Archivi giornalieri: 9 ottobre 2013

“Una casa di tutti i colori”

Inca-Filctem-Cgil per “Una casa di tutti i colori”

 

Il 12 settembre u.s. si è tenuta a Porto Recanati, la presentazione del progetto per i diritti e le tutele dei lavoratori immigrati “Una casa di tutti i colori”. Un titolo indovinato per un Progetto sui diritti e le tutele dei lavoratori immigrati a cui partecipano Patronato Inca e  Filctem-Cgil nazionali, oltre a Cgil e Filctem Marche.

Il progetto – la cui implementazione per tutta la durata dei due anni sarà seguito da un funzionario del patronato – prevede l’erogazione di una serie di servizi e prestazioni che spaziano dal controllo dei versamenti previdenziali, alla tutela delle malattie causate dall’ambiente di lavoro; dagli assegni familiari, ai permessi di soggiorno e ricongiungimenti; dai riconoscimenti per la cittadinanza italiana, all’assistenza per visti e attività consolari, fino ad arrivare a materie più squisitamente sindacali (diritti in caso di assunzione, orari, salario, ferie, provvedimenti disciplinari, controllo buste paga, ecc.).

All’indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=8Utqa4HxUqE&feature=youtu.be
il servizio sull’evento realizzato da “Cronache maceratesi”.

Istruzione

Istruzione, Italia al di sotto della media Paesi Ocse

 

“Le competenze alfabetiche degli adulti italiani risultano ben al di sotto della media dei paesi Ocse. Si tratta di competenze fondamentali per la crescita individuale, la partecipazione economica e l’inclusione sociale. Al tempo stesso emerge però una positiva tendenza al miglioramento dei livelli di competenza del segmento femminile”. E’ quanto emerge dai primi risultati dell’indagine Isfol-Piaac (Programme for the International Assessment of Adult Competencies), svolta nel periodo 2011-2012, al fine di analizzare il livello di competenze fondamentali della popolazione tra i 16 e i 65 anni.

L’indagine, realizzata in 24 paesi, è stata promossa dall’Ocse e realizzata in Italia dall’Isfol su incarico del ministero del Lavoro. Nello specifico, il nostro Paese si colloca all’ultimo posto della graduatoria nelle competenze alfabetiche, anche se rispetto alle precedenti indagini Ocse la distanza dagli altri Paesi si è ridotta.

Ma non è tutto. L’Italia risulta penultima anche nelle competenze matematiche (numeracy), fondamentali per affrontare e gestire problemi di natura matematica nelle diverse situazioni della vita adulta. Le competenze analizzate dall’indagine sono espresse in punteggi da 0 a 500. Nelle competenze alfabetiche il punteggio medio degli adulti italiani è pari a 250, contro una media Ocse di 273. Nelle competenze matematiche la media italiana è pari a 247 rispetto a 269 di quella Ocse.

Per quel che riguarda il divario Nord-Sud, è stabile per tutti i livelli di istruzione considerati ed è più ampio, in particolare, per i livelli di istruzione universitaria. Rispetto alla media Ocse il deficit del nostro Paese è più accentuato per i livelli di istruzione più avanzati. Il 40% di chi ha seguito un percorso formativo raggiunge o supera il livello 3 nelle competenze alfabetiche, contro il 20% di chi non lo ha fatto. Per questi ultimi il punteggio medio è pari a 241, a fronte di un punteggio di 268 per chi ha seguito corsi di formazione. A tal riguardo preoccupa il fatto che la partecipazione ad attività di apprendimento formale ed informale per adulti in Italia sia la più bassa tra i paesi Ocse: il 24% a fronte di una media del 52%.

Immigrati

Immigrati, rapporto Ocse

 

“Per il periodo 2001- 2011 l’immigrazione ha contribuito per il 40% alla crescita totale della popolazione nell’area dell’Ocse”. Lo riferisce il Rapporto Ocse “International Migration Outlook” – Prospettive sulle migrazioni internazionali 2013, curato dall’Onc-Cnel in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, presentato oggi a Roma.

“L’immigrazione permanente verso i paesi dell’Ocse – prosegue il rapporto – ha segnato un aumento del 2% nel 2011, cifre preliminari indicano un aumento dello stesso ordine nel 2012, mentre, la migrazione temporanea per motivi di lavoro – sottolinea la nota – ha registrato gli stessi livelli rispetto al 2010, con un pò meno di 2 milioni d’immigrati nei paesi di accoglienza. I paesi dell”Ocse – considera il rapporto – sono ancora una destinazione ambita dagli studenti del mondo intero. Infatti, nel 2010, i suddetti paesi, hanno registrato un aumento del 6 % degli studenti internazionali rispetto al 2009, superando i 2,6 milioni, il numero di studenti internazionali”.

“India e Cina – ricorda il rapporto – continuano ad essere due importanti paesi di origine dell’immigrazione verso i paesi dell’Ocse, infatti, la quota di immigrati provenienti dal continente asiatico continua ad aumentare e ha raggiunto nel 2011, il 36%. Tale tasso – continua – colloca l’Asia , subito dopo l’Europa, come continente di origine dell”immigrazione. Quest”anno tuttavia Polonia e Romania compaiono tra i primi tre paesi, dopo la Cina, d’immigrazione, un trend ascrivibile all’aumento della mobilità all’interno dell’Ue. La libertà di circolazione in Europa, infatti, ha registrato una rapida crescita nel 2011, nello specifico – sottolinea il rapporto – un aumento pari al 15%, dopo una diminuzione prossima al 40% durante la crisi (2007-2010)”.

“Nel 2011 – continua il rapporto – i richiedenti asilo nei paesi dell”Ocse, sono aumentati di più di un quinto (+ 20% nel 2011), superando per la prima volta un totale di 400mila richieste dal 2003, questo trend – aggiunge – è confermato dai dati preliminari del 2012 che registrano un aumento del 7%. In cima alla classifica dei paesi ospitanti si trovano gli Stati Uniti, la Francia, la Germania.

Tra i paesi di accoglienza, l’Italia ha occupato la quarta posizione nel 2011, situazione in gran parte riconducibile alla ”Primavera araba”.

Quanto ai dati riguardanti la disoccupazione, “in media nei paesi dell”Ocse, gli immigrati sono stati più colpiti dall’aumento della disoccupazione rispetto ai nativi, registrando un tasso di disoccupazione che aumenta dall’8,1% nel 2008 al 12,9% nel 2012 rispetto a un aumento dal 5,7% all’8,7% per i nativi, sempre nel periodo compreso tra il 2008 e il 2012. La proporzione d’immigrati disoccupati da più di un anno, tra i lavoratori immigrati è aumentata dal 31% al 44% nei paesi dell’Ocse”.

Quanto all”impatto delle migrazioni sulla finanza pubblica, il rapporto riferisce: “è lieve, generalmente non supera lo 0,5% del Pil, sia in termini positivi sia in termini negativi. Tuttavia – riporta la nota – abitualmente gli immigrati hanno un’incidenza meno positiva sul bilancio pubblico rispetto ai nativi”.

Giovani

Bonus assunzioni giovani: arrivate 9.500 domande

 

Ad una settimana dal click day, le domande presentate dalle aziende per ottenere i benefici previsti per l’assunzione dei giovani under 30 sono 9.500. Lo fa sapere l’Inps con una nota.

Gli ultimi dati confermano  la proporzione fra nuove assunzioni e trasformazioni di rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato: l’81% circa delle domande riguarda nuove assunzioni  e il 19% si riferisce invece a trasformazioni. L’importo impegnato fino ad oggi è di circa 105 milioni di euro, pari al 13,2% del totale stanziato (794 milioni di euro).  Per il 2013 sono stati stanziati 148 milioni.

L’incentivo è riconosciuto alle aziende che assumono giovani fra i 18 e i 29 anni privi di impiego da almeno sei mesi o senza un diploma di scuola media superiore o professionale, oppure che trasformino un rapporto di lavoro già esistente da tempo determinato in un rapporto a tempo indeterminato. Il beneficio, che è pari ad un terzo della retribuzione (fino a un massimo di 650 euro al mese) per una durata massima di 18 mesi (12 mesi nel caso di trasformazioni di contratti a termine in rapporti a tempo indeterminato), può essere richiesto esclusivamente dalle aziende.

Pensioni – esodati –

Pensioni: Cgil, Governo apra subito confronto su flessibilità ed esodati

 

”La vicenda esodati non è affatto risolta e il sistema pensionistico prodotto dalla Legge Fornero è insostenibile per gli effetti devastanti che produce sul mercato del lavoro, oltre che sulla condizione delle persone. E i ripetuti annunci sugli studi che sarebbero in corso rischiano di creare solo confusione”. Ad affermarlo in una nota è il segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica, commentando le parole del ministro Giovannini nell’audizione di oggi. ”La Legge Fornero è socialmente insostenibile -sottolinea il segretario della Cgil- e non si può liquidare il tema della flessibilità come non proponibile”.

Nel quadro dei risparmi prodotti dalla Legge Fornero ed eliminando distorsioni ed iniquità, aggiunge Lamonica, ”è possibile rendere compatibile un intervento che restituisca al sistema flessibilità senza penalizzazioni, in rapporto con la realtà del mercato del lavoro e con le differenze profonde che esistono tra i diversi tipi di lavoro. Così come rendere credibile un futuro pensionistico per i giovani e per tutte le carriere fragili e discontinue”.

”Siamo arrivati persino al punto -sottolinea la sindacalista- che situazioni di vita quali la maternità, l’assistenza ai disabili o la donazione di sangue, costituiscono motivo di ulteriore penalizzazione proprio per i soggetti più fragili, a partire dalle donne. Crediamo, pertanto, che non ci siano soluzioni estemporanee, tanto meno forme di indebitamento dei lavoratori che significherebbero ulteriori processi di impoverimento e di iniquità. Quindi -conclude- chiediamo che si apra finalmente un tavolo sulla previdenza che discuta di tutte le questioni aperte, dalle pensioni d’oro alla necessaria rivalutazione delle pensioni in essere, dalle modifiche da apportare alla riforma Fornero alla soluzione definitiva per gli esodati”.

Ue

Ue: Parlamento approva 3,7 milioni di euro per aiuti ai lavoratori italiani

 

Il Parlamento europeo ha approvato aiuti per 3.700.000 di euro del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) per aiutare i lavoratori italiani in esubero a reinserirsi nel mondo professionale dopo che hanno perso il lavoro a causa della globalizzazione e della recessione dovuta alla crisi economica.

Circa 1.030 lavoratori sono stati licenziati dalla casa automobilistica di lusso De Tomaso Automobili Spa nelle province di Torino e Livorno. Altri 529 lavoratori hanno perso il posto di lavoro quando due aziende informatiche in Lombardia, la Anovo Italia Spa e la Jabil Cm Srl, sono fallite.

Le autorità italiane riceveranno 1.164.930 di euro per aiutare i lavoratori licenziati in Lombardia, e ulteriori 2.594.672 di euro per venire in ausilio agli ex dipendenti della De Tomaso Automobili.

Il Feg, con un massimale annuo di 500 milioni di euro, fornisce servizi su misura per aiutare i lavoratori licenziati a trovare un nuovo impiego. La relazione per il caso De Tomaso è stata approvata con 585 voti favorevoli, 66 contrari e 13 astensioni mentre quella sui licenziamenti in Lombardia è stata approvata con 584 voti favorevoli, 67 contrari e 7 astensioni. La decisione del Parlamento dovrà ora essere approvata dal Consiglio.

Amianto

Amianto: assemblea a Casale Monferrato

 

Per la giustizia, la ricerca e la bonifica, Cgil, Cisl, Uil e l’Associazione familiari vittime amianto di Casale Monferrato , hanno indetto un’assemblea pubblica  per il prossimo 15 ottobre alle ore 17.30 presso il salone Tartara in Piazza Castello a C. Monferrato.

All’ordine del giorno:

– la sentenza di appello sull’Eternit: prospettive ed impegno di lotta;

– ricerca mesotelioma: ruolo della sanità nel territorio nell’ambito del Piano nazionale amianto.

Saranno presenti all’iniziativa gli avvocati di parte civile.

S’Istrumpa

ISTRUMPA-manuale storico didattico di Piero Frau

 

Piero Frau, docente di Educazione fisica, già sindaco di Ollolai e presidente della federazione s’Istrumpa ha scritto per l’Alfa Editrice un bel libro, ISTRUMPA-manuale storico didattico, dedicato proprio a quel gioco/intrattenimento/sport/lotta che a metà degli anni Ottanta, insieme ad altri ollolaesi, ha portato alla ribalta e rinverdito: fino al riconoscimento da parte del CONI.

Si scrive nella Presentazione del libro:In s’Istrumpa di Ollolai c’è tutta la vera Sardegna. Il recupero di una tradizione è una ipoteca per il futuro; il ritorno alle nostre radici è la salvaguardia della nostra storia; la testimonianza di cosa fummo e le memorie della nostra cultura sono il patrimonio che lasceremo in eredità a chi ci succederà.

A conferma di quanto sosteneva Cesare Pavese:  Avere una tradizione è men che nulla, è soltanto cercandola che si può viverla” (Prefazione a Moby Dich, romanzo dello scrittore e poeta statunitense Herman Melville, da Pavese tradotto in Italiano).

E ancor più a conferma di un aforisma affilato e fulminante, del compositore austriaco Gustav Mahler – che in qualche modo integra il pensiero di Pavese stesso –  che  scrive: La tradizione deve essere considerata come rigenerazione del fuoco e non come venerazione delle ceneri.

Ebbene Frau, atleta lui stesso, disseppellisce e valorizza uno sport antichissimo che rischiava di scomparire consegnandolo, con il suo libro, alle generazioni future, non perché sia venerato come cenere ma perché rigeneri il fuoco. Ovvero venga insegnato e praticato, nella sua dimensione più autentica: come sport etno-identitario e comunitario: “il vincitore – ha giustamente scritto l’ex sindaco di Ollolai, Tonino Bussu – non vinceva mai a titolo personale ma a nome della sua comunità che rappresentava.

Uno sport fortemente ancorato alla nostra tradizione ma che si apre a sport omologhi, come la lotta celtica: coniugando locale e globale, ancoraggio alla tradizione e apertura all’Europa, ai Paesi del Mediterraneo e al mondo. Uno sport che costa poco e che possono praticare i bambini e i meno giovani, gli uomini e le donne. Uno sport godibile e spettacolare,: Uno sport non violento. Perché non occorre forza bruta: ma essere abistos. Ovvero agilità e abilità, prontezza di riflessi e astuzia: sa trassa insomma. Uno sport dunque altamente formativo ed educativo.

Piero Frau in ISTRUMPA-manuale storico didattico, oltre che a delineare la storia sociale, antropologica e etnografica di questo sport, con sicura competenza ci offre un manuale didattico con consigli e avvertimenti preziosi per i gherradores, in specie riguardanti le tecniche di base per il “combattimento”.

Il libro è bilingue, la traduzione in Sardo, estremamente accurata e precisa nella grafia, ricca e pregnante nel lessico, è opera di Michele Ladu.

Il libro verrà presentato il 10 ottobre alle ore 17 (Biblioteca regionale Viale Trieste, Cagliari). A parlarne, oltre all’Autore, Tonino Bussu, Francesco Casula, Michele Ladu, Nando Monello.

 

Francesco Casula