Amianto

Processo amianto Monfalcone, 13 condanne per omicidio colposo

 

Dopo tre anni di processo scanditi da 94 udienze si è concluso al Tribunale di Gorizia il primo maxi-processo per la morte di 85 operai del cantiere navale di Monfalcone a causa dell’esposizione all’amianto.

Il giudice ha inflitto 13 condanne per omicidio colposo e altri reati correlati. Gli imputati erano 35. Le condanne più pesanti riguardano gli ex direttori dell’Italcantieri. Assolti i responsabili della sicurezza interna al cantiere e i titolari delle ditte che lavoravano in appalto.
Il giudice ha anche condannato gli imputati al risarcimento dei danni nei confronti di quattro vedove. Le altre avevano già ottenuto in separata sede un indennizzo da parte di Fincantieri. Infine, condannati gli imputati al pagamento di quanto richiesto dalle parte civili (Regione, Provincia di Gorizia, Comune di Monfalcone, Associazione esposti amianto, Fiom, Inail, Codacons).

Al momento della sentenza, la cui lettura si è protratta per oltre trenta minuti, erano presenti in aula molte vedove, gli aderenti all’Aea e diversi amministratori pubblici del Monfalconese.

”Procura e Tribunale hanno svolto un lavoro serio: oggi è giunta una sentenza importante, perché detta un principio”. Così ha commentato il sindaco di Monfalcone, la sentenza sulle morti per amianto nei cantieri di Panzano. ”Finalmente – ha aggiunto il sindaco – si è concluso un processo che ha rappresentato uno stillicidio per un’intera comunità. Si sarebbero potuti evitare tanti lutti se a suo tempo il ministero della Sanità avesse fatto di più a livello di prevenzione”. 

La Provincia di Gorizia, costituitasi parte civile nel processo, utilizzerà i 106.974 euro di risarcimento per attività di smaltimento dell’amianto sul territorio isontino.

Amiantoultima modifica: 2013-10-16T14:10:24+02:00da vitegabry
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