I Contratti di lavoro: sono riportati i contratti nazionali di categoria e gli accordi di cui abbiamo avuto conoscenza. Inoltre sono presenti le retribuzioni e i contributi dei contratti maggiormente rappresentativi. Cliccando su di essi si entrerà nel link scelto. |
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Ultimi inserimenti:
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Archivi giornalieri: 29 ottobre 2013
Messaggi INPS
Messaggio n. 17197 del 25-10-2013
Oggetto: Art. 20, co. 1, D.L. n. 112/2008, convertito nella legge n. 133/2008, come modificato dall’art. 18, comma 16, D.L. n. 98/2011, convertito con modificazioni nella legge n. 111/2011. Sentenza Corte Costituzionale 9 maggio 2013, n. 82. Effetti. Rimborso della contribuzione di malattia.
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Categoria: Messaggi
Messaggio n. 16879 del 21-10-2013
Oggetto: INVCIV verifiche straordinarie, sospensione d’ufficio per assenza a visita.
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Categoria: Messaggi
Messaggio n. 16786 del 18-10-2013
Oggetto: Gestione Artigiani e Commercianti – Avvisi Bonari
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Categoria: Messaggi
Messaggio n. 16295 del 11-10-2013
Oggetto: accertamento dell’esistenza in vita dei titolari di trattamenti pensionistici pubblici e dei titolari di trattamenti pensionistici della gestione spettacolo e sportivi professionisti erogati all’estero.
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Categoria: Messaggi
Documenti allegati:
allegato n.1 | allegato n.2 | allegato n.3 | allegato n.4 | allegato n.5
Messaggio n. 16291 del 11-10-2013
Oggetto: Assicurazione obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti degli esercenti attività commerciali – Produttori assicurativi di terzo e quarto gruppo – Chiarimenti.
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Categoria: Messaggi
Messaggio n. 16283 del 11-10-2013
Oggetto: Cessione del quinto della pensione. Variazione tassi soglia della convenzione INPS (articolo 10) di cui alla determinazione presidenziale n. 76 del 5 aprile 2013.
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Categoria: Messaggi
Messaggio n. 16264 del 11-10-2013
Oggetto: Cure termali 2013. Aggiornamento elenchi strutture convenzionate.
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Categoria: Messaggi
Documenti allegati:
allegato n.1
Messaggio n. 16257 del 11-10-2013
Oggetto: informativa sull’attivazione di misure conseguenti alla rilevazione di accessi anomali alle banche dati dell’Istituto.
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Categoria: Messaggi
Messaggio n. 16140 del 09-10-2013
Oggetto: Ammortizzatori sociali in deroga – ultimazione pagamenti competenze fino al 31.12.2012.
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Categoria: Messaggi
Documenti allegati:
allegato n.1
Messaggio n. 15806 del 03-10-2013
Oggetto: ERRRATA CORRIGE messaggio n. 15570 del 1 ottobre 2013: Riconoscimento benefici contributivi alle Cooperative ex legge L.240/84. Interpretazione autentica dell’articolo 9, comma 5, della Legge 11 marzo 1988, n. 67 e successive modifiche.
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Categoria: Messaggi
Circolari INPS
Circolare n. 154 del 28-10-2013
Oggetto: Presentazione della dichiarazione di immediata disponibilità nell’ambito della domanda di disoccupazione ASpI e Mini ASpI – messa a disposizione delle dichiarazioni ai Centri per l’impiego – art. 4, comma 38, legge 28 giugno 2012, n. 92 .
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Categoria: Circolari
Documenti allegati:
allegato n.1 | allegato n.2
Circolare n. 153 del 28-10-2013
Oggetto: Gestione Dipendenti Pubblici. Funzioni web per iscritti ed amministrazioni: visualizzazione dei versamenti. Visualizzazione delle note di debito e dei piani di ammortamento per le amministrazioni.
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Categoria: Circolari
Circolare n. 152 del 28-10-2013
Oggetto: Rettifica trimestre riscossione contributiva recupero danno biologico anno 2012.
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Categoria: Circolari
Circolare n. 151 del 28-10-2013
Oggetto: Nuove modalità di presentazione dei ricorsi amministrativi ai Comitati di Vigilanza – Gestione Dipendenti Pubblici. Utilizzo del canale telematico.
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Categoria: Circolari
Documenti allegati:
allegato n.1
Circolare n. 150 del 25-10-2013
Oggetto: Incentivi per l’assunzione dei lavoratori iscritti nelle liste di mobilità ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236 e successive modifiche ed integrazioni. Chiarimenti.
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Categoria: Circolari
Messaggio n. 17197 del 25-10-2013
Oggetto: Art. 20, co. 1, D.L. n. 112/2008, convertito nella legge n. 133/2008, come modificato dall’art. 18, comma 16, D.L. n. 98/2011, convertito con modificazioni nella legge n. 111/2011. Sentenza Corte Costituzionale 9 maggio 2013, n. 82. Effetti. Rimborso della contribuzione di malattia.
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Categoria: Messaggi
Messaggio n. 16879 del 21-10-2013
Oggetto: INVCIV verifiche straordinarie, sospensione d’ufficio per assenza a visita.
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Categoria: Messaggi
Messaggio n. 16786 del 18-10-2013
Oggetto: Gestione Artigiani e Commercianti – Avvisi Bonari
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Categoria: Messaggi
Messaggio n. 16295 del 11-10-2013
Oggetto: accertamento dell’esistenza in vita dei titolari di trattamenti pensionistici pubblici e dei titolari di trattamenti pensionistici della gestione spettacolo e sportivi professionisti erogati all’estero.
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Categoria: Messaggi
Documenti allegati:
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Messaggio n. 16291 del 11-10-2013
Oggetto: Assicurazione obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti degli esercenti attività commerciali – Produttori assicurativi di terzo e quarto gruppo – Chiarimenti.
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Categoria: Messaggi
Cessione del quinto della pensione
Cessione del quinto della pensione Salta il menu di navigazione del canale
Che cos’è
È un prestito che il pensionato può ottenere da un istituto di credito e rimborsare attraverso un addebito automatico che l’Inps effettua sulla sua pensione. Il prelievo non può superare un quinto dell’importo mensile della pensione.
Informazioni dal sito Inps
- Le parole della previdenza
Il presidente Mastrapasqua illustra le caratteristiche della cessione del quinto.
Come funziona
Il pensionato deve richiedere il prestito alla Banca o all’Intermediario Finanziario. L’Inps provvede poi a versare la quota stabilita trattenendola direttamente dalla pensione. La durata del contratto di prestito non può superare i dieci anni.
Esclusioni
Il prestito si può chiedere con tutte le pensioni, ad eccezione di:
- pensioni e assegni sociali;
- invalidità civili;
- assegni mensili per l’assistenza ai pensionati per inabilità;
- assegni di sostegno al reddito;
- pensioni del personale bancario;
- assegni al nucleo familiare.
Cosa deve fare il pensionato
Per ottenere un prestito con cessione del quinto, il pensionato deve richiedere ad un ufficio Inps (o direttamente all’ente finanziario convenzionato con l’Istituto) la comunicazione di cedibilità: un documento in cui viene indicato l’importo massimo della rata del prestito. La stessa comunicazione va esibita anche alla banca o alla società finanziaria per stipulare il contratto di prestito.
Come si calcola la rata
Poiché il pensionato può cedere fino ad un quinto della propria pensione, la rata dipende dall’importo della pensione stessa. L’importo cedibile è calcolato al netto delle trattenute fiscali e previdenziali, e in modo da non intaccare l’importo della pensione minima (480,53 euro per il 2012). Per questo motivo i trattamenti pensionistici integrati al minimo non possono essere oggetto di cessione.
Esempi di calcolo della quota cedibile
pensione lorda | 496,30 |
ritenute fiscali | 0,00 |
pensione netta | 496,30 |
pensione minima | 480,53 |
quota cedibile | 16,77 |
*con salvaguardia della pensione minima, inferiore in questo caso all’importo del quinto = 99,26 |
pensione lorda | 1.200,00 |
ritenute fiscali | 300,00 |
pensione netta | 900,00 |
1/5 del netto | 180,00 |
quota cedibile | 180,00 |
*con salvaguardia della pensione minima (480,53). Nel caso si sia titolari di più pensioni cedibili, il calcolo si effettua sull’importo totale delle pensioni percepite |
La tutela del pensionato
Prima di poter versare l’importo della rata alla banca o all’intermediario finanziario, l’Inps verifica la presenza di alcune condizioni a tutela del pensionato:
- la Banca o la Finanziaria devono avere tutti i requisiti richiesti dalla legge per questo tipo di operazione;
- il tasso applicato al prestito deve essere inferiore al “tasso soglia” anti-usura;
- la rata prevista non deve superare un quinto dell’importo della pensione;
- nel contratto devono essere indicate tutte le spese (istruttoria, estinzione anticipata, premio assicurativo per premorienza ove presente, tasso di interesse).
La convenzione Inps con le banche
Per contenere il livello dei tassi di interesse e tutelare i pensionati, l’Inps ha predisposto una Convenzione, sottoscritta da numerose banche e intermediari finanziari, che garantisce tassi più favorevoli rispetto a quelli di mercato. L’elenco delle banche e degli istituti convenzionati è disponibile sul portale www.inps.it, seguendo il seguente percorso: Servizi Online>Elenco di tutti i servizi>Cessione quinto>Gestione Enti Convenzionati
Notizie dal sito Inps
- Testo della Convenzione (messaggio 23288 del 26 settembre 2007);
- Variazione del tasso di riferimento (messaggio n. 21453 del 14 novembre 2011);
- Circolare n. 91 del 31 maggio 2007: Decreto del Ministero dell’economia e delle finanze n. 313 del 27 dicembre 2006. Regolamento di attuazione dell’articolo 13-bis del decreto-legge 14 marzo 2005, n.35 convertito, con modificazioni, in legge 14 maggio 2005, n.80. Prestiti ai pensionati estinguibili con cessione fino ad un quinto della pensione.
Servizi on line
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Ottenere l’accredito del servizio militare e dei periodi equiparati
Ottenere l’accredito del servizio militare e dei periodi equiparati
Informazioni dal sito Inps
- Informazione di carattere generale
Quali sono i periodi accreditabili e quelli non accreditabili, quali sono i periodi equiparati, quali sono le condizioni per l’accredito, qual è l’utilità e il valore dell’accredito, qual è la documentazione da presentare ed in che modo è possibile presentare la domanda per l’accredito.
Servizi online
- Come fare la domanda di accredito on line
Se si possiede il pin è possibile compilare la domanda di accredito on-line - Per richiedere il pin
Con il Pin è possibile accedere a diversi servizi on line. Clicca qui per richiederlo
Moduli necessari
- in alternativa, come fare la domanda cartacea
Cliccando è possibile visualizzare, compilare e stampare il modello cartaceo da presentare o spedire alla sede di competenza avvalendosi anche dell’ausilio degli enti di patronato.
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Riscattare la laurea
Riscattare la laurea Salta il menu di navigazione del canale
Cosa c’è da sapere
Informazione dal sito INPS
- Il riscatto del corso di laurea
Quali sono i periodi per i quali è ammesso il riscatto e quali le condizioni per poterlo esercitare - Esempi di calcolo per il riscatto del corso di laurea
- Simulazione del calcolo del riscatto laurea per gli inoccupati
Servizi online
- La domanda on-line
Il cittadino, dopo essersi dotato di PIN, deve presentare la domanda di riscatto laurea tramite accesso telematico nella sezione blu dei Servizi Online attraverso il seguente percorso: www.inps.it > Per tipologia di utente > Cittadino > Riscatto di laurea.
Per maggiori e più dettagliate informazioni si rinvia alla circolare n. 77 del 27.05.2011 pubblicata nella sezione “circolari e messaggi” del sito www.inps.it - Il pagamento on line
Sempre se si possiede il PIN è possibile effettuare i pagamenti per il riscatto della laurea direttamente on line - Clicca quì per richiedere il pin
Con il Pin è possibile accedere a diversi servizi on line anche dalla propria abitazione.
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Consultare attestati e certificati di malattia
Consultare attestati e certificati di malattia
Avviso importante per le aziende: prendere visione del messaggio 7485 del 07/05/2013
Da questa pagina puoi accedere a informazioni di carattere generale sui certificati telematici di malattia e sulla normativa che li ha introdotti e ne regola la gestione; puoi inoltre accedere alla scheda di presentazione dei servizi offerti dall’Istituto per consentire a datori di lavoro e lavoratori dipendenti di consultare dal portale Inps attestati e certificati di malattia.
Per acquisire ulteriori informazioni sul sistema che gestisce i certificati telematici di malattia puoi utilizzare il link di accesso al sito dedicato del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Sistema TS del Ministero dell’Economia e delle Finanze) e la pagina del sito di Sogei che illustra i servizi messi a disposizione relativi al Sistema TS (Servizi di Sogei per il sistema TS).
Infine, tramite i link pubblicati sotto la voce Servizi online è possibile accedere direttamente ai servizi per la consultazione di attestati e certificati di malattia offerti a datori di lavoro e lavoratori dipendenti.
Completa questa guida ai servizi di consultazione dei certificati di malattia online una sezione di domande frequenti.
Informazioni dal sito Inps
- Certificati medici online
Tramite questo link puoi accedere direttamente alla pagina di informazione di carattere generale sui certificati di malattia online - Normativa
Utilizzando questo link puoi consultare l’elenco delle norme e degli atti ufficiali che hanno introdotto e regolano la gestione dei certificati di malattia telematici - Servizi offerti dall’Inps
Con questo link accedi alla pagina di presentazione dei servizi di consultazione di attestati e certificati offerti dall’Inps a datori di lavoro e lavoratori dipendenti. - Avvisi per gli utenti
Attraverso questo link puoi scoprire le ultime novità in materia di certificazione di malattia online. - Domande frequenti
Servizi online
- Consultazione attestati di malattia
Il servizio accessibile da questo link consente di consultare e stampare gli attestati di malattia inserendo il numero di protocollo del certificato e il codice fiscale associato. Per la consultazione degli attestati non occorre alcuna autenticazione. - Consultazione certificati di malattia per il cittadino
Utilizzando questo link puoi accedere, dopo aver inserito il tuo PIN, al servizio che consente la consultazione e la stampa dei tuoi certificati di malattia. Questo servizio, inoltre, permette l’inserimento del proprio numero di cellulare e/o l’indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC): fornendo il proprio numero di cellulare, si riceverà via SMS il numero di protocollo dei propri certificati mentre, comunicando il proprio indirizzo di PEC, si potranno ricevere via email i dati dei certificati.
I datori di lavoro o i consulenti del lavoro delegati, previa autenticazione con PIN, potranno consultare gli attestati dei propri dipendenti attraverso i seguenti servizi:
- Consultazione attestati di malattia per i datori di lavoro
Tramite questo link, dopo aver inserito il PIN aziendale, il datore di lavoro o il consulente può visionare e stampare gli attestati di malattia dei propri dipendenti, o dei dipendenti delle aziende che si gestiscono in qualità di consulente del lavoro. Sono consentiti diversi tipi di ricerche e viene offerta la possibilità di scaricare la lista degli attestati. - Consultazione attestati di malattia
Da questo link il datore di lavoro o il consulente da lui delegato può consultare e stampare un attestato di malattia fornendo il numero di protocollo del certificato e il codice fiscale associato. Questo servizio è fruibile anche telefonicamente chiamando il Contact Center Integrato Inps-Inail al numero verde gratuito 803 164 o al numero 06164164 con tariffazione a carico dell’utente chiamante.Oltre ai servizi di consultazione tramite portale Inps, il datore può anche richiedere la “ricezione automatica attestati di malattia via email” che consente di ricevere quotidianamente via PEC la lista degli attestati dei propri dipendenti. Il datore di lavoro può richiedere questo servizio recandosi presso una sede Inps. Lo stesso servizio può essere richiesto anche dai consulenti del lavoro appositamente delegati, che potranno ricevere gli attestati dei dipendenti delle aziende da loro gestite.
Informazioni da altri siti
- Sistema TS del Ministero dell’Economia e delle Finanze
Tramite questo link al sito dedicato sviluppato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, puoi avere ulteriori informazioni sul sistema con il quale vengono gestiti in rete i certificati telematica di malattia che i medici, dopo la visita fiscale, sono tenuti ad inviare on line dal 2010 al datore di lavoro e all’Inps. - Servizi di Sogei per il Sistema TS
Tramite questo link, puoi raggiungere la pagina di Sogei che illustra i servizi messi a disposizione relativi al Sistema TS. I servizi sono principalmente rivolti ai medici certificatori, alle strutture sanitarie e alle regioni.
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Gestire un lavoratore domestico
Gestire un lavoratore domestico
Da questa pagina introduttiva si può accedere, utilizzando il link “Chi sono i lavoratori domestici” al menu dell’area del portale Inps dedicata al Lavoro domestico, nella quale è riportata la definizione di lavoratore domestico con riferimento ai diversi tipi di mansioni che possono essere svolte da questa categoria di lavoratori.
Inoltre, scaricando il depliant “Tutti i servizi, senza fare la fila” si può avere una visione d’insieme dei servizi online che Inps mette a disposizione per il lavoro domestico. Chi non dispone di un PC e non ha familiarità con l’utilizzo di procedure online può comunque accedere a tali servizi rivolgendosi agli operatori del Contact center o agli intermediari della rete Inps.
Infine, per consentire di valutare l’importo dei contributi da versare prima di decidere di assumere un lavoratore domestico, è accessibile anche da questa pagina il Simulatore di calcolo dei contributi.
Per avere ulteriori informazioni su come assumere un lavoratore domestico o come pagare i contributi e per accedere ai relativi servizi online (comunicazioni obbligatorie o diverse modalità di pagamento dei contributi) si può selezionare una delle voci del menu a sinistra.
Informazioni dal sito Inps
- Chi sono i lavoratori domestici
- Tutti i servizi, senza fare la fila – (versione italiana – versione tedesca)
Utilizzando questo link puoi consultare l’opuscolo informativo che ti aggiorna sui nuovi servizi online e le diverse modalità di pagamento dei contributi per gestire correttamente e con più facilità un rapporto di lavoro domestico.
Servizi online
- Simulatore di calcolo dei contributi
Questo link consente l’accesso diretto al Simulatore di calcolo. Inserendo i dati del contratto di lavoro che si ha intenzione di stipulare o si è già stipulato con una lavoratrice o un lavoratore domestico, è possibile verificare l’ammontare dei contributi da versare all’Inps. - Video promozionale “I servizi online per il lavoro domestico: le comunicazioni obbligatorie”
Il video illustra in chiave fumettistica i principali servizi online messi a disposizione dei datori di lavoro domestico dall’Inps, focalizzando l’attenzione in particolare sui servizi per la comunicazione di assunzione e di variazione/cessazione del rapporto di lavoro. Con il video si intende valorizzare la dimensione interattiva della guida Come fare per Gestire un lavoratore domestico, evidenziando anche la possibilità di lasciare commenti per migliorare la qualità dell’informazione esposta e dei servizi online. La scelta di focalizzare l’attenzione su alcuni dei servizi online erogati dall’Inps per il lavoro domestico si fonda sull’imponente numero di contatti che si rilevano su questa tipologia di servizi da parte dell’utenza, sottolineando la possibilità per l’utente di gestire con facilità attraverso il sito le comunicazione obbligatorie, utilizzando il codice PIN assegnato.
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Effettuare i versamenti volontari
Cosa c’è da sapere
Informazione dal sito INPS
- Contributi Volontari
Cosa sono, a cosa servono, come quando e quanto si paga - Disposizioni di carattere generale
Per chi vuole approfondire l’argomento con riferimenti normativi - Soggetti aventi diritto
Chi può essere autorizzato, la decorrenza dell’autorizzazione, come vengono calcolati ai fini della pensione - I lavoratori in part time
Versamenti volontari per i lavoratori part-time approfondimenti con riferimenti normativi - Lavoratori parasubordinati
Versamenti volontari per i lavoratori parasubordinati, approfondimenti con riferimenti normativi
Servizi online
- Pagamento on-line
Come pagare senza muoversi da casa - Domanda di autorizzazione ai Versamenti Volontari on line
Se si è in possesso del Pin è possibile fare la domanda di versamenti volontari on line - Clicca quì per richiedere il Pin
Con il Pin è possibile accedere a diversi servizi on line anche dalla propria abitazione
Leggi questo articolo in formato PDFTorna su all’inizio del contenuto.
Utilizzare i buoni lavoro
Come cambiano i buoni lavoro con la riforma del mercato del lavoro dal 18/07/2012
Informazioni dal sito Inps
Il 31 maggio 2013 è terminata la fase transitoria, che consentiva l’utilizzo dei voucher acquistati entro il 17/7/2012 secondo la precedente normativa.
Pertanto, dal 1° giugno 2013 i voucher acquistati prima del 18 luglio 2012 (e naturalmente quelli acquistati successivamente) potranno essere utilizzati con la normativa di cui alla L. 92/2012, entro la ‘naturale’ scadenza (24 mesi dalla data di emissione per i voucher INPS e postali; 12 mesi per i voucher acquistati presso tabaccai e banche abilitate).
Cosa sono e a che servono
Informazioni dal sito Inps
- Il sistema dei buoni
Nella pagina si può trovare una descrizione delle caratteristiche e finalità dello strumento buoni lavoro con l’indicazione del valore dei buoni e altre informazioni.
Il periodo di validità dei Buoni Cartacei acquistati presso le sedi Inps dal 1° gennaio 2012 è fissato in 24 mesi.
Quali possibilità per committenti e lavoratori
Informazioni dal sito Inps
- Tabella committenti/prestatori/attività
Per comprendere quali committenti e tipologie di lavoratori possono utilizzare questo strumento si propone un quadro di riepilogo delle possibilità previste dalla normativa attuale relativa ai voucher - Vademecum per l’utilizzo dei buoni lavoro
- Un referente regionale per avere risposte alle tue domande
- Elenco indirizzi e-mail dei referenti regionali
Come e dove acquistarli e riscuoterli
Informazioni dal sito Inps
- Modalità di acquisto telematico
- Distribuzione voucher cartacei presso le Sedi INPS
- Distribuzione voucher tabaccai
- Distribuzione voucher banche popolari
- Distribuzione voucher Uffici Postali
Servizi online
Moduli necessari
- Modulo SC53
Richiesta di delega per l’utilizzo della procedura telematica e per l’acquisto dei voucher presso i tabaccai e le banche popolari autorizzate e presso gli uffici postali (utilizza il pdf scaricabile on-line)
Informazioni da siti esterni
Come ottenere il rimborso dei buoni inutilizzati
Informazioni dal sito Inps
Moduli necessari
- Modulo SC52
Richiesta di rimborso dei buoni inutilizzati (utilizza il pdf scaricabile on-line)
Amianto
Amianto: a giudizio ex amministratori della Tirrenia
Due ex amministratori della Tirrenia Navigazione S.p.A., sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio colposo. Lo ha deciso il Gup del Tribunale di Napoli. La contestazione si riferisce alla morte in conseguenza di un tumore di un direttore di macchina, P.S., che aveva lavorato su navi Tirrenia dal 1970 al 2002.
Secondo l’accusa, la malattia – un mesotelioma pleurico – sarebbe dovuto alla presenza di amianto sul naviglio della Tirrenia Navigazione spa. Il giudice ha accolto le istanze del legale di parte civile dell’Osservatorio Nazionale sull’amianto. Il processo comincerà il 10 ottobre 2014.
“Ci auguriamo che i numerosi marittimi deceduti per mesotelioma e per altre patologie asbesto correlate, in seguito all’esposizione all’amianto nel naviglio della Tirrenia – ha dichiarato l’Osservatorio – possano avere giustizia e che anche gli altri procedimenti possano essere istruiti e portati
al vaglio dibattimentale, affinché’ gli imputati siano chiamati a rispondere per tutti i casi di morti sospette e di ammalati, tra chi ha lavorato in esposizione all’amianto a bordo e che le vittime abbiano il dovuto risarcimento, anche morale”.
ansa
ISTAT
Istat – Numero poveri raddoppiato, sono 5 milioni …
La recessione ha determinato gravi conseguenze sulla diffusione e sull’intensità del disagio economico nel nostro Paese: dal 2007 al 2012 il numero di individui in povertà assoluta è raddoppiato (da 2,4 a 4,8 milioni). Lo ha rilevato il presidente facente funzioni dell’Istat Antonio Golini in audizione al Senato sulla Legge di stabilità.
In particolare, nell’ultimo anno, l’aumento si estende anche a fasce di popolazione che, tradizionalmente, presentano una diffusione del fenomeno molto contenuta grazie al tipo di lavoro svolto e/o al secondo reddito del coniuge. “Il peggioramento è, però, particolarmente marcato quando la persona a capo della famiglia non è occupata – l’allungamento della durata della disoccupazione rende la situazione di chi è alla ricerca di lavoro particolarmente critica, – per le famiglie numerose, soprattutto quelle con almeno tre figli, in particolare se minori, e per le famiglie monoparentali”, osserva.
Contestualmente, è ulteriormente peggiorato l’indicatore di grave deprivazione materiale che aveva mostrato un deterioramento già nel 2011 e che è raddoppiato nell’arco di due anni.
Secondo l’Istat, quasi la metà dei poveri assoluti (2 milioni 347 mila) risiede nel Mezzogiorno (erano 1 milione 828 mila nel 2011).
Di questi oltre un milione (1,058) sono minori (erano 723 mila nel 2011) con un’incidenza salita in un anno dal 7 al 10,3 per cento. La crescita dell’incidenza della povertà assoluta va dagli oltre 8 punti percentuali, quando il capofamiglia è in cerca di lavoro (dal 15,5 al 23,6 per cento), ai 5,8 punti tra le coppie con tre o più figli (dal 10,4 al 16,2 per cento, con un incremento di oltre 6 punti se i figli sono minori), ai quasi 5 punti percentuali (dal 12,3 al 17,2 per cento) per le famiglie con cinque o più componenti. L’incremento scende a 3 punti percentuali per le famiglie con quattro componenti (dal 5,2 all”8,3 per cento ed a quasi 2 punti (dal 4,7 al 6,6 per cento) per quelle con tre componenti. Le difficoltà delle famiglie si riflettono anche nella composizione degli acquisti, che ha visto un incremento del peso dei prodotti di qualità e prezzo inferiori rispetto a quello del periodo pre-crisi. Sul fronte dei consumi “con riferimento alle componenti della domanda, negli ultimi due anni il maggiore contributo recessivo proviene dalla contrazione dei consumi delle famiglie, la cui caduta, iniziata nel primo trimestre del 2011, si è accentuata nel corso del 2012 ed è proseguita, con un ritmo solo in parte attenuato, nei primi due trimestri del 2013 (con cali congiunturali dell’ordine dello 0,5 per cento nei primi due trimestri)”.
Su tale andamento ha influito il protrarsi della discesa del potere d’acquisto delle famiglie consumatrici, che nel secondo trimestre si è ridotto dello 0,7 per cento rispetto al trimestre precedente, portando a una flessione dell’1,7 per cento se confrontato con lo stesso periodo dell’anno precedente”, spiega il presidente Istat.
“Va segnalato, che l’intensità e la durata della contrazione della capacità di spesa hanno spinto le famiglie a comportamenti improntati alla cautela. Ciò potrebbe indicare una correzione verso il basso delle valutazioni sul proprio reddito permanente: la propensione al risparmio ha segnato, dalla metà del 2012, una tendenza alla risalita, portandosi all’inizio di quest’anno al 9,3 per cento, un livello superiore di circa 1,5 punti percentuali rispetto alla media del 2012”, aggiunge.
Secondo il presidente Istat, nel primo semestre 2013, il 17 per cento per cento delle famiglie (1,6 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo del 2012 e 4,9 punti percentuali in più dei primi sei mesi del 2011), dichiara di aver diminuito la quantità di generi alimentari acquistati e, contemporaneamente, di aver scelto prodotti di qualità inferiore. Un’evidenza simile si osserva nel caso dell’abbigliamento e delle calzature: la quota di famiglie, che ha limitato la quantità e la qualità dei prodotti acquistati sale dal 12,6 per cento del primo semestre 2011 al 18,3 per cento della prima metà del 2013.
Complessivamente, la quota di famiglie che ha ridotto qualità e/o quantità dei generi alimentari acquistati aumenta in misura consistente: dal 51,5 per cento del primo semestre 2011, al 65 per cento del primo semestre 2013 (77 per cento nel Mezzogiorno). Si tratta soprattutto di famiglie che diminuiscono la quantità di beni acquistati, ma una percentuale non trascurabile, e in deciso aumento, è anche quella di chi ne riduce anche la qualità.
La strategia di contenimento della spesa comprende anche modifiche della tipologia di esercizio in cui viene effettuato l’acquisto: aumentano le famiglie che si rivolgono agli hard discount per i generi alimentari (dal 10,4 per cento del 2011 al 14,4 per cento del 2013); passa, inoltre, dall’11,6 per cento del primo semestre 2011 al 15,5 per cento dello stesso periodo del 2013 la quota delle famiglie che acquista capi di abbigliamento e calzature negli esercizi ambulanti.