Archivi giornalieri: 8 gennaio 2021

Assicurazione INAIL casalinghe 2021

Assicurazione INAIL casalinghe 2021: quanto costa e come pagare

Entro l’1 febbraio 2021 (il 31 gennaio 2021 cade di domenica) occorre versare l’assicurazione INAIL casalinghe contro gli infortuni domestici.
 

E’ in scadenza il 1° febbraio 2021 (il 31 gennaio cade di domenica) la sottoscrizione dell’assicurazione INAIL casalinghe 2021 contro gli infortuni domestici. Si tratta di un’assicurazione obbligatoria per chi svolge prevalentemente attività di cura della propria casa e della propria famiglia, che dà diritto ad essere risarciti nel caso in cui si verifichi un infortunio domestico. Si ricorda, al riguardo, che dal 1° gennaio 2019 è stata innalzata l’età per la tutela assicurativa da 65 anni a 67 anni.

Inoltre è stato abbassato il grado di inabilità permanente necessario per la costituzione della rendita dal 27% al 16%. Sono stati previsti, altresì, la corresponsione della prestazione una tantum per i gradi di inabilità accertata compresi tra il 6% e il 15% e il riconoscimento dell’assegno per l’assistenza personale continuativa ai titolari di rendita con specifiche menomazioni (T.U. n. 1124/1965). Infine, è stato elevato a 10.000 euro l’assegno una tantum riservato ai superstiti in caso di infortunio mortale.

Vediamo quindi in dettaglio chi sono i soggetti obbligati all’assicurazione infortuni domestici, quanto costa assicurarsi e come pagare l’una tantum.

INAIL casalinghe 2021: cos’è e a chi si rivolge

La polizza assicurativa contro gli infortuni domestici riconosce la tutela assicurativa a tutti coloro che svolgono, a titolo gratuito e senza vincolo di subordinazione, un’attività rivolta alla cura dei componenti della famiglia e dell’ambiente in cui dimorano, in modo abituale ed esclusivo.

Sono obbligati ad assicurarsi contro gli infortuni in ambito domestico color che:

  • hanno un’età compresa tra i 18 e a decorrere dal 1° gennaio 2019 i 67 anni compiuti;
  • svolgono il lavoro per la cura dei componenti della famiglia e della casa;
  • non sono legati da vincoli di subordinazione;
  • prestano lavoro domestico in modo abituale ed esclusivo.

Si specifica, al riguardo, che l’ambito domestico coincide con l’abitazione e le relative pertinenze (soffitte, cantine, giardini, balconi) dove risiede il nucleo familiare dell’assicurato. Se l’immobile fa parte di un condominio, si considerano come ambito domestico anche le parti comuni (androne, scale, terrazzi, ecc.).

Sono tutelate anche le residenze temporanee scelte per le vacanze, a condizione che si trovino nel territorio italiano. È, invece, escluso l’infortunio in itinere.

Soggetti esclusi

Sono esclusi dall’obbligo assicurativo:

  • coloro che ha meno di 18 anni o, a decorrere dal 1° gennaio 2019, più di 67 anni;
  • i lavoratori socialmente utile (Lsu);
  • i titolari di una borsa lavoro;
  • gli iscritti a un corso di formazione e/o a un tirocinio;
  • i lavoratori part time;
  • i religiosi.

Soggetti esonerati

Sono esonerati dal pagamento del premio assicurativo contro gli infortuni in ambito domestico coloro che hanno un reddito al di sotto di una determinata soglia. In tal caso il premio è a carico dello Stato.

Nello specifico, sono esclusi dal pagamento coloro che contemporaneamente:

  • hanno un reddito personale complessivo lordo fino a 4.648,11 euro annui;
  • fanno parte di un nucleo familiare il cui reddito complessivo lordo non supera i 9.296,22 euro annui.

Assicurazione INAIL casalinghe 2021: quanto costa e quando scade

Come anticipato in premessa, il premio assicurativo deve essere corrisposto entro il 31 gennaio di ogni anno. Questo per avere la copertura assicurativa con decorrenza dal 1° gennaio e senza soluzione di continuità con l’anno precedente.

Per l’anno 2021, il termine scade il 31 gennaio 2021. Tuttavia, cadendo in un giorno festivo, la scadenza è prorogata al 1° febbraio 2021, primo giorno lavorativo seguente.

Se, invece, il pagamento è effettuato dopo il 31 gennaio l’assicurazione decorre dal giorno successivo a quello in cui è stato effettuato il pagamento.

Il premio, pari a 24 euro, è annuale e non è frazionabile.

Polizza INAIL casalinghe: come si paga

Come pagare la polizza? Per il pagamento dell’una tantum, gli assicurati già iscritti – entro la fine dell’anno – ricevono una lettera dall’INAIL con l’avviso di pagamento pagoPA prestampato contenente i dati personali e l’indicazione dell’importo da versare.

L’interessato può effettuare il pagamento tramite:

  • pagoPA sul sito dell’Inail;
  • Poste Italiane s.p.a.;
  • banche e di altri prestatori di servizi;
  • uffici di Poste Italiane;
  • ricevitorie;
  • tabaccai;
  • supermercati abilitati al servizio.

Sanzioni per il mancato pagamento

Attenzione però: coloro che possiedono i requisiti di legge ma non pagano l’assicurazione, sono soggetti ad una sanzione da parte dell’INAIL, graduata in relazione al periodo di trasgressione e per un importo non superiore, comunque, all’equivalente del premio (24,00 euro).

Bonus idrico 2021

Bonus idrico 2021: fino a 1.000 euro per sostituire sanitari e rubinetti

Bonus idrico: previsto un contributo di 1.000 euro in favore di chi sostituisce i sanitari e rubinetti con nuovi apparecchi a scarico ridotto.

La Legge di bilancio 2021 ha introdotto il cosiddetto bonus idrico, ovvero un contributo di 1.000 euro in favore di chi sostituisce i sanitari e rubinetti. Vengono premiati la sostituzione di sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e la sostituzione di rubinetteria, soffioni e le colonne doccia con nuovi apparecchi a flusso d’acqua limitato.

Dunque l’obiettivo è quello di favorire la riduzione dei consumi d’acqua in casa. Il bonus non è direttamente operativo, ma sarà necessario attendere un apposito decreto che fisserà la richiesta e le condizioni da rispettare per ottenere il bonus da 1.000 euro.

Vediamo in breve cosa prevede il testo del provvedimento contenuto in Manovra e quali sono i lavori per i quali effettivamente più ottenere il bonus idrico 2021.

Bonus idrico 2021: novità Legge di Bilancio

Il bonus idrico è uno dei tanti bonus previsti nella Legge di bilancio 2021. Le persone fisiche residenti in Italia, possono ottenere un “bonus idrico” pari a 1.000 euro per ciascun beneficiario.

Se effettuano i seguenti interventi:

  • sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e
  • di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua.

Gli interventi devono essere effettuati su edifici esistenti, su parti di essi o su singole unità immobiliari. Il contributo è utilizzabile fino al 31 dicembre 2021.

Il bonus idrico è legato all’istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente, del “Fondo per il risparmio di risorse idriche”, con una dotazione di 20 milioni di euro per il 2021.

La finalità del fondo è quella di perseguire il risparmio di risorse idriche. Il bonus idrico si propone proprio il raggiungimento di tale finalità.

Le spese ammissibili

Le spese ammissibili al bonus idrico di 1.000 euro sono quelle sostenute per:

  1. la fornitura e posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, comprese le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e dismissione dei sistemi preesistenti;
  2. la fornitura e installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, comprese le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e dismissione dei sistemi preesistenti.

Attenzione, il bonus  riconosciuto nel limite di spesa previsto e fino ad esaurimento delle risorse sopra individuate.

La definizione delle modalità e dei termini per l’erogazione e ad un apposito decreto del Ministro dell’ambiente che dovrebbe arrivare entro marzo 2021.

Cumulo e rilevanza reddituale

Inizialmente era trapelata la voce che il bonus idrico potesse rappresentare un contributo tassabile.  Ciò è stato smentito proprio dalla Legge di bilancio. Infatti, il “bonus idrico” in questione non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva a fini ISEE.

Dubbi però vi sono in merito al cumulo del bonus con le detrazioni previste per i lavori di ristrutturazione; ebbene, la norma non specifica nulla a tal proposito.

Per cui, di conseguenza, sarà necessario attendere specifichi chiarimenti da parte dell’Agenzia delle entrate.

Ad ogni modo, tutti i dubbi del caso potrebbero venire meno con l’adozione del decreto attuativo sopra citato.