Archivi giornalieri: 25 gennaio 2021

Pensioni

Tutte le strade che portano alla pensione nel 2021

Con il nuovo anno arrivano le novità sul lato pensioni. La prima, quella più importante, riguarda l’addio a “Quota 100”. La misura pensionistica non sarà rifinanziata. Sono invece, confermate altre misure.

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Ovviamente, in attesa di una nuova riforma previdenziale, che appare necessaria, nel 2021 cambiano i requisiti per l’accesso alla pensione. Le modalità per richiedere l’assegno pensionistico sono numerose. Ecco, quindi, tutte le strade che portano alla pensione nel 2021.

Modalità per la pensione di vecchiaia e anticipata

Partiamo dalla pensione classica, quella di vecchiaia. Possono andare in pensione tutti coloro che sono nati prima del 1955 e che entro il 31 dicembre compiranno 67 anni d’età. Tuttavia, occorre avere anche 20 anni di contributi. Il trattamento scatterà il primo del mese successivo alla data di maturazione dei requisiti.

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Anche quest’anno sarà possibile andare in pensione anticipata. Lo potranno fare gli uomini con 42 anni e 10 mesi di contribuzione e le donne con 41 anni e 10 mesi di versamenti. Il trattamento scatterà dopo 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti. Che diventano 6 mesi per i dipendenti pubblici.

Chi può godere di Quota 100 e Opzione Donna

Ovviamente cambiano i requisiti anche per andare in pensione con “Quota 100”. Con un minimo di contributi di 38 anni, possono andare in pensione a 62 anni d’età tutti coloro che sono nati prima del 1960.

Poiché questa modalità nel 2022 cesserà, tutti coloro che matureranno i requisiti quest’anno non saranno obbligati ad andare in pensione. Potranno cristallizzare la posizione e andare in pensione negli anni successivi.

Tutte le strade che portano alla pensione nel 2021

Infine, la Legge di Bilancio 2021 ha confermata l’Opzione Donna per tutto il 2021. Quest’anno ogni donna con 35 anni di contributi può decidere di andare in pensione se ha almeno 58 anni.

Questa possibilità, però, contiene due insidie. La prima è che chi la sceglie va in pensione con il calcolo dell’assegno col metodo contributivo. Questo può portare a una decurtazione fino al 30% dell’importo rispetto al metodo retributivo.

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Tutte le strade che portano alla pensione nel 2021

Con il nuovo anno arrivano le novità sul lato pensioni. La prima, quella più importante, riguarda l’addio a “Quota 100”. La misura pensionistica non sarà rifinanziata. Sono invece, confermate altre misure.

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Ovviamente, in attesa di una nuova riforma previdenziale, che appare necessaria, nel 2021 cambiano i requisiti per l’accesso alla pensione. Le modalità per richiedere l’assegno pensionistico sono numerose. Ecco, quindi, tutte le strade che portano alla pensione nel 2021.

Modalità per la pensione di vecchiaia e anticipata

Partiamo dalla pensione classica, quella di vecchiaia. Possono andare in pensione tutti coloro che sono nati prima del 1955 e che entro il 31 dicembre compiranno 67 anni d’età. Tuttavia, occorre avere anche 20 anni di contributi. Il trattamento scatterà il primo del mese successivo alla data di maturazione dei requisiti.

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Anche quest’anno sarà possibile andare in pensione anticipata. Lo potranno fare gli uomini con 42 anni e 10 mesi di contribuzione e le donne con 41 anni e 10 mesi di versamenti. Il trattamento scatterà dopo 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti. Che diventano 6 mesi per i dipendenti pubblici.

Chi può godere di Quota 100 e Opzione Donna

Ovviamente cambiano i requisiti anche per andare in pensione con “Quota 100”. Con un minimo di contributi di 38 anni, possono andare in pensione a 62 anni d’età tutti coloro che sono nati prima del 1960.

Poiché questa modalità nel 2022 cesserà, tutti coloro che matureranno i requisiti quest’anno non saranno obbligati ad andare in pensione. Potranno cristallizzare la posizione e andare in pensione negli anni successivi.

Tutte le strade che portano alla pensione nel 2021

Infine, la Legge di Bilancio 2021 ha confermata l’Opzione Donna per tutto il 2021. Quest’anno ogni donna con 35 anni di contributi può decidere di andare in pensione se ha almeno 58 anni.

Questa possibilità, però, contiene due insidie. La prima è che chi la sceglie va in pensione con il calcolo dell’assegno col metodo contributivo. Questo può portare a una decurtazione fino al 30% dell’importo rispetto al metodo retributivo.

Conversione di San Paolo Apostolo

 

Conversione di San Paolo Apostolo


Conversione di San Paolo Apostolo

autore Giovan Battista Gaulli anno 1690 titolo Conversione di San Paolo
Nome: Conversione di San Paolo Apostolo
Titolo: L’adesione al cristianesimo
Ricorrenza: 25 gennaio
Tipologia: Festa

Uno dei più gloriosi trionfi della grazia divina é senza dubbio la conversione di S. Paolo, che la Chiesa celebra oggi con festa particolare.

S. Paolo era ebreo della tribù di Beniamino. Fu circonciso l’ottavo giorno dopo la nascita, e fu chiamato Saulo. Apparteneva, come il padre, alla setta dei farisei: setta la più rigorosa, ma nello stesso tempo la più recalcitrante alla grazia di Dio.

I suoi genitori lo mandarono per tempo a Gerusalemme, alla scuola di Gamaliele, celebre dottore in legge. Sotto questa sapiente guida. Saulo si abituò alla più esatta osservanza della legge mosaica. Questo zelo fu quello appunto che fece di Saulo il persecutore più terribile dei primi seguaci di Gesù.

Lo vediamo nella lapidazione di Stefano custodire le vesti dei lapidatori, non potendo far altro, non avendo l’età prescritta; egli stesso però lapidava nel suo cuore, non solo Stefano, ma tutti i Cristiani, avendo in mente una sola cosa: sradicare dalle fondamenta la
Chiesa di Cristo e propagare in tutto il mondo il Giudaismo.

Con questo zelo quindi non vi è niente da stupire se fu uno dei più fieri, anzi il più terribile ministro della persecuzione che infierì contro i Cristiani di Gerusalemme e ben presto fece scomparire i Cristiani che colà si trovavano; ma non pagò di ciò, chiese lettere autorizzative al Sommo Sacerdote, per poter fare strage dei Cristiani rifugiatisi in Damasco. Qui però il Signore l’attendeva: qui la grazia divina doveva mostrare la sua potenza.

Eccolo sulla via di Damasco, accompagnato da arcieri, spirante furore e vendetta. Ma d’improvviso, mentre galoppa, una luce fulgida lo accieca; una forza misteriosa lo sbalza da cavallo ed egli ode una voce dal cielo che gli grida: « Saulo, perchè mi perseguiti? ».
– Chi sei tu? – risponde Saulo, meravigliato e spaventato ad un tempo.
Ed il Signore a lui:
– Io sono quel Gesù che tu perseguiti.
– Che vuoi ch’io faccia, o Signore?
– chiede Saulo interamente mutato dalla grazia.
– Va’ in Damasco
– gli risponde il Signore colà ti mostrerò la mia volontà.

Saulo si alza, ma essendo cieco, si fa condurre a Damasco, dove rimane tre giorni in rigoroso digiuno e in continua orazione. Al terzo giorno Anania, sacerdote della Chiesa Damascena, per rivelazione di Dio, si porta nel luogo dove si trova Saulo, lo battezza e gli ridona la vista. Da quel momento Paolo è mutato da feroce lupo in docile agnello: la grazia di Dio opera in lui per formare il vaso di elezione, l’Apostolo delle genti.

Paolo, docile ai voleri di Dio, tanto crebbe nell’amore di Gesù, che arrivò a dire: « Chi mi separerà dalla carità del mio Gesù? forse la persecuzione? la fame? i sacrifici o la morte? Ah, no, né la vita, né la morte, né il presente, né il futuro saranno capaci di separarmi da quel Gesù per cui vivo, per cui lavoro e col quale sono crocifisso. Egli sarà la mia corona perché non sono io che vivo ma è Gesù che vive in me ».

PRATICA. Iddio permette nella Chiesa le persecuzioni affinché la sua vigna, potata, produca frutti più abbondanti (S. Agostino).

PREGHIERA. Dio, che con la predicazione del beato apostolo Paolo hai istruito il mondo intero, deh! fa’ che, mentre oggi veneriamo la sua conversione, per i suoi esempi veniamo a te.

MARTIROLOGIO ROMANO. Festa della Conversione di san Paolo Apostolo, al quale, mentre percorreva la via di Damasco spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, Gesù in persona si manifestò glorioso lungo la strada affinché, colmo di Spirito Santo, annunciasse il Vangelo della salvezza alle genti, patendo molto per il nome di Cristo.