Legge di stabilità

Legge stabilità: Cgil, allarme rosso sanità, tagli devastanti

 

Nuovi tagli sarebbero ”devastanti per la tenuta dei servizi ai cittadini e per la qualità del lavoro di medici e operatori”. Così Cecilia Taranto, segretario Fp-Cgil, e Massimo Cozza, segretario Fp-Cgil Medici, ricordando già il Def prevede un taglio della spesa dall’attuale 7,1% del Pil al 6,7% nel 2017.

Il governo Letta, dicono, smentisca la riduzione del finanziamento al sistema sanitario nazionale” perché il sistema è già stato ”spremuto come un limone. Siamo all’allarme rosso, al limite della sussistenza”.

La Cgil chiede insomma di ”scongiurare ulteriori pesanti riduzioni dei livelli essenziali di assistenza, a partire dalla cancellazione dell’aumento dei ticket, che si tradurrebbero in altri 2 miliardi di tagli alla salute”.

”Sarebbe una scelta scellerata – aggiungono Taranto e Cozza – visto che il nostro è uno dei sistemi pubblici più sostenibili dell’area Ocse, meno costoso di quello tedesco (8,4% del Pil), francese (8,7%) e olandese (9,5%), e persino del tanto citato esempio statunitense (8,3%), che registra il livello più alto di spesa sanitaria complessiva, pari al 17,7% del Pil tra spesa pubblica e privata, contro il nostro virtuosissimo 9,2%”.

”Medici e operatori sono allo stremo. Mentre le strutture sanitarie sono state ”asciugate” con la riduzione dei posti letto e dei finanziamenti, nulla si è fatto sui servizi di prossimità. Invece di portare la sanità tra i cittadini, con presidi territoriali, in questo modo la si ridimensionerebbe in modo drammatico. Con il taglio degli sprechi si giustificherebbe un insopportabile colpo all’universalità del nostro sistema. La spesa va semmai efficientata – concludono i due sindacalisti – ma vista la sua entità non può ulteriormente essere ridotta”.

Legge di stabilitàultima modifica: 2013-10-15T16:51:43+02:00da vitegabry
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