La maga buona di Italo Calvino

 Tutte le barriere e i pregiudizi abbattuti da Eva Mameli una delle prime donne in Italia a laurearsi in Scienze naturali ·

Eva Mameli, nata a Sassari il 12 febbraio 1886 e il cui cognome immediatamente rimanda all’inno d’Italia, era parente stretta dei Mameli di Lanusei, la famiglia del compositore.

La piccola, appena nata, sembrò malaticcia ai suoi genitori e si temette per la sua vita, tanto da essere battezzata un mese dopo la nascita. Da ragazza, crescendo, viveva un particolare stato d’animo: «Sembravo timida ma non lo ero per niente. Dentro di me sentivo una gran voglia di imparare. Non avevo ancora idea di cosa avrei fatto, però sapevo che desideravo scoprire per essere utile. A chi o a che cosa lo ignoravo, ma l’idea di diventare qualcuno mi accompagnò sempre in quegli anni».

In tempi in cui alle donne era preclusa o quasi l’istruzione, Eva abbatté numerose e imponenti barriere: tra l’altro fu la prima donna italiana a laurearsi in Scienze naturali. Sposa di Mario Calvino lo seguì anche a Cuba dove lavorava in un centro di ricerca sperimentale. Qui nasce, nel 1923, Italo Calvino. Tornata in Italia vinse la cattedra di Botanica a Cagliari e, allo scoppio della seconda guerra mondiale non si tirò indietro nell’aiutare perseguitati ed ebrei. La scienziata — che il figlio scrittore definì «la maga buona che coltiva gli iris» — lavorò fino al 1978, anno della sua morte, all’età di 92 anni, con all’attivo circa duecento pubblicazioni.

Cristiana Dobner

 
 
La maga buona di Italo Calvinoultima modifica: 2014-03-07T15:14:56+01:00da vitegabry
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