Pensioni

Pensioni: no controriforma, incompatibile con conti

 

Le proposte presentate in Parlamento sulle modifiche alla riforma Fornero in termini di maggiore flessibilità di uscita sono ”incompatibili” con i conti pubblici. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini spiegando che eventuali penalizzazioni non basterebbero a compensare le uscite.

Il Governo, ha spiegato Giovannini, ha valutato le proposte arrivate sulle modifiche alla riforma Fornero in termini di maggiore flessibilità nei tempi di uscita. ”Farebbero aumentare in modo consistente, ha detto, le uscite per il pensionamento” con un aggravio per la finanza pubblica di ”alcuni miliardi”. Le penalizzazioni che potrebbero essere fissate a fronte di una uscita anticipata rispetto a quella prevista dalla attuale legge non basterebbero a coprire i costi rendendo l’onere complessivo ”incompatibile con il percorso attuale di contenimento della spesa pubblica e con l’indirizzo del Governo che ha fissato come priorità la riduzione del costo del lavoro”. Il Governo, ha detto ancora
Giovannini, ”sta valutando ipotesi diverse” da queste proposte, ma non è disponibile a una controriforma. Si sta studiando invece un meccanismo di maggiore flessibilità per l’accumulo dei contributi per coloro che entrano tardi nel mercato del lavoro o hanno carriere discontinue.

Inoltre. ha proseguito il ministro del Lavoro, si sta valutando l’ipotesi di congelare le pensioni più elevate, riducendo l”indicizzazione degli assegni che superano di 6 volte l’importo minimo, e di destinare gli eventuali risparmi ”in un’ottica di solidarietà”.

Il governo, spiega Giovannini, ”è intenzionato a  mantenere” anche per il 2014 il meccanismo che ”rappresenta un significativo aumento” per le pensioni nel 2013, e che prevede ”l’indicizzazione per importi fino a 3 volte minimo”. Per gli anni successivi l’indicizzazione sarà al 75% anche per gli superiori a 6 volte.

ansa

Pensioniultima modifica: 2013-10-08T15:52:00+02:00da vitegabry
Reposta per primo quest’articolo