Archivi giornalieri: 13 giugno 2021

Assegni al nucleo familiare si possono richiedere per il convivente a carico?

Assegni al nucleo familiare si possono richiedere per il convivente a carico?

Si può richiedere l’assegno al nucleo familiare per la convivente a carico? Vediamo cosa prevede la normativa di riferimento.
Assegni nucleo familiare autorizzazione

Gli assegni al nucleo familiare vengono riconosciuti al nucleo familiare di dipendenti e pensionati quando sono presenti determinati familiari a carico. Rispondiamo ad una lettrice che ci chiede:

Buon pomeriggio, ho visto sul vostro sito la possibilità tramite email di poter chiedere dei chiarimenti riguardo alcuni argomenti che da profani, sicuramente mi sono difficili da capire.Vorrei sapere se è possibile per una coppia di genitori conviventi ma non sposati chiedere gli assegni familiari anche per la coniuge disoccupata o vale soltanto per le coppie sposate?Grazie mille in anticipo per il chiarimento

Anf per convivente a carico

Sul sito dell’INPS è presente la lista delle persone che possono comporre il nucleo familiare a livello ANF e nello specifico l’ANF spetta per nucleo familiare che può essere composto da:

  • richiedente lavoratore o titolare della pensione;
  • coniuge/parte di unione civile che non sia legalmente ed effettivamente separato o sciolto da unione civile, anche se non convivente, o che non abbia abbandonato la famiglia;
  • figli ed equiparati di età inferiore a 18 anni, conviventi o meno;
  • figli ed equiparati maggiorenni con inabilità assoluta e permanente a proficuo lavoro purché non coniugati, previa autorizzazione;
  • figli ed equiparati, studenti o apprendisti, di età superiore ai 18 anni e inferiore ai 21 anni, purché facenti parte di “nuclei numerosi”, cioè nuclei familiari con almeno quattro figli tutti di età inferiore ai 26 anni, previa autorizzazione;
  • fratelli, sorelle del richiedente e nipoti (collaterali o in linea retta non a carico dell’ascendente), minori o maggiorenni, inabili a proficuo lavoro solo se sono orfani di entrambi i genitori, non hanno conseguito il diritto alla pensione ai superstiti e non sono coniugati, previa autorizzazione;
  • nipoti in linea retta di età inferiore a 18 anni e viventi a carico dell’ascendente, previa autorizzazione.

Il nucleo familiare ai fini ANF, quindi, non rispecchia il nucleo familiare anagrafico e per il partner è possibile richiederlo solo nel caso che sia il coniuge (quindi legato da matrimonio) o parte dell’unione civile (per i partner dello stesso sesso).

Il convivente, anche se more uxorio, non è considerato coniuge e, anche se a carico, quindi, non rientra nel nucleo familiare a livello di assegni al nucleo familiare e proprio per questo motivo il beneficio per il convivente a carico non spetta.

Per dubbi e domande è possibile scrivere a: info@pensioniefisco.it
I nostri esperti provvederanno a dare una risposta al tuo quesito in base all’originalità.

Fisco, scattano controlli retroattivi dal 2016: nel mirino rapporto tra entrate ed uscite

Fisco, scattano controlli retroattivi dal 2016: nel mirino rapporto tra entrate ed uscite

Scattano gli accertamenti del Fisco come lotta all’evasione prevede, e si trona diversi anni indietro con nuovo utilizzo del redditometro
agenzia delle entrate

Il famoso redditometro torna a far parlare di se. Quello strumento che riesce a confrontare entrate e uscite dei contribuenti e che serve al Fisco per scovare presunte evasioni, frodi e riciclaggio di danaro, torna ad essere utilizzato dalle Entrate.

Il riavvio dei controlli e degli accertamenti a cui aveva già iniziato a lavorare il primo governo Conte non appena insediato, adesso è pronto per partire, o meglio per ripartire dal momento che ci sono stati diversi anni di stop per permettere di mettere a punto la macchina operativa che deve essere precisa ed imponente.

Accertamenti dal 2016, di cosa si tratta?

Il redditometro di fatto è lo strumento che permette di determinare le condizioni di un contribuente in base al rapporto tra quello che guadagna e quello che spende. È lo strumento che più impaurisce i contribuenti di fronte ad una spesa che vanno a sostenere. Infatti si può finire sotto controllo semplicemente spendendo più di quanto si guadagna.

Il problema è che adesso il Fisco passerà in rassegna non le spese di quest’anno o dello scorso anno, bensì le spese degli ultimi cinque anni dei contribuenti. A dire il vero il redditometro non ha mai funzionato bene tanto è vero che il governo Conte con Salvini e Di Maio Vice Premier aveva deciso di rivisitarlo dal momento che andavano rivisti i criteri di accertamento.

Il 15 luglio tutto sarà pronto per partire

Il restyling dei parametri che il redditometro doveva utilizzare, in base a ciò che hanno previsto M5S e lega nel primo governo Conte, avrebbe dovuto tirare dentro anche i suggerimenti dell’Istat e delle principali associazioni dei consumatori.

Infatti occorreva una mano per far funzionare bene uno strumento che fino ad allora era stato poco e male usato. Adesso però tutto è pronto perché da qui al 15 luglio si sentiranno i rappresentanti della associazioni dei lavoratori per valutare bene quali e quante spese devono essere quelle da attenzionare, oltre naturalmente a verificare quali sono i dati sensibili da questo punto di vista per l’Istat.

Dopo la metà di luglio quindi, il Fisco sarà pronto a mettere a confronto i dati sulle entrate e sulle uscite dei contribuenti. E sarà sotto l’occhio attento sia il contribuente che spende più di quello che guadagna, che quello che spende poco, perché in entrambi i casi per il Fisco c’è qualcosa di anomalo che può richiamare al lavoro in nero per esempio.

Sant’ Antonio di Padova

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Sant’ Antonio di Padova


Nome: Sant’ Antonio di Padova
Titolo: Sacerdote e dottore della Chiesa
Nascita: 15 agosto 1195, Lisbona, Portogallo
Morte: 13 luglio 1231, Arcella, Padova
Ricorrenza: 13 giugno
Tipologia: Commemorazione
Sito ufficiale:www.santantonio.org

Sant’Antonio nacque a Lisbona nel 1195 da genitori favoriti da Dio di ricchezze spirituali e di un certo benessere. Dopo la prima educazione ricevuta nella casa paterna da uno zio canonico, continuò la sua istruzione nella scuola vescovile annessa alla Curia. Con l’età cresceva pure nell’umiltà, unita al disprezzo per le glorie mondane; virtù che, unitamente alla fama di taumaturgo, lo distingueranno sempre.

Sentendosi portato alla solitudine, il Santo pensò presto di ritirarsi in un convento e scelse i Canonici Regolari di S. Agostino. Quivi si diede con tale fervore alla mortificazione della carne, alla ritiratezza e ad un silenzio operoso, da divenire uno specchio per i suoi confratelli.

Ma le sue brame non erano ancora pienamente appagate: il Santo desiderava di ricevere il martirio, se cosi fosse piaciuto al Signore; e a questo scopo, abbandonato il convento di S. Croce, si ritirò tra i Frati Minori ai quali erano permesse le Missioni.

Ma chi può scrutare i disegni altissimi dell’Onnipotente? Antonio, appena giunto in terra di Missione, è assalito da una malattia tale che lo costringe alla più assoluta inazione, e lo inchioda inesorabilmente in un letto, tanto che è costretto al ritorno. Si imbarca allora per ritornare in Portogallo, ma la nave, sbattuta da violenta tempesta, dopo una fortunosa navigazione, viene a sfasciarsi contro il litorale della Sicilia.

Soccorso da alcuni pescatori, viene trasportato a braccia al più vicino convento. Antonio adora la volontà di Dio, ed appena è in grado di camminare si reca ad Assisi. Quivi ebbe la grazia di vedere il suo caro padre S. Francesco, e di assistere al capitolo delle stuoie. Ma in questa circostanza il nostro Santo non parlò, nè fu notato. Dopo l’umiliazione però la Provvidenza, in modo inaspettato, gli apriva la via della predicazione.

Sant'Antonio di Padova e San Francesco
autore Simone Martini anno 1322-1326 titolo San Francesco d’Assisi e sant’Antonio di Padova

Fu una rivelazione: in poco tempo divenne celebre e dovette passare a Montpellier, a Tolosa, a Bologna, a Rimini e a Padova. Nella quaresima che tenne in quest’ultima città, i frutti della grazia divina furono copiosissimi: riconciliò nemici, ridusse i dissoluti a vita migliore, persuase gli usurai alla restituzione. La sua parola era come un dardo che trapassava i cuori e li infiammava d’amore alla virtù.

Il Signore confermava la santità del Santo con numerosissimi miracoli.

Conoscendo per rivelazione che suo padre era accusato ingiustamente della morte di un nobile, pregò Dio e si trovò miracolosamente a Lisbona accanto al padre. Quivi richiamò a vita l’ucciso che indicò l’omicida: suo padre fu salvo.

Sentendosi vicino al termine della vita ottenne il permesso di ritirarsi nel romitorio di Camposampiero; ,qui passò i suoi ultimi giorni nella contemplazione e nell’esercizio sempre più puro dell’amor di Dio. Morì ad Arcella, presso Padova, il 13 giugno del 1231 a 36 anni di età.

Dopo la sua morte i fanciulli di Padova e dei dintorni andavano gridando: «È morto il Santo, è morto il Santo ». Ed era veramente morto un santo ed un grande santo, che lasciò tracce indelebili di ogni virtù.

PRATICA. Mentre ammiriamo il Santo, cerchiamo di imitarlo nella corrispondenza alla. divina grazia e nel disprezzo delle cose terrene e nell’amore delle celesti.

PREGHIERA. L’annua solennità del tuo beato confessore Antonio allieti, o Dio, la tua Chiesa, affinchè munita sempre e di aiuti spirituali, meriti di godere le • gioie eterne.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Pàdova sant’Antonio Portoghése, Sacerdote dell’Ordine dei Minori, Confessore e Dottore della Chiesa, illustre per la vita, pei miracoli e per la predicazione, il quale, non essendo ancora trascorso un anno dalla sua morte, dal Papa Gregorio nono fu ascritto nel numero dei Santi.

SUPPLICA A SANT’ANTONIO

(da recitare ogni martedì ed ogni 13 del mese)
San Antonio da Padova

Glorioso sant’Antonio, scrigno delle Sacre Scritture, tu che con lo sguardo sempre fisso nel mistero del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo hai conformato la vita a lode della Trinità perfetta e della semplice unità, ascolta la mia supplica, esaudisci i miei desideri. Mi rivolgo a te, certo di trovare ascolto e comprensione; mi rivolgo a te che immergendo il cuore nella Sacra Scrittura l’hai studiata, assimilata, vissuta e fatta tuo respiro, tuo sospiro, tua parola: fa che anch’io possa col tuo aiuto capirne l’importanza, percepirne l’assolutezza, assaporarne la bellezza, gustarne la profondità. Fa’ che possa gustare il Vangelo di quel Gesù che tu hai tanto amato; fa che possa vivere nella mia vita di quel mistero che tu hai tanto celebrato; fa’ che possa annunciare a tutti la lieta novella che tu hai proclamato alle persone e agli animali. Rendi forti i miei passi, coraggiose le strade, decise le scelte, prudenti le prove.

Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre

O Antonio, Santo di tutto il mondo, a te mi raccomando, a te mi affido, a te rivolgo il mio sguardo e in te ripongo ogni fiducia. Non lasciare che le preoccupazioni della vita tolgano tempo alla lode di Dio, che le agitazioni del tempo presente offuschino lo sguardo verso di lui, che le ansie e i dolori cancellino la consapevolezza che tutto è grazia, dono, delicatezza del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Dona agli uomini di oggi, sensibilità verso i poveri, attenzione verso i bisognosi, amore verso gli ammalati. Aiuta tutte le famiglie del mondo ad essere chiese domestiche: aperte per chi bussa, ospitali per chi cerca, caritatevoli per chiunque chiede. Proteggi i giovani dalle insidie del male, orientali alla ricerca del bene; illuminali nelle scelte della loro vita e fa’ che sentano l’urgente bisogno di quel Dio da te tanto cercato, incontrato e amato; inoltre esaudiscili nei loro desideri: il lavoro, la serena amicizia, la realizzazione personale.

Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre

O sant’Antonio, Santo dei miracoli, ti chiedo con cuore sincero di accogliere la supplica che elevo al tuo celeste sguardo: che comprenda pienamente il miracolo della vita, la promuova, la rispetti e la faccia progredire in tutte le sue dimensioni e forme; che sappia donare con cuore generoso e disponibile ed essere felice con chi è nella gioia e partecipe del pianto di chi soffre.
Concedi sempre, o glorioso Santo, la tua benigna protezione a chi viaggia, la tua potente assistenza a chi smarrisce qualcosa, la tua efficace benedizione a chi intraprende un’opera.
Che quel bambino Gesù, teneramente in dialogo con te, possa, tramite la tua intercessione, volgere anche su di noi il suo penetrante sguardo, allungare la sua forte mano per proteggerci e benedirci.Amen.

Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre