Archivi giornalieri: 9 gennaio 2021

Congedo Covid-19 per quarantena scolastica figli: nuove disposizioni

Congedo Covid-19 per quarantena scolastica figli: nuove disposizioni

Il decreto-legge 8 settembre 2020, n. 111 ha introdotto, in favore dei genitori lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, il congedo Covid-19 per quarantena scolastica dei figli. Si tratta di un congedo indennizzato da utilizzare per astenersi dal lavoro, in tutto o in parte, durante il periodo di quarantena del figlio convivente e minore di 14 anni, disposta dalla ASL al verificarsi di casi all’interno della scuola.Con la circolare INPS 20 novembre 2020, n. 132, l’Istituto fornisce le nuove disposizioni in merito all’ampliamento dei casi in cui è possibile fruire del congedo.

In particolare, è possibile avvalersi del congedo per sospensione dell’attività didattica del figlio in presenza, oltre che nel caso di contatto avvenuto all’interno della scuola, anche nell’ambito dello svolgimento di attività sportive di base o di attività motoria in strutture quali palestre, piscine, centri sportivi, circoli sportivi, sia pubblici che privati, nonché all’interno di strutture regolarmente frequentate per seguire lezioni musicali e linguistiche. Per poter fruire del congedo è sempre necessario che la quarantena sia stata disposta dalla ASL.

Nella circolare vengono fornite, inoltre, informazioni sui casi di compatibilità del congedo con l’altro genitore e sulla modalità di presentazione della domanda.

Unità del 9 gennaio 1980

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Berlinguer Non si può più attendere Il compagno Enrico Berlinguer ha rilasciato la seguente dichiarazione sulla situazione politica: Il nostro paese è stato ancora una volta colpito e sconvolto da fatti atroci: l’assassinio a Palermo del presidente della giunta regionale siciliana Matta rella e quello, a Milano, del vice brigadiere Santoro. dell’appuntato Cestari e dell’agente Tatuili. Questo attacco che. nonostante i colpi inferti alle organizzazioii eversive e terroristiche, continua sanguinoso alla convivenza civile, alle istituzioni democratiche, alle prospettive di rinnovamento dell’Italia. tanto più deve oggi allarmare perché, nello stesso tempo, vengono aggravandosi le condizioni dell’economia e le tensioni sociali e perché anche in campo internazionale aumentano ogni giorno manifestazioni di deterioramento nei rapporti tra gli stati che mettono in pencolo la politica di distensione e la pace stessa. E’ da questo drammatico e minaccioso corso delle cose che emerge sempre più la necessità di creare una effettiva solidarietà delle forze popolari e democratiche. che trovi espressione in un serio programma di salvezza, di rinascita e di pace, e in un governo di unità. Si tratta di un’esigenza nazionale, e i comunisti sono pronti ad assumersi in pieno, per questo fine. le loro responsabilità. Sempre più urgente è. però. che gì; altri partiti democratici, e in primo luogo la DC. avvertano il dovere di fare uscire finalmente il paese dall’instabilità politica, che è la causa prima dei suoi mali, dando vita ad una direzione politica autorevole e unitaria. Nello stesso tempo 1 comunisti ritengono che l’attuale ministero e il Parlamento devono, comunque, far fronte nell’immediato. con il massimo impegno e senso di responsabilità. ai problemi che sono acutamente aperti e chp occorre affrontare in questi giorni. E’ indispensabile la rapida approvazione delle nuove norme legislative contro il terrorismo: e l’adozione da parte del governo di ogni altra misura organizzativa rvolta a dare il massimo di efficienza alla azione dei corpi di polizia, dei servizi di sicurezza e della magistratura. Uree anche un’iniziativa internazionale dell’Italia e della Comunità europea per contribuire ad attenuare tensioni e contrapposizioni. e per creare un clima propizio a negoziati che consentano di risolvere pacificamente le controversie in atto e di giungere a misure di riduzione degli arrmment’. Anche n e campo economico non sono ulteriormente prorogabili provvedimenti per far fronte nli’afiitizzarsi della situazione, per ciò che riguarda i’ processo inflattivo. la crisi energetica, i problemi ‘Je’.i”occuna7ione Voglio aggiungere che per superare onesto stato di emergenza e risolvere questi problemi iinied’.^t1 .. è tassativo che il Parlamento lavori con :n:ens: tà e con ranidità.- ponendo fine a forme seniore p ù aravi di ostruzionismo, che mirano a para: zztre completamente le funzioni delle Camere. e a manifestazioni deplorevoli di assenteismo. Le organizzazioni e i militanti comunisti si facciano promotori del più ampio dibattito tra i cittadini: diano impulso e sostegno alle iniziative e alle battaglie necessarie per la d: stensione e il disarmo. per la scurezza democratica e la libertà, per lo svilupm e la giustiziai sociale: si impegnino a fondo per affermare l’esigenza di una nuova direzione politica dell’Italia.

Quota 102

Riforma pensioni a giugno, si va verso Quota 102

Addio Quota 100, l’uscita anticipata avverrà più tardi e con maggiore penalizzazione.

 

Riforma delle pensioni, si entra nel vivo. Chiusa la sperimentazione su Quota 100 – opzione che resta comunque disponibile per tutto il 2021 – il confronto prosegure su come evitare l’effetto scalone al termine della stessa.

Lavoratori e sindacati chiedono una misura strutturale che possa finalmente superare le criticità della legge Fornero. Un intervento è comunque indispensabile, considerando che dal 2022 termineranno le sperimentazioni legate non solo a Quota 100, ma anche all’Ape sociale e all’opzione donna.

Post Quota 100

Le regole di Quota 100 consentono attualmente l’accesso alla pensione anticipata con almeno 62 anni di età e 38 anni di versamenti, ma la risposta dei lavoratori è stata al di sotto delle attese. Motivo per cui, già da settimane, circolano diverse ipotesi di riforma previdenziale, da Quota 102 a Quota 41 passando per diverse altre sfumature.

 

Verso Quota 102

Stando alle ultime indiscrezioni, la nuova flessibilità si baserebbe su una Quota 102, ma con un criterio anagrafico peggiorativo. Si passerebbe infatti dai 62 ai 64 anni di età, mentre resterebbe fermo il parametro contributivo dei 38 anni.

Risorse e coperture

Detto che un simile meccanismo rischierebbe di continuare a tagliare fuori dalla flessibilità previdenziale proprio coloro che hanno avuto una carriera difficile, come nel caso dei lavoratori discontinui e precari, lo scontro con i sindacati sembra inevitabile. E del resto il problema resta sempre quello delle coperture: assicurare una flessibilità generalizzata potrebbe costare fino a 20 miliardi di euro, mentre il governo sarebbe pronto a spendere al massimo un quinto della cifra.