”

 

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche apportate dalla sentenza della Corte Costituzionale 12 – 25 febbraio 2014, n. 32 (in G.U. 1a s.s. 5/3/2014, n. 11) ai seguenti provvedimenti:
– Decreto-legge 30 dicembre 2005, n. 272
– Decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309

 

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4 MARZO 2014 – “MANCATA CONVERSIONE DECRETO SALVA-ROMA/BIS”

 

Il Decreto-Legge 30 dicembre 2013, n. 151 recante “Disposizioni di carattere finanziario indifferibili finalizzate a garantire la funzionalita’ di enti locali, la realizzazione di misure in tema di infrastrutture, trasporti ed opere pubbliche nonche’ a consentire interventi in favore di popolazioni colpite da calamita’ naturali” non e’ stato convertito in legge nel termine di sessanta giorni dalla sua pubblicazione avvenuta nella Gazzetta Ufficiale – serie generale – n. 304 del 30 dicembre 2013.

 

 

28 FEBBRAIO 2014 – “FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI”

 

La Banca Dati è aggiornata in multivigenza con le modifiche apportate dal Decreto-Legge 28 dicembre 2013, n. 149 , convertito, con modificazioni, dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 13.

 

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21 FEBBRAIO 2014 – “INTEGRATA LA BANCA DATI CON GLI ATTI PUBBLICATI NEL 1942 E NEL 1943”

In aggiunta a quelli già presenti sono ora disponibili anche gli atti normativi pubblicati nel 1942 e nel 1943.

 

Video

 

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Editore: RAI Sardegna
Raccolta: Archivio Rai
Tipologia: documentari
Argomento: Storia e tradizioni
Lingua: italianosardo
Descrizione: Filmato che illustra, attraverso interviste, immagini di repertorio e brani originali, la storia della Sardegna a partire dagli inizi del Novecento. Si spazia dai documenti sonori relativi al discorso tenuto da Grazia Deledda in occasione del conferimento del premio Nobel (1926), all’inaugurazione (18/12/1938), da parte di Mussolini, della città di Carbonia, alle prime trasmissioni di Radio Sardegna (1943), al messaggio del ministro Emilio Lussu ai soldati italiani (1946). Sul versante dei filmati è proposta la sequenza della processione di Sant’Efisio nella Cagliari distrutta dai bombardamenti del 1943 e numerosi brani tratti da “Sardegna quasi un continente” (1961) e “La civiltà nuragica” (1967) di Marcello Serra, “La Sardegna: un itinerario nel tempo” (1963) di Giuseppe Dessì, “Dentro la Sardegna” (1968) di Giuseppe Lisi.
Note: Il testo “filo di memoria” è tratto da una presentazione di Guido Strazza sul cucire di Maria Lai. I repertori audio e video sono tratti dall’Archivio Rai Sardegna. Produttori esecutivi Maccioni Cristina e Martis Stefania; ideazione e progetto Cannas Romano.

 

La maga buona di Italo Calvino

 Tutte le barriere e i pregiudizi abbattuti da Eva Mameli una delle prime donne in Italia a laurearsi in Scienze naturali ·

Eva Mameli, nata a Sassari il 12 febbraio 1886 e il cui cognome immediatamente rimanda all’inno d’Italia, era parente stretta dei Mameli di Lanusei, la famiglia del compositore.

La piccola, appena nata, sembrò malaticcia ai suoi genitori e si temette per la sua vita, tanto da essere battezzata un mese dopo la nascita. Da ragazza, crescendo, viveva un particolare stato d’animo: «Sembravo timida ma non lo ero per niente. Dentro di me sentivo una gran voglia di imparare. Non avevo ancora idea di cosa avrei fatto, però sapevo che desideravo scoprire per essere utile. A chi o a che cosa lo ignoravo, ma l’idea di diventare qualcuno mi accompagnò sempre in quegli anni».

In tempi in cui alle donne era preclusa o quasi l’istruzione, Eva abbatté numerose e imponenti barriere: tra l’altro fu la prima donna italiana a laurearsi in Scienze naturali. Sposa di Mario Calvino lo seguì anche a Cuba dove lavorava in un centro di ricerca sperimentale. Qui nasce, nel 1923, Italo Calvino. Tornata in Italia vinse la cattedra di Botanica a Cagliari e, allo scoppio della seconda guerra mondiale non si tirò indietro nell’aiutare perseguitati ed ebrei. La scienziata — che il figlio scrittore definì «la maga buona che coltiva gli iris» — lavorò fino al 1978, anno della sua morte, all’età di 92 anni, con all’attivo circa duecento pubblicazioni.

Cristiana Dobner