Disoccupati

Ilo: allarme lavoro, 202milioni di disoccupati, emergenza giovani

 

La crescita economica è troppo lenta per il mercato del lavoro. Ed è allarme disoccupazione: quest’anno il numero dei disoccupati salirà a 202 milioni. Una piaga che riguarda soprattutto i giovani e le donne. A sollevare il nodo lavoro davanti ai grandi del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) è stato il direttore generale dell’Ilo, Guy Ryders. Gli ha fatto eco Christine Lagarde, numero uno del Fmi: la disoccupazione è alta a livelli inaccettabili in molti paesi, ed è un fenomeno che riguarda soprattutto i più giovani.

”Il livello di disoccupazione specialmente giovanile è una grande preoccupazione per l’Europa” afferma il commissario europeo agli Affari Economic, Olli Rehn. Uno dei problemi da risolvere – secondo il numero uno dell’Ocse, Angel Gurria – è il numero dei disoccupati di lungo termine, il cui numero è quasi raddoppiato nei paesi dell’Ocse dal 2007.

La crisi ha fatto aumentare di 32 milioni il numero dei disoccupati negli ultimi cinque anni, e la disoccupazione continuerà ad aumentare nel 2014. ”Ci saranno 2,5 milioni di disoccupati in più ogni anno fino al 2018. E’ cruciale, come osservato da Lagarde, aumentare il tasso di occupazione femminile  nel mercato del lavoro” mette in evidenza Ryder.

Secondo uno studio recente del Fmi, con un numero di donne maggiore nel mercato del lavoro il Pil americano crescerebbe del 5% in più, quello giapponese del 9% e quello dei paesi arabi del 12%.

”Circa 870 milioni di donne e uomini non guadagnano abbastanza per sollevare le loro famiglie dalla povertà. Il duplice obiettivo di sradicare l’estrema povertà ”e alzare i redditi, come proposto  al presidente della Banca Mondiale Jim Yong Kim, può essere raggiunto solo affrontando direttamente la sfida del lavoro perché la qualità del lavoro è importante come la quantità”.

Con la crescita economica che resta lenta, la creazione di posti di lavoro resta al palo. per questo sono necessarie – afferma Lagarde – riforme per sostenere la crescita e creare occupazione. Nell’area euro – mette in evidenza il direttore generale del Fmi – è essenziale andare avanti con le riforme strutturali per rimuovere le barriere ancora esistenti sul mercato del lavoro e su quello dei beni.

Disoccupatiultima modifica: 2013-10-14T11:13:09+02:00da vitegabry
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