Contributi figurativi

I contributi figurativi (forse) riducono la pensione

 

A seguito della riforma previdenziale Monti-Fornero, qualora si abbiano i requisiti contributivi richiesti, è consentito andare in pensione anticipata, ma con una riduzione dell’assegno se il lavoratore ha un’età inferiore a 62 anni.

Il decreto legge n. 216/2011 ha previsto però un’eccezione al taglio dell’assegno per chi matura i requisiti contributivi entro il 2017, purché l’anzianità contributiva sia determinata solo da prestazione effettiva di lavoro, obblighi di leva, infortunio, malattia e cassa integrazione guadagni ordinaria.

Pertanto ai fini della determinazione dell’anzianità contributiva utile per conseguire da parte dei lavoratori la pensione anticipata senza la riduzione dell’assegno deve essere valutata esclusivamente la contribuzione indicata sopra.

L’Inps, riscontrando che sono molti i casi di lavoratori con contribuzione figurativa ha precisato che “a seguito delle criticità emerse con riferimento all’individuazione dei periodi contributivi da valutare ai fini di escludere l’applicazione della riduzione  prevista ha richiesto un parere al ministero del Lavoro e a quello dell’Economia, riservandosi di rispondere nel merito”.

Contributi figurativiultima modifica: 2013-09-26T17:12:00+02:00da vitegabry
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