immigrati

Immigrati: Cgil, subito piano nazionale accoglienza e integrazione

 

“Un piano nazionale d’accoglienza e di integrazione”. E’ questa la richiesta avanzata dalla Cgil nel corso del convegno ”Dall’emergenza a un sistema d’accoglienza in Italia ed Europa. Dalla guerra civile siriana alla tragedia di Lampedusa”, promosso dalla Cgil e dal Cir (Consiglio italiano per i rifugiati), che si è svolto ieri a Roma. Un’iniziativa, indetta a pochi giorni dalla tragedia di Lampedusa, per avviare una riflessione approfondita, con interlocutori autorevoli e competenti, per individuare proposte e percorsi concreti per uscire dalla tragedia e dall’emergenza.

 “Dopo l”ennesima tragedia nel mare di Lampedusa, la più grave per dimensioni accaduta finora, non si può più tollerare -ha affermato la Cgil- che tutto rimanga immutato, nè ci si può fermare al cordoglio e all’esortazione che non ”accada mai più”. Per non farlo accadere mai più bisogna fare delle scelte, degli atti politici concreti, bisogna cambiare norme e comportamenti”.

 “La posizione geografica dell’Italia -sottolinea ancora il sindacato- la porta inevitabilmente a dover assolvere un compito di accoglienza degli stranieri che intendono arrivare in Europa, innanzitutto di coloro che chiedono protezione. Questo compito stando alla situazione geopolitica dell’area del Mediterraneo è diventato sempre più impegnativo. Ed è facile prevedere che nel futuro prossimo lo diventerà ancora di più. Ciò impone di superare l’approccio emergenziale e costruire una risposta adeguata, organica e strutturale. Questa risposta non può essere altro che ”un piano nazionale d’accoglienza e di integrazione”.

Un piano che, è stato detto nel convegno concluso dal segretario nazionale della Cgil, Vera Lamonica, deve affrontare almeno i seguenti punti: “Il quadro normativo europeo e italiano in materia di accoglienza, procedure di asilo e integrazione di rifugiati e migranti; la normativa sull’accoglienza utilizzata in passato a seguito di ”eventi specifici” a partire dalla ex Jugoslavia fino all”’emergenza nord Africa”; l’esperienza nell’applicazione di queste normative da quelle più negative (emergenza Nord Africa) alle buone pratiche di comuni come, ad esempio, Badolato (ripopolazione di zone abbandonate); l’immagine dell’Italia in Europa per mancanza di accoglienza secondo gli standard stabiliti, per l’assenza di misure di integrazione, e per i frequenti episodi di abbandono sociale di richiedenti asilo e rifugiati, come evidenziato da centinaia di decisioni di tribunali in altri Stati dell’Unione europea”.

“In assenza di ”un piano nazionale d’accoglienza e di integrazione” -ha sostenuto la Cgil- l’Italia non potrà mai giocare un ruolo convincente nè nei tavoli europei in termini politici, nè nei piani di finanziamento europeo destinati ai Paesi membri per accoglienza di stranieri e richiedenti protezione internazionale”.

immigratiultima modifica: 2013-10-30T12:05:00+01:00da vitegabry
Reposta per primo quest’articolo